| CAPITOLO XVII - OBLIO PER BLUE GRADO Atene, 3 Gennaio 1994 ore 12.00 Durata mail del master: 30 minuti
Atlantide. Area desertica (Sid, Mur e Mime)
La trappola che attendeva i sacri guerrieri, ammesso che ci fosse davvero, non sembrava riguardare un' eventuale loro separazione spaziale... Fu solo infatti un ritardo temporale a caratterizzare la comparsa di tutti i sacri guerrieri nel medesimo luogo. Coloro che si erano teletrasportati sulle visibili pianure ebbero in effetti il modo di godere appena della loro concretezza prima che si attivasse un gigantesco portale che, per quanto ebbero modo di capire, riguardò tutto l' immenso terreno che li attorniava.Fatto sta che tutti si ritrovarono dunque su un' immensa distesa sabbiosa, un deserto così torrido che mai si sarebbero immaginati potesse esistere in concomitanza con le meraviglie osservate prima. Non fu facile orientarsi ma pareva che appena comparsi in quelle terre si trovassero rivolti verso l' ovest, dietro di loro un canale simile a quello che avevano dovuto attraversare per giungere lì, se non addirittura lo stesso... Fu ancora Saga a dar l' impressione di essere sempre un passo avanti gli altri, anche se pure Mur e Kiki avvertirono le stesse sensazioni"Vi è già un varco di uscita all' interno di questa dimensione, verso nord-ovest!" fu il semplice commento del gold saint di Gemini. In qualche modo uno dei vertici che sorreggevano la geometria di quella dimensione era stato effettivamente già spezzato ma se ne avvertiva la confusa presenza di un altro, integro, più o meno nella stessa direzione ma più lontano. Nessun altro avvertì però, probabilmente, le nuove sensazioni palesate da Saga. "Vi è dell' altro..., a sud-ovest! Avverto delle presenze..., non sembrano essere però sacri guerrieri dotati di cosmo..." "Anime!" semplificò Black Phoenix in grado come il compagno, probabilmente grazie alle esperienze di Purgatorio e Paradiso, di esprimere poteri di natura, per l' appunto, spirituale.
Atlantide. Bosco oscuro (Edward e Khaled)
Il triplice attacco dei guerrieri di Poseidone ebbe successo ed eliminò in una sola volta frecce e arcieri. Dietro allo schieramento si materializzò però una potente barriera di vento gelido striato di nero. Qualunque cosa fosse quella, aveva protetto tutto ciò che stava dietro gli arcieri, da un triplice attacco di sacri guerrieri!Quando la forza di quel prodigio scemò, apparve subito chiara la strategia del nuovo esercito che coloro che erano giunti dall' Abred stavano affrontando: eliminare gli avversari senza lasciar loro un attimo di tregua! Le due ali del nuovo schieramento si slanciarono in avanti defilandosi leggermente come se volessero circondare il gruppo di sacri guerrieri. Costoro erano 20 elfi in totale. I 10 alla sinistra erano armati di lance dalla multipla punta dentata, mentre i 10 di destra erano armati di grosse spade a due mani.Vista la pesantezza delle armature che portavano indosso, diveniva del tutto inconcepibile la loro agilità! Di fronte erano restate a fissare i sacri guerrieri cinque donne elfe provviste appena di bracciali e schinieri dentati e protezioni per i seni che sembravano magicamente reastare attaccati ad essi visto che erano sprovviste di spalline o lacci. In mano reggevano due lame grondanti liquido verdastro. Tutte avevano capelli nerastri molto lunghi e talmente ribelli da apparire vivi, ma una di esse si diversificava dalle altre per averli rosso fuoco.E dietro di loro i 'pezzi grossi'. Una donna-elfo del tutto simile a quelle appena descritte ma provvista anche di un lungo mantello nero che svolazzava nonostante fosse svanito il vento gelido di prima e ora non si avvertisse alcuna brezza. All' interno del mantello pareva essere disegnata una stella. In testa portava una corona fatta di uno strano metallo nero e nonostante non avesse ancora combattuto, la sua armatura pareva essere come già sporca di sangue.Quindi un elfo-maschio alto non meno di due metri, provvisto di armatura leggera e uno strano mantello logoro che però teneva arrotolato sul braccio sinistro. Sul destro una lama ricurva.Ed infine il saint delle costellazioni dimenticate, probabilmente preposto al controllo di quell' area dimensionale...Egli indossava una strana armatura che era sì completa, ma solo per la metà sinistra del corpo! Ciò che più colpiva di essa era però il coloro, un bianco tanto acceso da risultare quasi accecante! In mano un enorme arco, dello stesso colore, che poggiato a terra raggiungeva tranquillamente la sua altezza.Costui non emanava minimamente cosmo o era tanto potente da riuscire a celarlo completamente!Ad un cenno dell' uomo-elfo scoppiò la seconda parte dell' infernale battaglia con l' intero schieramento che si lanciò sui guerrieri, condottiero compreso. Solo la donna-elfo e il saint rimasero fermi a far nulla o quasi... "FINEPEI!" urlò all' improvviso la donna lanciando evidentemente un attacco di natura magica. L' 'arciere' invece si limitò a mettersi perpendicolare al fulcro della lotta e tenendo l' arco circa all' altezza dell' anca ne sollevò appena la punta dal terreno assumendo nel contempo coi piedi una posizione stabile. Intanto Sigfried, Willie e Aioria avevano avuto la meglio sui 'simpatici' animaletti terrestri e volanti, insieme al guerriero che era parso coordinare almeno l' attacco dei lucertoloni, quindi erano pronti anche loro a sostenere la nuova ondata ormai in atto.
Atlantide. Area montuosa (Alixia, Kagaho e Alasdair)
Vespa aveva osato troppo... Usare per la seconda volta lo stesso colpo e a distanza, dopo che i due sacri guerrieri avevano avuto esperienza degli effetti e delle modalità d' esecuzione, fu un errore irrimediabile.Quasi Alasdair non riuscì a vedere le vespe dirette contro di lui, ma non ce ne fu bisogno, a qualunque cosa mirassero in lui, vennero intercettate a metà del percorso dal fuoco dello spectre che le superò investendo anche la loro 'padrona'. Vespa cadde ma Alasdair non volle sincerarsi della sua fine, visto che gli premeva più accertarsi delle condizioni di Alixia. Non ebbe altra possibilità che poggiare l' amata un po' più indietro sul percorso che aveva affrontato Hyoga, in maniera tale da non esporla ai pericoli degli scontri ancora in atto. Il gold saint di Aquarius appariva del tutto imbelle all' interno del cloth imposto lui e in qualche modo esso sembrava contenere anche il suo cosmo visto che non aveva ancora dato parvenza di poterlo utilizzare.Come al solito Tim si trovava in una situazione di stallo ma cominciava a essere evidentemente affaticato anche lui... Il BISSO era inoltre inutile contro Triangulum Antarcticus che pareva essere in grado di inglobare ogni colpo rivolto a lui in triangoli che parevano costituire una sorta di piccole sacche dimensionali.Kagaho si limitò ad attendere un colpo che non arrivò mai e il suo avversario si materializzò alle sue spalle in un' abbraccio' che non lasciava promettere nulla di buono. "VOLO DEL GRIFO!" Per lo spectre fu come se, nonostante la surplice, avvertisse la possente stretta di due mani o artigli sulle sue spalle, al limite della sopportazione.Mentre Alixia si levava l' armatura per consentire allo spectre di Treasure Dragon di accertarsi delle sue condizioni, la rossa vide lontano una strana figura che si incamminava lungo lo stretto percorso su cui stavano anche loro. Non era possibile per ora dire di chi si trattasse, ma dall' andatura sembrava qualcuno ferito o molto anziano, comunque claudicante...Come assente la silver saint fissò i combattimenti ancora in atto. Vespa, Apis, Antininous, Testudo, Rengifer, Triangulus Antarcticus..., mancava solo..."Alasdair..." "Cosa c' è?" le rispose lo spectre intento a osservare i bozzi che le punture delle vespe aveva lasciato su Alixia. "Manca solo Polophilax..., e costoro sono tutti i saint dimenticati che hanno combattuto tra le fila di Athena ai tempi della prima guerra sacra!"Alasdair la guardò perplesso per poi fissare frettolosamente i presenti."Vuoi dire che..." tentò di dire Ma la silver saint lo fermò: "No, non sono loro..., non possono esserlo! Ma rappresentano le costellazioni che da sole, senza addirittura l' aiuto della dea come invece è stato per Seiya, Hyoga e i bronze saint loro compagni, hanno fermato per lungo tempo Poseidone!" "E allora?" chiese il guerriero di Hades poco propenso ad ascoltare il resto immaginando dove volesse arrivare lei."Sono stati abbandonati, Alasdair! Nonostante ciò che hanno fatto per la Dea della Giustizia, sono stati abbandonati! Quanto rancore pensi possano serbare?" "Ma non sono loro, l' hai appena detto..." tentò di dire lo spectre incapace di capire se le paure improvvisamente manifestate da Alixia fossero un effetto secondario dell' aver perso del tutto il cosmo o giustificate dai racconti che magari le erano stati narrati ai tempi dell' addestramento.
Atlantide. Pianura continentale (Neferata e Whimber)
Ikki la fissò sarcasticamente innervosendo non poco la spectre di Lamia. L' afferrò saldamente per un braccio e la trascinò contro il muro per scomparire appena prima di impattare contro di esso e riapparire nelle pianure viste prima solo dalla feritoie. Neferata provò a dirgli qualcosa ma lui proseguì nel noioso compito di condurre lì i restanti sacri guerrieri senza dare l' impressione di volerla ascoltare. In realtà fu solo il marito a dover essere 'trascinato' fuori perchè tutti gli altri parvero farcela autonomamente... Fu Myu a trovare divertente il suo sguardo e si decise a darle una spiegazione. "Banale..., davvero banale...! Aprire un varco in un altro permette di sfuggire al secondo qualora sia chiara una diversa destinazione!" Parole semplici ma non certo chiare alle orecchie della spectre di Lamia che stizzita prese a guardarsi intorno. Non potrà mai essere chiaro o uniforme il gusto estetico di uno spectre, ma anche lei dovette ammettere di trovarsi del tutto di fronte a uno stupendo paesaggio. Il livellamento del terreno era sì fastidioso e disorientante ma bastava la distanza a cui giungeva la vista a far restare il tutto piacevolmente impresso nella mente. Nessuno di loro, neppure i più severi d' animo, potevano esimersi dal 'sciogliersi' di fronte alle impensabili unioni di flora e fauna delle più disparate località che si realizzavano lì di fronte ai loro occhi. Ci volle insomma un po' per 'riprendersi' e rendersi effettivamente conto di dove si trovassero insieme all' urgenza di decidere il da farsi. Alla loro sinistra scorreva placidamente un gigantesco canale, tanto grande, da lasciarli basiti, meno comunque di quando videro una gigantesca nave a tre alberi solcarlo placidamente. Alle loro spalle, a nord, regnava incontrastata la fortezza che ora pareva del tutto tetra e anonima nella sua normalità e nulla lasciava presagire della trappola che racchiudeva al suo interno. Per il resto nulla altro che quel idilliaco paesaggio se non in lontananza, a est e ancor più lontane a ovest, delle montagne innevate.
Atlantide. Porto principale (Giulio e Lucifer)
"Belle parole, non c'è che dire...!" disse Cancer Minor sorridendo. "Ma perchè tutto questo tuo impeto buonista non l' hai usato per convincere gli dei che può esistere un continente intero senza di loro? Perchè non l' hai usato per obbligare loro stessi a scendere in campo dimostrando la necessità della loro esistenza senza obbligare uomini a combattere contro uomini?" Dopo una breve pausa continuò: "In effetti, neppure nei tempi del mito, quando ancora il nostro popolo seguiva dei come Poseidone, Athena ed Efesto, ci si è accorti del pensiero della tua dea quando aveva osato ribellarsi agli dei stessi per il rapimento di Persefone ed ella era divenuta umana...! E di ciò ce ne pentiamo amaramente, perchè la sua scelta non avrebbe dovuto che essere apprezzata! Ma eppure anche lei tornò al cielo per volere di Zeus, accettando il compromesso di vedere la figlia dal sorgere dei germogli al tramonto della semina... Sì, forse meno di altri merita la nostra rabbia... Ma perchè ha accettato il compromesso degli altri dei senza combattere? Perchè ha innalzato i suoi simili, tornando a far parte della loro essenza, passando sopra una figlia? Perchè non si è opposta fermamente a questa guerra e l' ha accettata come tutti gli altri? Certo la colpa può essere attribuita a noi rei confessi di aver mosso per primi le armi..., ma come attirare in altro modo gli dei? Eppure ecco qui voi invece di loro!"Il saint fu dunque pronto alla lotta... "INGANNO DI CARCINO!" Il guerriero della costellazione dimenticata parve privarsi lui stesso della sua armatura che si diresse come gigantesco granchio contro i filamenti rampicanti eretti da Lucifer. Il tutto si rivelò proprio come diceva il nome del colpo..., solo un gigantesco inganno! L' armatura non parve in realtà essersi mai mossa e Cancer Minor si trovò inesorabilmente avvolto dai vegetali. In qualche modo riuscì miracolosamente a resistere e qualcosa di molto rapido iniziò a tagliare i vegetali liberandolo man mano. "FORZA DELLE PICCOLE CHELE!" Non fu inviolabile certezza, ma il guerriero di Demetra ebbe l' impressione che fossero i piccoli bassorilievi sull' armatura del suo avversario ad essersi mossi praticamente autonomamente per essere utilizzanti come lame rotanti dall' imprevedibile volo. Sagitta Australis guardò provocatoriamente prima il cielo e poi Giulio."Strano..., non ti ha incenerito nessun fulmine! Che neppure il tuo dio possa nulla quaggiù..., o semplicemente non vuole privarsi del suo unico rappresentante? Perchè non provi a ripetere tutto ciò che hai detto sulla magia, nel medioevo, o a Salem nel 1691..., anzi, aspetta! Vai ora in vaticano e dillo di fronte al concistoro! Scommetto che solo alla parola 'magia' sarà raro trovare qualcuno che non si faccia il segno della croce come se potesse solo con esso dimostrare la propria avversione alla voce di chi ha osato pronunciare quella parola, pure fosse quella emessa dalla bocca di un angelo! E il fine non giustifica i mezzi...? Rileggiti il Vecchio Testamento dunque, perchè forse nello scendere sulla Terra ti sei dimenticato di ciò che gli uomini vi hanno scritto, istruiti o meno dal tuo dio! Se no, potresti sempre chiedere alla Chiesa di mettere il Signore degli Anelli come libro di teologia, servirebbe molto alla nostra causa, sai...! Sei strano angelo..., troppo uomo forse per essere angelo..., durerai ben poco fuori dal tuo Paradiso, se continui ad essere contaminato da pensieri che non possono essere i tuoi! Sì, forse tu hai già perso qui ad Atlantide, per quanti di noi tu possa uccidere!"Ma ora basta! Questo è comunque un regalo tutto per te! FRECCE INFERNALI!" Numerose frecce che parvero essere fatte di fiamme biancastre, ad indicare un altissima temperatura, si diressero verso il cavaliere in sella al rosso cavallo evocato dal legionario angelico.Il cavaliere venne colpito da diverse di loro e le fiamme sembrarono essere in grado di permanere su di lui anche se, in fin dei conti, non era altro che un' emanazione cosmica legata a una tecnica segreta.Comunque sia egli ebbe la meglio e colpì duramente con la sua spada il braccio del saint della costellazione dimenticata frantumandogli proprio il bracciale di color rosso da cui sembravano essere giunti i dardi rivolti contro Giulio.Nonostante il braccio pendesse ormai spezzato, Sagitta Australis attaccò ancora con un colpo che sembrava diametralmente opposto al primo. "GELIDE PUNTE!" A Shaka era bastato un OHM per privare Linum Austrinum degli scarni pezzi dell' armatura che possedeva e di una buona quantità di sangue. Il gold saint di Virgo non pareva essere stato minimamente ferito e cercava solo fastidiosamente di liberarsi di un frammento del nastro del suo avversario, appiccicato a uno dei suoi bracciali e che resisteva tenacemente a ogni suo tentativo.Il cavaliere di Athena dovette comunque desisetere e concentrarsi sul successivo attacco a lui diretto, il PISCIS AUSTRINUM che pareva consistere in numerosi proiettili di una strana sostanza fluida, lanciati contro di lui. Kazuo aveva resistito al primo attacco di Linum Boreum elevando un muro di lance che lo avevano protetto delle esplosioni generate dalla corda di perle che prendeva il nome dall' esecutore stesso della tecnica. Ora appariva appena più in difficoltà visto che il suo avversario sembrava volerlo intrappolare in una sorta di gigantesca bolla d' acqua.
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