God_Seiya_Wars

PRESENTAZIONE GSW4, Solo mail del master

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/4/2012, 18:40
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXI - RISPOSTE
Atene, 3 Gennaio 1994 ore 19.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Foresta delle fiere (Alasdair, Alixia, Kagaho, Sid, Mur, Mime, Edward e Khaled)

Le domanda revolte a Pan sembrarono essere minori del previsto e il dio le ascoltò tutte prima di dare le risposte.
Mur era parso il più interessato agli strani effetti di molti dei loro scontri soprattutto quando la magia si era messa di mezzo.
"Dunque Ecate non è tornata..." fu il primo commento del dio e tutti si augurarono che il resto non fosse così sibillino.
In effetti le spiegazioni parvero essere piuttosto precise, per quanto potessero esserlo le parole di una divinità...
Cominciò con la solita, ritrita, teoria degli atomi che venne però presto interrotta da Aioria.
"Il cosmo insomma..." lo frenò il gold saint di Leo.
"Quello!" disse un po' deluso Pan. "Un tempo non si chiamava così ma potere divino, dono, maledizione, miracolo o per l' appunto..., magia! Così come Prometeo donò il fuoco agli uomini non solo per motivazioni 'umanitarie'..., a proposito non vorrei comparisse qui anche lui..., ma no, non può essere..."
Evidentemente Pan aveva tendenza a perdersi in chiacchiere ma gli sguardi comuni dei presenti lo fecero desistere in fretta.
"...stavo dicendo, come Prometeo donò il fuoco agli uomini, Ecate ci provò con la magia! Al contrario di quello vedo è stato fatto di questi tempi, allora gli dei non erano molto dell' idea di innalzare mortali ad un livello troppo vicino al loro e privarono Ecate stessa di gran parte dei suoi poteri! Il danno però era fatto e nonostante gli uomini stessi vennero indotti a temere e combattere duramente la magia, essa sopravvisse nell' ombra. Atlantide semplicemente ne divenne la culla principale dal momento che lì attecchì qualunque cosa non piacesse agli dei!"
"Dunque..." tentò ancora Aioria.
Ma fu ora Pan a zittirlo con lo sguardo.
"Cosmo e magia sono semplicemente due nomi per indicare la medesima forza! Detto ciò penso non sia difficile capire quello che è successo..."
Il gold saint di Aries continuò a fissarlo piuttosto perplesso costringendo il dio a essere più chiaro.
"La magia segue i venti magici, come sono soliti dire quelli che la utilizzano..., in breve carpiscono gli atomi e le molecole da ogni cosa e li piegano alla propria volontà..."
"Ma anche alcuni di noi ne sono in grado con l' influenza cosmica dinamica e con quelle elettronica, nucleare o molecolare..., eppure la magia sembra sempre un passo avanti forse più in termini di velocità che in efficacia..., ma è stato così sinora!" intervenne Io di Scylla
"Quello che vi hanno concesso gli dei è in realtà di ricorrere alla magia.., oops..., al cosmo che è in voi non a quello fuori dai vostri corpi! Anche se avete l' impressione di controllare l' ambiente che vi circonda in realtà agite sugli atomi che vi circondano solo attraverso i vostri! Producete il fuoco? Ebbene sono gli elettroni del vostro corpo a rallentare per velocizzare quelli dell' aria che vi circonda! Per fortuna basta poco perchè il resto dell' effetto si produce a catena se no finireste assiderati prima di incendiare qualunque cosa! In breve la sorgente di qualunque colpo siete voi e solo voi! Infine, la vostra forza cosmica è strettamente legata all' Iperuranio! Non avete tutti voi un simbolo, un aspetto della vita o una costellazione da cui traete la vostra forza e che è anche spesso molto fortemente legato alle armature che indossate?"
Tutti erano rimasti basiti soprattutto dall' ultima parte delle sue affermazioni.
"Ciò permette alla vostra divinità di privarvi di gran parte del vostro potere qualora limiti o spenga del tutto l' influsso dell' Iperuranio!" disse Pan
"Le black cloth..." disse all' improvviso Black Phoenix, di solito piuttosto taciturno
Pan annuì ma si affrettò a rispondere anche su quell' argomento.
"In quel caso vi sono stati anche uomini in grado di sfruttare questa 'falla' voluta dalle divinità e con i giusti strumenti sono stati in grado di spegnere i più potenti cosmi!" concluse la questione Pan.
Un dubbio incontrò subito la mente acuta di Kagaho.
Che fosse quello il tentativo atlantideo all' Isola della Regina Nera?
Trovare gli strumenti utili per limitare o spegnere del tutto il cosmo di coloro che erano lì presenti?
La comunque utile digressione venne in fretta spenta e Pan tornò sull' argomento principale.
"Per quanto vi sembri più potente la magia, non lo è! Non lasciatevi rapire dalla foga per il 'nuovo'! Gli atomi su cui essa si basa sono troppo diffusi per garantire potenza e il flusso a volte tanto imprevedibile da creare problemi ai maghi stessi!"
"In effetti quando ci hanno attaccato nelle nostre versioni di Sacred parevano molto più deboli!" disse Aioria
"Probabilmente in quel momento i venti sono stati avversi ai loro utilizzatori!" concluse in breve il dio.
"Comunque veniamo a ciò che più interessa alcuni di noi! Cosa diavolo hanno a che vedere le chiavi con Atlantide?" intervenne Sigfried ricordando l' altra parte delle questioni poste dal gold saint di Aries.
"Cosa fanno tutte le chiavi assieme?" domandò lo stesso Pan
"Ogni cosa..., l' universo..." azzardò il god warrior di Fafnir.
Pan annuì.
"Se davvero Atlante è dietro a tutto, resta lecito pensare che in qualche modo voglia autonomamente abbandonare la sua condanna!" disse il dio.
"Ma cosa vuol fare? Lasciar cadere il Cielo sulla Terra ponendo fine all' intera esistenza?" disse Hyoga
"Neppure voi guerrieri divini distinguete il mito dalla realtà?" disse sorridendo Pan. "Se invece di Cielo e Terra, usassimo i termini Urano e Gea?"
Ancora una volta tutti i presenti provarono un brivido nella schiena.
"La vera prigionia di Atlante, quella che in fin dei conti ha sempre accettato, è impedire che il seme di Urano si congiunga ancora con il ventre di Gea! Pensavate che un titano avrebbe mai potuto accettare altra condanna?" urlò quasi Pan.
"Cosa vuoi dire che Atlante potrebbe voler far tornare il padre? A che pro? E se davvero è intenzionato a fare ciò, perchè non si è semplicemente già sottratto al suo fardello?" intervenne Saga.
"Va beh che sono un dio..., ma la mente di un titano sfugge anche ai miei poteri! Comunque sia probabilmente teme il potere di tutti voi uniti, l' unico forse in grado di fermare Urano!" lo punzecchiò il dio
Molti cominciavano ad avere mal di testa per la chiacchierata e la quantità di informazioni loro 'inviate'.
Mur tentò comunque di avere maggior chiarezza sulle sue passate esperienze dirette: "Tornando a come è possibile affrontare efficacemente i maghi, perchè è stato sufficiente nel mio caso utilizzare il teletrasporto?"
Pan scrollò le spalle come se la cosa fosse già chiara.
"Pensa in termini di atomi e non di effetti delle tue tecniche..., trapassando con gli atomi del tuo stesso corpo quello del tuo avversario per riformarti alle sue spalle, non è come se elettroni, protoni e neutroni lo abbiano 'attaccato'? Basta che il movimento atomico, il 'vento', indotto dalla magia venga superato o modificato in direzione per renderla inutile! Pura e semplice quantità di moto!"
Ormai appariva essersi messa in moto una sfida dialettica tra Mur e Pan.
"E Arcet de la Fleche?" chiese il custode della Prima Casa.
"Pura e semplice esigenza di saggiare la massima potenza da voi esprimibile!"
"Probabilmente si sarebbe fatto auto-esplodere?" ipotizzò Mur
Il dio annuì e anticipò la successive ripetizione.
"Minotauri, elfi...? Il popolo fatato di Avalon non è con voi? Pensate che davvero tutti loro accettino un esistenza di reietti rinchiusi in una dimensione a sè stante? In effetti è ora che tornino anche satiri, ninfe, centauri..."
L' ultima parte della risposta di Pan parve quasi una minaccia ma per ora le cose si fecero pacate.
Mur abbassò appena il tono.
"E i poteri del minotauro?" insistè però deciso
"Mai sentito parlare di artefatti? Mi stupisco che a nessuno di voi sia venuto in mente di raccoglierne qualcuno..., avrebbero potuto esser utili, sapete!" disse facendo l' occhiolino.
Alla ripetizione delle domande di Edward, conoscendo poi la sua curiosità, molti degli altri presenti iniziarono a scalpitare.
"Riguardo l' amnesia divina, la situazione si complica un poco..."
Aioria si lasciò cadere al suolo tenendosi la testa fra le mani, fatto che gli permise di evitare il conseguente sguardo di Pan.
"Vi è una sola risposta..., Nemesi! Ma non comprendo il suo ruolo in tutto ciò, anche se indubbiamente nella lunga scomparsa di Atlantide potrebbe esserci il suo zampino!"
Nuovi momenti di lungo silenzio...
Non bastava Atlante?
Pure lei?
"Riguardo al problema con i varchi dimensionali..., semplicemente non li userei coi 'pezzi grossi', per il resto che vi importa se coloro che allontanante tornano a Cerne? Il problema nella capitale sarà rappresentato non da loro, ma dai guerrieri delle costellazioni dimenticate che combatteranno non più per testarvi, ma per uccidervi!"
Pan voltò improvvisamente le spalle ai presenti fissando la collina alle sue spalle.
"Il Monte Menalo era a me sacro! E' il luogo in cui mi sono nascosto a lungo prima dell' idea di seguire dove volesse arrivare l' idea di Atlantide...".
"Un momento..., anche io inizio a non ricordare!" urlò all' improvviso digrignando i denti.
"Basta! Ora siete pronti! Ognuno al suo varco!" disse iniziando improvvisamente a espandere il suo divino cosmo senza paura di essere notato da altri.
I gruppi rimasero gli stessi, trovando nell' affiatamento sinora conquistato un importante vantaggio, e i primi a essere inviati via furono coloro che erano diretti nella Giungla a Scaglie.
Una breve sibillina raccomandazione fu a loro riservata.
"Voi chiavi avete il potere di richiamare gli dei anche qui ove nessun varco, neppure di natura divina, dovrebbe essere consentito! Non esitate a ricorrervi una volta che dovrete affrontare Atlante!" disse Pan.
"Sì, ma come?" chiese Io che essendo la chiave del Ceugant pareva essere il più interessato alla cosa.
"Con lo stesso potere che temerebba anche Urano! Tutte le dimensioni assieme!" rispose il dio
"Ma noi non siamo tutte le chiavi!" lo corresse coraggiosamente Willie
"Non so cosa dirvi, allora, è l' unico modo! Io solo e tutti voi non siamo sufficienti!"
Quanto diavolo era forte Atlante?
Eppure solo cinque cavalieri erano stati in grado di sconfiggere diversi olimpici...
Il dio si auto-inflisse una ferita e gocce del suo sangue divino galleggiarono nell' aria prima di raggiungere come proiettili il gruppo proveniente dal Triangolo delle Bermude.
Le vene e le arterie di costoro si illuminarono impercettibilmente di verde prima di tornare normali.
"Il mio sangue è venefico, ma anche un ottimo antidoto! Coloro che vi attendono fanno del veleno delle piante la loro arma principale!"
Willie era in procinto di chiedere come liberarsi di quello che invece lui aveva indotto in loro, ma il varco dimensionale spense ogni sua richiesta.
Quindi toccò al gruppo proveniente dal Jamir che non fu oggetto di particolari raccomandazioni, nè trattamenti...
E lo stesso valse per i restanti guerrieri...
"Però, notevoli questi guerrieri..." disse il dio non sentito portando le mani là dove era stato ferito poco prima

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

Diversi di loro, soprattutto Aioria, furono in procinto di maledire Pan perchè sembrò una burla del dio.
I sacri guerrieri si ritrovarono infatti talmente attorcigliati dalla vegetazione presente sul loro nuovo campo di battaglia da dover liberarsi prima di fare il punto delle situazione
E tutti loro avevano in corpo chissà che!
Ma il peggio arrivò subito...
Un numero spropositato di dardi lanciati da invisibili nemici, più che altro perchè anche un gigante sarebbe risultato invisibile lì, si diresse contro tutti loro a 360°.

Atlantide. Palude dimenticata (Sid, Mime e Mur)

Posto peggiore in Atlantide non avrebbero potuto probabilmente incontrare!
Erano immersi sino alle ginocchia nella melma, situazione non certo rosea neppure per sacri guerrieri del loro calibro.
Alberi morti dalle foglie più simili a ragnatele che ad altro circondavano ogni cosa come spettri in agguato.
La zona era sin troppo silenziosa almeno fino a che un solitario uccello prese a cantare..., un tordo!
E i sacri guerrieri si ricordarono subito chi dovessero incontrare lì...
In effetti il saint delle costellazioni dimenticate si materializzò subito dopo accanto all' uccello, riproducendo il suo stesso suono canoro.
Sid fece per farsi avanti ma Saga gli toccò uno spallaccio.
Su ogni singolo ramo era apparso un uccello identico a quello che aveva dato loro il 'benvenuto', erano centinaia, ma ogni volta che provassero a stimarne il numero, sembravano aumentare...
"Possibile che sia solo quello l' esercito alle sue dipendenze?" disse acutamente Kiki.
In un unico battito d' ali, il cielo già prossimo al tramonto si oscurò del tutto.
"STORMO VIRILE!"
Costui sembrava davvero voler attaccare da solo tutti loro!

Atlantide. Ponte d' acqua (Alixia, Alasdair e Kagaho)

Ci vollero due gomitate di Alixia, la terza sarebbe stata probabilmente un colpo cosmico, per ridestare Alasdair e fargli chiudere la bocca rimasta aperta per lo stupore.
In effetti non era stato tanto quello che era chiamato 'Ponte d' Acqua' a colpire i presenti ma la muraglia di una cinquantina di metri di altezza che si innalzava di fronte loro, era la cinta esterna di Cerne!
Vista l' altezza si vedeva comunque anche se fra essa e la posizione in cui stavano i guerrieri vi erano ancora parecchie costruzioni...
Il muro era costruito con mattoni grandi tanto quanto una delle vicine case costituiti ognuno di orialco, oro o argento e talmente splendenti da rendere impossibile capire come potessero non essere intaccati dalla sporcizia o dal tempo.
E finalmente anche lo spectre di Treasure Dragon riuscì a distogliere lo sguardo.
Ciò che era chiamato Ponte d' Acqua pareva essere in realtà un complicato sistema di chiuse ed elevatori in grado di sollevare le gigantesche navi che potevano percorrere il Canale di Atlantide sistemandole per inserirle correttamente nel vicino porto o nel canale secondario che pareva entrare direttamente nelle capitale.
La chiusa principale su cui venivano inserite con millimetrica precisione le navi, nel momento in cui doveva essere decisa la successiva destinazione, pareva stare miracolosamente, o meglio magicamente, sospesa su una specie di gigantesco pozzo di un centinaio di metri di diametro e profondo molto di più!
Le acque presenti nello spazio ristretto della chiusa ricadevano in esso al passaggio delle navi venendo raccolte da un complicatissimo sistema di canali in pietra e sembravano penetrare direttamente al di sotto della città, forse in una sorta di reticolo fognario con innumerevoli punti di ingresso, o uscita.
Si poteva addirittura ipotizzare che nessuna goccia d' acqua arrivasse in fondo al pozzo, e indubbiamente ciò non poteva che essere il fiore all' occhiello del sistema ingegneristico atlantideo!
"Ma questo è un varco?" chiese Tim
Non che molti di loro potessero dare una risposta...
"Piuttosto dove è il comitato di accoglienza?" grugnì Kagaho.
Come a dargli risposta, improvvisamente, uno dei numerosi abitanti presenti si fece avanti.
Un saio ricopriva quasi interamente il suo corpo da cui però spuntavano degli evidenti schinieri.
"Rivelati!" gli gridò contro Hyoga facendosi avanti.
"Jordanus Fluvius della costellazione dimenticata!" disse improvvisamente lui lasciando cadere la veste.
L' armatura era davvero molto bella, sembrava fatta di vetro temperato color zaffiro e la cosa bizzarra era che in effetti il suo corpo era perfettamente visibile sotto le sue protezioni semitrasparenti.
"Da topi di fogna quali siete, l' unico varco possibile è attraverso le fogne!" disse schernendo evidentemente i presenti.
"Lì sotto è un vero e proprio labirinto! E l'unica via corretta è costituita da sei diversi percorsi indicati da minuscoli simboli, come questo!"
Il saint si levò l' elmo a punta indicando un simbolo luminoso al suo interno.
"Prendete strade diverse e potrete vagare per anni al di sotto di Cerne senza uscirne mai più!"
Hyoga fece per dire qualcosa ma lui lo fermò con un gesto della mano.
"Naturalmente i cinque simboli successivi al mio, quello che vi indica l' entrata, dovrete averli da altrettanti guerrieri! Ah, ah, ah! Prego..."
La pausa fu breve.
"Ah, naturalmente uno deve combattere contro di me! Un favore me lo dovete!"
Ma Pan non aveva parlato di sacri guerrieri lì!
Aveva ingannato tutti loro o Atlantide aveva scoperto da che parte stava lui e soprattutto l' esistenza di un dio sulle loro terre?!?
Atlantide. Pianura continentale (Giulio e Lucifer)
I sacri guerrieri avevano appena distrutto il varco quando videro Giulio sollevarsi sulle sue ali saltando indietro di qualche metro dal punto esatto in cui stavano.
Disse qualcosa in una lingua che nessuno di loro comprese ma che per chi era stato in Paradiso parve essere chiaramente quella degli angeli.
"Non può essere..." farfugliò l' angelo più chiaramente. "...perchè non lo avverto?"
Finalmente tutti videro a chi si riferiva.
Una sorta di alto satiro, almeno per tutti loro, ma non per un angelo..., che vide in esso una delle più classiche rappresentazioni di Lucifero stesso!
"Io sono Pan!" si affrettò a dire il nuovo venuto.
"Tu!" disse quindi indicando proprio Giulio. "Hai nulla da dire sulla mia morte?"

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)

I tizi incappucciati in nero non furono in effetti difficili da trovare.
Nonostante non avesse fatto ricorso alla TACHIEMIA in effetti a Neferata parve che il suo corpo godesse degli stessi effetti e Whimber li provò per la prima, inebriante, volta...
Arrivarono sulle loro due prede senza lasciar quasi loro il tempo di avvertirne la presenza ma ai due maghi bastava riuscir a parlare...
"VIDDI FE QIMWASA!" disse quello su cui si era lanciata la spectre di Lamia.
"THOUSFI FE PUHUTL!" invece quello che affrontava Whimber.
Ma le incomprensibili parole dei due parvero assumere nuova forma alle orecchie dei due guerrieri di Hades suonando più o meno, rispettivamente, come VODDO FI QOMWESE e THUASFO FI PAHATL!
Nulla di molto più chiaro ma erano sicuri entrambi che presto avrebbero carpito il senso di quei suoni...

 
Contacts  Top
view post Posted on 22/4/2012, 17:45
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXII - I GRANDI FIUMI DIMENTICATI

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 19.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

L' attacco era molto, sin troppo, preciso!
Praticamente tutti i sacri guerrieri erano stati costretti a mettersi sulla difensiva!
Le armi che erano state loro rivolte non apparivano per nulla risolutive e solo nelle parti scoperte delle loro armature avevano, forse, effettivamente rischiato qualcosa.
La sostanza appiccicosa presente sui dardi lasciò comunque pochi dubbi su cosa di venefico intendesse Pan...
Come se fosse comunque destino rimaner bloccati in quel luogo una seconda serie di dardi cercò i medesimi bersagli non appena questi abbassarono il cosmo al termine del primo attacco.
"CIRCLE DEFENCE!" irruppe Shun dando modo a tutti di rafforzare ancora le proprie difese
Anche il bronze saint di Andromeda pareva dunque essere di quel gruppo ora, e non era l' unico nuovo arrivo...
Ikki invece di restarsene fermo ad attendere una nuova selva si era lanciato subito nel fitto della boscaglia aprendo un notevole varco con il suo cosmo fiammeggiante e Aioria aveva fatto altrettanto...
Quattro dei misteriosi assalitori piombarono nel gruppo ormai privi di vita.
Apparivano essere vestiti come antichi guerrieri dei popoli centro-sudamericani maya, incas o più probabilmente atzechi!
La questione strategica appariva subito chiara, separarsi per non costituire più un unico bersaglio e identificare finalmente tutti gli assalitori!
Ormai separati, Edward si ritrovò davanti tre guerrieri atzechi dagli elmi che rappresentava diversi animali loro sacri e quello che appariva come una sorta di sacerdote.
Identica la sorte di Khaled ma se il primo dei probabili utilizzatori di poteri magici, indossava una sorta di piastra sul petto con un viso distorto da una smorfia, quello che affrontava il tritone con la sua guardia personale portava invece uno scudo a forma di carapace fatto di un metallo non identificabile, dalla strana superficie scura.
Degli altri per ora ne avevano perso le tracce...
Il tritone di Rubrum Mare si riebbe subito dopo una sorta di mancamento, come se lo scudo attirasse la sua psiche.

Atlantide. Palude dimenticata (Sid, Mime e Mur)

I tre spectre erano finiti, invece, quasi non notati, nel gruppo che si era diretto nella palude.
La difesa di Mime e Sid uniti, in concomitanza con le fairy di Myu, parve più che sufficienti a fermare gli uccelli rivolti loro contro.
Ciò diede anche modo a tutti gli altri di slanciarsi in avanti all' assalto di quello che appariva stranamente come l' unico avversario ma in effetti non poteva essere così...
Mur fu infatti il solo a giungere a distanza utile!
Tutti gli altri vennero intercettati da figure rimaste nascoste fino a quel momento nel fango della palude o nella vegetazione che ne faceva parte.
Apparvero chiaramente appartenere alla versione più 'umanizzata' del popolo di Avalon..., o quasi...
Aiacos e Drow si ritrovarono davanti delle versioni personalizzate della Morte stessa con tanto di falce!
Ammesso che sotto l' armatura completa che indossavano i tre avversari che ciascuno fronteggiava, ci fossero degli esseri umani, essa li rendeva simili a scheletri fatti di metallo con tanto di elmo a forma di teschio provvisto però di lunghe corna da cervo. Le armi mandavano una strana luce rossastra.
Saga vide innalzarsi di fronte a lui la palude stessa formando un essere alto non meno di tre metri che pareva essere fatto tutto di fango.
E Kiki un cavallo fatto dello stesso nauseabondo liquido!
Più classici gli avversari di Black Phoenix che parevano essere una semplice decina di guerrieri celtici armati di lame di varia foggia.
Mur finì dunque alle spalle del saint delle costellazioni dimenticate e scatenò il suo attacco.
L' armatura del nemico era piuttosto semplice, quasi inutile a livello di protezione ma la leggerezza e le ali che possedeva la rendevano indubbiamente adatta al combattimento rapido.
E rapido fu in effetti tutto l' agire...
"VOLO LIBERO!"
Il guerriero parve essere dotato delle medesime possibilità di teletrasporto del gold saint di Aries e riapparve alle sue spalle.
"Notevole, vero...?" lo sbeffeggiò.
Mur indicò il nemico con l' indice della mano destra.
"Sicuro?" gli rispose
Una parte di una delle ali del saint delle costellazioni dimenticate si staccò ricadendo al suolo.
"Maledetto! Datemi una mano voi!"
Solo in quel momento Mur vide apparire delle figure dietro dei vicini alberi.
Due reggevano delle lance interamente fatte di legno che parevano mantenere delle fiamme sulle punte senza consumarsi, la terza pareva essere una sorta di condottiero armato di spada che però non si era neppure curato di estrarre dal fodero che portava di traverso sulla schiena.
"E chi ha deciso che fossi tu a dare gli ordini?" disse proprio il più autorevole dei nuovi giunti. "Hai voluto conoscere il potere del cosmo? Ebbene, vediamo quanto vale!"
"Maledetti! STORMO VIRILE!"
L' imponente stormo di uccelli riapparve per piombare sul custode della Prima Casa.
Neppure Sid, Mime e Myu furono naturalmente scevri da 'visite'...
Di fronte ai tre comparvero altrettanti abitanti di Avalon, druidi probabilmente viste le vesti e i numerosi riferimenti alla natura che portavano su di sè o sui loro bastoni.
Uno dei tre possedeva in aggiunta uno scudo in legno riccamente decorato e con quattro strisce in oro che ne delimitavano il perimetro, un secondo portava al collo un corno fatto il legno che però ricordava più una conchiglia che un complicato nodo del tronco di un albero, mentre il terzo non sembrava invece presentare particolarità alcuna aggiuntiva.

Atlantide. Ponte d' acqua (Alasdair)

"Vedi..., non siamo così stupidi come credi! L' unica forza che contrastiamo a fatica siete voi sacri guerrieri, reietti dell' umanità! Sì, reietti! Potete voi essere accolti tra gli umani con i poteri che possedete? Non vi temeranno per ciò? Non temeranno la possibilità che vi possiate ergere a loro incontrastabili padroni? O potete voi essere accolti tra gli dei? Siete tanto stupidi da crederlo? Non vi temeranno per il settimo senso in grado di rendervi addirittura a loro superiori? Forse da morti potreste anche servirgli come cagnolini da compagnia ma da vivi non vi vorranno mai davvero al loro fianco! E riguardo alle 'sorprese' divine presenti qui, chissà..., forse per una volta saranno loro a non capire cosa abbiano di fronte, ad arrivare per una volta secondi nel gioco degli inganni! Riguardo Nemesi non so che dirti..., forse avrà fatto dimenticare a noi la sua presenza..., ah, ah, ah! L' importante è che si palesi prima o poi..., a noi basta quello! E per finire..., Atlante e il diavolo evocato dai maghi? Lasciagli pure credere di essere loro a tirare le fila...!"
Prima ancora che lo spectre di Treasure Dragon potesse replicare.
"I nonmorti..., vero i nonmorti alle vostre spalle! Brrr, che paura! Ma tanto, non vi è Pan a provvedere loro? Stai tranquillo..., certo si stancherà un po'..., ma il diavolo deve essere convinto di essere utile alla 'causa' e il Dio delle Selve di essere invincibile!"
Improvviso il cosmo di Jordanus Fluvius.
"Ora basta, però! Conosci l' improvviso riempirsi del letto di un fiume asciutto? Questo è il WADI!"
Un' enorme flusso d' acqua parve addensarsi alle sue spalle come conseguenza dell' emanazione cosmica del suo colpo.

Atlantide. Grande reticolo d' ingresso (Alixia e Kagaho)

Se era intenzione di Jordanus Fluvius mentire su qualche particolare, certo non era stato sulla difficoltà che avrebbero incontrato a trovare la giusta via, impossibile certamente senza il suo 'aiuto'!
Comunque sia ci volle lo stesso parecchio tempo a identificare anche solo l' entrata giusta seppur il cammino risultò piuttosto agevole tramite scale di pietra e metallo che conducevano verso la parte più bassa del Ponte d' Acqua, là dove già si potevano toccare le acque dei numerosi scolmatori.
Peggio risultò essere indubbiamente la confusione una volta che si immersero nel buio della loro obbligatoria via per Cerne.
In realtà l' oscurità durò solo per pochi minuti e il canale tanto largo da essere percorso comodamente da due piccole barche affiancate iniziò ad essere illuminato a intervalli di tempo dovuti al ritmico innalzarsi di fiamme all' ingresso dei numerosi canali trasversali, dedite probabilmente ad eliminare in qualche modo parte dei rifiuti che ancora galleggiavano nelle acque.
Certo restava il dubbio come quelle acque potessero prendere fuoco..., ma visto ciò a cui avevano sinora assistito, quella era cosa da poco...
Comunque sia, esattamente al centro dello spazio che intercorreva tra due delle aree che si ricoprivano di fiamme, vi erano altri ingressi, a centinaia forse, o forse di più...
Eppure ritrovarono il simbolo loro indicato una, due, tre..., e più volte sino a che ne persero il numero.
Quando ormai erano tutti prossimi a convincersi di essere stati ingannati e semplicemente allontanati dallo spectre di Treasure Dragon per finire dispersi laggiù, si ritrovarono improvvisamente in una vasta area scevra dalle luce dei fuochi ma ben più rischiarata da luci continue forse di natura elettrica, escludendo la magia naturalmente...
Lì tutte le acque che circondavano una sorta di isolotto, unito al reticolo di canali da quattro ponti, apparivano essere perfettamente limpide e dal rumore che si udiva venivano probabilmente rispedite verso l' alto poco lontano tramite complicati meccanismi meccanici.
Al centro dell' isola, sul ponte più vicino, si vedeva il nuovo saint delle costellazioni dimenticate che iniziò a camminare lentamente verso di loro.
"Tigris, Euphrates Fluvius!" disse in tutta semplicità come se i due fiumi storici fossero in realtà uno solo dal duplice nome.
La sua armatura era praticamente identica a quella di colui che stava affrontando Alasdair ma era divisa perfettamente in due in senso verticale e la metà che ricopriva la parte sinistra del corpo era molto più opaca.
L' elmo era praticamente una calotta in cui le due tonalità di colore si alternavano in cerchi concentrici.
"Il resto del percorso è parzialmente sommerso! Conoscendolo, sono solo circa 200 metri da fare sott' acqua! Senza aver cognizione del simbolo, finireste annegati nonostante il vostro addestramento di sacri guerrieri!"
Hyoga fu il primo a parlare.
"Il simbolo..." grugnì.
Il saint delle costellazioni dimenticate sembrò fare apposta a tardare di qualche istante la rivelazione.
"Chi va...? Chi resta...?" disse mostrando alternativamente un palmo e poi l' altro.
Sull' ultima mano che mostrò era tatuato ciò che i sacri guerrieri attendevano...

Atlantide. Pianura continentale (Giulio e Lucifer)

"La notizia della mia morte è il risultato della crescita delle religioni monoteistiche!" disse un po' scocciato Pan.
"La notizia delle mia morte la avete messa in giro voi! E siete voi ad aver fatto della mia siluette il simbolo del male!" rincarò la dose.
Come pareva essersi alterato in così poco tempo, 'rientrò nei ranghi' altrettanto rapidamente.
"Accetto le scuse!" disse subito dopo sorridendo bizzarramente all' angelo.
Quindi rispose alle sue questioni rincarando anche la dose con tutto ciò che aveva già detto ai sacri guerrieri incontrati prima e le cui questioni vennero poste seppur in altri termini da Kazuo, loquace almeno tanto quanto lui.
Non appena si era parlato dell' associazione tra magia e cosmo, Lucifer aveva intuito che ci doveva essere una possibilità per contrastare la prima senza per forza sacrificarsi per andare la di là delle proprie possibilità.
La risposta di Pan non fu però del tutto incoraggiante.
"Non avete capito? E' un puro e semplice divario di forze! La vostra contro quella di tutto ciò che vi circonda! Come potreste eguagliarla? Ciò che vi dà in più il settimo senso è solo una rapidità tale da non dare il tempo al mago di esprimerla! L' unica possibilità che va al di là di questa opzione è disturbare tanto i venti magici da non consentire al mago di esprimerli! Per fare ciò non si è neppure obbligati a combattere, basta espandere il cosmo! Immaginate una tremenda arma che è però fatta di carta e che galleggia sulla corrente di un fiume. Senza perturbazione alcuna essa viene spinta verso il mago pronto a raccoglierla seguendone la direzione. Ma se cominciate a lanciare sassi nella corrente potete creare un disturbo tale al suo moto da farla fuggire dalle mani del mago o addirittura farla affondare!"
Pan si stupì degli sguardi dei presenti che non lasciavano intendere che il messaggio fosse arrivato perfettamente.
Ci riprovò: "Uno solo di voi non è sufficiente di solito a disturbare i poteri di un arcimago..., ma con maghi di livello inferiore è tutta un' altra cosa! Combattete in due contro il più potente dei maghi e difficilmente potrà sostenere il vostro impeto, che catturi o meno i venti magici!".
Il dio ammise di essere il 'responsabile' dell' insperato aiuto e con semplicità sostenne di essere benissimo in grado di provvedere al noioso compito di sistemare la questione dei non-morti.
Loro dovevano proseguire!
In effetti pareva che ci fosse un luogo tutto a loro 'dedicato': gli Ultimi Campi!
Il tempo per le ultime risposte di Pan prima di essere tutti inviati là con un potente potere di teletrasporto.
"Sul perchè Atlantide abbia attaccato solo ora non so che dire, semplicemente si sentiva pronta ora o più probabilmente si è sentita minacciata dalla comparsa di troppi dei! Almeno su questo le divinità non hanno colpa, non avrebbero mai potuto sapere cosa succede qui! Atlantide è 'fatta' apposta per distruggere gli dei! L' unica cosa che non quadra è perchè non si ricordassero di Atlante come pare..."
"Ma se Atlantide è in grado di distruggere gli dei, perchè lei non la teme?" chiese Shaka.
"Io sono già morto, giusto?" disse facendo l' occhiolino a Giulio. "Non vi è nulla di brutto in un po' di riposo..."
I sacri guerrieri non parvero molto convinti ma Pan concluse con: "La natura non può mai essere completamente distrutta, e io esisto per impedirlo!"
Con un semplice gesto sembrò voler allontanare tutti come se non si ricordasse solo in quel momento che doveva essere lui a mandarli nella successiva meta.
Si accorse di aver lasciato indietro però qualcosa e disse all' angelo: "Colui che cerchi è al cimitero di Cerne! Ma non vi è modo di arrivarci direttamente! Nella capitale il percorso è assolutamente obbligato!"
Il varco di teletrasporto rapì quasi inaspettatamente i presenti

Atlantide. Ultimi Campi (Giulio e Lucifer)

Ciò che era chiamato 'Ultimi Campi' non appariva per nulla diverso dal normale, strabiliante, paesaggio delle pianure atlantidee.
Il terreno era talmente libero che non fu difficile identificare il formarsi del varco dimensionale da cui uscì l' esercito preposto alla difesa di quella zona.
I nuovi giunti a prima vista parevano monaci incappucciati ma a Giulio parvero più propriamente untori, monatti, o appestati!
In effetti ciò che traspariva dai loro cappucci non era propriamente rassicurante...
I sai erano ricoperti da ogni tipo immaginabile di sporcizia tranne quelli di due individui quasi certamente avvezzi all' uso della magia.
Uno di questi ultimi pareva portare addirittura una sorta di armatura sotto la veste ma questa appariva talmente arrugginita e logora da apparire priva di utilità.
L' altro portava al di sopra della veste uno strano pendaglio che pareva il cranio di un ratto o animale simile. Come se qualcosa bruciasse in esso, si innalzavano sottili braccia di fumo verdastro.
Per il resto i nemici erano piuttosto anonimi se non per le armi o gli aggeggi che portavano con loro.
Undici portavano una sorta di incensiere tra le mani che però emanava un poco rassicurante fumo verde, fatto probabilmente della stessa sostanza che produceva il pendente del mago.
I sedici restanti erano armati con semplici coltelli arrugginiti.
La prima mossa sembrò 'spettare' ai sacri guerrieri.

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)

I tizi incappucciati in nero non furono in effetti difficili da trovare.
Nonostante non avesse fatto ricorso alla TACHIEMIA in effetti a Neferata parve che il suo corpo godesse degli stessi effetti e Whimber li provò per la prima, inebriante, volta...
Arrivarono sulle loro due prede senza lasciar quasi loro il tempo di avvertirne la presenza ma ai due maghi bastava riuscir a parlare...
"VIDDI FE QIMWASA!" disse quello su cui si era lanciata la spectre di Lamia.
"THOUSFI FE PUHUTL!" invece quello che affrontava Whimber.
Ma le incomprensibili parole dei due parvero assumere nuova forma alle orecchie dei due guerrieri di Hades suonando più o meno, rispettivamente, come VODDO FI QOMWESE e THUASFO FI PAHATL!
Nulla di molto più chiaro ma erano sicuri entrambi che presto avrebbero carpito il senso di quei suoni...

 
Contacts  Top
view post Posted on 29/4/2012, 17:29
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXIII - LA DIFESA DELL' IDEALE DI UNA MADRE
Atene, 3 Gennaio 1994 ore 20.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

"TUAVVU FE OSUPIP!" urlò il mago in risposta all' attacco di Edward.
Per qualche attimo il marine si illuse di aver disperso i venti magici, visto che il suo bersaglio pareva addirittura essersi allontanato teletrasportandosi più distante, ma in effetti il suo colpo non aveva sortito effetto alcuno disperdendosi ancor prima di raggiungere pure coloro che parevano essere rimasti a far da scudo al mago.
Ma apparve subito ben lontano dalla verità dei fatti...
Improvviso un fulmine lo colse scaraventandolo al suolo.
Il danno apparve davvero minimo ma come avvoltoi su una preda ormai in difficoltà i tre tizi armati di strane lance dalle punte multiple, forse più simili ad alabarde si lanciarono contro di lui all' unisono mentre il mago esordiva con una nuova litania.
"SOCUWEVU!"
Anche le guardie personali del nemico di Khaled parvero inizialmente restarsene fermi a far nulla.
Il mago accennò un colpo a base pirocinetica con getti di fiamme che parvero provenire dai suoi occhi ma esso venne assorbito dalla sfera violacea del tritone e restituito al mittente.
Ora Khaled vide chiaramente nel lato dello scudo rivolto verso di lui il formarsi di un' immagine simile a un pozzo senza fondo e la componente magica restituita a colui che l' aveva creata venne assorbita completamente da esso.
Il mago sorrise mentre ora i tre guerrieri del suo seguito si lanciarono direttamente contro il tritone di Rubrum Mare, fornendo la distrazione utile perchè la magia potesse scatenarsi ancora indisturbata.
"QIBBI FAMMA INCSA!"
Khaled ebbe l' impressione del tentativo da parte del mago di aprire un varco dimensionale sotto i suoi piedi!

Atlantide. Palude dimenticata (Sid, Mime e Mur)

In effetti l' avversario di Mur appariva come uno dei meno preparati che avesse mai incontrato!
Nel suo colpo gli uccelli parevano essere solo una sorta di distrazione tesa a nasconderne uno più classicamente basato sul cosmo piuttosto potente, ma non abbastanza per il CRYSTAL WALL...
Il colpo difensivo del cavaliere di Athena restituì al mittente buona parte della forza usata ferendolo piuttosto seriamente.
La furia avvampò nei suoi occhi mentre i tre spettatori si avvicinarono finalmente al loro compagno rivestito dell' armatura dimenticata.
"Visto che era meglio se avessi accettato l' amplificatore?" disse l' uomo armato di spada estraendola dal fodero.
Uno dei due tizi armati di lance infuocate si gettò sul gold saint che fu costretto a rivolgere contro di lui l' attacco che avrebbe voluto indirizzare contro Turdus Solitarius.
L' uomo venne sbalzato indietro di diversi metri ma uno strano simbolo apparve sul suo petto nudo e dopo poco si rialzò in piedi all' apparenza del tutto incolume.
Mur rimase allibito mentre i due restanti si gettavano su di lui.
I combattenti, personali rappresentazioni della Nera Signora, che avevano voluto affrontare Aiacos e Drow erano davvero formidabili ma entrambi gli spectre ne abbatterono solo due visto che, in entrambi i casi, uno era rimasto al di fuori della lotta, come se avesse voluto defilarsi apposta.
Non poca sorpresa investì i due guerrieri di Hades quando videro i due ancora incolumi trapassare con precisi colpi delle falci i quattro caduti.
I dubbi scemarono quando, come probabile effetto delle loro armi, questi ultimi si rialzarono ancora pur mostrando le ferite ricevute!
Sid abbattè a sorpresa il suo avversario impedendogli di utilizzare ogni tipo di attacco magico, ma il druido si rialzò senza dar l' apparenza di aver patito particolarmente le ferite subite.
In effetti il god warrior di Tiger era sicuro di avergli procurato profonde ferite con gli artigli ma esse erano misteriosamente scomparse!
Come in risposta alle sue perplessità lo scudo presentò tre profondi solchi che ne percorrevano l' intera larghezza.
"AMANAPVUM QIXAS!" urlò il suo avversario.
La palude vicino al mago prese a gorgogliare.
Saga pareva aver incontrato non poche difficoltà a colpire qualcosa fatto di fango ma era chiaro che fosse in procinto di spedirlo presto nell' ANOTHER DIMENSION visto che in ogni caso se lo sarebbe levato dai piedi!
La versione equina si era rivelata invece del tutto inutile se non fosse per il fatto che Kiki si ritrovava ora invischiato da una strana sostanza collosa di cui non pareva essere in grado di liberarsi tanto facilmente!
Mime era stato all' apparenza meno fortunato di Sid e il suono della sua musica era stato probabilmente carpito dai venti magici evocati dal druido nell' atto di suonare il suo corno, almeno quello era il pensiero del musico di Asgard, visto che non poteva accettare che la sua arpa fosse stata superata semplicemente in potenza musicale dallo strumento del nemico.
Qualunque fosse la verità, tre esseri simili a quelli che stavano affrontando Drow e Aiacos apparvero, come richiamati da quel suono, tra il mago e Mime.
Anche Myu non pareva aver retto il confronto col terzo druido ed era stato abbattuto da una sorta di stormo di uccelli simile a quello che poteva evocare il saint delle costellazioni dimenticate.
Ora lo spectre sembrava in procinto di ricorrere ai suoi poteri metamorfici tornando allo stadio di ammasso di uova.
Black Phoenix, invece, se la stava prendendo piuttosto comodamente contro quelli che erano probabilmente i più semplici degli avversari presenti a tal punto da non accorgersi che diversi avevano puntato sul guaritore di Asclepio.

Atlantide. Ponte d' acqua (Alasdair)

Le anime evocate da Alasdair fecero indubbiamente la differenza ed anticiparono la pur rapidissima piena del fiume che dava rappresentazione al colpo di Jordanus Fluvius.
Nonostante non fossero evidenti le ferite, indubbiamente era la sua anima a soffrire le pene dell' inferno che ben conosceva Alasdair.
Pian piano comunque il saint delle costellazioni dimenticate si rimise in piedi spocchioso come se apparire così fosse il suo destino sino al vicino termine dei suoi giorni.
"Notevole! Mi avevano parlato della vostra abilità ma non avrei mai immaginato arrivasse sino a questo punto! Pazienza, comunque..., l' importante è che tu muoia qui ad ogni costo!"
Un rumore meccanico e poi di probabile natura elettrica segnalò come costui avrebbe presto fatto ricorso a qualcosa che andava oltre il mero cosmo che non pareva reggere il confronto con quello del guerriero di Hades.
"COLUI CHE SCENDE!" urlò percuotendo il terreno con entrambi i pugni.

Atlantide. Grande reticolo d' ingresso (Kagaho)

"TERRA FERTILE!"
Viticci di ogni genere sembrarono emergere da ogni luogo, acque comprese.
Ma tutto fu inutile di fronte alle fiamme dello spectre di Bennu e il saint delle costellazioni dimenticate ne venne investito subendo pesanti ustioni e ritrovandosi l' armatura fatta a brandelli in più punti.
Ma sembrò voler tentare ancora qualcosa lo stesso presentando un nuovo colpo.
"FORZA DEI DUE FIUMI UNITI!"
Il suo cosmo andò notevolmente espandendosi, ben più di quello che aveva mostrato prima, a indubbia testimonianza che avesse attivato qualcosa che con il normale ruolo di sacro guerriero aveva ben poco a che vedere.
La sua ultima speranza nonostante le fiamme di Bennu permanessero sul suo corpo...

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alixia)

In effetti il cunicolo subacqueo si limitò, nel caso del loro percorso prefissato, alle dimensioni comunicate dall' ultimo saint delle costellazioni dimenticate incontrato.
Il fatto però che la successiva terraferma si trovasse appena un metro sulle acque non tranquillizzò molto i presenti immaginando il caso in cui queste ultime fossero state fatte salire improvvisamente intrappolandoli per sempre laggiù.
Il cammino proseguì comunque tortuoso per molto tempo e senza conoscere il preciso segno da seguire non ci sarebbe stata, nuovamente, possibilità alcuna di trovarlo!
Infine i tre sacri guerrieri rimasti si trovarono a circa metà di un enorme pozzo attorno al quale l' acqua sembrava però girare senza ricadervi per essere poi reintrodotta nelle sue pareti.
Sulle pareti del pozzo, centinaia o meglio migliaia, di porte attraverso cui si vedevano passaggi dimensionali.
I presenti poterono solo intuire l' efficacia di quel nuovo labirinto...
Solo poche tra quelle porte godevano di brevi e sottili pianerottoli, al massimo di un metro quadro e ben di più invece si aprivano direttamente sul vuoto del pozzo.
Quasi certamente il prossimo simbolo avrebbe mostrato l' unica serie di passaggi giusti da imboccare.
Certo non era rincuorante infilarsi in quelle porte che avrebbero potuto portare ovunque ma finora non vi erano state sorprese...
Una donna con una bambina di non più di due anni per mano fissava seria i nuovi giunti, soprattutto Alixia.
Delicatamente spinse avanti la bambina che reggeva con entrambe le braccia una pergamena, visto che sembrava fin troppo grande per le sue mani.
Pian piano camminò per nulla intimorita, nonostante l' età verso i sacri guerrieri seppur non paresse intenzionata a guardarli direttamente in viso.
Intanto la probabile madre si rivolse direttamente alla silver saint come se ignorasse gli altri due.
"Chiedo che sia tu a fermarti per il possesso del prossimo sigillo!" disse all' improvviso.
La risposta alla sua scelta venne da sola.
Da una delle porte del pozzo comparve un cloth che lasciava pochi dubbi alla sua simbologia..., Sagitta Australis.
I presenti non potevano sapere che era stato indossato poco prima contro altri loro compagni e che colui che aveva dovuto affrontare l' angelo legionario di Aladiah aveva preferito privarsi di esso piuttosto che pensare alla propria vita!
La bambina si fermò un attimo distraendosi per quell' evento ma riprese subito il suo lento cammino giungendo da Hyoga e mettendosi in punta di piedi per porgergli ciò che conteneva la raffigurazione del successivo simbolo da seguire.
Alixia comprese negli occhi del gold saint di Aquarius il medesimo dolore che germogliava in lei.
Indubbiamente sua madre non avrebbe ceduto facilmente il passo, nè si sarebbe arresa sino alla sua morte o a quella di Alixia, eppure aveva voluto lì sua figlia!
Frettolosamente Sagitta Australis fece cenno a Tim e Hyoga di proseguire e si chinò sulla figlia che ormai era tornata da lei baciandola sulla fronte e prendendola in braccio per poi metterla a sedere su una vicina roccia.
"Ora devi fare la brava..." disse come se si fosse dimenticata di Alixia ma a voce abbastanza alta perchè la guerriera di Athena la udisse.
"... se io dovessi rimanere uccisa, devi andare con quella signora e fare tutto ciò che ti dirà d' ora in avanti! Me lo prometti?"
Con sguardo sin troppo maturo per la sua età, la bambina fissò prima la madre e poi Alixia, perplessa.
Ma annuì in fretta con un biascicato "Shiii..."
Alixia fece per dire qualcosa ma Sagitta Australis la prevenne.
"Scusa se non ho chiesto il tuo parere..., ma non vi è altro modo! Rispetterò il mio ideale sino alla morte, come probabilmente farai tu..., ma ci sono troppi punti di vista diversi in questa guerra contro l' egemonia divina! Ho già perso un figlio a causa della strategia dei maghi supportati dal servo di Lucifero..., aveva solo 14 anni! Eppure lo ha fatto convinto che fosse la cosa giusta...! Non posso combattere al tuo fianco perchè sarebbe come ammettere che è morto per nulla e Poseidia, così si chiama lei..." disse indicando la figlia. "... non saprebbe in cosa è giusto credere! Per cui ti chiedo..., ti imploro..., di portarla con te e crescerla come se fosse tua, qualora io perisca! So che hai una figlia anche tu..., devi capire la mia richiesta dunque!"
Ancora una volta il tentativo di replica della silver saint fu fermato sul nascere.
"Un' altra cosa..., ti chiedo di portare con te anche la mia armatura o ciò che ne resterà e che tu la faccia indossare a lei una volta che tu la ritenga pronta!"
La donna si staccò uno dei bracciali, molto più a forma di coda di freccia rispetto a quelli di Alixia, e strappò via due strani aggeggi al suo interno lanciandoli nel pozzo
"Così nessun altro potrà strappartela, nè godrò io di poteri che vanno al di là del cosmo che possiedo!"
Un ultimo sguardo alla figlia per poi tornare su Alixia.
"Sei pronta?"

Atlantide. Ultimi Campi (Giulio e Lucifer)

Più o meno ancora vivi erano i ricordi dell' assalto atlantideo contro Asgard e indubbiamente ciò che avevano di fronte rispondeva alle descrizioni fatte da Sigfried e compagni...
Intuendo il pericolo insito in quegli incensieri, se mai avessero contenuto lo stesso gas che era stato in grado di far combattere i god warrior tra loro, Giulio propose la strategia più ovvia ma efficace.
Se lui e Lucifer colpirono duro nel contempo tenendo indietro le probabili particelle velenose con vento e fiamme, gli altri sacri guerrieri al loro fianco non si tirarono certo indietro...
Le anime del TENKU HAJA CHIMI MORYO di Shaka, colpi precisi a base cosmica di Jubee e le frecce del KETSUGOU YOBOU NO ITE-TACHI mieterono altrettante vittime e in breve l' intero schieramento di incensieri venne abbattuto insieme a diversi anonimi guerrieri.
Dopo un breve momento di confusione i restanti si lanciarono all' attacco.
I maghi non erano però certo rimasti a guardare e avevano salmodiato qualcosa tipo QATVA dall' indecifrabile effetto...
Entrambi avevano preso ad agitare freneticamente le mani e nonostante la perturbazione di Giulio e Lucifer fosse appena cessata, sui corpi dei sacri guerrieri si era appoggiato come un leggero strato di sottile polvere giallastra.

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)

Entrambi abbatterono facilmente i maghi prima che la magia da loro evocata si esplicasse.
"Fermi!" urlò improvvisamente il loro alleato giunto alle loro spalle
Se più o meno lo spectre di Bat si frenò dal balzare sulla sua preda, si dovette strappare di forza Neferata dal collo della sua...
La sete di sangue le si era indubbiamente amplificata rendendo impossibile alla sua volontà controllare le sue labbra e il suo corpo una volta a contatto col vermiglio liquido della vita.
In qualche modo la spectre di Lamia si trattenne ma fulminò con lo sguardo il nuovo giunto, ennesimo fastidioso disturbo.
"Loro sono alleati!" disse a sorpresa lo stregone.
"Loro i nemici!" riprese indicando un punto ove di lì a poco si materializzò un vero e proprio esercito.
Entrambi gli spectre scrollarono la testa come se volessero accertarsi di non essere dentro un bizzarro e stupido sogno.
A parte una coppia di probabili maghi e una decina di guerrieri armati con strani aggeggi simili a bombe a mano, il resto appariva come la fiera dell' inutilità.
Come potevano essere utili armi simili a lanciafiamme o mitragliatrici sorrette ognuna da due guerrieri contro guerrieri dotati dei poteri del cosmo?
Ma strane armi o meno, il numero di avversari che ben presto comparve di fronte a loro si fece sin troppo alto!
"Problemi?" disse uno dei maghi alleati.
"EVOCAZIONE DI NEHEK!" dissero all' improvviso i tre alleati sollevando dal terreno una trentina di nonmorti assortiti tra zombi e scheletri.
Sì, ora comprendevano lo strano linguaggio della magia necromantica!
"Divertiamoci ora!"
 
Contacts  Top
view post Posted on 6/5/2012, 15:22
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXIV - TATTICHE CONFUSE
Atene, 3 Gennaio 1994 ore 20.30
Durata mail del master: 30 minuti
Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

Gli unici a essere messi in difficoltà dalla strategia di Edward furono i suoi diretti assalitori.
Riapparendo alle spalle del mago il marine si preparò a lanciare il suo colpo ma ebbe come un mancamento e si ritrovò costretto a piegare un ginocchio proprio di fronte al suo avversario che gli sorrise sarcasticamente.
Come al solito la magia pareva ignorare le sacre armature e quella specifica volta Edward vide del fumo nero di origine spirituale fuoriuscire dal suo corpo senza però dar l' impressione che ne avesse risentito particolarmente.
Il mago scrollò la testa come a indicare l' inutilità di ogni suo agire e tentò di colpire ancora anticipando efficacemente il contrattacco del guerriero di Poseidone.
"DINAVU FE DUTTUPFISU!"
Al di là di quello che volesse dire, alcun effetto palese si materializzò sul povero Edward.
Che avesse fallito annullandosi a vicenda col colpo del marine?
Il mago non parve curarsene mentre il suo seguito si lanciava ancora sul guerriero di Poseidone.
Quando avvertì il prorompente aprirsi del varco, Khaled si accorse di essersi troppo sopravvalutato.
Non poteva sperare di contrastare la magia, badare ai suoi più vicini avversari e colpire il mago evitando che agisse ancora.
La velocità del settimo senso gli permise di compiere l' unica azione logica: evitare i normali attacchi delle guardie sperando che tali fossero, e colpire il bersaglio principale, ammesso che la forza di natura magica già su di lui diretta venisse annullata dall' esplodere del suo cosmo.
E per una volta tutto sembrò andare nel verso giusto...
Il mago venne trafitto dalla spada di corallo del tritone mentre i tre restanti guerrieri non si capiva se fossero più stupiti per essersi visti sparire il loro avversario dalla traiettoria delle lame o per il fatto di essere restati da soli contro di lui.
Comunque sia l' arrendersi non parve essere per loro un' opzione possibile...
Lanciato un veloce sguardo allo scudo che non pareva aver funzionato in questo frangente, il tritone si preparò a ricevere il loro assalto.

Atlantide. Palude dimenticata (Sid, Mime e Mur)

Mur riuscì a stendere i tre avversari 'minori'.
Semplicemente il saint delle costellazioni dimenticate si smaterializzò un attimo prima di essere colpito per riapparire poi su una vicina pianta.
Fu quest' ultimo a schernire ora i compagni.
"E voi davate dell' incapace a me? Ah, ah,ah! Stolti, usate la magia o siete finiti! E' tempo di combattere uniti!"
Uno degli altri avversari, di quelli all' apparenza rigeneranti, non parve in grado di rialzarsi ma l' altro lo fece insieme al tizio armato di spada che però era stato evidentemente ferito dall' attacco del gold saint e perdeva copioso il sangue dal petto.
Fu il primo dei due uomini rimasti a rivelarsi anche un mago!
"XEPHT IG GUVA!"
Il tizio con la spada rimase semplicemente immobile tenendola con entrambe le mani perpendicolare al suolo, con gli occhi chiusi, come se pregasse con lei, o per lei, pur senza emettere alcuno dei suoni che rivelavano un' eventuale componente magica nel suo agire.
E Turdus Solitarius?
Mur lo vide sfrecciare sopra di lui, scatenando dall' alto il suo solito colpo.
"STORMO VIRILE!"
Gli esseri dalla scheletrica apparenza non diedero quasi possibilità al musico di Asgard di ragionare attaccandolo senza sosta, almeno finchè lui non riuscì a intessere la sua precisa strategia confondendoli con diverse immagini illusorie.
Il mago contro di lui impegnato non parve essere confuso tanto quanto gli esseri che aveva evocato e lo colpì con una scarica di colpi energetici dalla forma di volatili, come al solito non molto efficaci ma abbastanza da rendere visibile solo la copia reale del guerriero di Odino.
Mime riuscì però a riacquistare in tempo le forze necessarie a scatenare il suo colpo ebbro del settimo senso e abbattè in un sol colpo due degli esseri scheletrici e l' odiato mago che ne aveva assunto il controllo.
Non restava che un ultimo avversario, stranamente intento a colpire i suoi compagni già caduti.
Sid riuscì ad abbattere il druido che stava affrontando e così pure Myu che trovò paradossalmente maggior fortuna nell' UGLY IRRUPTION del suo stadio iniziale.
Aiacos e Drow avevano finalmente evitato il possibile ritorno dei loro avversari e Saga, come immaginato, aveva spedito la bestia fangosa in qualunque posto, purché fosse lontano da lì.
Black Phoenix stendeva avversari su avversari e ormai i sei rimasti a minacciare lui e Kiki si erano resi conto della situazione e non sembravano decidersi sul da farsi.

Atlantide. Ponte d' acqua (Alasdair)

Alasdair non riuscì a sollevarsi che di pochi centimetri, una potente forza di probabile natura telecinetica lo trattenne rispedendolo subito con violenza verso il suolo anzi, sotto di esso tramite una sorta di irresistibile 'risucchio'.
Una grande voragine si era aperta sotto di lui e non appena vi ci fu 'infilato' dentro, tutto collassò su di lui condannandolo probabilmente ad eterna prigionia:
Ma non pareva essere quello l' intento di Jordanus Fluvius, lui voleva la definitiva sconfitta dello spectre di Treasure Dragon.
Evidentemente supportata dal cosmo del saint delle costellazioni dimenticate, la pressione sul guerriero di Hades che lo comprimeva da ogni direzione divenne insopportabile e avvertì chiaramente diverse sue ossa spezzarsi inesorabilmente sotto una forza a cui neppure la sua surplice pareva riuscire ad opporsi.
O trovava un modo per reagire, o di lì a poco sarebbe probabilmente morto, al di là di ogni ricordo che potesse provare ad evocare per rimanere in vita!Atlantide. Grande reticolo d' ingresso (Kagaho)
Stranamente lo spectre di Bennu utilizzò lo stesso colpo lanciato appena prima al suo avversario.
Non fu possibile stabilire se fosse ciò ad aver dato una sorprendente possibilità al saint delle costellazioni dimenticate o se semplicemente la tecnologia avesse prevalso sul settimo senso.
Fatto sta che il colpo di Tigris, Euphrates Fluvius parve agire in due tempi molto ravvicinati, come se fossero due colpi in realtà lanciati a breve distanza uno dall' altro pur seguendo la medesima traiettoria.
Il primo creò un varco nelle fiamme dello spectre mentre il secondo lo colpì tanto duramente da privarlo quasi completamente del pettorale della surplice ferendolo piuttosto seriamente e scaraventandolo indietro di diversi metri.
Paradossalmente, pochi istanti dopo il saint ricadde al suolo privo di vita ingoiato dalle fiamme di Kagaho ricevute nel primo scambio di tecniche.
Lo spectre di Bennu se ne rimase per qualche istante appoggiato al muro contro cui era stato scaraventato, cercando almeno di fermare il copioso sangue che fuoriusciva dalle sue ferite.
La rabbia montava prepotente in lui più per l' 'inaspettata' morte del suo avversario che per l' essere stato colpito tanto duramente.
Sarebbe sopravvissuto ad un altro scontro con quel guerriero qualora le sue fiamme non avessero goduto della proprietà di permanere sui loro bersagli?
Improvvisamente il guerriero di Hades notò un movimento, poi un altro e un altro ancora...
Non era solo e coloro che si muovevano nell' ombra non erano i suoi compagni!
Tizi vestiti di nero simili a ninja o loro stessi shinobi nipponici...
E qualcosa, molte cose, vennero lanciate contro di lui all' unisono...Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alixia)
In effetti il cunicolo subacqueo si limitò, nel caso del loro percorso prefissato, alle dimensioni comunicate dall' ultimo saint delle costellazioni dimenticate incontrato.
Il fatto però che la successiva terraferma si trovasse appena un metro sulle acque non tranquillizzò molto i presenti immaginando il caso in cui queste ultime fossero state fatte salire improvvisamente intrappolandoli per sempre laggiù.
Il cammino proseguì comunque tortuoso per molto tempo e senza conoscere il preciso segno da seguire non ci sarebbe stata, nuovamente, possibilità alcuna di trovarlo!
Infine i tre sacri guerrieri rimasti si trovarono a circa metà di un enorme pozzo attorno al quale l' acqua sembrava però girare senza ricadervi per essere poi reintrodotta nelle sue pareti.
Sulle pareti del pozzo, centinaia o meglio migliaia, di porte attraverso cui si vedevano passaggi dimensionali.
I presenti poterono solo intuire l' efficacia di quel nuovo labirinto...
Solo poche tra quelle porte godevano di brevi e sottili pianerottoli, al massimo di un metro quadro e ben di più invece si aprivano direttamente sul vuoto del pozzo.
Quasi certamente il prossimo simbolo avrebbe mostrato l' unica serie di passaggi giusti da imboccare.
Certo non era rincuorante infilarsi in quelle porte che avrebbero potuto portare ovunque ma finora non vi erano state sorprese...
Una donna con una bambina di non più di due anni per mano fissava seria i nuovi giunti, soprattutto Alixia.
Delicatamente spinse avanti la bambina che reggeva con entrambe le braccia una pergamena, visto che sembrava fin troppo grande per le sue mani.
Pian piano camminò per nulla intimorita, nonostante l' età verso i sacri guerrieri seppur non paresse intenzionata a guardarli direttamente in viso.
Intanto la probabile madre si rivolse direttamente alla silver saint come se ignorasse gli altri due.
"Chiedo che sia tu a fermarti per il possesso del prossimo sigillo!" disse all' improvviso.
La risposta alla sua scelta venne da sola.
Da una delle porte del pozzo comparve un cloth che lasciava pochi dubbi alla sua simbologia..., Sagitta Australis.
I presenti non potevano sapere che era stato indossato poco prima contro altri loro compagni e che colui che aveva dovuto affrontare l' angelo legionario di Aladiah aveva preferito privarsi di esso piuttosto che pensare alla propria vita!
La bambina si fermò un attimo distraendosi per quell' evento ma riprese subito il suo lento cammino giungendo da Hyoga e mettendosi in punta di piedi per porgergli ciò che conteneva la raffigurazione del successivo simbolo da seguire.
Alixia comprese negli occhi del gold saint di Aquarius il medesimo dolore che germogliava in lei.
Indubbiamente sua madre non avrebbe ceduto facilmente il passo, nè si sarebbe arresa sino alla sua morte o a quella di Alixia, eppure aveva voluto lì sua figlia!
Frettolosamente Sagitta Australis fece cenno a Tim e Hyoga di proseguire e si chinò sulla figlia che ormai era tornata da lei baciandola sulla fronte e prendendola in braccio per poi metterla a sedere su una vicina roccia.
"Ora devi fare la brava..." disse come se si fosse dimenticata di Alixia ma a voce abbastanza alta perchè la guerriera di Athena la udisse.
"... se io dovessi rimanere uccisa, devi andare con quella signora e fare tutto ciò che ti dirà d' ora in avanti! Me lo prometti?"
Con sguardo sin troppo maturo per la sua età, la bambina fissò prima la madre e poi Alixia, perplessa.
Ma annuì in fretta con un biascicato "Shiii..."
Alixia fece per dire qualcosa ma Sagitta Australis la prevenne.
"Scusa se non ho chiesto il tuo parere..., ma non vi è altro modo! Rispetterò il mio ideale sino alla morte, come probabilmente farai tu..., ma ci sono troppi punti di vista diversi in questa guerra contro l' egemonia divina! Ho già perso un figlio a causa della strategia dei maghi supportati dal servo di Lucifero..., aveva solo 14 anni! Eppure lo ha fatto convinto che fosse la cosa giusta...! Non posso combattere al tuo fianco perchè sarebbe come ammettere che è morto per nulla e Poseidia, così si chiama lei..." disse indicando la figlia. "... non saprebbe in cosa è giusto credere! Per cui ti chiedo..., ti imploro..., di portarla con te e crescerla come se fosse tua, qualora io perisca! So che hai una figlia anche tu..., devi capire la mia richiesta dunque!"
Ancora una volta il tentativo di replica della silver saint fu fermato sul nascere.
"Un' altra cosa..., ti chiedo di portare con te anche la mia armatura o ciò che ne resterà e che tu la faccia indossare a lei una volta che tu la ritenga pronta!"
La donna si staccò uno dei bracciali, molto più a forma di coda di freccia rispetto a quelli di Alixia, e strappò via due strani aggeggi al suo interno lanciandoli nel pozzo
"Così nessun altro potrà strappartela, nè godrò io di poteri che vanno al di là del cosmo che possiedo!"
Un ultimo sguardo alla figlia per poi tornare su Alixia.
"Sei pronta?"

Atlantide. Ultimi Campi (Giulio e Lucifer)

Probabilmente lo strano contenuto dei loro incensieri era la sola arma utile di cui disponesse lo strano spiegamento di forze che ora stavano affrontando i sacri guerrieri.
Quindi evitato il fatto che esso potesse raggiungerli, costoro non parevano un gran problema...!
Il nuovo colpo combinato spazzò via praticamente tutte le 'truppe semplici' e ne rimasero solo due, insieme ai tre maghi rimasti illesi, nonostante la potenza scatenatesi, grazie a un' 'inedita' variante magica del teletrasporto, forse addirittura più rapida, che, essendo provvista di uno scenografico effetto a 'fumo di zolfo', a Giulio ricordò tanto quello dei suoi più acerrimi nemici.
Proprio in quel momento Kazuo ricadde improvvisamente al suolo reggendosi su ginocchia e braccia.
Non riuscì a dire nulla, assalito da violenti colpi di tosse e un' evidente difficoltà respiratoria mentre evidenti macchie bluastre comparivano sulle parti scoperte del suo corpo.
"E se non è alle nostre armature che essi hanno mirato prima?" disse Jubee sottovoce
Comunque sia i loro avversari sembravano non essere in grado di decidere il da farsi e sembrarono parlottare tranquillamente tra loro come se la battaglia in realtà non li interessasse più di tanto.
Solo vedendo che probabilmente nel prossimo attacco sarebbero periti anch' essi, farfugliarono qualcosa ricorrendo ai loro poteri magici.
"GOMNEPA XUSQ!"
"VUPVESUVVE!"
"SATQESI QATVEMAPBEUMA!"

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)

Entrambi abbatterono facilmente i maghi prima che la magia da loro evocata si esplicasse.
"Fermi!" urlò improvvisamente il loro alleato giunto alle loro spalle
Se più o meno lo spectre di Bat si frenò dal balzare sulla sua preda, si dovette strappare di forza Neferata dal collo della sua...
La sete di sangue le si era indubbiamente amplificata rendendo impossibile alla sua volontà controllare le sue labbra e il suo corpo una volta a contatto col vermiglio liquido della vita.
In qualche modo la spectre di Lamia si trattenne ma fulminò con lo sguardo il nuovo giunto, ennesimo fastidioso disturbo.
"Loro sono alleati!" disse a sorpresa lo stregone.
"Loro i nemici!" riprese indicando un punto ove di lì a poco si materializzò un vero e proprio esercito.
Entrambi gli spectre scrollarono la testa come se volessero accertarsi di non essere dentro un bizzarro e stupido sogno.
A parte una coppia di probabili maghi e una decina di guerrieri armati con strani aggeggi simili a bombe a mano, il resto appariva come la fiera dell' inutilità.
Come potevano essere utili armi simili a lanciafiamme o mitragliatrici sorrette ognuna da due guerrieri contro guerrieri dotati dei poteri del cosmo?
Ma strane armi o meno, il numero di avversari che ben presto comparve di fronte a loro si fece sin troppo alto!
"Problemi?" disse uno dei maghi alleati.
"EVOCAZIONE DI NEHEK!" dissero all' improvviso i tre alleati sollevando dal terreno una trentina di nonmorti assortiti tra zombi e scheletri.
Sì, ora comprendevano lo strano linguaggio della magia necromantica!
"Divertiamoci ora!"

 
Contacts  Top
view post Posted on 13/5/2012, 16:45
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXV - LA FINE DI UNO SPECTRE

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 20.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

Praticamente all' unisono i due guerrieri di Poseidone ebbero la meglio sui loro avversari.
Qualche istante per guardarsi intorno alla ricerca dei compagni o di nuove 'sorprese' ma nulla parve attirare la loro attenzione..., non subito almeno...
Appoggiato sul tronco di una gigantesca quercia alla loro destra apparve come dal nulla uno di coloro che indubbiamente appartenevano all' 'ordine' dei saint delle costellazioni dimenticate.
Più o meno diametralmente opposto, un altro guerriero intento beatamente a sgranocchiare una mela.
Fu quest' ultimo a mostrarsi subito più ironico sorridendo ai due.
Si abbassò come a raccogliere qualcosa e mostrò loro l' elmo del gold cloth di Leo!
Possibile che Aioria fosse stato sconfitto in così poco tempo da costui?
E perchè gli altri erano svaniti nel nulla senza avvertire la presenza di costoro, indubbiamente più 'interessanti' di maghi e affini...?
Presto avrebbero probabilmente avuto tutte le risposte che cercavano...
Intanto osservarono meglio i due guerrieri.
Quello vicino alla quercia pareva farne parte, come se addirittura sfarfallasse alla loro vista.
Più che un' armatura sembrava indossare della corteccia su cui però la scarsa luce presente si infrangeva venendo riflessa come se invece fosse metallo di ottima fattura.
Tenendo poi conto che si era praticamente verso la fine del tramonto...
Sul viso portava una maschera simile a quella del gold saint di Cancer ma che diveniva sulla sommità della sua testa estremamente simile a una corona.
L' armatura dell' altro era invece molto più appariscente...
L' aspetto che colpiva di più erano i tre serpenti che parevano costituirne le forme.
Due si intrecciavano più volte come se il suo stesso corpo fosse il bastone di un caduceo.
Mentre il terzo si mescolava agli altri due per un paio di spire e finire sulla sua schiena da cui si innalzava divenendo elmo, come il rettile se avesse ingoiato la testa del cavaliere.
I due bracciali invece erano piuttosto abnormi, ma molto probabilmente, uniti, avrebbero formato la raffigurazione precisa di una mela.
I gambali sembravano rami.
D' improvviso lanciò il torsolo della sua mela verso Edward.

Atlantide. Palude dimenticata (Sid, Mime e Mur)

Tutta l' azione si svolse in una manciata di secondi.
Nonostante il terreno, o meglio l' aria, non fosse certo terreno congeniale al custode della Prima Casa, il tutto si risolse in un susseguirsi di varchi di teletrasporto sino all' inevitabile conclusione che vide prevalere il cavaliere di Athena, ebbro del potere del settimo senso.
Cadde il saint delle costellazioni dimenticate, colpì duramente il terreno con un rumore sordo che non lasciò dubbi al cavaliere di Athena sul termine dello scontro.
Non fu necessario l' intervento di Mime per rafforzare l' attacco del god warrior di Tiger, fu sufficiente il VIKING TIGER CLAWS per eliminare non solo lo scheletro ancora vivo ma anche quelli che avevano 'deciso' nuovamente di esserlo!
Il musico potè quindi dedicarsi allo spadaccino e al mago rimasto.
Per un attimo la magia parve prevalere sulla sua musica e così sarebbe forse stato se avesse combattuto da solo..., ma non era più da solo...
Aiacos e Drow sfrecciarono ai suoi lati investendo il mago con precisi colpi mentre la musica dello STRINGER REQUIEM riprese vigore fermando il colpo di lama diretto proprio verso i due spectre.
La spada in realtà sfiorò una delle ali della surplice di Garuda ma semplicemente l' attraversò come se l' uno o l' altro materiale fosse fatto d' aria.
Caddero dunque tutti i nemici di quell' area e nonostante la fatica anche da lui accumulata, subito Kiki si guardò intorno premuroso accertandosi delle condizioni di tutti i presenti.
Quelli messi peggio erano indubbiamente gli spectre, soprattutto Aiacos, ma il guaritore di Asclepio sapeva di non poter far nulla con loro e stizzito pensò invece a come Shunrei e Pan avrebbero fatto sembrare tutto una banalità.
Si dedicò comunque alle ferite leggere di Mime e del fratello Mur in maniera tale da non lasciare al prossimo nemico vantaggio alcuno.
Il gold saint di Aries si guardò subito in giro perplesso.
Non avvertiva alcun varco dimensionale come invece era stato al temine di ogni cruenta battaglia.
Era quella la trappola finale loro destinata da Atlantide?

Atlantide. Ponte d' acqua (Alasdair)

In realtà Alasdair avvertì una diminuzione del cosmo che rendeva tanto potente quella trappola appena prima che il suo lo superasse inesorabilmente.
Le rocce attorno a lui esplosero verso l' alto donandogli un' insperata libertà.
Comunque sia aveva tutto il lato sinistro del corpo che gli doleva talmente tanto da non consentirgli quasi di respirare e inevitabilmente si domandò perchè mai uno spectre dovesse farlo visto che in termini tecnici non è che fosse proprio letteralmente 'in vita'!
Quasi non si accorse dell' assenza del suo avversario o meglio, della sua presenza ininfluente.
Jordanus Fluvius giaceva morto al suolo con uno strano figuro che trafficava su di lui.
Il nuovo giunto era alto non meno di due metri e molto muscoloso, almeno per quello che si poteva intuire dal lercio saio che portava su di lui.
Privo di ogni forma di evidente protezione sembrò degnare di uno sguardo Alasdair solo quando lo spectre ricadde al suolo sotto a una fitta lancinante per la gamba ripiegata in maniera del tutto innaturale.
Con lentezza controllata l' uomo fu su di lui.
Alasdair rimase indeciso sul da farsi e ciò gli costò chiaro perchè, con ineguagliabile velocità, almeno per lo spectre, venne colpito tanto duramente da perdere definitivamente i sensi.
Lo spectre di Treasure Dragon si risvegliò dopo diversi minuti del tutto spossato ma stranamente in una condizione del tutto migliore rispetto a prima.
Scostò gli occhi che erano fissati sul cielo e si mise in piedi facilmente, ogni sua ferita pareva del tutto svanita..., insieme però al Ponte d' Acqua!
Era morto?
Eppure gli intorno gli sembrava ancora la meravigliosa pianura atlantidea una volta scevra da varchi dimensionali anche se ora era tanto vicino a Cerne da vedere il canale protettivo più esterno.
E ' perchè non era dunque agli Inferi per la somma gioia di Sire Hades?
E Alixia? Avrebbe mai rivisto Alixia e la figlia o avrebbe dovuto attendere il compiersi della maledizione di Hades e vederle morire entrambe senza poter far nulla?
Finalmente si accorse della presenza di colui che l' aveva colpito a 'tradimento', poco distante, intento a divorarsi un frutto di fronte a una ventina di cadaveri che sembravano appartenere a chissà quale mente malata che aveva unito tecnologia carne, nervi e ossa umane.
Lo spectre fu in procinto di dire qualcosa quando si accorse di qualcosa di più importante...
Non vedeva più la sua surplice, nè in pezzi ne intera, essa non esisteva più!
In realtà quando uno spectre ne era privo, provava una sorta di sensazione a metà strada tra nausea, fastidio come se si avesse la pressante impressione di essersi dimenticati di qualcosa di importante e vera e propria smemoratezza in crescendo degli eventi del proprio passato.
Eppure Alasdair non provava nulla di tutto ciò! Anzi, mai stato meglio da quando era rinato alle dipendenze del Dio degli Inferi!
Il tizio si girò verso di lui senza che riuscisse a distinguerne il volto ma perlomeno vide i suoi piedi dentro a martoriati calzari che parevano essere stati scartati da un museo sull' Antica Grecia.
"Sei pronto a combattere senza la protezione di un' armatura?"
Indicando con un dito le spalle di Alasdair stesso sembrò prevedere l' apertura di un varco dimensionale di cui però non pareva esserne il diretto artefice.
Tre giganteschi esseri, simili ai cadaveri poco distanti ma più grossi del tizio col saio, apparvero nel punto da lui indicato.
Sembravano essere usciti da qualche libro di fantascienza o horror in cui il protagonista era uno scienziato pazzo alla ricerca dell' immortalità.
Comunque sia uno di essi colpì tanto duramente il terreno ove un attimo prima si trovava Aladair aprendo una voragine tale da poterlo inghiottire nella sua completezza.

Atlantide. Grande reticolo d' ingresso (Kagaho)

L' agilità di Kagaho non ebbe problemi a consentirgli di schivare ogni oggetto a lui diretto ma coloro che l' avevano eletto a bersaglio non parvero volergli lasciar tregua e con precise ondate di lanci lo costrinsero a fermarsi per difendersi con le sue fiamme.
La difesa risultò del tutto efficace ma mostrò le reali intenzioni dei suoi misteriosi assalitori.
Quando la pioggia di lame di metallo ebbe termine e lui potè abbassare le sue difese, si accorse subito di quattro lance lanciate con estrema precisione per costruire una sorta di quadrato attorno a lui.
Lo spectre ebbe appena il tempo di ragionare...
Quelle non erano semplici lance...
Un portale dimensionale si aprì immediatamente su di lui scaraventandolo chissà dove senza possibilità alcuna di sottrarsi a esso.

Atlantide. Porto secondario (Kagaho)

Lo spectre di Bennu si ritrovò sul parapetto di un porto secondario ove solo le navi più piccole, per lo più di utilizzo commerciale, sembravano poter attraccare.
Non ebbe in realtà gran che tempo di domandarsi con chi diavolo potesse commerciare Cerne, ma fu sicuro di trovarsi ormai sul limitare del canale circolare che pareva segnare il perimetro della città ma lui non era al suo congiungimento con le pianure, era già all' interno della capitale!
Le mura erano davvero meravigliose, nonostante lui non fosse uno che badava molto a quelle cose, costituite da enormi blocchi di argento, oro e oricalco.
Il suo unico commento, osservando la propria, avrebbe potuto essere: "Pensa che belle armature ne verrebbero fuori..."
Comunque sia apparve chiaro quale avesse dovuto essere il suo prossimo, obbligatorio, compito.
Due guerrieri delle costellazioni dimenticate pareva stessero fissandolo da diverso tempo.
"Malus!"
"Lochium funis!"
Furono le sbrigative presentazioni.
L' armatura del primo fu quella che più colpì il guerriero di Hades.
Era indubbiamente fatta di oricalco ma ricoperta per gran parte della sua area da corde arrotolate fatte però dello stesso metallo.
L' elmo era di forma cilindrica e piuttosto simile a quello di Gemini anche se invece dei due volti presentava identiche raffigurazioni di navi a tre alberi.
Il secondo pareva possedere le medesime 'corde' che però si allungavano dai bracciali come fruste o catene simili a quelle in possesso di alcuni saint, Shun in primis...
Tali 'corde' presentavano una sorta di nodi su di esse a intervalli regolari e una delle due era dotata di una lama triangolare.
Kagaho scrollò la testa.
Lui aveva il pettorale della sua surplice del tutto inutilizzabile e le ferite che aveva ricevuto non erano cosa da poco...
Probabilmente non ce l' avrebbe mai fatta contro entrambi pur ricorrendo al settimo senso, ma non era tipo da arrendersi per così poco!

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alixia)

In effetti il cunicolo subacqueo si limitò, nel caso del loro percorso prefissato, alle dimensioni comunicate dall' ultimo saint delle costellazioni dimenticate incontrato.
Il fatto però che la successiva terraferma si trovasse appena un metro sulle acque non tranquillizzò molto i presenti immaginando il caso in cui queste ultime fossero state fatte salire improvvisamente intrappolandoli per sempre laggiù.
Il cammino proseguì comunque tortuoso per molto tempo e senza conoscere il preciso segno da seguire non ci sarebbe stata, nuovamente, possibilità alcuna di trovarlo!
Infine i tre sacri guerrieri rimasti si trovarono a circa metà di un enorme pozzo attorno al quale l' acqua sembrava però girare senza ricadervi per essere poi reintrodotta nelle sue pareti.
Sulle pareti del pozzo, centinaia o meglio migliaia, di porte attraverso cui si vedevano passaggi dimensionali.
I presenti poterono solo intuire l' efficacia di quel nuovo labirinto...
Solo poche tra quelle porte godevano di brevi e sottili pianerottoli, al massimo di un metro quadro e ben di più invece si aprivano direttamente sul vuoto del pozzo.
Quasi certamente il prossimo simbolo avrebbe mostrato l' unica serie di passaggi giusti da imboccare.
Certo non era rincuorante infilarsi in quelle porte che avrebbero potuto portare ovunque ma finora non vi erano state sorprese...
Una donna con una bambina di non più di due anni per mano fissava seria i nuovi giunti, soprattutto Alixia.
Delicatamente spinse avanti la bambina che reggeva con entrambe le braccia una pergamena, visto che sembrava fin troppo grande per le sue mani.
Pian piano camminò per nulla intimorita, nonostante l' età verso i sacri guerrieri seppur non paresse intenzionata a guardarli direttamente in viso.
Intanto la probabile madre si rivolse direttamente alla silver saint come se ignorasse gli altri due.
"Chiedo che sia tu a fermarti per il possesso del prossimo sigillo!" disse all' improvviso.
La risposta alla sua scelta venne da sola.
Da una delle porte del pozzo comparve un cloth che lasciava pochi dubbi alla sua simbologia..., Sagitta Australis.
I presenti non potevano sapere che era stato indossato poco prima contro altri loro compagni e che colui che aveva dovuto affrontare l' angelo legionario di Aladiah aveva preferito privarsi di esso piuttosto che pensare alla propria vita!
La bambina si fermò un attimo distraendosi per quell' evento ma riprese subito il suo lento cammino giungendo da Hyoga e mettendosi in punta di piedi per porgergli ciò che conteneva la raffigurazione del successivo simbolo da seguire.
Alixia comprese negli occhi del gold saint di Aquarius il medesimo dolore che germogliava in lei.
Indubbiamente sua madre non avrebbe ceduto facilmente il passo, nè si sarebbe arresa sino alla sua morte o a quella di Alixia, eppure aveva voluto lì sua figlia!
Frettolosamente Sagitta Australis fece cenno a Tim e Hyoga di proseguire e si chinò sulla figlia che ormai era tornata da lei baciandola sulla fronte e prendendola in braccio per poi metterla a sedere su una vicina roccia.
"Ora devi fare la brava..." disse come se si fosse dimenticata di Alixia ma a voce abbastanza alta perchè la guerriera di Athena la udisse.
"... se io dovessi rimanere uccisa, devi andare con quella signora e fare tutto ciò che ti dirà d' ora in avanti! Me lo prometti?"
Con sguardo sin troppo maturo per la sua età, la bambina fissò prima la madre e poi Alixia, perplessa.
Ma annuì in fretta con un biascicato "Shiii..."
Alixia fece per dire qualcosa ma Sagitta Australis la prevenne.
"Scusa se non ho chiesto il tuo parere..., ma non vi è altro modo! Rispetterò il mio ideale sino alla morte, come probabilmente farai tu..., ma ci sono troppi punti di vista diversi in questa guerra contro l' egemonia divina! Ho già perso un figlio a causa della strategia dei maghi supportati dal servo di Lucifero..., aveva solo 14 anni! Eppure lo ha fatto convinto che fosse la cosa giusta...! Non posso combattere al tuo fianco perchè sarebbe come ammettere che è morto per nulla e Poseidia, così si chiama lei..." disse indicando la figlia. "... non saprebbe in cosa è giusto credere! Per cui ti chiedo..., ti imploro..., di portarla con te e crescerla come se fosse tua, qualora io perisca! So che hai una figlia anche tu..., devi capire la mia richiesta dunque!"
Ancora una volta il tentativo di replica della silver saint fu fermato sul nascere.
"Un' altra cosa..., ti chiedo di portare con te anche la mia armatura o ciò che ne resterà e che tu la faccia indossare a lei una volta che tu la ritenga pronta!"
La donna si staccò uno dei bracciali, molto più a forma di coda di freccia rispetto a quelli di Alixia, e strappò via due strani aggeggi al suo interno lanciandoli nel pozzo
"Così nessun altro potrà strappartela, nè godrò io di poteri che vanno al di là del cosmo che possiedo!"
Un ultimo sguardo alla figlia per poi tornare su Alixia.
"Sei pronta?"

Atlantide. Ultimi Campi (Isaac, Giulio e Lucifer)

Con l' aiuto determinante del marine di Kraaken ma soprattutto per il fatto che tutti i presenti ormai avevano quell' obiettivo comune, gli avversari furono ormai definitivamente sconfitti.
Almeno quelli più apertamente schierati...
All' improvviso anche Lucifer e Jubee si piegarono in due presentando gli stessi sintomi che attanagliavano Kazuo.
Non ci fu gran tempo per riflettere sulla venuta di Isaac che pur lasciava dubbi su molti dei presenti.
Prima Neferata e Whimber...
Poi Alberich e Cooney...
Quanti altri sacri guerrieri sarebbero passati al nemico come se non bastasse già tutto ciò che stavano affrontando?
Comunque pochi avrebbero potuto dubitare sul custode della colonna dell' Artico...
Fu però la parola, anzi le due parole, pronunciate da Giulio a spegnere sul nascere ogni parola di circostanza.
"Peste polmonare!"
Isaac e Shaka si voltarono verso di lui preoccupati.
"Sì, è altamente contagiosa! Quella polvere che ci hanno inviato contro deve essere composta dai batteri che la causano!"
Il guerriero di Poseidone fece inevitabilmente un paio di passi indietro, lui era l' unico a non esserne ricoperto!
Giulio stesso si mise una mano sulla bocca.
"E' trasmissibile per via aerea e loro non possono far nulla per evitare di trasmettercela, e non è detto che tutti noi non si sia già infetti!"
I colpi di tosse di Jubee lasciarono poche speranze.
Erano tutti avvezzi ai più disparati tipi di nemici..., ma come combattere contro tutto ciò?

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)


Entrambi abbatterono facilmente i maghi prima che la magia da loro evocata si esplicasse.
"Fermi!" urlò improvvisamente il loro alleato giunto alle loro spalle
Se più o meno lo spectre di Bat si frenò dal balzare sulla sua preda, si dovette strappare di forza Neferata dal collo della sua...
La sete di sangue le si era indubbiamente amplificata rendendo impossibile alla sua volontà controllare le sue labbra e il suo corpo una volta a contatto col vermiglio liquido della vita.
In qualche modo la spectre di Lamia si trattenne ma fulminò con lo sguardo il nuovo giunto, ennesimo fastidioso disturbo.
"Loro sono alleati!" disse a sorpresa lo stregone.
"Loro i nemici!" riprese indicando un punto ove di lì a poco si materializzò un vero e proprio esercito.
Entrambi gli spectre scrollarono la testa come se volessero accertarsi di non essere dentro un bizzarro e stupido sogno.
A parte una coppia di probabili maghi e una decina di guerrieri armati con strani aggeggi simili a bombe a mano, il resto appariva come la fiera dell' inutilità.
Come potevano essere utili armi simili a lanciafiamme o mitragliatrici sorrette ognuna da due guerrieri contro guerrieri dotati dei poteri del cosmo?
Ma strane armi o meno, il numero di avversari che ben presto comparve di fronte a loro si fece sin troppo alto!
"Problemi?" disse uno dei maghi alleati.
"EVOCAZIONE DI NEHEK!" dissero all' improvviso i tre alleati sollevando dal terreno una trentina di nonmorti assortiti tra zombi e scheletri.
Sì, ora comprendevano lo strano linguaggio della magia necromantica!
"Divertiamoci ora!"

 
Contacts  Top
view post Posted on 20/5/2012, 17:03
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXVI - LADONE NEMICO, LADONE AMICO

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 21.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

La mela fu schivata facilmente da Edward visto che non sembrava godere di alcuna proprietà dettata dal cosmo.
Forse però non fu altrettanto facile evitare le parole a lui rivolte in strano linguaggio da Ramus Pomifer.
"Permane l' eventualità che non abbiate ancora ravvisato nulla? Ancora avete sospetti sul nostro procedere? Noi vogliamo l' annullamento degli dei tutti e se per conseguire ciò si deve appellarsi ai più bassi accorgimenti che ben si proceda!"
Dunque vi era chi era a conoscenza del coinvolgimento di Atlante e chissà chi altro eppur lo accettava?
Molto probabile!
Ma tempo per le riflessioni non venne lasciato ad Edward e il cavaliere della costellazione dimenticata che l' aveva sfidato passò all' attacco.
"FURIA DI LADONE!"
"UNDERWATER PRESSURE!"
L' attacco di Ramus Pomifer, basato sull' emanazione cosmica dei tre draghi del suo cloth non parve un gran che di fronte alla pressione evocata dal marine di Seadragon e parte del suo pettorale, insieme a un bracciale, collassarono di fronte ad essa mostrando comunque una notevole resistenza che permise al guerriero di cavarsela con ferite di lieve entità.
"Touchè!" disse il guerriero gettando via ciò che rimaneva del suo bracciale.
"La tua sorte è pregevole guerriero delle terre remote! Ma nulla facoltà avrai contro la CONOSCENZA DELLE ESPERIDI!"
L' altro cavaliere delle costellazioni dimenticate parve non aver voglia di parlare e si limitò a provocare l' attacco di Khaled con un semplice attacco cosmico di bassa intensità per poi trincerarsi in difesa.
"PROTEZIONE SICURA!"
Per un attimo il tritone di Rubrum Mare ebbe l' impressione di aver fatto breccia nella mente del suo avversario ma semplicemente dopo qualche istante se la vide 'sparire' dalle grinfie come se semplicemente avesse cessato di esistere.
Al posto di Robur Carolinum era rimasta semplicemente una quercia con una grossa cavità sul suo tronco, cavità che pareva contenere un intero varco dimensionale in cui si era probabilmente nascosto il guerriero della costellazione dimenticata!

Atlantide. Palude dimenticata (Sid, Mime e Mur)

Mur sembrava aver indubbiamente colto nel segno ed aver proposto l' unica strategia possibile per sfuggire da quella che appariva come una trappola ben congegnata.
Saga non potè che approvare le parole del compagno d' ordine...
In effetti per salvarsi da tutti i loro vachi dimensionali gli atlantidei, anche se era cosa ritenuta fino a poco tempo prima del tutto impossibile, dovevano essere stati in grado di aprirne al loro interno verso destinazioni a loro congeniali in maniera tale da 'salvare' ogni così lì relegata successivamente.
Dunque loro non avrebbero dovuto far altro che percorrere anch' essi quelle vie per trovarsi in un luogo indubbiamente diverso da quella dannata palude!
Fu Myu a fermare il loro immediato agire uscendo ristorato dalla sua forma larvale non senza risparmiare gli altri spectre da una sua arrogante occhiata in conseguenza alle sue uniche capacità rigenerative legate al suo ciclo vitale.
"Così convinti di gettarvi a capofitto? E se ci pensassero prima le mie fairy?"
L' idea di avere qualcosa di sacrificabile come 'cavia' non parve certo malvagia agli occhi di tutti...
Lo spectre di Papillon inviò diverse delle sue farfalle all' interno del varco dell' ANOTHER DIMENSION creato dal gold saint di Gemini in maniera tale che almeno una di esse evidenziasse l' uscita creata dai guerrieri delle lande atlantidee e potesse inviarne quindi una per quella precisa destinazione.
Il processo non fu per nulla rapido vista la vastità della dimensione di cui i soli gold saint di Gemini erano incontrastati padroni, ma tutto sembrò andare per il meglio almeno fin quando il varco non si chiuse improvvisamente su sè stesso.
"Cosa diavolo..." grugnì il guerriero di Hades rivolto a Saga.
Ma fu Mur ad anticipare la risposta del compagno.
"Non è stato lui..., non siamo più soli!"
Dieci varchi di teletrasporto si aprirono intorno al gruppo dei sacri guerrieri circondandoli e costringendoli ad avvicinarsi spalla contro spalla per aver almeno un lato con sicura protezione.
Da essi apparvero guerrieri, indubbiamente delle costellazioni dimenticate, con cosmi tanto vasti da risultare ognuno superiore indubbiamente a quello di ciascuno dei sacri guerrieri presenti, e non di poco..., naturale o indotto che fosse.
Uno solo risultò a tutti loro conosciuto..., Ceneus, colui che Saga stesso aveva relegato nell' ANOTHER DIMENSION alla loro prima battaglia nel Jamir!
Altri due, perlomeno i saint, li conoscevano solo per sentito dire, visto che le bizzarre armature, l' una a forma di mani dalle dita intrecciate e l' altra con l' elmo a sfera appartenevano a coloro che avevano attaccato il Grande Tempio anche se la seconda avrebbe dovuto appartenere ora a un cadavere 'partorito' da Ikki di Phoenix!
Altri, o meglio uno di loro su cui comunque le energie fredde che lo attorniavano lasciavano pochi dubbi sull' identità, non lo potevano conoscere perchè semplicemente era stato incontrato da altri..., ma era ancora nome leggendario tra le schiere di Athena..., Polophilax!
E altri ancora, uno con la splendida armatura decorata tanto finemente che pareva essere ricoperta di muschio dorato e un numero spropositato di chicchi di grano, e l' altro dotato di un arpa che pareva possedere i colori dell' arcobaleno, che non sapevano fossero i diretti istigatori dei tradimenti di Cooney e Alberich...
E poi un tizio dotato di corona con un cuore vermiglio che pareva essere fatto di rubino che costituiva gran parte del suo cloth; uno con due lame lunghe quanto il suo intero corpo; uno con l' armatura dalle molteplici caratteristiche: un bastone da pellegrino fatto però di oricalco, una sorta di corona dello stesso materiale ma incisa come fosse fatta d' alloro che faceva da base a una corona vera e propria e un mantello fatto di piume bianche e infine un tizio del tutto anonimo se non fosse per la fascia metallica che gli ricopriva la fronte su cui era poggiato un pomo sormontato da una croce.
Comunque sia tutti portavano con sè strane armi simili a lance che usarono però per colpire il suolo formando una sorta di barriera attorno i sacri guerrieri.
Dalle 'lance' su cui pareva permanere una strana forma di energia elettrica, si allungarono sottili filamenti energetici che andarono a inseguire serpeggiando tutti i sacri guerrieri senza produrre però alcun effetto evidente al loro tocco.
Fu il solo Mur ad avvertire qualcosa..., come un urlo lontano proveniente da un' altra realtà..., un urlo proveniente dalla sua armatura!
I sacri guerrieri si mossero appena constatando che quelli strani filamenti continuavano a resistere ad ogni loro movimento come se il legame con le armi di quei dieci guerrieri fosse destinato a durare in eterno.
Cosa diavolo stavano subendo e chi erano quei 10 guerrieri?
Ma il vero allarme fu un altro..., lanciato quasi all' unisono da Mur e Saga...
"Varchi dimensionali!"
"Altri arrivi?" grugnì qualcuno.
"No, siamo noi i bersagli!" rispose il gold saint di Gemini.

Atlantide. Ponte d' acqua (Alasdair)

Più o meno al secondo "...calma..." Alasdair fu costretto a tacere di fronte al suo distratto interlocutore.
I tre esseri furono su di lui volente o nolente!
Solo dopo aver lanciato il suo colpo si accorse che privo di armatura, non aveva le gemme da far risplendere!
Gli si appannò un pelo la vista o perlomeno quella fu la prima impressione scocciata di fronte alla sua stessa stupidità, ma subito ritenne strana la sua nuova percezione visiva, non era un calo della vista, qualcosa la stava limitando!
Trattenne ancora per qualche istante il cosmo per toccarsi la testa.
Un elmo, tanto leggero da quasi non avvertirlo...
Se lo strappò di testa osservandolo, evitando nel contempo d' un soffio gli attacchi a lui diretti.
Era una testa di drago ma ben diversa dalla surplice di Treasure Dragon!
La testa principale era una, e una volta indossato, questa sembrava includere nella bocca tutto il capo di Alasdair, ma come fossero capelli di Medusa, una infinità di altre piccole teste di drago ricoprivano tutto il resto sino a formare una competa protezione anche per la nuca e i lati.
E negli occhi di ognuno dei mitologici rettili ecco risplendere una moltitudine di variopinte gemme!
Alasdair si voltò verso il suo misterioso interlocutore che scrollò la testa borbottando: "Ecco le gemme che cercavi..., Dodicesimo Eroe, eroe del Guardino delle Esperidi, là dove giacque il drago Ladone!"
Ora Alasdair si decise a badare ai suoi avversari e con il suo colpo reduce ancora della sua esistenza nelle schiere di Hades, sconfisse tutti e tre in una volta sola.
Confuso tentò di ripercorrere il suo lungo discorso ma ancora una volta il suo interlocutore lo fermò facendo cenno con la mano di zittirsi.
"Fammi vedere cosa sai fare d' altro..." disse l' uomo lasciando cadere il saio.
"Fammi vedere cosa sai fare contro Ercole di Tebe, figlio di Zeus, e ora dio degli Eroi!"
Alasdair non ebbe più fiato per dir nulla ma in parte non potè farlo perchè Ercole cercò di colpirlo con un pugno!

Atlantide. Porto secondario (Kagaho)

Almeno inizialmente il solo avversario di Kagaho parve essere Malus.
"CORDAME ETERNO!"
Le 'corde' del suo cloth si allungarono verso lo spectre di Bennu.
Nonostante le condizioni, Kagaho ricorse ancora ai poteri del settimo senso, l' unica forza che gli avrebbe dato un minimo di possibilità contro due guerrieri delle costellazioni dimenticate!
Almeno il primo dei due avversari non parve ricorrere ad artifici e il CRUCIFY ANKH si formò inesorabile attorno a lui.
"Vai!" disse improvvisamente Lochium Funis teletrasportandosi tra i due.
La sua parola non parve essere affermazione di felicità ma sorta di invito al compagno di fuggire da uno scontro forse troppo grande per lui..., o in realtà precisa tattica...
"Sai le tue fiamme possono essere molto utili per sconfiggere i tuoi compagni dopo di te? Non ci resta che raccoglierne un campione e sbarazzarci di te! Se abbasserai le fiamme del tuo colpo per colpire me, il mio compagno potrà fuggire portando con sè quelle che permangono su di lui, se colpisci lui io ucciderò te e porterò con me parte delle tue fiamme! Che scegli?"

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alixia)

"Tua è la scelta!" disse la donna con voce ferma.
"Dunque..." continuò.
Sagitta Australis puntò entrambi i bracciali verso Alixia pronta a scoccare le sue frecce
"...se non è me che vuoi uccidere..."
All' improvviso però la donna ripiegò le braccia verso diverse direzioni, verso la moltitudine di portali.
"Uccidi tutti loro!"
Un discreto numero di arcieri comparve ovunque scatenando sulle donne una pioggia di frecce.
La bambina si era già teletrasportata proprio al fianco di Alixia.
Nonostante i nuovi giunti non fossero in numero esorbitante, le molteplici direzioni da cui attaccavano, così differenti tra loro, non avrebbero certo facilitato loro il compito!

Atlantide. Ultimi Campi (Isaac, Giulio e Lucifer)

Shaka si oppose fermamente alla proposta di Giulio.
In effetti a volte i poteri degli angeli erano più parsi vicini alla magia vera e propria di quanto lo fossero i colpi basati sul cosmo.
E se magari per un angelo sarebbe pur stato possibile compiere il miracolo che lui stesso aveva proposto, per un sacro guerriero era un po' troppo fuori della norma!
Lucifer, ammesso che ci sarebbe riuscito nonostante i sintomi, poteva creare le piante che ben conosceva, non distillare composti che pur gli sarebbero stati forniti con minuziosa precisione da chicchessia!
Fu il gold saint di Virgo a riportare dunque tutti sul momento esatto dell' inizio del contagio.
"Ci sfugge una cosa..., non è stata la magia a causare tutto ciò?" disse sorridendo.
"Quelli erano dannati druidi rinnegati di chissà quale isola di Avalon!" disse quindi rivolgendosi a Isaac.
Tornando invece a parlare in comune a tutti: "E se è magia, sappiamo che il suo prevalere o perdere è solo questione di quantità di cosmo, giusto? Non esiste malattia in grado di attecchire tanto velocemente su nessun essere umano o perlomeno nessuna in grado di mostrare i sintomi con tale rapidità!"
"Ed inoltre non agisce in maniera costante..." disse improvvisamente Lucifer con voce più rotta dalla stanchezza che dal dolore. "... in questo momento mi pare di averne solo i postumi!"
"Probabilmente è da considerarsi più una forma di avvelenamento magico che una malattia vera e propria!" disse il custode della Sesta Casa. "Sottoposto ai capricci di quelli che Pan ha chiamato venti magici!"
"Dunque basterebbe ampliare il proprio cosmo ad un livello tale da superare la magia che ha indotto i sintomi per liberarsi da essi?" chiese Giulio.
"Penso proprio di sì..., ma che ne direste di ampliare i nostri cosmi uniti senza sprecare energie vitali?" concluse Shaka indicando l' ingresso di Cerne.
"Isaac..., in effetti i tuoi poteri criocinetici appaiono essere i più indicati a questo compito! Non occorre che tu debba congelare qualcosa..., basta la loro impronta all' interno del tuo cosmo, tu espandilo e noi lo supporteremo innalzandolo in potenza sino a spegnere per sempre ciò che dei venti magici insiste in noi!"
"Forza cavalieri, uniamoci in un unione d' intenti che nessun atlantideo potrà mai sperare di abbracciare, ciò è quello che più ci rende a loro superiori!"

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)


In effetti la 'fiera delle nullità' si rivelò tale.
Le vite che Neferata e Whimber mietevano avevano appena il tempo di saziare il loro appetito e restituire loro le energie vitali perse nell' esaltazione a cui si erano sottoposti che i cadaveri si rianimavano aumentando le 'loro truppe'.
Uno dei maghi parve essere in grado di parlare loro telepaticamente.
"Ora concentratevi sui cadaveri sotto i vostri piedi, sentitene la consistenza e col potere del vostro cosmo usate le parole della magia evocativa e aprite loro la strada verso la superficie!"
In effetti entrambi gli spectre avvertivano la presenza di ogni singolo nonmorto attorno a loro ma ora che le loro percezioni si concentrarono sul sottosuolo rimasero sbalorditi.
Lì vi era un numero esorbitante di possibili alleati!

 
Contacts  Top
view post Posted on 27/5/2012, 15:46
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXVII - PRIME BATTAGLIE A CERNE

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 22.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

"Difesa psichica..., interessante! Ma reggerà contro la CONOSCENZA DELLE ESPERIDI?"
Senza che nulla fosse lasciato trasparire sulla tecnica del saint delle costellazioni dimenticate Edward se la vide ripetere senza l' apparenza che la cosa gli desse vantaggio alcuno.
La prudenza di Khaled si rivelò un arma decisiva.
Le sue sfere del SOLAR WATER EXPLOSION non produssero effetto alcuno anche se dal tronco dell' albero emerse subito la voce del suo avversario scatenando un nuovo colpo.
"SUBDITUS FIDELIS REGIS!"
La quercia che circondava il guerriero esplose letteralmente lanciando schegge di cosmo in ogni direzione sino a minacciare di pochi metri anche lo scontro tra Edward e Ramus Pomifer.
Il DIVINE RAGE di Khaled sembrò però prevalere e lo difese al contempo da quella raffica di colpi a 360° scaraventando però anche il suo avversario diversi metri nel folto della giungla.
Senza mostrare alcun artifizio di natura tecnologico costui sembrò semplicemente ricorrere ancora alla PROTEZIONE SICURA.
Khaled parve inconsapevolmente sorridere alla ripetizione della tecnica del nemico, al fatto che sangue colasse dall' apertura di tutti i tronchi, a pezzi del cloth nemico sparsi un po' ovunque, insieme a uno degli strani congegni che probabilmente gli avrebbero dato la possibilità di innalzare il proprio cosmo alle vette del settimo senso, ma smise subito di ripiegare le labbra verso l' alto quando si accorse di essere ora circondato da querce!
Sarebbero dunque esplose tutte all' unisono?

Atlantide. Palude dimenticata (Sid, Mime e Mur)

"I dieci re..." mormorò Mur ricordando come secondo Platone la geografia di Atlantide fosse in realtà divisa in dieci zone, ciascuna diretta da un personaggio che acquisiva per l' appunto la nomea di re.
Probabilmente erano insomma i discendenti concretamente ricollegabili ai figli di Poseidone e Clito...
Ma non parve esserci nulla di concreto in ciò che era emerso dagli strani artefatti portati dai dieci atlantidei...
Se i tentativi di Sid e Mime non incontrarono dunque resistenza alcuna e semplicemente parvero confondere per pochi istanti i 'raggi' diretti su di loro dando più di un bersaglio preciso da colpire, la mente del gold saint di Aries venne calamitata dalla propria gold cloth..., essa stava morendo!
Decise comunque di ignorare la comprensione di quel nuovo fatto dedicandosi alla difesa contro i varchi che si stavano aprendo, come ulteriore effetto probabile di quei raggi, su ognuno di loro.
In effetti fu colui che più resistette alla 'spinta' dei guerrieri atlantidei ma ebbe la netta impressione che si trovasse di fronte a un branco di felini intenti a giocare con la preda prima di darle il colpo finale...
Vide scomparire irresistibilmente i suoi compagni uno ad uno...
Saga...
Aiacos...
Black Phoenix...
Myu...
Sid...
Mime...
Drow...
E suo fratello Kiki, lasciato per ultimo come a proprio monito...
Ma venne anche il suo tempo...
Ciò che più avevano temuto sino a quel momento, sia era realizzato!
Poteri tecnologici o meno, i dieci saint delle costellazioni dimenticate lì presenti avevano unito i loro cosmi giungendo a livelli tali da superare probabilmente quello di divinità come Hades, Poseidone e la stessa Athena!
Costoro stavano imparando, stavano imparando sin troppo bene tutti i punti di forza dei sacri guerrieri che avevano invaso Atlantide e li stavano facendo propri l' uno ad uno!
I sacri guerrieri avrebebro potuto anch' essi tentare un' unica difesa comune, ma sarebbe davvero servita contro livelli che ormai non apparivano più loro?
Mur svanì in un sfavillio di luce bianca ormai certo della sua prossima fine in chissà quale dimensione...

Atlantide. Porto militare e cantiere navale (Mur)

Indubbiamente non era la loro fine che avevano 'macchinato' i dieci 'sovrani' di Atlantide, ma solo la loro separazione in singoli membri!
Non ci volle molto perchè il custode della Prima Casa comprendesse di trovarsi all' interno della città di Cerne, probabilmente lungo il primo dei cerchi, o meglio giri, concentrici che formavano la città.
Era in prossimità di un porto che, nonostante la ristrettezza apparente del canale che giungeva e proseguiva da esso, sembrava allargarsi a tal punto da contenere l' intero arsenale navale della città!
Inutile dubitare dell' esistenza di chissà quali varchi in grado di far schierare loro una tale potenza..., ma non era quello tempo di guerre contro eserciti di umani contro umani..., era il tempo delle guerre sacre!
E appunto sacro fu il nemico che si palesò poco dopo sopra di una delle vicine navi.
Indubbiamente l' aspetto più evidente del cloth di costui erano le ali!
Ali ai lati del suo elmo a calotta tanto ampie da circondarlo come una sorta di corona, ali incise ai fianchi dei suoi bracciali, ali sugli schinieri come fosse parodiata rappresentazione di Hermes, e naturalmente ali sulle spalle probabilmente perfettamente adatte a sollevarlo in volo.
Praticamente inutile dunque la presentazione: "Duae alae!"
Teletrasportandosi d' un scatto costui si parò innanzi al guerriero di Athena.

Atlantide. Chiusa dell' Ippodromo (Sid)

Il god warrior di Tiger si materializzò ritrovandosi con l' acqua alle ginocchia.
In realtà sarebbe bastato qualche passo in avanti per ricomparire su un solido lastricato che pareva letteralmente spuntare dalle acque, ma lì era stata scelta la sua destinazione...
Indubbiamente si ritrovava all' interno di Cerne, e indubbiamente l' acqua dietro e sotto di lui apparteneva ad un canale di forma circolare che si interrompeva proprio in quel punto.
Gli occhi attenti di Sid notarono però dell' altro, egli era in realtà su una sorta di piattaforma che probabilmente poteva innalzarsi combaciando perfettamente con la strana architettura sopra di lui che dava l' impressione di una sorta di percorso sospeso interrotto proprio per la distanza che tale piattaforma avrebbe colmato.
In effetti qualcosa di meccanico e cigolante parve mettersi in moto e la piattaforma su cui stava il guerriero di Odino prese a innalzarsi iniziando a condurlo là ove aveva iniziato a manifestarsi un potente cosmo.
Un guerriero si affacciò come a mostrar cortese invito e non affrettata lotta.
Sid lo guardò perplesso.
A parte l' elmo su cui stavano evidenti corna di cervo, il pettorale di costui presentava una perfetta rappresentazione di Yggdrasil!

Atlantide. Guarnigione Alfa (Mime)

Se quella doveva essere la capitale dell' ateismo, il musico di Asgard trovò subito una stonatura in ciò di cui si ritrovò circondato.
Era in una strada lastricata molto ampia che curvava delicatamente verso sinistra.
Distrattamente egli prese a incamminarsi osservando con curiosità l' enorme numero di edifici che delimitavano quella via e l' ammasso di gente che lo fissava appena, scansandosi prontamente come se fosse un appestato più che un invasore, tutto lì...
Ma ciò che aveva disturbato l' attenzione di Mime non apparteneva ad essere vivente alcuno, nè all' ostentazione di ricchezza che ogni edificio di quel quartiere che doveva indubbiamente possedere una natura 'popolare' possedeva, era la quantità di edifici, templi, statue e iconografie dedicati agli stessi dei che in realtà quella popolazione osteggiava apertamente!
In realtà non vi erano solo raffigurazioni appartenenti al pantheon greco, anche quello norreno era ben rappresentato e ve ne erano diverse di cui lui neppure lontanamente riusciva ad arguirne la provenienza!
Furono solo i suoi sensi addestrati di sacro guerriero a fermare il suo corpo dai viaggi della mente bloccandolo di fronte a quella che aveva tutta l' aria di essere una guarnigione con il simbolo alfa sul frontone che stava sul colonnato d' ingresso.
Un guerriero delle costellazioni dimenticate se ne stava seduto sopra appoggiato svogliatamente nonostante fosse grosso almeno quanto lo spectre Stand di Deadly Beetle, o forse più.
Il viso di costui era quasi interamente nascosto dall' elmo e da una sin troppo appariscente gorgiera metallica che proteggeva non solo collo ma anche bocca e naso.
Praticamente i soli occhi erano visibili, ma apparivano privi di pupilla!
Improvvisamente il god warrior di Harpfe si ritrovò solo in quella zona della città, come se tutti gli abitanti fossero svaniti nel nulla d' un soffio.
Il saint della costellazione dimenticata saltò sin troppo agilmente, per le sue dimensioni, sul terreno circostante su cui parve altresì poggiarsi come delicata farfalla.
"Globus aerostaticus!" disse con voce profonda.
Il terreno attorno a lui praticamente esplose come se solo con la sua presentazione esso si fosse accorto del peso improvvisamente appoggiatosi su di esso!

Atlantide. Ponte d' acqua (Alasdair)

Nonostante il settimo senso Ercole fu su Alasdair incurante della figura evocata dal guerriero.
Il tremendo pugno scaraventò indietro di diversi metri il povero Alasdair facendolo ruzzolare più volte nella polvere e scavando un profondo solco nel terreno.
"Non è meglio che pensi a combattere invece di cercare ricchezze materiali di cui adornarti il corpo?" disse il dio.
L' armatura sul corpo di Alasdair era completa ora, per sua fortuna, non sarebbe rimasto in vita se quel pungo lo avesse colpito direttamente!
"Muoviti a mostrarmi tutti i colpi perchè molto altro hai da fare! Lanciali in successione!"

Atlantide. Porto secondario (Kagaho)

"Non dubito che la stupidità debba regnare fra i guerrieri di Hades, ma tu superi in abilità quella di tutti loro! Uno stesso colpo rivolto contro due avversari in grado di superarti nell' utilizzo del cosmo? Stolto! Ah, ah, ah!"
"SPAZIO PERCORSO!"
Il cosmo di Lochium Funis esplose come se lo avesse tenuto in realtà celato sino a quel momento senza dar impressione alcuna sulla sua reale vastità.
Improvvisamente le percezioni di Kagaho parvero confuse, come se le iniziali distanze dai suoi bersagli si fossero improvvisamente alterate.
Capì in qualche modo che Lochium Funis usò la sua stessa arma per avviluppare il corpo del compagno in caduta libera.
Dunque lo spectre di Bennu si era liberato definitivamente almeno di Malus e con lo spegnersi del cosmo di quest' ultimo le fiamme non avrebbero mai potuto essere carpite?
Comunque sia non capì dove diavolo fosse finito il primo dei suoi avversari perchè svanì poco dopo e tutto attorno a lui pareva ormai non avere distanza e nel contempo trovarsi troppo lontano!
Dunque il colpo di Lochium Funis, di indubbia natura telepatica, aveva superato il proprio permettendogli di salvarsi solo perchè era tecnica difensiva e non offensiva?
Solo per fortuna?
Un lieve venticello portò qualcosa di inaspettato alle orecchie di Kagaho distraendolo dalla sua rabbia e dalla consapevolezza che avrebbe difficilmente retto quello scontro, figuriamoci quello che si sarebbe parato dinanzi a lui da lì in avanti...
Parole!
"Sei tu disposto a tradire Hades per aver possibilità contro costoro?" disse una voce dal tono confuso, da basso maschile a soprano femminile.
Non erano nella sua mente come retaggio di chissà quale misterioso potere telepatico..., erano parole portate come eco da quel vento stesso che giungeva a lui senza muovere alcuna delle bandiere o delle vele delle navi vicine!
Lochium funis non pareva aver avvertito quelle parole ma nella confusione Kagaho ebbe l' impressione che si stesse avvicinando a lui.

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alixia)

"Tua è la scelta!" disse la donna con voce ferma.
"Dunque..." continuò.
Sagitta Australis puntò entrambi i bracciali verso Alixia pronta a scoccare le sue frecce
"...se non è me che vuoi uccidere..."
All' improvviso però la donna ripiegò le braccia verso diverse direzioni, verso la moltitudine di portali.
"Uccidi tutti loro!"
Un discreto numero di arcieri comparve ovunque scatenando sulle donne una pioggia di frecce.
La bambina si era già teletrasportata proprio al fianco di Alixia.
Nonostante i nuovi giunti non fossero in numero esorbitante, le molteplici direzioni da cui attaccavano, così differenti tra loro, non avrebbero certo facilitato loro il compito!

Atlantide. Ultimi Campi (Isaac, Giulio e Lucifer)

In effetti quella malattia aveva in primis una componente magica e all' espansione cosmica di tutti loro uniti non vi sarebbe stato probabilmente arcimago che tenesse!
I poteri criocinetici di Isaac, come preventivato dal gold saint di Virgo, risultarono un toccasana per eliminare anche tutte le particelle virali che continuavano probabilmente a permanere sulle loro armature dando a tutti il meritato periodo di sollievo.
Solo Giulio e Isaac erano usciti del tutto incolumi da quel tremendamente nocivo attacco magico e già iniziarono ad osservare la vicina Cerne ormai completamente alla loro portata.
"Qualcuno sta combattendo più avanti..." disse Isaac all' improvviso rubando comunque le parole di bocca anche all' angelo.
"Lo riconosco! E' Alasdair!" urlò all' improvviso l' angelo facendo trasalire anche coloro che erano maggiormente assorti a riprendere le energie vitali.
Giulio era in procinto di lanciarsi alla ricerca dell' amico ma il marine di Kraken lo fermò toccandogli una spalla.
"Aspetta! Non avverto nessun altro cosmo, però! E' come se stesse combattendo da solo! Non ti dico di non andare, solo rifletti prima di gettarti verso un invito sin troppo palese!"

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)


In effetti la 'fiera delle nullità' si rivelò tale.
Le vite che Neferata e Whimber mietevano avevano appena il tempo di saziare il loro appetito e restituire loro le energie vitali perse nell' esaltazione a cui si erano sottoposti che i cadaveri si rianimavano aumentando le 'loro truppe'.
Uno dei maghi parve essere in grado di parlare loro telepaticamente.
"Ora concentratevi sui cadaveri sotto i vostri piedi, sentitene la consistenza e col potere del vostro cosmo usate le parole della magia evocativa e aprite loro la strada verso la superficie!"
In effetti entrambi gli spectre avvertivano la presenza di ogni singolo nonmorto attorno a loro ma ora che le loro percezioni si concentrarono sul sottosuolo rimasero sbalorditi.
Lì vi era un numero esorbitante di possibili alleati!

Ade. Palazzo di Hades (Shilfield)

Shilfield non si era mai dimostrato interessato ai giochi di potere che nel bene o nel male avevano eliminato lo status quo giungendo a sostituire ben due dei tre giganti di Hades al comando delle sue truppe.
Che la Caina fosse ora governata da Radamanthis o Myu e la Tolomea da Minos o Drow, a lui importava poco e nulla…
Gli bastava il diretto contatto con Sire Hades e godeva del fatto che senza essere annunciati lui aveva il diritto a sbarrare il passo a qualunque spectre, giganti compresi e nessuno avrebbe mai contestato il suo sbarramento perchè non era volontà sua ma del dio stesso!
Comunque sia era frequente vederlo spesso di quei tempi seduto sui gradini esterni della scalinata che conduceva al palazzo del Dio degli Inferi con lo sguardo perso nel vuoto forse stufo di essersi auto-ritagliato uno spazio al di fuori dei fatti che sembravano così ostinatamente interessare diversi sacri guerrieri tra cui diversi suoi compagni.
Cosa ad esempio aveva spinto Alasdair in primis, ma anche Kagaho a un passo dall’ oblio per mano di Hades stesso?
Come avevano potuto essere giunti incuranti a un passo dall’ ira irrefrenabile del dio?
Lo spectre di Basilisk si voltò di scatto.
Come poteva qualcuno essere giunto al Palazzo di Hades sfuggendo a ogni suo controllo?
La risposta venne da sola quando una voce imperiosa gli ordinò di entrare nella costruzione stessa!
Hypnos!
In effetti il dio minore se ne stava bella mente seduto sul proprio trono, posizionato alla destra di quello di Hades così come quello di Thanatos era alla sinistra.
Con estrema compostezza lo spectre si inchinò di fronte al dio minore e attese la sua parola prima di alzare lo sguardo per incontrare il suo.
“Forse il tempo delle libere scelte è giunto al termine perché tutti i fili dei possibili destini intessuti da questa guerra sacra si stanno ingarbugliando al di là di ogni previsione! Sire Hades vuole che uno spectre di indubbia e imperitura fede si rechi ad Atlantide! Troppe sono le forze che si sono messe in moto con la scusa di portare il loro contributo ma gli dei tutti dubitano che le cose stiano divenendo così rosee come sembra! In primis tu dovrai trovare lo spectre di Treasure Dragon e fare in modo che giunga vivo…, o morto…, in queste stesse stanze! Non c’ è bisogno di affrettare i tempi…, allo stato attuale delle cose forse da solo potresti addirittura non riuscire ad ucciderlo ma non è questo che ti viene chiesto, tu sarai semplicemente la sua ombra! Come saprai basta che tu mi avverta di ogni cosa nel sonno, io sarò sempre nei tuoi sogni! Sei tu lo spectre giusto per questa missione?”


Edited by Marino di Scylla - 29/5/2012, 21:07
 
Contacts  Top
view post Posted on 3/6/2012, 17:27
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXVIII - NUOVI INSPERATI AIUTI

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 22.30
Durata mail del master: 30 minuti

Ade. Palazzo di Hades (Shilfield)

Shilfield non si era mai dimostrato interessato ai giochi di potere che nel bene o nel male avevano eliminato lo status quo giungendo a sostituire ben due dei tre giganti di Hades al comando delle sue truppe.
Che la Caina fosse ora governata da Radamanthis o Myu e la Tolomea da Minos o Drow, a lui importava poco e nulla…
Gli bastava il diretto contatto con Sire Hades e godeva del fatto che senza essere annunciati lui aveva il diritto a sbarrare il passo a qualunque spectre, giganti compresi e nessuno avrebbe mai contestato il suo sbarramento perchè non era volontà sua ma del dio stesso!
Comunque sia era frequente vederlo spesso di quei tempi seduto sui gradini esterni della scalinata che conduceva al palazzo del Dio degli Inferi con lo sguardo perso nel vuoto forse stufo di essersi auto-ritagliato uno spazio al di fuori dei fatti che sembravano così ostinatamente interessare diversi sacri guerrieri tra cui diversi suoi compagni.
Cosa ad esempio aveva spinto Alasdair in primis, ma anche Kagaho a un passo dall’ oblio per mano di Hades stesso?
Come avevano potuto essere giunti incuranti a un passo dall’ ira irrefrenabile del dio?
Lo spectre di Basilisk si voltò di scatto.
Come poteva qualcuno essere giunto al Palazzo di Hades sfuggendo a ogni suo controllo?
La risposta venne da sola quando una voce imperiosa gli ordinò di entrare nella costruzione stessa!
Hypnos!
In effetti il dio minore se ne stava bella mente seduto sul proprio trono, posizionato alla destra di quello di Hades così come quello di Thanatos era alla sinistra.
Con estrema compostezza lo spectre si inchinò di fronte al dio minore e attese la sua parola prima di alzare lo sguardo per incontrare il suo.
“Forse il tempo delle libere scelte è giunto al termine perché tutti i fili dei possibili destini intessuti da questa guerra sacra si stanno ingarbugliando al di là di ogni previsione! Sire Hades vuole che uno spectre di indubbia e imperitura fede si rechi ad Atlantide! Troppe sono le forze che si sono messe in moto con la scusa di portare il loro contributo ma gli dei tutti dubitano che le cose stiano divenendo così rosee come sembra! In primis tu dovrai trovare lo spectre di Treasure Dragon e fare in modo che giunga vivo…, o morto…, in queste stesse stanze! Non c’ è bisogno di affrettare i tempi…, allo stato attuale delle cose forse da solo potresti addirittura non riuscire ad ucciderlo ma non è questo che ti viene chiesto, tu sarai semplicemente la sua ombra! Come saprai basta che tu mi avverta di ogni cosa nel sonno, io sarò sempre nei tuoi sogni! Sei tu lo spectre giusto per questa missione?”

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)


In effetti la 'fiera delle nullità' si rivelò tale.
Le vite che Neferata e Whimber mietevano avevano appena il tempo di saziare il loro appetito e restituire loro le energie vitali perse nell' esaltazione a cui si erano sottoposti che i cadaveri si rianimavano aumentando le 'loro truppe'.
Uno dei maghi parve essere in grado di parlare loro telepaticamente.
"Ora concentratevi sui cadaveri sotto i vostri piedi, sentitene la consistenza e col potere del vostro cosmo usate le parole della magia evocativa e aprite loro la strada verso la superficie!"
In effetti entrambi gli spectre avvertivano la presenza di ogni singolo nonmorto attorno a loro ma ora che le loro percezioni si concentrarono sul sottosuolo rimasero sbalorditi.
Lì vi era un numero esorbitante di possibili alleati!

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

Il fiato del drago marino ebbe il meritato successo e qualunque cosa facesse il ripetitivo colpo di Ramus Pomifer. il saint delle costellazioni dimenticate cadde al suolo tra atroci dolori.
Parte della sua armatura già martoriata si era sciolta e praticamente ogni parte scoperta del corpo era ora ricoperta da profonde scottature.
Senza neppure rialzarsi in posizione eretta, l' uomo parve finalmente scatenare un nuovo colpo.
"POMI DI ATALANTA!"
Una miriade di mele trasparenti, fatte di cosmo si materializzarono nello spazio tra lui ed Edward.
Khaled rifletteva intanto su come indubbiamente non fosse chiaro, seppur per nulla spiacevole, il perchè non tutti i saint usassero i poteri tecnologici loro concessi da Atlantide...
Non tutte le armature erano in possesso di quei gadget?
Semplice disegno del fato o mero capriccio della fortuna..., Ananke o Tyche?
O addirittura cavalleresco agire di alcuni dei loro avversari decisi ad affrontarli ad 'armi pari'?
Comunque sia Khaled scatenò la propria strategia...
Nonostante non avesse avuto modo di comprendere quale fosse la reale figura appartenente al saint dimenticato, la sua 'provocazione' ebbe l' effetto desiderato...
Ciò che non aveva calcolato era che il ricorrere a un secondo colpo avrebbe indubbiamente richiesto un lasso di tempo per prepararlo, mentre Robur Carolinum doveva solo scatenarsi rispondendo al primo!
Ma l' errore venne colmato dall' attingere alle forze del settimo senso e a nulla valse dunque il SUBDITUS FIDELIS REGI.
Il saint delle costellazioni dimenticate cadde senza mai più rialzarsi.

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alixia)

"Tua è la scelta!" disse la donna con voce ferma.
"Dunque..." continuò.
Sagitta Australis puntò entrambi i bracciali verso Alixia pronta a scoccare le sue frecce
"...se non è me che vuoi uccidere..."
All' improvviso però la donna ripiegò le braccia verso diverse direzioni, verso la moltitudine di portali.
"Uccidi tutti loro!"
Un discreto numero di arcieri comparve ovunque scatenando sulle donne una pioggia di frecce.
La bambina si era già teletrasportata proprio al fianco di Alixia.
Nonostante i nuovi giunti non fossero in numero esorbitante, le molteplici direzioni da cui attaccavano, così differenti tra loro, non avrebbero certo facilitato loro il compito!

Atlantide. Ponte d' acqua (Alasdair e Giulio)

Non vi era colpo che tenesse.
Più piano Alasdair provava a colpire Ercole e più duramente lui lo martellava e nonostante l' armatura reggesse a meraviglia, l' ex guerriero di Hades ne fu sballottolato non poco.
Per di più il semidio figlio di Zeus non pareva neppure per una volta essere ricorso ai poteri del cosmo!
Alasdair sbattè le palpebre un paio di volte sincerandosi per l' ennesima volta di essere ancora intero ma ebbe come l' impressione che tutti i colpi ricevuti agissero come le sapienti martellate di un fabbro forgiando sempre più le sue protezioni.
D' improvviso Ercole si voltò verso la direzione da cui era giunto lo stesso Alasdair.
Qualcosa si avvicinava volando e il guerriero lo riconobbe prima del semidio che già aveva iniziato a stringere la straripante muscolatura delle sue braccia.
"E' un amico..." farfugliò.
Come se volesse dargli in fretta quella risposta, prima dell' arrivo dell' angelo, Ercole disse: "Ho scelto te perchè non apprezzo maledizioni di ogni sorta e ti ho offerto l' unica possibilità di opporti a un volere divino che riguardava non solo te ma anche altri esseri umani su cui il Dio dei Morti non ha per ora dominio alcuno! Diciamo poi che anche Afrodite e Zeus ci hanno messo lo zampino..., e voglio proprio vedere quando Hades avrà a che ridire! Ah, ah, ah!".
Il legionario angelico atterrò vicino ai due piuttosto perplesso in primis nel vedere Alasdair privo di surplice.
Lo abbracciò subito sollevandolo dal terreno.
"Tu sei vivo!"
Guardò Ercole con le lacrime agli occhi neppure comprendendo chi in realtà esso fosse nè se fosse la causa di quella sorprendente novità.
Il semidio lo squadrò per bene scrollando la testa.
"Tu hai la tua missione..., svolgila con cura!" si limitò a dire raccogliendo il suo saio accingendosi a celarsi ancora alla vista degli altri con esso.

Atlantide. Porto secondario (Kagaho e Isaac)

"Possibile che voi umani non abbiate mai una risposta chiara in mente? A volte siete più sibillini di noi dei! Comunque lo prendo per un no! Tradisci il tuo dio e se non ti troverà lui, ti troverò io, ovunque, ponendo fine alla tua vita! Non ti muovere! Qualunque cosa succeda, non ti muovere!"
Lochium funis non sembrò avvertire nulla e usò IL LANCIO DEL SOLCOMETRO attraverso il quale una delle sue corde, quella 'armata' del triangolo metallico si diresse zigzagando verso lo spectre.
Kagaho, distratto dal misterioso interlocutore, cercò di innalzare troppo tardi le sue fiamme ma il vento, prima delicatamente soffiante su di lui, si fece bufera ponendolo come all' interno di un piccolo tornado difensivo.
"Ti ho detto di non muoverti!" disse la voce mentre la figura di un viso paffuto andava formandosi all' interno del tornado, nella parte visibile solo allo spectre di Bennu.
"Io sono Eo..."
"Eolo?" tentò di dire Kagaho sorpreso dall' interrompersi della voce.
Il tornado prese improvvisamente a muoversi in maniera scomposta, come se il probabile Dio dei venti ne avesse improvvisamente perso il controllo e a Kagaho parve di avvertire una musica farsi strada.
Dopo pochi istanti lo stesso guerriero di Hades finì in balia delle correnti d' aria, come se da probabile difesa quella incontrollabile forza fosse divenuta attacco!
Lui non riusciva neppure ad esprimere le proprie forze pirocinetiche ma si accorse che qualcosa stava cambiando, oltre all' assetto del proprio stomaco..., tutte le ferite stavano regredendo e anche le parti perse della sua surplice miracolosamente iniziavano a riapparire!
La confusa rotazione sinistrorsa non sembrava però regredire e la voce tornò per un ultima volta...
"...chiave...sangue...kamui..." furono le uniche tre parole che udì
Il dio, ammesso che comunque fosse davvero lui, gli aveva detto di stare fermo ma che intendeva davvero?
Ora poteva muoversi e liberarsi da quella forza che ormai sembrava sfuggita di mano.
Fuori le cose erano andate e andavano in maniera ben più inaspettata...
Più o meno in concomitanza con il misterioso aiuto 'eolico' Isaac era giunto a fianco dello spectre in compagnia di Shaka e dei due guerrieri nipponici.
Il saint delle costellazioni pareva essere stato più colpito però da ciò che stava succedendo a Kagaho che dal fatto che di lì a poco avrebbe dovuto combattere contro ben quattro avversari!
Ma nuove forze si palesarono immediatamente nella zona che divenne subito sin troppo affollata.
"Maledizione e loro da dove arrivano? Non abbiamo più altri..., ehm..., vertici di teletrasporto!" grugnì un tizio in possesso di due lame.
Con lui nove altri compagni che lo incenerirono con lo sguardo manifestando subito un cosmo che poco si distanziava dal divino.
"Non ci resta che ucciderli!" grugnì il più gigantesco di loro che altri avrebbero potuto riconoscerlo come Ceneus.
"Non sarebbe il momento, ma se mi disturbano prima di carpire l' essenza di Eolo, fateli fuori con piacere!" disse un tizio che portava con sè un' arpa e che si avvicinò subito a Kagaho e a ciò che gli stava intorno senza curarsi del resto, iniziando a cantare e suonare in una strana lingua.
Un altrò portava un' armatura a forma di mani dalle dita intrecciate e disse: "Scontri uno contro uno?"
"Cosa cambia, almeno non ci annoieremo nell' attesa..., non tutti almeno..." disse quello con l' elmo particolarmente a sfera.
Tra gli altri..., uno con la splendida armatura decorata tanto finemente che pareva essere ricoperta di muschio dorato e un numero spropositato di chicchi di grano.
Un tizio dotato di corona con un cuore vermiglio che pareva essere fatto di rubino e che si ripeteva in forma costituendo gran parte del suo cloth.
Uno con l' armatura dalle molteplici caratteristiche: un bastone da pellegrino fatto però di oricalco, una sorta di corona dello stesso materiale ma incisa come fosse fatta d' alloro e che faceva da base a una corona vera e propria e un mantello fatto di piume bianche.
Un tizio del tutto anonimo se non fosse per la fascia metallica che gli ricopriva la fronte su cui era poggiato un pomo sormontato da una croce.
E infine, colui che emanava potenti energie fredde, che direttamente si rivolse a Isaac: "Io voglio te!"
"E io uno di voi due!" disse il gold saint di Virgo perdendo la sua solita calma e indicando coloro che avevano in precedenza attaccato il Grande Tempio.
Lochium Funis sorrise tronfio del pendere delle forze indubbiamente a suo favore.

Atlantide. Porto militare e cantiere navale (Mur)

Duae alae tentò qualcosa di simile al teletrasporto, ma rinforzato dal cosmo.
Il VOLO IMPREVEDIBILE non lo portò da nessuna parte e la trappola di Mur si chiuse inesorabile su di lui senza che nulla potesse opporvisi.
Con l' espansione del cosmo del gold saint di Aries deciso a chiudere subito lo scontro, il saint delle costellazioni dimenticate attinse ai suoi poteri, di diversa natura, ma indubbiamente uguale efficacia.
"STARDUST REVOLUTION!"
"PIOGGIA LEGGERA!"
Una miriade di piume quasi nascose il corpo di Duea Alae ma Mur avvertì chiaramente il frantumarsi dell' armatura dimenticata e ne vide diversi pezzi schizzare tutto intorno.
Una voce alle sue spalle lo lasciò allibito, quasi non aveva avvertito il varco di teletrasporto!
Seppur privo totalmente della sua armatura, il suo avversario attaccò.
"VOLO IMPREVEDIBILE!"
Il corpo del saint scomparve per ricomparire alto nel cielo come se riuscisse magicamente a rimanere sospeso nell' aria.
E improvvisamente giunse in quel luogo anche Lucifer, Vento di Primavera, augure di Demetra!

Atlantide. Chiusa dell' Ippodromo (Sid)

Nel suo agile balzo il god warrior di Tiger osservò quello che sarebbe divenuto il suo prossimo campo di battaglia.
Era una sorta di percorso di probabile forma ovale, molto largo, e le numerose decorazioni che ricoprivano le mura degli edifici che lo limitavano lasciavano trasparire la sua indubbia funzione..., era una sorta di gigantesco ippodromo, dedicato alle corse di cavalli con e senza bighe!
Non vi erano spalti, almeno nella zona in cui lui era risalito, ma le case, o qualunque altra funzione garantissero quelli edifici, sembravano tutte possedere balconate e finestre apposite per dar modo a moltissime persone di godere dell' eventuale gara.
L' avversario di Sid se ne era rimasto semplicemente ad osservarlo in una perfetta dimostrazione di cavalleria e addirittura sorrise bonariamente alle parole di Sid.
"Rispondi prima tu a me visto che proprio da un servo di Odino mai mi sarei aspettato dubbi sulla conduzione di questa guerra sacra...! Ai tempi dell' inganno dell' Anello del Nibelungo, le nefaste azioni di Hilda di Polaris, vostra celebrante non hanno in realtà espresso un desio troppo a lungo sopito nei vostri animi? E' stato sbagliato desiderare terre fertili per il vostro popolo invece di aridi rocce corrose dal gelo? Forse nei modi..., ma non nella sostanza! Non avete ancora capito che mai e poi mai gli dei accetteranno che esistano uomini decisi a sottrarsi al loro giogo? Abbiamo attaccato noi per primi, è vero..., ma abbiamo ucciso solo coloro che erano sordi al grido di libertà, troppo onerati dai pesi loro imposti dalle divinità tutte e solo per far uscire esse stesse dal loro isolamento! Invece ecco qui che per l' ennesima volta mandano avanti le loro pedine come su una scacchiera, lasciando le figure più potenti arroccate nelle loro posizioni! Non vi è vittoria, non vi è sconfitta, solo massacro! Le singole divinità contro singoli rappresentanti delle nostre genti, non sarebbe stato tutto più semplice? Ma no, ecco che come al solito voi mi muovete come armi mosse dalle loro mani! I nostri calcoli ci hanno permesso di aver stabilito sin dall' inizio le perdite e la vostra presenza a Cerne, per quanto possiate comprendere, non fa che rinforzarci, comprendere le nostre carenze! Prima verrete annientati voi, poi i vostri simili e tutto ciò che ci separa dalle divinità..., contro di loro sarà tutto molto più semplice...!"
In realtà al guerriero di Odino non fu dato tempo di replicare...
"Riguardo a me, io sono colui che indossa le insegne della costellazione dimenticata di Cervus! Riguardo allo Yggdrasil..., forse sei troppo ebbro delle parole fuorvianti del padre degli dei nordici..., non ricordi le basi del tuo stesso mito..., ma non ho parole per spiegare ciò che chiedi..., solo azione!"
Alle spalle del guerriero comparve una rappresentazione del mitico albero e attorno a esso 5 giganteschi cervi intenti a brucarne i boccioli, i fiori e gli stessi rami.
"Non ricordi guerriero di Asgard? I boccioli sono le ore, i fiori i giorni e i rami le stagioni... Ma cosa tutto ciò creerà sul tuo corpo mortale? BOCCIOLI DEL TEMPO!"
improvvisamente i cinque animali si voltarono precipitandosi senza paura sulla tigre dei ghiacci.

Atlantide. Guarnigione Alfa (Mime)

"STRINGER SHADOW!"
"Bel colpo..., non c' è che dire!" disse il gigantesco guerriero delle costellazioni dimenticate.
"Ma inutile se colpisci tutte le tue immagini al tempo stesso! LANTERNE CELESTI"
Una miriade di lanterne che sembravano fatte di carta, sul modello di quelle orientali, si materializzò sia nel cielo che nello spazio che copriva la distanza fra i due.
Improvvisamente molte di esse sembrarono perdere quota con la velocità dei proiettili riversando fiamme su tutto ciò che incontravano.
In qualche modo il musico di Asgard riuscì a difendersi da esse intercettandole con le corde della sua lira con cui avrebbe voluto avviluppare il suo nemico ma fu costretto a badare prima a quelle dannate palle infuocate.
Quasi non si avvide che il guerriero si era avvicinato di parecchio.
"Vediamo come saprai suonare cadendo dall' alto! GETTO D' ARIA CALDA!"
Il guerriero di Odino avvertì chiaramente dell' aria colpire le sue gambe, ma il peggio era che tutto intorno a lui era ancora ricolmo degli artefatti evocati in precedenza dal saint delle costellazioni dimenticate!




 
Contacts  Top
view post Posted on 10/6/2012, 14:57
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XXXIX - NUOVI ARRIVI

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 22.30
Durata mail del master: 30 minuti

Ade. Palazzo di Hades (Shilfield)

"Un' ultima cosa Shilfield..." disse Hypnos mentre il suo cosmo fermava il sottoposto ancor prima delle parole.
"...gli oneiroi..., anche loro sono risaliti ad Atlantide! Controlla anche loro..., non si sa mai..., sogni di potere sono comuni di questi tempi!"

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)


All' inizio sembrò bastare la nomea che i due spectre avevano imparato a riconoscere...
I venti magici iniziarono a confluire su di loro come su esplicito comando per poi allontanarsi una volta che tutte le lettere che componevano le tre parole pronunciate furono messe insieme.
Un notevole numero di non-morti, risalenti a cadaveri più o meno recenti, si innalzarono al loro comando.
Ma fu quando al potere della magia unirono il cosmo che alle mere creature fatte di carne marcescente, ma soprattutto ossa, si unirono esseri più potenti, di eterea natura.
Forse non era gran cosa contro eventuali sacri guerrieri..., ma di indubbia e indomita minaccia contro le sventurate creature che stavano servendo per il loro addestramento!
Con l' apporto dei tre maghi lì presenti tutto finì in un macabro banchetto e ghoul di improvvisa e inattesa comparsa iniziarono a nutrirsi di tutto ciò che era rimasto.
"Bene..., ora l' ultima prova prima che incontriate colui che bramate!" disse uno dei due ultimi arrivi.
Fu però il loro 'cicerone' a continuare il discorso.
"Quella che avete utilizzato è la base della magia oscura di cui siamo portatori..., ma questo è appunto solo l' inizio! Indubbiamente troverete avversari di ben altra natura..., forse i vostri stessi compagni di un tempo..., e forse tutto ciò potrebbe non essere sufficiente! Imparate a far invecchiare ciò che toccate..., ghermite l' avversario nella vostra presa e trasformate lui e tutto ciò che ha con sè in polvere, subito soffiata via dal vento delle ere! Questo e il TOCCO DI POLVERE!"
Come se i tre maghi facessero a gara per turnarsi nelle spiegazioni fu un altro a proseguire.
"Di velocità sono carenti le vostre truppe? Che essi attacchino con la rapidità e ferocia del VIGORE INFERNALE! E questo dono sia anche vostro, per superare nemici anche a voi superiori nella rapidità del primo colpo... Sappiate farlo fruttare!"
Fu dunque il turno del terzo: "Che i vostri occhi mostrino il potere della magia oscura! Che lo SGUARDO DI NAGASH scenda su di voi e che i vostri occhi ne siano portatori! Saette corvine prorompano da essi e colpiscano le carni delle vostre vittime, annerendo e disseccando la pelle sino ad esporre il bianco pallore delle ossa!"
E infine: "Che la più potente delle arti oscure infine vi permetta l' impossibile! Che gli arti dei vostri nemici diventino pesanti, che i capelli ingrigiscano come monito al loro prossimo destino, che incapaci di reggersi in piedi essi crollino a terra mentre la morte inizi già a ghermirli! Sì, questa è la MALEDIZIONE DEL TEMPO!"
Ai due guerrieri di Hades doleva la testa in un inebriante sinfonia di conoscenza.
I due maghi che avrebbero dovuto uccidere già in precedenza si avvicinarono ora minacciosi.
"Questo è l' ultimo insegnamento..." dissero in maniera del tutto anormale all' unisono.
"Ora dovrete ucciderci, ma senza alcuna delle vostre tecniche segrete! Questo è il volere di Colui che Beve il Sangue! Che la magia sia il vostro unico mezzo!"
I venti magici iniziarono a convogliarsi sui due maghi come se essi fossero le sorgenti di travolgenti vortici.

Atlantide. Giungla a scaglie (Shilfield, Edward e Khaled)

Indubbiamente Edward incontrò una forte resistenza, visto che quelle mele parevano essere una sorta di barriera telecinetica, ma la sua personale genesi iniziò a prevalere prima ancora dell' intervento di Khaled iniziando a ricoprire alcune parti dell' armatura del saint delle costellazioni dimenticate.
Con il tritone al suo fianco, tutto parve irresistibilmente avviarsi alla conclusione ma un lampo dorato si frappose tra i tre contendenti neutralizzando il più diretto attacco del marine di Seadragon.
Era Aioria di Leo!
Perchè aveva interrotto la conclusione di uno scontro che vedeva i suoi alleati ormai in decisivo vantaggio?
Fu Ramus Pomifer a scoppiare in una sguaiata risata.
"Conoscete indubbiamente il mito che diede inizio alla Guerra di Troia..."
Indicando con gesto plateale il gold saint continuò.
"Questo è il mio colpo ultimo..., la MELA DELLA DISCORDIA!"
Un pomo dorato comparve sul suo palmo sinistro.
"E voi sarete i prossimi a farne le spese!"
L' attacco, che iniziò ad emanarsi dall' aureo oggetto, parve essere diretto ad Edward mentre Aioria sembrò in procinto di attaccare Khaled con le sue mani che già rilucevano del suo prorompente cosmo.
Improvvisamente la vegetazione si aprì, o meglio si diradò come colpita da improvvisa defogliante malattia, ai fianchi del tritone di Rubrum Mare e comparve lo spectre di Basilisk.
Da dove diavolo era giunto?
Sprezzante si rivolse al guerriero di Poseidone: "Se tu hai problemi ad attaccare un alleato, io no!".

Atlantide. Ponte d' acqua (Pioggia, Alasdair e Giulio)

Pioggia era giunto esattamente là dove voleva arrivare ma qualcosa gli era sembrato 'stonare' nel suo arrivo.
Nulla di malevolo o di ostacolo alla sua missione e tantomeno ricollegabile al chaigidel o al samael..., anzi!
Da quel che gli era stato detto Giulio era ormai in prossimità di Cerne, la capitale di Atlantide ma, per questioni dimensionali di straordinaria portata, non gli sarebbe stato possibile raggiungerlo direttamente dal Cielo.
Il percorso obbligato non sarebbe dovuto essere stato eccessivamente lungo nè con particolari ostacoli, visto che i guerrieri giunti avevano già fatto 'pulizia'..., e in effetti così fu!
Gli era stato detto della possibile esistenza di varchi dimensionali di separazione che sembravano portare il grosso dei combattimenti al di fuori delle normali pianure atlantidee, ma in effetti vide ben poco di tutto ciò e si ritrovò praticamente in maniera diretta al fianco dell' altro legionario inviato dai Cieli.
In realtà aveva avvertito di essere giunto ben al di là del previsto 'punto di arrivo' come se in effetti un passaggio dimensionale lo avesse aiutato, ma non avrebbero dovuto essi essergli di ostacolo?
Comunque poco gli importò, era esattamente ove aveva desiderato!

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Pioggia, Alasdair, Giulio e Alixia)

Per le due guerriere non parve eccessivamente difficile colpire e evitare i dardi loro diretti e anche la bambina parve sicuramente essere infinitamente al di sopra delle coetanee dell' Abred facendo cose straordinarie come fermare le frecce a mezza altezza prima che la colpissero o trasferirsi col teletrasporto vanificando ogni attacco a lei diretto.
Pian piano insomma gli attacchi diminuirono in intensità e poco importava che fosse per il crollo numerico del nemico o nelle sue intenzioni...
Due cosmi però si manifestarono quasi immediatamente insieme ad altrettanti varchi dimensionali.
Da principio Alixia non riuscì ad identificarli del tutto ma, sgomenta, ebbe conferma delle sue perplessità quando apparvero subito dopo.
Erano Cooney e Alberich, ma il loro cosmo era a vette troppo alte per il loro status!
Sacri guerrieri capaci almeno tanto quanto lei, se non di più, ma rafforzati dalle tecnologie atlantidee!
Sarebbe stato come combattere contro delle divinità!
Forse lei avrebbe retto almeno qualche minuto..., ma Sagitta Australis era poco più che una saint appena addestrata senza i suoi gadget, e Poseidia non indossava alcuna protezione, ammesso che fosse servita a qualcosa!
I due rinnegati espansero minacciosamente il loro cosmo.
"Arrivano altri..." disse l' ogham lord di Nion ignorando praticamente le due guerriere.
"Quanti?" gli fece eco il compagno.
"Tre!" rispose sicuro il guerriero di Lugh.
"Puoi fermarli da qui?" chiese il god warrior.
"Posso provarci..., ma ne dubito! Due sono angeli..." si lamentò Cooney.
"Chiamiamo gli altri, allora! Pfui!" disse Alberich iniziando a generare i suoi cristalli di ametista.
Mentre Giulio, Pioggia e Alasdair avvertirono i cosmi che si stavano palesando poco lontano da loro, lo stretto cunicolo che separava tutti loro da Alixia iniziò a ricoprirsi di un notevole numero di rampicanti..., edere!

Atlantide. Porto secondario (Kagaho e Isaac)

"Arrangiatevi, io qui ho finito! Sin troppo facile..." disse il misterioso arpista mostrando una sfera trasparente, in continuo movimento, sul palmo della sua mano.
"Lo spectre non ha più nulla da offrirci! Ma pare abbia sguardo solo per te..." disse il tizio con le lame rivolto a Lochium Funis che si fece prontamente in avanti senza timore alcuno per le ritrovate condizioni perfette di Kagaho.
Bastò un singolo scambio di tecniche.
Le fiamme di Bennu incenerirono in un istante il saint delle costellazioni dimenticate che aveva tentano vanamente di difendersi dimensionalemnte con lo SPAZIO PERCORSO.
"Troppo lento..." grugnì il guerriero di Hades.
Ma fu ancora il tizio con due spade a farsi avanti.
"Non avrai più nulla di utile..., ma forse puoi divertirmi ancora!"
Quello con l' arpa lo fermò appena con la voce.
"Sicuro che egli non abbia più nulla da nascondere? Non ne sarei tanto sicuro..." disse il musico rivolgendosi al compagno ma sorridendo però a Kagaho.
"Comunque sono affari tuoi!" concluse scomparendo in un varco di teletrasporto.
"Un solo colpo..., resisti a un solo colpo e ti lascerò andare!" disse improvvisamente lo spadaccino alzando a forbice entrambe le lame come in forma di saluto.
Kagaho notò due scritte su di esse: Iohan e Georg.
Nonostante avessero compiuto la loro missione, altri dei, probabilmente, migliori guerrieri di Atlantide rimasero a confrontarsi coi sacri guerrieri.
Shaka affrontò il tizio con l' armatura a forma di mano mentre Kazuo e Jubee rispettivamente Ceneus e il tizio con la mela e la croce che gli facevano da ornamento alla fascia protettiva della testa.
Isaac ebbe invece il 'piacere' di affrontare un guerriero almeno notoriamente avvezzo ai poteri criocinetici.
"Un esperto di energie fredde che utilizza il fuoco, notevole!" disse Polophilax espandendo all' improvviso il proprio cosmo verso vette ben superiori a quelle del marine di Kraken.
Si limitò a generare una piccola sfera criocinetica di diametro poco superiore a uno dei suoi polpastrelli e la innalzò telecineticamente frapponendola al vasto colpo fiammeggiante del guerriero di Poseidone.
"Dimentichi le basi però..." disse mentre le fiamme parevano essere attirate dal piccolo blocco di ghiaccio convergendo su esso ed ingrandendolo nell' impatto.
"Ghiaccio e fuoco sono solo movimenti elettronici se non possiedi l' elementalismo! E quale delle due forze cinetiche prevalga sull' altra determina la temperatura!"
Prima ancora che l' effetto del colpo di Isaac svanisse, la sfera che andava ingigantendosi prese a muoversi lentamente verso di lui, comunque ostacolata nell' incedere dalle fiamme.
Ma cosa sarebbe successo se Isaac le avesse abbassate di colpo per ricorrere ad un altro colpo o tentare di schivare ciò che era a lui duretto?
E tutto ciò senza che si avesse l' impressione che il saint delle costellazioni dimenticate avesse usato un vero e proprio colpo segreto!

Atlantide. Porto militare e cantiere navale (Mur e Lucifer)

Privo dell' armatura e di ogni vantaggio che da essa avesse potuto derivare, il saint delle costellazioni dimenticate non avrebbe probabilmente retto il confronto con nessuno dei sacri guerrieri, figuriamoci contro due!
Cadde dunque il corpo di Duae Alae a peso morto così come il suo corpo martoriato dai raggi cosmici di Mur e dalle piante di Lucifer.
Lesti i due guerrieri parvero pensare subito alla successiva destinazione ove, pur confusi, avvertivano i cosmi di coloro che erano impegnati nei vari scontri ma la particolare struttura di Cerne non lasciava capire facilmente se fossero molto vicini o estremamente lontani...
Certo l' augure di Demetra era giunto sin lì di sua volontà, percorrendo il canale circolare della prima cinta acquatica in senso antiorario, dunque sapeva che percorrendolo in senso opposto si sarebbe ritornati allo scontro che vedeva coinvolto lo spectre di Bennu!
Ma forse vi era un modo più preciso per identificare chi fosse davvero in difficoltà contro i potenti cosmi nemici che avevano iniziato a manifestarsi prorompenti...
In tutto ciò Mur non avvertì diversi cosmi dei cavalieri sin lì giunti, in primis mancava quello del fratello Kiki, altresì l' unico guaritore giunto al loro seguito!

Atlantide. Chiusa dell' Ippodromo (Sid)

Anche il saint della costellazione dimenticata parve espandere il suo cosmo al di là dei limiti consentiti a un sacro guerriero senza dimostrarsi pronto a mettere in gioco la propria vita ma il guerriero di odino fu più veloce ed evitò i cervi incidendo profondamente il pettorale dell' armatura dell' avversario.
Vedendo la validità del suo colpo Sid lo replicò subito.
Il suo avversario sorrise.
"Guerrieri del vostro calibro che commettono un errore tanto elementare...! Un colpo già visto non funziona due volte!"
Nonostante le parole anche lui ripetè il medesimo attacco dei BOCCIOLI DEL TEMPO.
Nel corso stesso del lancio della tecnica si affrettò a spiegare che in realtà i cinque cervi portavano attacchi del tutto differenti tra loro.
Fu infatti la preda a prevalere sul predatore ora e uno degli erbivori scomparve per riapparire nella mente del god warrior di Tiger.
Sid ebbe come l' impressione mentale che il cervo si nutrisse dei suoi occhi!
E quando l' immagine svanì non fu difficile comprendere cosa concretamente ciò comportasse..., era privo della vista!
Almeno l' udito gli permise di riconoscere il medesimo attacco del nemico.
"BOCCIOLI DEL TEMPO!"

Atlantide. Guarnigione Alfa (Mime)

La difesa di Mime resse a meraviglia evitando tutti i danni che la precisa strategia dell' avversario avesse potuto causargli.
Nel contempo praticamente tutte le lanterne infuocate erano state annientate e il musico di Asgard potè dedicarsi solo al contrattacco.
Indubbiamente Globus aereostaticus tentò ancora di proteggersi con le LANTERNE CELESTI ma Mime riuscì ad avvilupparlo prima che ne acquisisse il pieno controllo.
L' armatura del saint delle costellazioni dimenticate iniziò a cedere in più punti.
Non restava che l' ultima nota a sancire la fine dell' avversario del guerriero di Odino che però, con uno sforzo sovrumano parve voler far cadere tutte le sue fiamme su di sè.
A che pro autoimmolarsi di fronte a una sconfitta ormai imminente?
 
Contacts  Top
view post Posted on 17/6/2012, 16:07
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XL - LE SERRATURE INIZIANO A CEDERE

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 23.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)


Con ciò a cui i loro occhi avevano saputo abituarsi soverchiando anche i poteri di un sacro guerriero, Neferata e Whimber ebbero un punto di vista del tutto particolare sullo scontro in atto.
Era come se in una gigantesca vasca ricolma di liquido si fossero levati i quattro tappi di altrettanti tubi di scarico e fra questi ultimi ognuno si contendesse la maggior quantità di acqua disponibile come avido assetato.
Così le energie magiche confluirono sui quattro presenti attraverso estenuanti lotte per scegliere la loro vorticante destinazione se a principio le quattro forze centripete parvero eguagliarsi, presto solo due di esse apparvero attingere da quel mondo invisibile ai più.
Nonostante la fiducia dei due spectre nelle loro nuove capacità apparve infatti subito evidente come i maghi di vecchia data godessero di un maggior controllo sulle energie magiche.
Due saette di energia oscura balzarono fuori dagli occhi dei due uomini impattando sul suolo appena davanti i piedi di Neferata e Whimber.
"E' vero che i venti magici sono imprevedibili e il più potente dei maghi potrebbe finire con l' essere alla loro mercé divenendone lui stesso vittima..."
Di questo pericolo in realtà i due non erano mai messi realmente al corrente...
"... ma qui è come se un sacro guerriero appena investito affrontasse il più esperto dei gold saint!" disse uno dei maghi infastidendo non poco i due guerrieri di Hades più per il confronto, visto che vedevano come al solito come massimo termine di paragone la più alta schiera dei servi di Athena, che per l' esito avverso del loro primo tentativo in quel particolare modo di combattere.
"Così però come i maghi non hanno saputo avere la meglio concretamente su alcuno di coloro che vi hanno accompagnato, voi potreste arrivare dove loro non sono giunti! Voi siete in grado di convogliare le energie vitali nel cosmo scatenando l' incredibile potere del settimo senso! Ebbene convogliate le vostre energie vitali non in voi per esprimere la forza delle vostre tecniche segrete, ma nei venti magici perchè essi trovino nuova linfa per sfuggire ad ogni controllo a voi alieno!"
Fu Whimber, il più curioso intellettualmente a porre la giusta domanda: "Che differenza c' è tra noi e voi? Dovremmo sacrificare quasi tutte le nostre energie vitali per superare ciò che voi o altri possedete di 'diritto'?"
Il mago sembrò ragionarci su qualche minuto.
"Voi siete pari a necromanti scelti, noi siamo arcinecromanti semplici!" disse con tranquillità
"E allora?" grugnì annoiata Neferata, privata per l' ennesima volta di un suo 'pasto' avendo ricevuto poi in cambio solo parole, parole e ancora parole...
"Fondamentalmente, per quanto le nomee possano variare a seconda delle specializzazioni, esistono quattro 'livelli' per i maghi! Se noi possiamo essere paragonati al cosmo generato normalmente dai più potenti che fra voi sono giunti fin qui, un arcinecromante esperto supera ognuno di voi singolarmente! La differenza tra voi e noi? Possiamo paragonare ogni livello alla potenza di un mago con quelle che nel settimo senso dovreste riuscire a generare con un decimo circa delle vostre energie vitali! Dunque virtualmente il più debole fra tutti voi dovrebbe essere comunque in grado di superare di gran lunga ogni mago esistente!"
"Ma qualunque sia il potere che decidiate di utilizzare, ricordate due cose. Uno: su esseri umani del vostro valore i danni che la magia può procurare non sono quasi mai risolutivi seppur possano agire talvolta come potente veleno che potrebbe comunque fare la differenza nel tempo! E due: per quante energie vitali doveste aggiungere ai venti magici, essi possono comunque rivotarsi verso di voi mettendovi anche a mal partito!"
"Questo è l' ultimo insegnamento, ora mireremo direttamente su di voi! E si combatterà sino alla morte vostra o nostra!"
Improvvisa la preparazione di due maghi e il loro attingere ai venti magici.
"SGUARDO DI NAGASH!"
"VIGORE INFERNALE!"
Come fosse presa in giro in relazione al precedente tentativo i due maghi si rivolsero agli spectre con gli stessi attacchi magici da loro intentati!

Atlantide. Giungla a scaglie (Shilfield, Edward e Khaled)

Era da quando era iniziato lo scontro con i due saint delle costellazioni dimenticate che Edward in realtà si era sentito un po' strano...
E una vocina dentro di lui diede la colpa di tutto ciò che di lì a poco accadde a queste strane sensazioni.
Paradossalmente dei tre guerrieri in pieno possesso delle loro condizioni mentali, nessuno badò al fatto che Ramus Pomifer era rimasto del tutto indisturbato!
Il colpo raggiunse il marine di Seadragon prima ancora che i compagni portassero i loro attacchi al gold saint di Leo.
Una voce perentoria risuonò in lui mentre semplicemente si lanciava contro Shilfield trascinandolo con sè al suolo prima che il PETRIFIED LAND di quest' ultimo facesse del tutto presa su Aioria.
Dunque il solo colpo del tritone di Rubrum Mare impattò efficacemente contro il guerriero di Athena che sembrò però rimanere paradossalmente fermo ad attenderlo.
Non fu semplice capire se il colpo di Khaled avesse avuto effetto..., perchè il guerriero di Poseidone inorridì vedendo ciò che emergeva dal gold saint!
Serpenti fatti di luce oscura ammassati in qualche punto dietro di lui sembravano voler irrompere in quel piano di realtà!
Edward si rialzò perfettamente in sè e distratto dal nuovo evento quasi non si accorse che il cosmo dello spectre di Basilisk aveva iniziato a trasformarsi in pericolosi effluvi velenosi.
Vi era una questione ben più importante che spiegare al guerriero di Hades che il suo precedente agire non era stato voluto..., la serratura del Bhokenar aveva ceduto!
Quelli erano i soliti esseri che avevano tentato di irrompere nel loro piano d' esistenza sin dalla guerra contro l' Olimpo!
Edward si guardò agitato in giro.
E perchè tutti gli altri non erano ancora presenti?

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Pioggia, Alasdair, Giulio e Alixia)

Le edere non fornirono difficoltà alcuna al fuoco del SETTIMO SIGILLO rinforzato dagli altri due guerrieri presenti.
Cooney era passato a fianco alle donne come se non lo riguardassero e aveva evitato giusto in tempo la fiammata che era fuoriuscita dal tunnel.
D' altronde era Alberich che sembrava concentrare le sue attenzioni su Alixia, Poseidia e Sagitta Australis...
Improvvisamente comparvero da varchi di teletrasporto anche Foghain di Will 'O the Wisp, cauldron warrior di Morrigan e Tenzen di Fukyuu, shinobi di Daikokuten, anche loro sembravano essere passati dalla parte avversa!
"Prima gli angeli!" disse sorridendo il god warrior di Amethist rivolgendosi però alle due donne e alla bambina.
Improvviso il suo attacco verso di loro.
"NATURE UNITY!"
Foghain non parve avere un bersaglio preciso ma riempì tutta quella zona dei fuochi fatui del suo VANISHING FLAME.
Riguardo il nipponico, fece la cosa peggiore e più semplice che potesse fare, aggiunse il suo cosmo a quello già sin troppo vasto di Alberich!
Cooney dal canto suo sembrava voler affrontare da solo i tre guerrieri che non erano ancora riusciti a irrompere nell' area del pozzo.
Senza neppure affacciarsi nel tunnel da cui essi stavano giungendo produsse diverse foglie d' edera che iniziarono a fluttuare dentro l' apertura al suo posto, eppure lui non avrebbe dovuto possedere poteri telecinetici!
I due angeli e Alasdair fissarono le foglie rimanere sospese appena al di là dell' uscita che separava tutti loro da Alixia.
Come potevano quei pochi frammenti vegetali costituire un pericolo dove nulla avevano potuto piante ben più rigogliose?

Atlantide. Porto secondario (Lucifer, Kagaho e Isaac)

Shaka affrontò il tizio con l' armatura a forma di mano mentre Kazuo e Jubee rispettivamente Ceneus e il tizio con la mela e la croce che gli facevano da ornamento alla fascia protettiva della testa.
Isaac ebbe invece il 'piacere' di affrontare un guerriero almeno notoriamente avvezzo ai poteri criocinetici.
"Un esperto di energie fredde che utilizza il fuoco, notevole!" disse Polophilax espandendo all' improvviso il proprio cosmo verso vette ben superiori a quelle del marine di Kraken.
Si limitò a generare una piccola sfera criocinetica di diametro poco superiore a uno dei suoi polpastrelli e la innalzò telecineticamente frapponendola al vasto colpo fiammeggiante del guerriero di Poseidone.
"Dimentichi le basi però..." disse mentre le fiamme parevano essere attirate dal piccolo blocco di ghiaccio convergendo su esso ed ingrandendolo nell' impatto.
"Ghiaccio e fuoco sono solo movimenti elettronici se non possiedi l' elementalismo! E quale delle due forze cinetiche prevalga sull' altra determina la temperatura!"
Prima ancora che l' effetto del colpo di Isaac svanisse, la sfera che andava ingigantendosi prese a muoversi lentamente verso di lui, comunque ostacolata nell' incedere dalle fiamme.
Ma cosa sarebbe successo se Isaac le avesse abbassate di colpo per ricorrere ad un altro colpo o tentare di schivare ciò che era a lui diretto?
E tutto ciò senza che si avesse l' impressione che il saint delle costellazioni dimenticate avesse usato un vero e proprio colpo segreto!
L' arrivo di Lucifer trattenne un altro dei formidabili guerrieri o meglio lo fece tornare...
Improvvisamente infatti l' augure di Demetra si ritrovò davanti, di spalle, il guerriero che paradossalmente in qualche modo a lui stesso poteva essere ricollegato.
Senza neppure voltarsi ad affrontarlo con lo sguardo, il tizio sulla cui armatura Lucifer riconobbe finemente riprodotti non solo semi di grano, come appariva inizialmente, ma anche di qualunque essenza l' uomo fosse mai riuscito a far propria disse: "Lascia perdere, questi combattimenti non sono per te! Che li vinciate è impossibile e servirebbero solo a non farvi arrivare all' acropoli al pieno delle forze, è là che sarò il tuo nemico! Là combatteremo per il dominio sulla stagione che ti è propria!"
Senza quasi che Lucifer se ne accorgesse numerosi piccoli boccioli spuntarono sui suoi calzari.
"Sono quelle le piante che comandi...?" disse il tizio come evidente avvertimento.
L' augure non aveva mai visto un simile controllo sui vegetali e un così rapido loro sbocciare.
Forse solo Demetra poteva eguagliare un simile potere.
Ma qualcos' altro attirò le attenzioni di entrambi.
Il combattimento che per primo era entrato nel vivo era quello che coinvolgeva Kagaho.
Il potere del settimo senso non parve impensierire il saint delle costellazioni dimenticate che lo spectre stava affrontando e portò un rapidissimo colpo con una delle lame, pronunciando lo stesso nome che compariva su di essa, IOHAN.
Il colpo parve un banale affondo e le fiamme di Bennu confluirono sulla lama rallentandola notevolmente eppure si spensero di colpo mentre Kagaho venne sbalzato al suolo senza che si fosse visto alcun colpo.
Una sottile incisione attraversava orizzontalmente il suo pettorale e si intravedeva una sottile, trascurabile ferita sotto di essa.
Il sorriso subito comparso sul viso del saint delle costellazioni dimenticate si spense dopo pochi istanti, quando la lama opposta a quella con cui aveva portato il colpo iniziò a creparsi per spezzarsi poi di colpo.
Lui era allibito.
"Sei sicuro anche ora delle tue parole?" disse Lucifer rivolto al proprio interlocutore.

Atlantide. Porto militare e cantiere navale (Mur e Lucifer)

Il fatto che Mur non percepisse il cosmo del fratello, a differenza di tutti gli altri entrati a Cerne, poteva solo voler dire una cosa.... per qualche motivo non era su questo piano dimensionale!
A differenza di Lucifer lui non era giunto sin lì con le proprie gambe ma vi era stato catapultato con l' impulso di fase.
Non comprendeva dunque se avrebbe avrebbe dovuto seguire il canale in senso orario o all' opposto, ma l' augure di Demetra gli diede abbastanza informazioni per stabilire perlomeno che da dove era arrivato quest' ultimo, tracce del guaritore non ve ne erano state e dunque proseguì lesto seguendo la circonferenza in senso antiorario dirigendosi là dove avvertiva l' infuriare della battaglia fra Sid e il suo avversario.
L' augure semplicemente tornò indietro sui suoi passi.

Atlantide. Chiusa dell' Ippodromo (Mur e Sid)

Il gold saint di Aries giunse in tempo per avvertire l' apice dello scontro che si svolgeva su quella che pareva essere una strada sopraelevata, Mime stava combattendo poco più avanti.
Il saint delle costellazioni dimenticate lanciò contro Sid le icone energetiche dei quattro cervi restanti ma il guerriero di Odino replicò con un potente colpo a natura criocinetica che innalzò a propria difesa.
Uno solo di essi parve riuscire a passare la barriera ma giunse sul god warrior troppo indebolito per costituire una reale minaccia.
Eppure Cervus scatenò ancora lo stesso colpo accorgendosi forse troppo tardi che Sid aveva modificato il proprio da barriera a moltitudine di aghi di ghiaccio.
Tutti gli erbivori vennero colpiti così come colui che li controllava, anche se il guerriero di Odino non potè accertarsene in prima persona avvertì chiaramente scemare ogni vantaggio cosmico quella dannata cloth dalla simbologia dimenticata potesse dargli.
Ferito e non solo nell' orgoglio, Cervus tentò finalmente un nuovo colpo, dimentico che il suo grido di dolore aveva inevitabilmente segnalato anche al god warrior la sua prossima dipartita.
"SOFFIO DELLE NARI!"
Il muso di un gigantesco cervo apparve alle sue spalle e al richiamo dello sbuffo delle sue narici diversi serpenti, non solo di origine cosmica, comparvero tutto intorno.
Sid ne avvertì chiaramente la presenza attraverso il loro sibilo e lo strisciare.

Atlantide. Guarnigione Alfa (Mime)

La fatale nota giunse ancor prima della pioggia infuocata diretta dallo stesso Globus Aerostaticus.
Qualunque sia stata la motivazione del suo gesto quello fu davvero il suo requiem.
Mime si voltò indietro guardando verso l' alto.
Sid stava combattendo al di sopra degli edifici circostanti, lungo una sorta di percorso sostenuto da imponenti colonne, poco più indietro da lui seguendo l' enorme spazio curvilineo in senso antiorario.
Ma numerosi cosmi si palesarono poco più avanti, lungo un percorso di cui il musico di Asgard non riusciva a stabilire esattamente le dimensioni.
Il primo non era distante più di un chilometro, tra edifici che apparivano essere per lo più stalle seppur non completamente distinguibili nel buio.





 
Contacts  Top
view post Posted on 24/6/2012, 16:05
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLI - IL VERO POTERE

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 0.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)


Con ciò a cui i loro occhi avevano saputo abituarsi soverchiando anche i poteri di un sacro guerriero, Neferata e Whimber ebbero un punto di vista del tutto particolare sullo scontro in atto.
Era come se in una gigantesca vasca ricolma di liquido si fossero levati i quattro tappi di altrettanti tubi di scarico e fra questi ultimi ognuno si contendesse la maggior quantità di acqua disponibile come avido assetato.
Così le energie magiche confluirono sui quattro presenti attraverso estenuanti lotte per scegliere la loro vorticante destinazione se a principio le quattro forze centripete parvero eguagliarsi, presto solo due di esse apparvero attingere da quel mondo invisibile ai più.
Nonostante la fiducia dei due spectre nelle loro nuove capacità apparve infatti subito evidente come i maghi di vecchia data godessero di un maggior controllo sulle energie magiche.
Due saette di energia oscura balzarono fuori dagli occhi dei due uomini impattando sul suolo appena davanti i piedi di Neferata e Whimber.
"E' vero che i venti magici sono imprevedibili e il più potente dei maghi potrebbe finire con l' essere alla loro mercé divenendone lui stesso vittima..."
Di questo pericolo in realtà i due non erano mai messi realmente al corrente...
"... ma qui è come se un sacro guerriero appena investito affrontasse il più esperto dei gold saint!" disse uno dei maghi infastidendo non poco i due guerrieri di Hades più per il confronto, visto che vedevano come al solito come massimo termine di paragone la più alta schiera dei servi di Athena, che per l' esito avverso del loro primo tentativo in quel particolare modo di combattere.
"Così però come i maghi non hanno saputo avere la meglio concretamente su alcuno di coloro che vi hanno accompagnato, voi potreste arrivare dove loro non sono giunti! Voi siete in grado di convogliare le energie vitali nel cosmo scatenando l' incredibile potere del settimo senso! Ebbene convogliate le vostre energie vitali non in voi per esprimere la forza delle vostre tecniche segrete, ma nei venti magici perchè essi trovino nuova linfa per sfuggire ad ogni controllo a voi alieno!"
Fu Whimber, il più curioso intellettualmente a porre la giusta domanda: "Che differenza c' è tra noi e voi? Dovremmo sacrificare quasi tutte le nostre energie vitali per superare ciò che voi o altri possedete di 'diritto'?"
Il mago sembrò ragionarci su qualche minuto.
"Voi siete pari a necromanti scelti, noi siamo arcinecromanti semplici!" disse con tranquillità
"E allora?" grugnì annoiata Neferata, privata per l' ennesima volta di un suo 'pasto' avendo ricevuto poi in cambio solo parole, parole e ancora parole...
"Fondamentalmente, per quanto le nomee possano variare a seconda delle specializzazioni, esistono quattro 'livelli' per i maghi! Se noi possiamo essere paragonati al cosmo generato normalmente dai più potenti che fra voi sono giunti fin qui, un arcinecromante esperto supera ognuno di voi singolarmente! La differenza tra voi e noi? Possiamo paragonare ogni livello alla potenza di un mago con quelle che nel settimo senso dovreste riuscire a generare con un decimo circa delle vostre energie vitali! Dunque virtualmente il più debole fra tutti voi dovrebbe essere comunque in grado di superare di gran lunga ogni mago esistente!"
"Ma qualunque sia il potere che decidiate di utilizzare, ricordate due cose. Uno: su esseri umani del vostro valore i danni che la magia può procurare non sono quasi mai risolutivi seppur possano agire talvolta come potente veleno che potrebbe comunque fare la differenza nel tempo! E due: per quante energie vitali doveste aggiungere ai venti magici, essi possono comunque rivotarsi verso di voi mettendovi anche a mal partito!"
"Questo è l' ultimo insegnamento, ora mireremo direttamente su di voi! E si combatterà sino alla morte vostra o nostra!"
Improvvisa la preparazione di due maghi e il loro attingere ai venti magici.
"SGUARDO DI NAGASH!"
"VIGORE INFERNALE!"
Come fosse presa in giro in relazione al precedente tentativo i due maghi si rivolsero agli spectre con gli stessi attacchi magici da loro intentati!

Atlantide. Giungla a scaglie (Shilfield, Edward e Khaled)

E forse il peggio non era ancora giunto...
O perlomeno così parve essere nel momento iniziale...
Come Edward si concentrò sui propri poteri psichici subì un attacco di natura mentale, senza alcun preavviso, che lo piegò al suolo.
In qualche modo il colpo ricevuto da Ramus Pomifer non aveva indubbiamente cessato l' effetto e il controllo mentale su di lui il saint delle costellazioni dimenticate poteva esercitarlo in ogni momento!
Non era chiaro quanto costasse al saint mantenere il controllo su di lui e su Aioria contemporaneamente e forse fu proprio quello il suo errore, ammesso che il gold saint fosse stato davvero consapevole di quello che si scatenò di lì a poco...
Ancora una volta Khaled si vide soffiare il suo bersaglio, ma trovò la forza di sorridere quando vide i rettileschi tentacoli che emergevano dietro Aioria stritolarlo sotto la più potente delle pressioni.
Il giogo su Edward parve finalmente rompersi mentre un' immenso 'ruggito' proruppe dalla gola del dorato cavaliere di Athena.
"Basta!"
In qualche modo le terminazioni appartenenti a chissà quali esseri di chissà quale dimensione si ritirarono consentendo al custode della Quinta Casa di recuperare il controllo sul passaggio del Bhokenar.
Quasi contemporaneamente, come la più naturale delle cose, Io e Sigfried emersero dalla fitta vegetazione.
Willie appariva esanime tra le braccia del marine di Scylla.
Ma il custode del Pacifico Meridionale si affrettò a rassicurare i ritrovati compagni: "Sta solo dormendo..., il problema è che non riesco a svegliarlo!"
"Ha ceduto anche la chiave del Bhokenar?" disse il god warrior di Fafnir rivolto a un imbarazzato gold saint di Leo.
"Anche voi...?" disse Aioria un po' rincuorato.
I due guerrieri appena giunti annuirono.
"Per noi in realtà è stato un po' diverso..., ne eravamo consapevoli!" iniziò Sigfried. "Ho avvertito chiaramente l' arrivo di un angelo attraverso me ma in qualche modo non è stato risucchiato in questa sacca dimensionale, non escluderei però si trovi nella parte reale di queste dannate pianure atlantidee! Giuro che se mai sopravviverò a questa guerra mai e poi mai vorrò avere a che fare con i poteri dell' impulso di fase per quanto utili essi possano essere!"
Per un attimo la tensione parve scemare di fronte alle semplici parole del guerriero di Odino.
Fu comunque Io a proseguire.
"Diverse divinità minori sono invece passate attraverso me per spianarci la strada su ordine di Zeus!"
I presenti rimasero allibiti, tranne Sigfried che probabilmente aveva già ricevuto l' 'imbeccata'.
"Finalmente non saremo soli contro l' intero continente atlantideo!" disse Io felice del fatto che gli dei, essendo in qualche modo impediti dal concreto agire, non avessero lasciato come al solito tutto nelle loro sole mani.
"Chi?" disse curioso Edward.
"Selene, Proteo, Pluto, le Ore, Iris, le Erinni, Eros, Elio, Eris, Deimos, Enios, Phobos, Ecate e Ilizia! Sono già diretti tutti verso Cerne a prendere le loro posizioni per l' assedio come ordinato loro dal Padre degli Dei!"
Che le cose fossero finalmente destinate a volgere a loro favore?
In tutta questa discussione, nonostante l' importanza, Khaled apparve distratto, quasi nervoso.
Quando l' attenzione rivolta ai nuovi arrivi scemò, fu il marine di Seadragon a indicare il tritone.
"L' Arduin..., anche l' Arduin si muove!" disse indicando i gambali dell' armatura di Khaled.
Senza che neppure lui se ne fosse accorto, due grossi scarafaggi fatti di minerali sembravano intenti a saggiare le sue gambe con le zampe diamantine.
Per un attimo il tritone fu tentato di balzare via ricordando come essi tentassero sin troppo facilmente di saltare in aria ma in qualche modo avvertì di avere il pieno controllo su di loro e che le loro intenzioni non apparivano per nulla belligeranti.
Non certo come la comparsa successiva..., Morrigan!
Il fiato si bloccò a tutti loro all' unisono, forse anche a Willie, nonostante il profondo sonno.
La lista di improperi che la dea rivolse loro presentò un' esorbitante varietà di termini in cui forse il più debole e comprensibile risultò essere "imbecilli"!
"Cosa vi avevo detto?" grugnì.
E senza attendere le loro risposte o scuse: "Non c' è tempo, presto giungeranno avvertendo il mio cosmo e non ci sarà possibilità alcuna per me!"
Qualcuno provò a dire qualcosa ma lei lo zittì subito: "No! Non l' avete ancora capito perchè non siamo noi dei a combattere questa guerra? Atlantide è predisposta a sconfiggerci tutti ed è per questo che è da tutti noi tanto temuta! Comunque dobbiamo risolvere il problema delle chiavi! Perchè con quel potere nelle loro mani anche per voi mortali non vi sarà possibilità alcuna!"
Per primo fissò duramente Aioria, forse l' incipit di tutto, ma anche, indubbiamente, la sua 'vittima sacrificale' preferita, comunque alla fine si rivolse a Khaled.
"Visto che ormai tutti avete creato già il caos, vedi di aprire il tuo portale e far ritornare quelle due cose da dove provengono prima che siano seguite da altre!".
Quindi fu la volta del sorpreso Edward.
"Ma io, non ho avvertito alcuna perturbazione del tempo!" si giustificò il marine di Seadragon.
In effetti con lui la dea parve addolcirsi un po'...
"Forse qualcuno con un minimo di cervello c' è!" disse annuendo. "Tu però sei l' unico a poter far regredire ciò che si è scatenato! Aprimi il varco fino all' esatto momento in cui siete giunti qui, concentrati sull' esatto momento in cui avete superato la barriera del varco... Io fermerò quel dannato saint prima che colpisca il gold saint di Leo dando inizio a tutto ciò!"
Morrigan parve guardare lontano.
"Sbrigati, stanno arrivando!" disse con preoccupazione che pur stonando sul viso di una dea appariva del tutto giustificata.

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Pioggia, Alasdair, Giulio e Alixia)

Una sola parola: caos!
Le anime evocate da Giulio e Alasdair riempirono sia il tunnel che la successiva area.
E se, vista anche la potenza generata, non vi fu storia per le foglie d' edera, all' interno della grande sala del pozzo le anime iniziarono a impattare coi fuochi fatui di Foghain, generando continue esplosioni che intralciarono lo svolgersi di ogni precisa strategia, o quasi...
Pioggia aveva visto i due compagni eludere la difesa di Cooney e si era lanciato nel tunnel evitando che i due si fossero sforzati tanto per rimanere ancora al di là della loro destinazione, ormai così vicina.
Gli occhi attenti dell' arcangelo avevano però notato altro..., e lo comunicarono telepaticamente prima al compagno d' ordine e poi all' eroe di Eracle.
"Quelle dannate edere possono colpire anche attraverso varchi dimensionali! Siate pronti a riceverne da ogni direzione!"
Comunque il legionario di Nemamiah era già al di là dello stretto passaggio e fu lui ad affrontare direttamente il guerriero di Lugh.
Anche se ormai erano giunti i rinforzi ad Alixia e compagne era toccata la sorte peggiore.
Il divario cosmico pendeva troppo in favore dei loro avversari e la tecnica del god warrior era basata proprio sul non far agire tutte loro.
I colpi che prese a causa del suo tentativo furono tremendi e nonostante il cloth di Sagitta avesse retto, ebbe la netta impressione di essersi perlomeno incrinata, se non rotte, diverse costole e sentiva dolore nel muovere anche le braccia.
Peggio pareva essere Sagitta Australis che aveva rinunciato presto a intentare alcunché pur di fare da scudo alla figlia.
Entrambe parevano svenute però e la prima anche ferita in maniera piuttosto seria.
Alberich e il nipponico avevano attinto a un potere che andava ben oltre a quello del settimo senso anche se l' affanno a cui i due parevano essere sottoposti lasciava intuire che si fossero comunque privati anche delle energie vitali...
Il guerriero di Odino fu subito sulla bambina, troppo svelto perchè Alixia riuscisse a reagire.
La strappò dalle braccia della madre che pur esanime sembrava accanirsi alla sua protezione, per quanto fosse inutile.
Quando i due angeli e Alasdair irruppero nell' enorme stanza, Poseidia aveva già la metà superiore del suo corpo ricoperta di ametista!
Il guerriero di Odino l' aveva afferrata per una delle gambe e senza badare ad Alixia su cui incombeva Tenzen puntandole una katana alla gola, in una delle zone non protette dalla sua armatura, la mostrò come trofeo ai due angeli afferrandola anche per l' altra gamba, come se volesse squartarla con un solo gesto.
"E' voi che vogliamo..., diteci quali sono i vostri poteri e lascerò andare questo scricciolo! Il resto verrà dopo..."

Atlantide. Porto secondario (Lucifer, Kagaho e Isaac)

Visto che il saint dalle due lame parve rimanersene immobile a rimuginare sui motivi della rottura di una delle sue lame, come un bambino a cui avessero rotto il giocattolo preferito, Kagaho decise di appoggiare la strategia di Lucifer anche se la sensazione di deja-vu sul possibile fallimento non lo abbandonava.
A parte Alasdair quanti altri spectre potevano in effetti dire di essere riusciti ad integrarsi anche solo cosmicamente con gli altri sacri guerrieri?
In effetti la sua parte parve funzionare e il fatto che l' augure di Demetra avesse utilizzato il settimo senso diede ai suoi vegetali la possibilità di resistere alle strabilianti fiamme di Bennu.
"Cosa non ti è stato chiaro delle mio tacito avvertimento?" disse il tizio di spalle a Lucifer voltandosi appena di profilo. "Questo è il potere incontrastabile di Custos Messium! CONOSCERE LE PIANTE!"
Improvvisamente le piante infuocate si rivolsero contro colui che le aveva evocate mentre il nero fuoco della fenice degli Inferi prese ad attecchire anche su di lui.
"Voi credete che la differenza tra voi e noi sia basata solo sulla tecnologia atlantidea? Stolti! Anche senza armature noi siamo i dieci prescelti atti ad uccidere gli dei!"
Poco distante Kagaho scrollò la testa ma improvvisamente colse cenni del discorso fra il suo precedente avversario e l' arpista.
Il suo timore di essere una dannata chiave parve scemare ma si chiarì almeno una delle parole rivolte lui da Eolo nel momento della sua dipartita.
In qualche modo il Dio del Vento aveva bagnato con il proprio sangue la sua armatura rendendola divina!
Possibile?
I due atlantidei non apparivano però eccessivamente preoccupati e anzi quello armato di due spade sembrò essere intenzionato ad andare chissà dove per recuperare la sua vera armatura!
Vera armatura?
Con magari due lame adatte a incidere più profondamente anche le kamui divine?
In tutti gli scontri le cose non si stavano mettendo per nulla bene.
Polophilax sembrava sinceramente divertirsi nel giocare con Isaac e ormai lo aveva completamente nelle sue mani godendo del fatto che il marine non potesse cessare la sua tecnica pena la definitiva sconfitta, visto il potere cosmico che pareva essersi generato tra i due.
Kazuo era stato praticamente sommerso da una notevole quantità di rocce e anche se pareva essere sopravvissuto, il suo cosmo, con cui aveva innalzato un' improvvisata difesa, andava diminuendo sotto le mazzate che portava Ceneus sul cumulo.
Jubee, nonostante la sua strabiliante velocità, era stato analogamente messo alle strette attraverso una bolla cosmica che andava restringendosi attorno a lui.
Shaka era l' unico che invece aveva retto, grazie a un grande sacrificio di energie vitali, e il suo KHAN aveva già sostenuto due tremende meteore piombate su di lui.
Fu proprio il gold saint di Virgo a parlare chiaramente in modo che tutti i presenti lo ascoltassero bene, amici e nemici.
"Cavalieri di Atlantide, voi reietti di Athena incapaci di chiedere il motivo del vostro oblio alla dea stessa senza l' uso delle armi..., questo è il vostro essere sacri guerrieri? Per quanto utilizziate elementi estranei, voi quello comunque siete! Perchè indossare quelle vesti se no? Solo per scherno? Ma per quanto bene vi abbiano addestrato, non avete capito l' unica lezione che avreste dovuto imparare da soli..., dove sta il vero potere di un sacro guerriero!"
Shaka si era seduto nella posizione del loto e aveva chiuso i suoi occhi come era solito fare prima di far esplodere il suo cosmo.
"Penso che il vostro vero potere deicida sia nell' unione di tutti voi! Cosa succede se però Cerne diviene priva di uno dei suoi dieci re? Cosa succede alla più resistente delle fortezze se viene privata di una delle colonne su cui poggia?"
Quindi Shaka si rivolse direttamente al suo avversario aprendo di scatto gli occhi.
"So della vostra resistenza ai varchi dimensionali..., ma cosa succede se uno vi segue nel varco? RIKUDO RINNE!"
Il potere generato dal custode della Sesta Casa fu tale da far quasi cessare di botto gli altri scontri.
Tutti all' unisono si volsero verso di lui intuendo l' imminente sacrificio.
Il gold saint di Virgo e il saint delle costellazioni dimenticate con l' armatura a forma di mano svanirono irresistibilmente in uno degli inferni di cui Shaka era il custode.
Il silenzio scese in tutti i campi di battaglia.
L' avrebbero mai più rivisto?
I sacri guerrieri provenienti dall' Abred presero spunto dall' azione del loro compagno per approfittare della distrazione degli avversari e liberarsi dalle loro trappole.
Il solo scontro tra Abadir e Polophilax rimase attivo, come se al saint delle costellazioni dimenticate non importasse freddamente dell' accaduto.

Atlantide. Chiusa dell' Ippodromo (Mur e Sid)

Forse l' arrivo di Mur non risultò indispensabile ma il god warrior di Tiger non potè che esserne comunque lieto.
Le serpi nulla poterono contro l' imponente difesa del custode della Prima Casa e i colpi dei due ebbri del settimo senso misero la parola fine sullo scontro.
Fortunatamente la cecità del guerriero di Odino parve essere solo di natura telepatica e dunque bastò il cosmo di Mur attraverso una mano poggiata sui suoi occhi a restituirgli il senso perduto.
Improvvisamente però il gold saint di Aries si immobilizzò e anche Sid ne intuì il motivo.
Un potente cosmo, quello di Shaka era esploso per poi spegnersi del tutto!
Possibile che avesse affrontato un avversario tanto potente da necessitare il suo sacrificio?
Comunque sia Kiki doveva trovarsi in qualche punto più avanti, oltre forse a quello del musico di Asgard che aveva appena finito il suo scontro poco più avanti.
Era là che Mur si sarebbe diretto!
Molti erano i cosmi davanti al loro cammino e i due cominciarono a domandarsi se fosse meglio fregarsene del loro status e combattere uniti contro chiunque si parasse innanzi loro.

Atlantide. Guarnigione Alfa (Mime)

Mime avanzò dunque dopo un breve riposo rimanendo ancor più stupito di come quella città potesse illuminarsi anche in piena notte.
Là dove avvertiva il più vicino cosmo nemico osservò un gruppetto di persone.
Una decina erano poco più che ragazzi mentre l' uomo che stava parlando con loro era già tale e indossava indubbiamente un cloth.
Egli si congedò dai fanciulli che si riversarono vocianti sotto un arco che pareva condurre in una grande arena.
I ragazzi non erano soli, molti altri come loro, probabilmente allievi cavalieri da quello che poteva arguire il musico di Asgard.
Ora potè vedere bene il suo prossimo avversario.
Indubbiamente la sua simbologia riguardava il leone.
Zampe di felino gli adornavano gli spallacci e le ginocchiere mentre una testa di leone gli faceva da protezione per la testa insieme a una sorta di corona regale in cima ad essa.
"Cteo Leo Palatinus! Sarò io il tuo avversario! Vieni, combattiamo nel ginnasio, e non ti curare di tutti loro! Essi sono solo testimoni della mia vita o della mia morte! Diamogli l' insegnamento che essi meritano!"

 
Contacts  Top
view post Posted on 1/7/2012, 18:47
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLII - UN INSEGNAMENTO

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 0.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)

Nonostante l' utilizzo delle energie vitali, per l' ennesima volta Neferata parve essere superata da quegli dannati uomini in un campo in cui, anche nella sua vita di semplice spectre, si era sempre considerata indomita regina, la rapidità!
I venti magici l' abbandonarono a favore dell' uomo che la raggiunse senza che alcuno dei tentativi di lei potesse impedirlo, e la prese per il collo con entrambe le mani sino a farle mancare il fiato.
Comunque sia la guerriera di Hades non si arrese e sfruttando la vicinanza con l' avversario afferrò le braccia di lui scatenando le energie magiche del TOCCO DI POLVERE.
I venti invertirono di colpo il flusso scegliendo ora lei come vorticante fonte e la pelle del mago iniziò subito a decomporsi sotto le sue dita come se il corpo del necromante fosse divenuto tremendamente fragile come potevano esserlo carni, muscoli e addirittura ossa dopo un notevole lavoro operato dal tempo.
Il mago la lasciò subito provando vanamente a richiamare a sè le energie magiche con un urlo ultraterreno, quindi tentò stranamente di toccarsi il corpo ma non fece che peggiorare le cose e i suoi arti superiori si staccarono di netto appena sopra il gomito prima che tutto il resto seguisse il loro polveroso destino.
Whimber non pareva essere stato altrettanto fortunato o semplicemente, nonostante l' utilizzo delle sue energie vitali, non era riuscito a superare nel controllo dei venti magici il suo avversario.
I lampi di luce nerastra eruppero solo dagli occhi del mago e bastò a loro sfiorare una delle parti scoperte delle braccia dello spectre di Bat per scavarne un profondo solco sino all' osso.
Poteva in questa ultima parte Neferata accorrere ad aiutare il marito o avrebbero considerato fallita la prova?
Il mago rimasto al di fuori degli scontri fissava con noncuranza lo scontro di Whimber senza dare l' impressione di curarsi di lei.

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

Fu questione di un istante talmente breve da far ritenere ai più che nulla fosse successo.
L' unico ad avere qualche dubbio a tal proposito fu Shilfield perchè tutti gli altri erano invece avvezzi a ciò che voleva dire essere chiavi...
Morrigan comunque era ancora lì con loro e addirittura il suo sguardo severo pareva essere scemato verso una parvenza di normalità tanto strana in lei quanto il fatto che non avesse ancora fatto gli occhi dolci a nessuno.
Ormai non restava dunque che distruggere i dannati congegni che mantenevano quel varco dimensionale.
Al dispetto di quello che aveva detto Morrigan non era arrivato nessuno ad 'accoglierla', aspetto che poteva, almeno nella mente di Edward, benissimo essere spiegato col fatto che il suo giungere nel passato avesse modificato qualcos' altro nel presente in senso positivo.
Shilfield fu il primo, stufo di argomenti che non lo interessassero, a intentare il cammino verso l' uscita di quella giungla ormai troppo stretta per tutti loro.
Ma per gli altri, più attenti, restavano ancora alcuni problemi che misteriosamente il viaggio della dea nel passato non aveva risolto...
Willie continuava a restare addormentato...
E Sigfried espresse il secondo dubbio comune a molti dei presenti..., dove diavolo erano finiti Shun e Ikki visto che esistendo ancora tutti i vertici dimensionali non potevano dirsi fuori di lì?
Almeno al secondo quesito giunse improvvisa e subitanea risposta.
Un varco dimensionale eruppe improvvisamente tra i presenti e da esso una catena..., quella di Andromeda...
Il terminale triangolare della medesima impattò a poca distanza dai piedi della dea celtica del Fato in Battaglia e si innalzò subito come cobra indicandola come inconfutabile nemico.
Il saint di Andromeda seguì appena dopo la propria arma.
"Egli non è chi pensate..." disse un altra voce proveniente da un' altra dimensione mentre in potente cosmo infuocato comparve dietro Morrigan.
Cinque lamine bronzee simili a piume impattarono contro la dea o almeno così parve inizialmente..., esse si fermarono invece a pochi centimetri da lei prima di ricadere al suolo come se avessero incontrato un invisibile muro.
Anche Ikki era tornato tra loro!
Se Shilfield era tornato semplicemente sui suoi passi espandendo, con piacere, ancora il suo cosmo venefico, le chiavi erano a dir poco allibite.
Morrigan prese ad applaudire sarcasticamente rivolto ai due 'ritornati'.
"Bene, bene, ve ne do atto, errore mio a trascurare due formichine seguendo il canto di tante cicale..., ma poco importa! Ho ottenuto ciò che volevo...!"
La faccia di Morrigan prese a modificarsi, prima come se attraverso un velo prendesse le sue reali forme, ma poi parve come se al di sotto di essa vi fossero concrete forze che la modificassero in forma che più che qualcosa di umano riguardava le sembianze ferine di un leone.
Con arroganza l' essere mostrò il palmo di una delle mani.
Sospeso pochi millimetri su ciascuna delle dita la rappresentazione delle diverse realtà di cui i presenti erano custodi: Onio, Arduin, Ceugant, Oniria, Bhokenar.
Il Paradhisos svettava su tutti loro più o meno al di sopra della parte centrale del palmo.
"Adesso vorreste affrontarmi tutti insieme..., ma cosa succederebbe se tutte queste realtà mi cadessero di mano impattando l' una sull' altra? Il loro equilibrio è molto precario, sapete?"

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alasdair, Giulio e Alixia)

La prima impressione fu quella che tutto andasse esattamente come i traditori e non i sacri guerrieri si erano immaginati.
Alberich grugnì un semplice "Ok, come volete!" e gettò la bambina nel pozzo prima di prepararsi a sostenere l' impatto con il cavaliere sul nero cavallo. "Ah, a proposito, il suo teletrasporto è inibito! Voglio proprio vedere come due angeli potranno mai vivere con questa colpa nel cuore!"
Alasdair non era riuscito a capire se i suoi minerali o la sua voce telepatica fossero riusciti a raggiungere la bambina ma corse verso il bordo della voragine senza l' apparente fondo dimenticandosi per un attimo di non possedere più le ali.
L' ennesima distrazione gli costò cara, anche se, almeno inizialmente, non in maniera diretta.
Il NATURAL WALL aveva difeso efficacemente il god warrior di Amethist solo per qualche istante dall' attacco congiunto dei due angeli ma poi aveva ceduto condannandolo all' incubo che visse tenendosi la testa tra le mani.
Il nipponico guerriero aveva trapassato la spalla di Alixia facendola urlare di dolore non appena aveva accennato una reazione e all' agire di Sagitta Australis aveva tranciato a quest' ultima, con un solo movimento, una delle braccia per poi tornare subito alla gola della guerriera di Athena.
"Riproviamo..." urlò Tenzen rivolto ai due angeli. "Diteci quello che ci preme o questa saint sarà la prossima vittima del vostro tacere!"
I presenti avevano trascurato la presenza di Cooney e Foghain che però trascurarono le condizioni del compagno ferito gettandosi entrambi su Alasdair.
Le due braccia del guerriero di Ercole vennero afferrate dai due rinnegati.
Su una di esse si erano già avvolte le edere mortali dell' ogham lord di Nion.
"Ci tieni alla tua donna?" disse sibilando il guerriero di Lugh. "Convincili!"
Pioggia non parve neppure voler sentire il ricatto e con sorpresa di tutti si gettò con estrema rapidità nel pozzo anche se difficilmente il suo gesto avrebbe mai potuto salvare la bambina.

Atlantide. Porto secondario (Lucifer e Kagaho)

Non vi fu l' unione di cosmi che aveva auspicato Lucifer perchè il solo che riuscì ad intervenire, misteriosamente ancora indisturbato, fu Kagaho.
E avvenne il miracolo! O semplicemente ciò che doveva essre...
L' agire di Shaka e Lucifer mostrò come in effetti la parvenza di indistruttibilità di costoro fosse per l' appunto solo tale e superati come ogni altro guerriero nell' utilizzo del cosmo potevano anche loro essere battuti come ogni altro.
Lucifer avvertì comunque una tremenda fatica nel far germogliare le piante necessarie al suo colpo, per un attimo fu sul punto di rinunciare a tutto convinto di essere entrato in un 'territorio' che non poteva essere più il suo, ma lui era un sacro guerriero e dovevandare avanti ad ogni costo.
All' improvviso le sue forze di controllo sui vegetali iniziarono a prevalere e Custos Messium tentò un colpo che parve agire direttamente sulle energie vitali del guerriero di Demetra, l' ASSISTERE IMBELLE ALLE 4 STAGIONI.
Ma quando il settimo senso dell' augure raggiunse le vette che si era prefissato forte anche sì dell' apporto dello spectre di Bennu, tutto precipitò per il saint delle costellazioni dimenticate.
L' esplosione fu talmente forte da distruggere praticamente ogni costruzione nei pressi.
Custos Messium riuscì forte di chissà quale potere a rimanere in piedi in quella devastazione ma fu solo inutile apparenza.
La sua armatura tanto magnifica era un cumulo di pezzi inservibili e il suo corpo troppo martoriato per essere ancora 'utilizzabile'.
Il saint cadde morto dedicando al suo uccisore un ultimo sguardo che a Lucifer pare addirittura paradossalmente felice, rispettoso nonostante tutto.
I combattimenti si bloccarono ancora una volta tutti all' unisono.
E tutti coloro che erano rimasti dei dieci re,o quasi, scomparvero in varchi dimensionali.
Solo Ceneus e Polophilax parvero rimanere ma quando l' avversario di Isaac scomparve lasciando il marine semi-congelato e del tutto privo del suo scale, anche l' ultimo dei maggiori guerrieri di Cerne lasciò il campo di battaglia.
Solo poche parole di commiato erano state lasciate al guerriero di Poseidone: "Non sei pronto per Cerne e non giungere all' acropoli finchè non avrai compreso questa lezione! Là non ti risparmierò più!"

Atlantide. Primo Ginnasio (Mime)

"Avverto la gentilezza nel tuo cosmo cavaliere..., tu sei uno di coloro che preferirebbe non combattere e in parte per me è lo stesso... Ma il mio compito come hai detto tu è istruire, dare l' esempio, e io credo in ciò che faccio almeno tanto quanto te! Che insegnamento darei a tutti loro lasciandoti passare? Mettere il mio egoismo dinanzi all' ideale che dovrei e dovrebbero seguire? Che insegnamento darei loro accettando le tue parole, che son sicuro verranno, di allearci contro il male comune che minaccia Cerne? L' essere incapaci di scegliere da sè la propria strada per pendere dalle parole di altri, di aver sempre bisogno di qualcuno che pensi per loro? Quanti di voi hanno dovuto sconfiggere i propri maestri per raggiungere il rango di sacro divino guerriero? Quanti vostri predecessori sono dovuti morire per mostrarvi la giusta strada? Io sarò sempre con tutti loro, che io vivo o che io muoia..., in ognuno dei casi il mio ultimo insegnamento resterà scritto in eterno nella loro mente, così più che in ogni altro modo! Ed infine..., non pensi che i vostri dei tutti desiderino proprio combattimenti come il nostro? Quanti pensi resteranno insensibili alle vostre vittorie e quanti troveranno in esse la strada da seguire che porta proprio verso di loro? Quanti troveranno accettabile il giogo divino in favore di maggiore potere, quello che mostrate loro di possedere? Per questo io combatterò, per dimostrare che al potere divino ci si può opporre anche come comuni mortali, pur essendo consci della propria inferiorità!"

Atlantide. Guarnigione Beta (Mur e Sid)

Il teletrasporto non parve essere inibito a Cerne, o perlomeno così parve nell' arco di spazio che il gold saint di Aries e il god warrior di Tiger percorsero in tal frangente.
Avvertirono di aver superato il cosmo di Mime, ormai alle loro spalle e si ritrovarono davanti all' ingresso di una guarnigione semideserta, vista l' ora, e come se la loro presenza non richiedesse eccessiva preoccupazione.
Le case e i templi in quel punto erano talmente ammassati da rendere difficile l' identificare l' esatto ingresso di quel luogo ma tutta la luce presente, pur non essendo per nulla poca, pareva essere calamitata dall' armatura dell' uomo che stava davanti loro.
Il gold saint di Aries lo identificò come uno di coloro che erano apparsi direttamente nelle Dodici Case, giungendo a quella di Aquarius protetta da Hyoga senza impedimento alcuno.
Il cloth era indubbiamente derivato, o matrice stessa, di quello di Musca ma era completamente trasparente.
Presentava, a differenza di quella del silver saint, anche delle ali così sottili da lasciar dubbi sulla loro efficacia e l' elmo era provvisto di appendici simili agli occhi dell' insetto ma sproporzionatamente grosse.
Fu però altro ad attirare le attenzioni del custode della Prima Casa.
Ricordava il combattimento descritto dal gold saint di Aquarius e di come le appendici, sicuramente estranee al cloth, presenti sullo spallaccio sinistro e sul bracciale destro del saint delle costellazioni estinte, Musca Borealis se ricordava bene..., fossero state utilizzate per rendere inutili le energie fredde del custode dell' Undicesima Casa.
Sottovoce si rivolse dunque a Sid con sicurezza: "Colpi criocinetici contro di lui sono del tutto inutili!".
"Chi comincia? Il guerriero di Athena dalla proverbiale difesa o quello di Odino, agile tigre del nord?" disse senza scomporsi eccessivamente Musca Borealis.
 
Contacts  Top
view post Posted on 8/7/2012, 16:01
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLIII - IL SAMAEL

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 1.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Linea delle Colline (Neferata e Whimber)

I venti magici non sembravano per nulla voler sorridere allo spectre di Bat.
Il mago lo superò in velocità e in possanza stringendogli il collo fra le sue mani.
Prevedibile il suo successivo tentativo del TOCCO DI POLVERE ma col secondo tentativo, finalmente, Whimber raggiunse il dominio nel dannato campo magico su cui entrambi stavano strenuamente lottando.
Le saette di energia oscura eruppero dagli occhi del guerriero di Hades colpendo il viso il mago avversario sino a prosciugarlo di tutto ciò che fosse materia vivente.
Il corpo del necromante cadde al suolo senza porre più resistenza alcuna.
Sia Neferata che l' unico mago sopravvissuto guardarono comunque con poco interesse la sua vittoria.
Solo dopo qualche istante il loro 'tutore' degnò entrambi di qualche parola.
"Non sarà così facile contro però un sacro guerriero..., il cosmo che indubbiamente possedete fornisce una resistenza naturale ai colpi di natura magica e la sola MALEDIZIONE DEL TEMPO pare essere utile come una sorta di veleno instillato in loro, almeno sino a quando chi l' ha lanciata rimanga in vita... Comunque anche il resto può ferire chiunque di loro, dei compresi, e a lungo andare fare comunque la differenza! Ora però andiamo, è giunto il tempo che incontriate colui che vi ha resi tali!"
Un varco di teletrasporto inghiottì tutti e tre.

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

Tutti i guerrieri investirono all' unisono il diavolo cercando al contempo di utilizzare colpi precisi per non rischiare di colpire Edward, fulcro del loro piano d' attacco.
Se per Io col QUEEN BEE'S STINGER, Shun con il THUNDER WAVES e Ikki con il PHOENIX GENMAKEN non parvero esserci problemi ad unirsi al colpo di Khaled, gli altri dovettero limitarsi a garantire il loro apporto cosmico ai compagni non avendo colpi adatti.
Non fu facile stabilire subito l' esito dello scontro almeno finchè Edward non apparve al fianco dell' essere infernale chiudendo la mano su quella di quest' ultimo senza incontrare resistenza alcuna.
Fu Shun a svelare subito l' arcano osservando la sua catena piantata nel terreno.
"Non è lì, si trova sottoterra!"
"Sicuri?" disse il diavolo fissando faccia a faccia il marine di Seadargon. "Comunque a me sta bene! Tienile tu per me queste!"
La scorza poggiò il palmo contenente le sei sfere sul pettorale dello scale di Edward facendole svanire in esso come se all' improvviso la sua figura avesse riconquistato tutta la sua concretezza.
"Non posso affrontarvi tutti insieme, nè è mia intenzione! Non posso semplicemente oppormi al patto che prevede il mio agire in cambio di un' anima..., soprattutto se questa è immortale! Sconfiggete lui e potrete affrontare me al pieno delle mie forze. Voi siete quelli leali, vero?"
Quindi si rivolse al solo Edward: "Comunque noi ci ritroveremo ancora, vero? Porta almeno uno dei due angeli con te, te ne prego!"
Dopo poco la scorza svanì nel nulla senza che addirittura venne avvertita l' apertura di un varco dimensionale.

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alasdair, Giulio e Alixia)

"Siamo in due cavaliere..." disse Cooney rivolto ad Alasdair come a segnalargli la sua impossibilità a liberarsi.
Ma la furia del guerriero di Ercole era ormai stata portata all' estremo.
La fiammata incenerì subito le edere che lo stavano minacciando e scaraventò via i due traditori.
Il guerriero di Lugh apparve subito come quello messo peggio, probabilmente a causa delle sue stesse edere che lo avevano tenuto 'ancorato' sino all' ultimo ad Alasdair, e privo delle sue protezioni che si erano praticamente sciolte mostrò subito orribili ferite.
Foghain aveva invece mollato la presa in tempo e aveva usato un suo colpo offensivo per tramutarlo in qualcosa di difensivo.
Il suo DESTRUCTION WHEEL si rafforzò con le fiamme dello stesso eroe e lui non sembrò essere stato particolarmente ferito.
Alberich espanse a dismisura il suo cosmo.
Il NATURE UNITY che lanciò non solo impedì all' angelo di portare il suo attacco ma lo colpì tanto duramente da frantumargli il pettorale della sua armatura.
"Allora angelo, non facevi meglio a dire ciò che volevamo?"
Un lampo piumato emerse però dal baratro al centro dell' enorme stanza abbattendo il guerriero di Odino.
Pioggia era piombato su di lui e letteralmente seduto sul god warrior aveva preso a fissarlo con un odio negli occhi che mai nessuno dei presenti, tranne forse Giulio, avrebbero mai potuto pensare potesse comparire su un viso angelico.
"Per te la morte è troppo poco! Tu devi soffrire per l' eternità guardando dentro a te stesso! DIO PURIFICATORE!"
Cooney cominciò ad inveire contro il cauldron warrior di Will 'O Wisp attribuendo a lui la colpa dell' accaduto ma quando il nome di quest' ultimo venne pronunciato ad alta voce dallo shinobi di Daikokuten, entrambi si voltarono verso di lui giungendo quasi a trascurare la presenza di Alasdair.
Tenzen aveva pagato cara la distrazione di essersi concentrato sull' andamento degli altri scontri e si era visto privare della sua arma dalla silver saint che non aveva esitato ad usarla su di lui.
Un preciso colpo all' addome lo aveva trafitto da parte a parte costringendolo ad inginocchiarsi ai piedi di Alixia.
Nonostante la sua posizione fosse quella di un condannato a morte per decapitazione nulla avevano lasciato trasparire i suoi occhi.
"E' la fine..." aveva detto in maniera però sarcastica. "Ora, Foghain!"
I cosmi di tutti i traditori confluirono sul guerriero di Morrigan.
"ANNAWYN MIST!"
Il colpo dimensionale ultimo, la trappola a cui tutti, amici e nemici sarebbero stati condannati per l' eternità!

Atlantide. Porto secondario (Lucifer e Kagaho)

Nonostante l' oscurità della notte i sacri guerrieri che erano rimasti dopo lo scontro contro i dieci re proseguirono lentamente seguendo il percorso destrorso.
Avvertivano gli altri guerrieri combattere davanti loro e dovevano solo decidere se aiutarli nella lotta o proseguire verso le numerose emanazioni cosmiche che comunque avvertivano presenti ancor più avanti.

Atlantide. Primo Ginnasio (Mime)

Mime dedicò uno sguardo ai loro prossimi spettatori.
Erano fanciulli non più grandi di quanto lui o qualunque altro sacro guerriero fossero stati al momento di indossare un' armatura indice del loro status.
Sguardi misti che andavano dal severo al commosso ma attenti, decisi, consapevoli di tutto ciò che si sarebbe scatenato di lì a poco, dell' importanza del momento.
Dunque Ctea leo palatinus fu il primo a muoversi, attento e preciso come solo una fiera nel momento dell' agguato sapeva essere.
"RABBIA DEL LEONE!"
L' icona energetica di un immensa fiera si manifestò alle sue spalle scagliandosi sul musico di Asgard.

Atlantide. Guarnigione Beta (Mur e Sid)

"Se mi hai riconosciuto..." disse Musca Borealis svanendo in un varco di teletrasporto insieme al gold saint di Aries.
"...non hai capito nulla della mia potenza!"
Il saint delle costellazioni dimenticate intuì misteriosamente la destinazione scelta dal cavaliere di Athena e lo anticipò per poi colpirlo con un potente calcio che riuscì a incrinare la sua gold cloth scagliandolo lontano!
Quanto diavolo era potente costui che era giunto a tanto senza una vera e propria tecnica segreta?
Senza neppure rialzarsi il custode della Prima Casa passò a un attacco diretto con lo STARDUST REVOLUTION.
"VISIONE RETICOLARE!"
La rappresentazione cosmica degli occhi dell' insetto rappresentati sull' elmo si manifestò prorompente alle spalle del guerriero che con incredibile maestria evitò il colpo a lui diretto.
"Ora tocca a me, però..., VERTICI INVISIBILI!"
Un notevole numero di mosche apparve dalla manifestazione cosmica dell' insetto da cui il nemico di Mur traeva la simbologia precipitandosi su di lui.
Sid stesso fu sul punto di reagire in quel momento, vedendo il compagno in difficoltà, ma era già dall' inizio dello scontro che diverse mosche avevano preso ad infastidirlo e in qualche modo avvertì che quelle non avevano nulla a che fare con lo scontro in atto.
Fu un attimo, fortuna o sesto senso che fosse, sicuramente non emanazione cosmica visto che non aveva avvertito nulla sino a un attimo prima, ma tra le ombre della notte qualcosa si mosse..., non erano soli, qualcuno li stava osservando!

Atlantide. Necropoli sotterranea (Neferata e Whimber)

Di primo acchito parvero trovarsi in una semplice cripta ma i due spectre si zittirono presto quando ne intuirono la vastità.
Non era quella una semplice tomba sotterranea..., essa appariva come una vera e propria cittadina nascosta!
In realtà più che la vastità era qualcos' altro ad aver attirato la loro attenzione..., la puzza!
Forse come spectre avrebbero dovuto avere le nari abituate in tal senso..., ma l' olezzo di morte che regnava lì era fortissimo!
Ma non si trattava di semplice di odore di cadaveri, piuttosto di qualcosa che poteva descriversi come l' incombere di un' atavica paura su di loro riconosciuta come tale dal senso dell' olfatto, quello che nel regno animale poteva carpire il senso del pericolo prima di ogni altro!
Persero presto il conto di quante stanze e cunicoli avessero passato o di quanti ghoul avessero incontrato intenti a cibarsi dei cadaveri sin troppo freschi da cui stavano strappando ogni sorta di pezzi di carni e interiora marcescenti, ma di una cosa furono sicuri..., loro sapevano dove andare!
Con il mago o meno al loro fianco, vi era qualcosa in quella oscurità che li attirava irresistibilmente a sè!
E giunsero quindi in una zona dove il numero di ghoul si era ingigantito a dismisura e al contempo avevano iniziato a comparire numerosi simboli di natura magica che loro, 'maghi' appena investiti, non riuscivano naturalmente a riconoscere ma che formavano indubbiamente una sorta di potenti sigilli tesi a tenere lì qualcosa.
Infine una grande stanza con i sigilli che ne ricoprivano l' intera superficie interna, pavimento, pareti e soffitto in toto!
Dentro almeno una quarantina di ghoul ma fra loro uno sembrava emergere su tutti gli altri per le dimensioni.
Possibile che fosse quello l' oggetto della loro chiamata?
Quando costui alzò gli occhi per fissarli ne ebbero conferma, era un vampiro strigoi così come tutte le loro fonti di quando erano meri esseri umani avevano saputo descrivere senza errare troppo...
Anche se era molto simile, quell' essere era al contempo diverso dalle creature che lo circondavano...
Il suo corpo pur deforme e contorto come gli altri, era per l' appunto molto più grande e possente e i suoi lineamenti ricordavano più il muso di un pipistrello che un viso pur distaccatosi dall' umanità di cui avevano comunque goduto coloro che lo circondavano.
Ciò che però più colpirono Neferata e Whimber furono i suoi occhi verdi, colmi di una folle e malvagia intelligenza e quando si mosse verso di loro notarono altri interessanti particolari.
Aveva solo quattro 'dita' per mano ma il pollice era ridotto ad artiglio e dalle tre restanti dita le affilate unghie si incurvavano verso il basso per non meno di mezzo metro.
Era privo di capelli e al loro posto come macabra parodia parevano esserci strane propaggini di pelle rivolte verso la nuca.
Il 'quadretto' poteva dirsi concluso con la scoperta di appuntite protuberanze ossee provenienti dalla parte dorsale delle sue vertebre e un teschio completamente ripulito che portava al collo assicurato in maniera molto provvisoria da una corda lercia.
L' essere improvvisamente urlò tanto forte da far fare un passo indietro ai tre ospiti e quindi con voce soffocata si rivolse ai due spectre: "Voi sareste i due nuovi acquisti..., ma cosa volete in realtà da me?".
Il sorriso che apparve sul suo viso cercando di rimuovere la sua deformità spense quasi in maniera ipnotica il fiato dei due guerrieri di Hades.
 
Contacts  Top
view post Posted on 15/7/2012, 12:48
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLIV - LACRIME

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 1.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Giungla a scaglie (Edward e Khaled)

"Siete giunti sin qui e ancora non sapete chi è il deux ex machina? Quanto a lungo pensate che un essere immortale possa accettare una punizione eterna? Atlante è semplicemente stufo, e se 'pizzicato' sulle giuste corde può trovare la forza di ribellarsi al suo destino! Lui ha scelto e anche noi... Non è lui in realtà in prima persona ad avermi evocato, ma consideratelo come dio dell' Ateismo..., ha numerosi seguaci qui, vero? ...Che mi liberiate o meno da uno dei suoi sottoposti non importa, io avevo un compito e già l' ho svolto..., non ho paura di tornare indietro tronfio della mia impresa, solo vorrei che fosse un angelo a fornirmi di gentile invito, o almeno a provarci! Ah, ah, ah! ...Due diavoli amici? Pensi che sareste ancora tutti qui se noi combattessimo uniti? Quanti di voi hanno combattuto Asmodeus e quanti hanno vinto? Tipico di voi umani non imparare mai dai vostri errori! ...Sconfiggere il samael? E io cosa ci guadagnerei in cambio? Nessuno di noi fa nulla in cambio di nulla! Davvero non lo sapevate? ...E il mio nome..., il mio nome..., io sono Mirion, emissario di Lucifugo, Cavaliere Commendatore, Lupo Infuocato! E chi sia tu a me non importa..., il tuo nome non ha significato per la tua anima! ...Magia? Certo che la possiamo usare..., l' abbiamo inventata noi! Ah, ah, ah! ...Riguardo ai poteri dimensionali che ho riposto in te..., può un cesto pieno di uova dirsi gallina? O un sacchetto di monete farsi pietra preziosa?Ah, ah, ah!..."
Queste erano le parole che ancora frullavano nella testa di Edward mentre avanzava nei canali circolari di Cerne, le risposte ai suoi dubbi chiare non meno di quanto fossero le frasi sbiascicate da una qualunque divinità ma piccoli indizi strappati dalla sua abilità oratoria.

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alasdair, Giulio e Alixia)

Indubbiamente la strategia dei sacri guerrieri traditori non prevedeva una falla dal punto di vista 'angelico'.
Nessuno di loro aveva vissuto l' esperienza di combattere contri i poteri appannaggio delle legioni di Dio e ciò costò loro estremamente caro!
Misteriosamente all' interno delle profonde nebbie nessuno di loro si era mosso e si muoveva di un millimetro mentre Giulio avanzava verso Foghain con passo deciso.
La nebbia attorno a lui era strana, come se fosse palpabile, quasi concreta, ma il legionario avvertì come questa sfiorasse anche mente e spirito.
Era certo che senza il potere della verità, libertà e giustizia avrebbe subito un bombardamento psichico simile a quello della conoscenza nello Zebul e forse addirittura peggio!
Comunque lui avanzò e avvertì l' arrivo di Hyoga e Tim, l' urlo del primo che invitava tutti a non muoversi, ma lui era inarrestabile e il suo colpo sorprese probabilmente ogni singolo guerriero rimasto laggiù, naturalmente Foghain in primis...
La freccia velenosa del cavaliere sul bianco cavallo trafisse l' armatura e il corpo del guerriero di Morrigan che riuscì ad emettere solo un suono gorgogliante prima di cadere al suolo privo di vita.
Analogo destino incontrarono gli altri guerrieri.
Ormai privo delle sue protezioni Cooney non aveva possibilità nè di fuga nè di difesa ma Alasdair parve stranamente ricorrere a qualcosa di mai tentato prima invece di andare sul sicuro e rischiò di farsi sfuggire l' occasione.
In qualche modo i minerali ostacolarono comunque quel tanto l' agire dell' ogham lord da dare la possibilità al sopraggiunto gold saint di Aquarius di chiudere i conti con un AURORA EXECUTION.
Tenzen parve accennare una reazione ma la silver saint di Sagitta fu più rapida e gli incise profondamente il collo staccandogli praticamente la testa.
Solo Alberich pareva dunque essere rimasto in vita del gruppo di biechi guerrieri.
Pioggia si levò da sopra di lui giusto per accorrere da Sagitta australis, ormai allo stremo delle forze per la copiosa emorragia.
Il god warrior di Amethist piangeva come un bambino, abbracciato alle sue ginocchia, ormai perso nelle realtà dell' 'incubo' che gli era stato imposto.
"Tua figlia è morta!" disse l' arcangelo senza aver il coraggio di guardare la madre negli occhi. "... ed è solo colpa nostra..." aggiunse fissando con occhi lucidi il compagno Giulio.
il suo sguardo era ora tornato nella normalità, scevro dalla abnorme volontà guerriera che poco poteva discostarsi dalla vendetta e dalla rabbia.
Lacrime scesero anche dagli occhi di Alixia ma quando tentò di abbracciare la donna atlantidea, questa le svanì dalle mani teletrasportandosi.
Sagitta Australis fu su Alberich in un lampo, prese qualcosa dalla sua armatura con l' unica mano che le restava e lo frantumò quindi, prima che altri potessero intervenire si materializzò sul pozzo.
"Non mi interessa il tuo pentimento..., non mi interessa la pena a cui ti hanno sottoposto..., mi interessa solo che ora non puoi più teletrasportarti!"
Afferrando saldamente il guerriero di Odino per il collo e cingendolo con le gambe, Sagitta Australis si lasciò cadere avvinghiata insieme a lui.

Atlantide. Primo Ginnasio (Mime)

L' icona del leone generata dal saint delle costellazioni dimenticate si rivelò possedere un enorme potere penetrante nonostante le dimensioni.
La BARRIERA DI CORDE non resse e quando Mime si accorse che l' attacco del suo avversario puntava direttamente alla sua lira fu costretto a difendere il suo strumento con una delle braccia.
Il bracciale si frantumò sotto la pressione delle fauci della fiera ma il braccio non parve subire particolari ferite.
Mentre Ctea leo palatinus zittiva gli spalti con un gesto, il musico di Asgard pensava stizzito al potere che la tecnologia atlantidea dava ai loro guerrieri amplificando enormemente il loro reale valore.
Ma il suo sguardo andò al terreno poco distante dai piedi del suo avversario..., là giaceva ciò che probabilmente avrebbe dovuto fare la differenza!
Il suo avversario non aveva mai accettato la disparità di poteri!
"Forza guerriero, ora tocca a te! Mostrami cosa sai fare!"

Atlantide. Guarnigione Beta (Mur e Sid)

In realtà Mur non vide nessun colpo impattare sulla sua poderosa difesa di cristallo.
Da esperto guerriero quale era, il suo stupore si tramutò in attenta e fruttuosa osservazione.
Se nessun colpo era stato a lui diretto, voleva dire che Musca Borealis si era trincerato anch' esso dietro un invisibile barriera, o stava escogitando una trappola di natura dimensionale ai danni dello stesso custode della Prima Casa!
Visto che il suo avversario aveva lanciato il colpo con una chiara apparenza offensiva era più logico propendere per la seconda ipotesi e per verificarne l' autenticità, Mur non aveva che da concentrarsi sulle eventuali aperture dimensionali presenti nella zona.
E sia Tiche che Athena dipinsero un sorriso sul viso del gold saint..., sia lui che il CRYSTAL WALL erano stati rinchiusi in una sorta di gigantesco cubo dimensionale!
Qualunque colpo avrebbe probabilmente il gold saint di Aries indirizzato al suo avversario sarebbe stato perlomeno perso in chissà quale porzione dell' Annawyn e magari pure restituito al mittente!
Il cavaliere di Athena osservò i vertici del cubo perdersi nel buio della notte...
Dubitava che Musca potesse attaccarlo con altri colpi senza abbassare quel costrutto invisibile ma..., con sgomento Mur scoprì un' altra particolarità del colpo che a suo malgrado aveva 'ricevuto'..., il cubo si stava, seppur molto lentamente restringendo attorno a lui in ogni direzione, pure dall' alto!
Se era un avversario che Sid voleva, venne subito accontentato e per qualche istante si convinse di trovarsi di fronte alla versione atlantidea di un cavaliere ombra asgardiano.
Il god warrior quasi si stupì del suo stesso pensiero mentre vedeva le mosche attorno a lui cadere congelate.
Come poteva paragonare ciò che stava vivendo con il particolare rapporto che aveva avuto con Bud?
Strinse rabbioso con sè stesso talmente i pugni da far scricchiolare l' armatura su sè stessa.
Comunque il misterioso cavaliere uscì dalle ombre dimostrandosi sin troppo simile a colui che stava affrontando Mur.
L' armatura era identica ma se l' altra era trasparente e sembrava richiamare su di sè la luce, questa era la versione 'oscura', anche se Sid ebbe la netta impressione che non fosse del tutto nera ma color carne marcescente!
L' odore poi che costui emanava, nonostante la distanza che ancora separava i due, lasciava pochi dubbi sull' esattezza del paragone del god warrior di Tiger.
Se uno era Musca Borealis, costui non poteva che essere Musca Australis!
Lo sguardo malsano del nuovo giunto con le pupille iniettate di sangue durò un attimo, una specie di luccichio e il suo repentino attacco senza parola aggiuntiva proferire.
"COLPO LEGGERO!"
Il pugno di Musca Australis si illuminò di luce argentea mentre la sua emanazione cosmica proseguiva verso il cavaliere di Odino.

Atlantide. Guarnigione Delta (Lucifer e Kagaho)

Il primo cosmo nemico scevro da combattimenti che l' augure di Demetra e il suo seguito avvertirono si trovava all' interno di un edificio su cui svettava il simbolo greco riferibile al numero quattro, il delta.
Lucifer fece per avanzare da solo ma Isaac lo affiancò sin dall' ingresso.
"Non sei al massimo delle forze..., io ti assisterò e prenderò il tuo posto se necessario! Non sappiamo a quanto ammontino esattamente i ranghi avversari e dunque ci serve ogni aiuto possibile, onorevoli o meno che siano le nostre gesta da qui in avanti!".
Attraversarono diversi cortili in quello che appariva quasi come un labirinto di edifici indubbiamente utilizzati per l' addestramento delle future generazioni, neppure l' ordine di Ares poteva forse vantare tanta magnificenza!
Il cosmo che faceva loro da guida non parve comunque mai spegnersi e manifestò sempre chiaramente la sua posizione.
Non fu quindi difficile trovarsi davanti a un' armatura che era una delle più strane che avessero mai visto.
Vi era la figura geometrica di un quadrato tagliato dalle due diagonali che si ripeteva più volte su di essa e il bizzarro elmo pareva più una feluca che una protezione reale.
Strisce di metallo di forma semicircolare e completamente rettilinea ricoprivano poi rispettivamente la giunta tra pettorale e addome e i due bracciali dal mignolo della mano sino alla spalla corrispondente.
Il nuovo guerriero sorrise ai due ospiti senza scomporsi eccessivamente.
"Il Kraaken..., e la venuta della Primavera..., notevoli simbologie! Ma sapranno coesistere tra loro?"
Di fronte alle perplessità 'oculari' dei due si decise a presentarsi.
"Io sono Quadrans Muralis, colui che nella conoscenza delle stelle troverà la forza di affrontarvi entrambi!"
Gli altri proseguirono, solo Kagaho sembrò attardarsi.

Atlantide. Necropoli sotterranea (Neferata e Whimber)

Il vampiro fissò i due spectre con occhi talmente umani da risultare fastidiosi circondati dal suo grottesco corpo.
Quindi parlò loro con tono questa volta estremamente mellifluo: "Tutto piuttosto semplice..., l' unica cosa è la questione del padrone..., senza di me tornerete ad essere nulla e con me sarete costretti ad obbedire a ogni mio volere! Anche se vi vedo piuttosto predisposti a seguire la mia via senza bisogno di chiedervi nulla..."
A un suo gesto un gruppo di umani comparve dalle ombre.
"Hanno finito col guaritore?" chiese loro
"Sì, è a nostra disposizione!" gli venne risposto.
"Bene..., nulla in contrario a uccidere un guerriero di Asclepio, vero? Voglio vedere cosa potrete fare contro un sacro guerriero ora che siete in possesso sia di cosmo che di magia!"
Kiki?
Voleva che uccidessero il fratello di Mur?
In effetti dopo qualche minuto comparve un altro umano, evidentemente non appartenente al seguito del diavolo e quindi al gruppo dei necromanti, in compagnia di Aretephilios.
Lo sguardo del guaritore appariva però in effetti strano, come sottoposto a una forma di lavaggio del cervello, e i suoi paramenti resistenti tanto quanto un bronze cloth erano ora del tutto neri, come se indossasse una forma di black cloth!
Come le catene che gli bloccavano i polsi gli vennero tolte, egli passò immediatamente all' attacco, in netto contrasto con la sua indole sempre estremamente pacifica.
"INTERNAL HUBHUB!"
Sia Neferata che Whimber avvertirono un forte calore emanarsi dall' interno dei loro corpi.

 
Contacts  Top
view post Posted on 22/7/2012, 19:51
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLV - AVANZATA INARRESTABILE

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 2.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Il pozzo delle 1000 direzioni (Alasdair, Giulio e Alixia)

Hyoga e Tim tentarono di distrarre gli altri che avevano vissuto con maggior tristezza la dipartita delle due donne di Atlantide citando con poca convinzione gli avversari che avevano affrontato.
Il messenger si era rivelato il solito osso duro portando alla spossatezza il suo avversario e dando tutto il tempo al gold saint di Aquarius di terminare il proprio scontro per poi tornare e porre la parola fine anche su quello che stava affrontando lui.
Se quello di Hyoga si era rivelato un nemico 'classico' secondo i canoni di quelle terre, rispondendo alla simbologia della costellazione scomparsa di Urna, quello sfinito da Tim era del tutto atipico.
Non era un atlantideo in effetti, neppure umano, ma appartenente al folclore o alla mitologia nipponica da quel che pareva...!
In effetti segnalazioni su un eventuale coinvolgimento di forze avverse appartenenti al pantheon giapponese erano pervenute dall' ordine di Amateratsu e il problema pareva essere tanto grave da aver impedito a Houshu, l' unica che aveva avuto a che fare con un altro rappresentante di quello schieramento, di aver parte attiva nell' assedio di Cerne.
E lo aveva affrontato insieme a Tenzen!
Tim aveva descritto l' essere come una sorta di piccolo umanoide acquatico, vestito solo di uno striminzito perizoma, con alghe per capelli e con denti aguzzi come quelli di una sega circolare, paragone azzeccato perchè in effetti bizzarramente presenti sull' intero perimetro interno della bocca!
Nonostante l' incredibile potere difensivo del guerriero di Hermes, la sua armatura era ricca di segni che parevano appunto essere stati procurati da una lama affilata.
Le successive parole di Hyoga non furono per nulla rassicuranti.
"Una cosa mi è parsa chiara oltre alla sua forza che non so se fosse di natura magica o meno..., ma sicuramente non cosmica, lui voleva essere sconfitto! E dubito fosse per spirito di sacrificio..."
Un' ennesima forza avversa come se magia, saint delle costellazioni dimenticate e servi luciferini non fossero già sufficienti...!
Il gruppo di guerrieri traditori aveva indubbiamente fatto il suo compito nonostante gli fosse costato la vita...
Neanche Pioggia possedeva poteri taumaturgici e molti di loro erano feriti seriamente, sopratutto la silver saint di Sagitta.
Combattere uniti al di là delle rinomate virtù cavalleresche apparve dunque l' unica ipotesi accettabile...

Atlantide. Primo Ginnasio (Mime)

La risposta di Ctea leo palatinus al colpo di Mime fu sorprendente.
Come se il destino lo avesse messo di fronte esattamente al colpo che poteva controbattere, scatenò il suo PREDATORE SELVAGGIO.
Per ogni immagine illusoria che il musico di Asgard aveva evocato con lo STRINGER SHADOW, il saint delle costellazioni dimenticate rispose con una sua altrettanto efficace raffigurazione mentale.
Ma permaneva un aspetto per nulla trascurabile, Mime gli era indubbiamente superiore nell' uso del cosmo!
Per quanto avesse resistito alla componente illusoria del colpo, poco potè fare di fronte a quella preparatoria del successivo STRINGER REQUIEM.
In un attimo le corde della cetra di Mime si avvilupparono sul suo corpo frantumandogli quasi all' istante il pettorale dell' armatura.
Nonostante il dolore egli tentò in tutti i modi di liberarsi non guadagnando però altro che il restringimento della trappola ormai tesa su di lui.
Solo dopo le parole del guerriero di Odino parve calmarsi un attimo.
Un sorriso sarcastico si dipinse però sul suo volto.
"Tu cosa faresti al mio posto? Rinunceresti a quello in cui credi?"
Di fronte al silenzio di Mime proseguì indicando con la testa gli spalti: "A loro ho già lasciato quel che volevo..., a te una sola richiesta..., portali tutti fuori da Atlantide e falli tuoi allievi sino a che non li riterrai pronti a essere ciò che sei tu! Poi che scelgano da soli la propria strada! Insegna soprattutto loro ciò che chiamate settimo senso, non per la pericolosa superbia che porta con sè ma per mostrar loro la reale capacità di rinunciare alla propria vita pur di portar avanti il proprio ideale! Qui solo pochi hanno appreso quella proprietà non capendo però la cosa più importante, che la stanno usando nella maniera sbagliata rendendola sempre più vana! Non bisogna sacrificare la propria vita consci del fatto che non portandola al limite si può sempre essere curati un' altra volta, il potere a cui si aspira merita che si metta completamente in gioco! Quella è la vera forza, essere disposti a morire!"
L' ultima nota giunse al termine delle sue giuste parole.
Molti ragazzi saltarono giù dagli spalti.
Per un attimo Mime ebbe il timore di doverli affrontare ma semplicemente essi gli passarono accanto sollevando colui che fu il loro maestro portandolo via per i probabili onori funebri a cui era destinato.

Atlantide. Guarnigione Beta (Mur e Sid)

"Non è possibile! Come puoi superare noi atlantidei nei poteri del teletrasporto?!? Come puoi sfuggire alla mia trappola senza conoscerne i segreti?!?"
Parole vane mentre Mur si teletrasportava alle spalle di Musca Borealis.
L' elmo di Musca Borealis si spezzò sotto il potente successivo colpo del gold saint di Aries aprendo anche una ferita sulla testa del saint dimenticato molto meno profonda di quanto il cavaliere di Athena si sarebbe aspettato.
"Sono io che lo chiedo a te..., e ora? Ah, ah, ah!"
Musca borealis schernì il suo avversario.
"Quanti altri colpi con il settimo senso potrai portare? Quanti altri avversari potrai affrontare dopo senza il tuo fratellino a rimetterti in sesto? Non che importi molto comunque..., mi sarei aspettato molto di più da un riparatore di cloth del tuo calibro! Ma non ti sei accorto ancora di nulla?"
Il saint indicò prima Mur e poi il gomito della propria armatura.
Senza staccare gli occhi dal suo avversario il custode della Prima Casa tentò di sbirciare il proprio cloth nel punto indicatogli.
Non ne era certo, visto che senza levarsi la protezione non poteva guardarsi comodamente in quel punto, ma era come se venature nerastre stessero procedendo da lì risalendo il bracciale.
"Ancora nulla?" lo sbeffeggiò nuovamente Musca Borealis.
"E' solo questione di tempo..." aggiunse il saint delle costellazioni dimenticate indicando ora Sid ormai impegnato nello scontro.
Sull' armatura scura del guerriero di Odino non era facile scorgere ciò che stava accadendo..., ma vi erano evidentemente delle zone più scure che come entità viventi stavano cominciando a ricoprirla interamente.
Una lontana 'lampadina' si accese nella mente del gold saint di Aries.
Sussurrò appena ma Musca Borealis gli sorrise applaudendo.
"La maledizione di Athena sulle black cloth! L' avete riprodotta..., i dieci re con quegli strani aggeggi l' hanno indotta in noi!"
Musca rise sguaiatamente passando ormai stufo delle parole al medesimo attacco visto prima.
Come se volesse ora semplicemente perder tempo parve circondarsi lui stesso dai VERTICI INVISIBILI.
In effetti la variante difensiva di quel colpo fu una fortuna anche per Mur ormai perso nella peggiore delle possibilità.
"Se avevano anche la maschera dell' Isola della regina Nera sarebbero presto stati guai per tutti loro! Il possessore della maschera avrebbe potuto controllare tutti i black saint vecchi e nuovi, indipendentemente dal loro valore, come la più potente delle illusioni mentali!"
Il colpo di Musca Australis si dimostrò inutile tanto quanto rivelava il nome ma il rumore metallico che provenne poco dopo dall' armatura delle costellazioni dimenticate pochi dubbi lasciò intendere sul fatto che ora egli volesse fare sul serio ricorrendo ai poteri della tecnologia atlantidea.
"PUNTURE INSIDIOSE!"
Uno sciame di mosche oscurò per un attimo la vista su Musca Australis almeno finchè queste non si lanciarono all' unisono contro Sid.
La modifica apportata al BLUE IMPULSE non riuscì a fermare completamente lo sciame che, stranamente per il gruppo di insetti da cui era formato, produsse diverse punture sul viso e sulle parti scoperte del corpo del god warrior.
Era come se semplicemente gli insetti si fossero però sfracellati contro di lui riversando le loro schifose budella sulla sua pelle.
Poco rassicuranti furono però le parole di Musca Australis.
"Mai visto le mosche pungere vero? E invece deporre le loro uova dentro il corpo umano con tale velocità? Ah, ah, ah! Hai perso cavaliere, le larve ti divoreranno dall' interno ora!"
Comunque sia il saint delle costellazioni dimenticate sembrava non essere intenzionato ad attendere quella macabra rappresentazione.
"Vediamo ora se imparerai a conoscere anche questo! COLPO LEGGERO!".

Atlantide. Guarnigione Delta (Lucifer)

Prima ancora di entrare nel vivo della lotta, Isaac aveva risposto all' augure di Demetra facendogli notare che le loro peculiarità si sarebbero ostacolate a vicenda solo nel caso di colpi combinati.
Ma perchè basarsi solo su di essi?
Loro erano uniti da un comune ideale, combattevano insieme, avevano saputo unire i cosmi indipendentemente dalla diversità degli ordini rappresentati, uno poteva tranquillamente lanciare uno dei suoi colpi e l' altro donargli il suo cosmo soverchiando ogni tipo di dannato potere atlantideo.
E non vi era anche la possibilità di attaccare a tradimento una volta che il loro nemico era impegnato in una lotta uno contro uno?
Era davvero tanto peggio dal punto di vista morale di attaccarlo così come stavano facendo ora in disparità di forze?
Comunque l' accordo deciso dal guerriero di Demetra parve accontentare entrambi.
Il WIND STORM e l' AURORA BOREALIS parvero coesistere perfettamente.
Nonostante le indubbie capacità tecnologiche presenti anche in quel guerriero, poco potè di fronte alla decisione di due avversari.
Aveva tentato di innalzare una difesa di tipo dimensionale con la DISTANZA INTERSTELLARE ma il pettorale della sua armatura e i bracciali erano andati completamente distrutti.
Lui era però praticamente illeso!
"Ve l' avevo detto, anche due contro uno senza il settimo senso siete nulla! POSIZIONE CERTA!"
Nonostante il suo cosmo si fosse notevolmente ridotto e mai avrebbe sopportato un colpo dell' identica portata, Quadrans Muralis lanciò dunque il suo attacco come sottile raggio di luce.

Atlantide. Guarnigione Epsilon (Giulio e Kagaho)

Indubbiamente la cinta di terreno solido che stavano percorrendo in senso antiorario era dedicata, tranne il ginnasio in cui stava combattendo Mime, alla difesa concreta innalzata dai soldati che avevano lì le loro principali sedi militari.
Guarnigione dopo guarnigione Giulio si fermò davanti a quella su cui spiccava il simbolo epsilon.
Tim aveva scelto di essere il suo compagno mentre Hyoga proseguì apparendo sempre più irritato, impaziente di incontrare Polophilax che da quanto aveva appreso aveva fatto ancora la sua comparsa affrontando Isaac, come se volesse superbamente affermare il suo assoluto dominio sulle energie fredde.
L' enorme cortile in cui si ritrovarono l' angelo e il guerriero di Hermes sembrava del tutto deserto, ma da uno dei dormitori emerse il solo saint delle costellazioni dimenticate che avrebbero dovuto inevitabilmente affrontare.
L' armatura era piuttosto anonima ma tranne il collo e il viso non sembrava mostrare parti scoperte.
Indubbiamente caratterizzanti le notevoli protuberanze a fascia costituenti precisi angoli retti su entrambi i bracciali e gli schinieri.
Unite, queste potevano certamente rappresentare un preciso quadrato..., e un Quadratum era presente nelle costellazioni estinte.
A tal proposito la mente acuta dell' angelo andò concentrandosi sul fatto di come le costellazioni in effetti dimenticate fossero in realtà nella maggioranza dei casi più recenti storicamente delle 88 quelle volute da Athena come simbologia dei propri ranghi..., come potevano dunque rappresentare qualcosa da lei a dagli altri 'dimenticato'?
Le raffigurazioni che univano le stelle potevano benissimo essere infinite tanto quanto il loro numero ma gli astronomi e gli scienziati ottocenteschi potevano anche aver spinto il loro sguardo al di là di brecce dimensionali creando confusione sul reale presente e passato in ambito astronomico, o altra e più preoccupante possibilità..., se molti uomini innalzatisi sugli altri in sete di conoscenza fossero state in realtà spie di Atlantide già un passo sopra gli altri in cultura? Se in realtà nelle loro ipotesi astronomiche avessero espletato precise ricerche cosmiche e le avessero palesate in tal modo ai loro compagni sparsi in tutto il mondo?
Tim distrasse comunque Giulio dalle sue considerazioni.
"Qualunque cosa costui ci scagli contro, lascia che sia io a fare da bersaglio! Tu punta tutto sul contrattacco!"
L' angelo conosceva ormai il peculiare e indistruttibile potere difensivo del messenger..., nulla da obiettare dunque sulla sua idea di quella comune strategia.
Quadratum non perse tempo e portò subito il suo primo attacco.
"GEOMETRIA DEGLI SPIGOLI!"
Numerosissime figure geometriche di luce solida ricavate da quadrati in rotazione vennero lanciate verso i due sacri guerrieri.
Giulio era pronto alla lotta quando nel concitato passare di altri guerrieri al di fuori del luogo in cui stava combattendo avvertì qualcosa che non avrebbe voluto sentire proprio in quel momento..., stava passando un servo di Lucifero!
Non era il samael però..., era la scorza!
E anche Pioggia pareva ormai essere imbrigliato in un altro inutile scontro rispetto alla loro reale missione...
Furono le parole del sopraggiunto Kagaho a dar forse loro una via d' uscita.
Tre contro uno o Giulio avrebbe potuto rincorrere uno dei due motivi principali per cui si trovava lì?

Atlantide. Guarnigione Eta (Alasdair e Alixia)

Alixia e Alasdair stavano entrando nella guarnigione successiva, quella che portava il simbolo Zeta ma vennero raggiunti rapidissimi dal bizzarro Jubee che come al solito strisciando mostrava una rapidità superiore alla loro in corsa.
"Lasciate a noi colei che si trova tra quelle mura!"
Più affannato giunse infatti al suo fianco anche Kazuo.
Lo shinobi di Daikokuten continuò: "Nuove forze si sono palesate a Cerne da quanto ci ha detto il gold saint di Aquarius..., e sono nemici che ci riguardano direttamente! Quella è un harionna, sappiamo i suoi poteri e dunque come combatterla!"
In effetti il cosmo o il potere che si sentiva all' interno di quella che avevano eletto come meta era a dir poco strano..., mai ne avevano avvertiti di simili come emanazione..., ma restava comunque il dubbio di come i due potessero riconoscerla senza vederla, cosa comunque probabilmente legata al loro pantheon e di scarso interesse per l' eroe di Ercole e la guerriera di Athena...
Nessun problema ad affrontare qualcun altro comunque, e i due guerrieri avanzarono verso la guarnigione subito dopo, l' eta!
Il cosmo lì era più classico e in effetti un guerriero dall' aspetto egiziano li fissava sin dalla soglia della zona che presidiava.
Senza pronunciar verbo voltò loro le spalle per compiere un prodigioso salto al di sopra del tetto di un grande pozzo che si intravedeva al centro del cortile della guarnigione.
La sua armatura era strana e copriva davvero poche parti del corpo.
Si limitava infatti a strisce di metallo larghe pochi centimetri che si incrociavano sul cuore e delineavano vagamente la sua figura soprattutto di braccia e gambe.
L' elmo era costituito da una sorta di corona da cui discendevano quattro propaggini simili a quelle del corpo che gli passavano sul naso, le orecchie e la nuca.
Non era facile identificare la sua simbologia ma ad Alasdair parve di scorgere, ammesso che la scarsa luce non lo ingannasse, precise tacche numeriche su ogni parte di quelle anomale protezioni.

Atlantide. Terzo Ginnasio (Edward e Khaled)

Non era facile orientarsi nelle cinte atlantidee.
Appena entrati avevano percorso in senso antiorario quella dominata dalle acque per poi seguire un canale che pareva dirigersi direttamente al centro della capitale.
Ma poi questo si era trasformato un una nuova cinta acquatica da seguirsi in senso orario.
Quindi una brusca svolta salendo sulla terraferma che li portava in senso antiorario ad allontanarsi dalla loro meta definitiva confondendo naturalmente l' orientamento di qualunque assalitore, loro compresi.
Era più o meno qui comunque che tutti stavano combattendo.
Avvertirono i cosmi di tutti gli altri, superarono le sette guarnigioni e il secondo ginnasio in cui si erano introdotti Hyoga e Pioggia.
E il senso di marcia cambiò ancora ai fianchi di una meravigliosa area da cui parevano sgorgare due sorgenti.
Il giardino di cui esse facevano parte pareva confluire nel terzo Ginnasio ed è lì che si diressero Edward e Khaled.
Le essenze botaniche erano meravigliose anche sotto la luce artificiale atlantidea e quasi i due sacri guerrieri furono portati a muoversi emettendo il minimo rumore come nel timore che quei fiori stessero dormendo e potessero svegliarsi per i loro passi.
La varietà scemò presto nei pressi di due laghetti artificiali, lì vi era solo una specie vegetale..., gigli!
E in effetti un giglio, o meglio il Fleur de Lys stava tra la cosiddette costellazioni dimenticate...
In realtà non videro nessuno ma diversi di quei fiori si staccarono dai gambi rimanendo sospesi nell' aria.
La luce artificiale di quella zona si spense di colpo lasciando i due guerrieri di Poseidone nel buio più completo.

Atlantide. Necropoli sotterranea (Neferata e Whimber)

Nella furia della battaglia Neferata e Whimber notarono un enorme amplificazione delle capacità del guaritore, ritenuto da loro stessi, come tutti quelli del suo ordine, un completo inetto.
Se non fosse stata per la peculiarità dello spectre di Bat di far perdere coscienza della sua forma e dei poteri magici palesati contemporaneamente da Neferata il colpo di Kiki sarebbe risultato indubbiamente devastante!
In effetti la spectre di Lamia si accorse che solo grazie alla semplice presenza del marito era riuscita a controllare i venti magici che all' inizio le erano addirittura quasi sfuggiti di mano.
Una dozzina di scheletri si erano quindi rialzati sotto il suo comando rendendo impossibile al guaritore badare contemporaneamente a così tanti avversari.
Nel vederlo stendere con tale facilità i nonmorti, i due spectre intuirono la possibilità che costui potesse costituire una sorta di ostacolo al loro signore al pari degli angeli presenti in quelle terre e come se questo pensiero riversasse in loro inebrianti sapori combatterono con ancora più vigore.
Neferata fu la più rapida e praticamente, senza che Kiki se ne accorgesse, fu su di lui non tanto per infierire sul suo collo e berne il suo sangue, ma per cancellarne l' esistenza con il suo nuovo tocco in grado di accelerare a dismisura il deperimento corporeo.
La spectre di Lamia riuscì nel suo proposito, lanciò la sua maligna magia e si separò subito dal guaritore quando avvertì erompere il cosmo di quest' ultimo enormemente ingigantito dal settimo senso, come se Kiki fosse disposto al suo 'canto del cigno' senza timore alcuno.
Un lampo senza luce e qualcosa fece ruzzolare a terra il guaritore.
Il samael stesso era intervenuto risollevando il guaritore che stretto nella sua gigantesca mano appariva un pupazzo ormai prossimo al soffocamento.
La sua armatura d' ebano scricchiolò sotto la sua presa, insieme probabilmente a qualche osso, ma una voce impedì il peggio come se potesse essercene per Kiki.
"Basta! Non sono questi gli accordi!"
Era quello dei dieci re che portava un' arpa con lui, anche se in realtà ora aveva una sorta di maschera totemica, e al suo fianco un black saint che i due spectre non avevano mai visto..., ma che pareva la raffigurazione di Ara, l' Altare!
"Per il guaritore può essere sufficiente..., lui ci serve ancora!"
Il saint delle costellazioni dimenticate fissò i due spectre.
"Anche loro mi paiono pronti... Gli invasori sono ormai giunti in prossimità del Bosco Sacro! Metti in campo anche loro due!"
Impossibile decifrare il volto del vampiro rivolto a coloro che parevano dargli ordini ma egli si voltò verso Neferata e Whimber mostrando loro le braccia muscolose.
"Nutritevi e andate!".
Mai sangue parve più delizioso di quello preso direttamente dal vampiro anche se dopo il primo sorso provarono un certo dolore in quello che restava del loro apparato digerente, il resto fu pura estasi.
Rimessisi pienamente in sesto senza altri indugi, i due subirono subitaneamente una forma di teletrasporto ad opera del saint.

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro.

I due spectre si materializzarono su un ponte praticamente fianco a fianco con una strana tizia dall' armatura sin troppo palesemente simile a quella di un oca.
Di fronte a loro un enorme e meraviglioso giardino, dietro l' isola su cui svettava l' acropoli di Cerne, il suo centro.
La fissarono biechi indecisi se ucciderla o meno, ma da quel poco che avevano capito, si trattava di un alleata seppur sin troppo fastidiosa.
La saint delle costellazioni dimenticate strattonò per un braccio la spectre di Lamia per poi confonderla con una sorta di cantilena.
"La favola dell' oca è bella ma è poca. Vuoi che te la conti? non bisogna mai dir 'sì' perchè finisce lì..."
Sia lei che Whimber si distrassero subito da quelle farneticanti parole.
Qualcuno stava giungendo...
Riconobbero il suo venefico cosmo..., Shilfield di Basilisk!
Era quella la prima loro preda?

 
Contacts  Top
75 replies since 18/9/2011, 15:41   1041 views
  Share