God_Seiya_Wars

PRESENTAZIONE GSW4, Solo mail del master

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/7/2012, 17:46
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLVI - IL DIAVOLO E IL FIORE

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 2.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Guarnigione Beta (Mime, Mur e Sid)

Il problema per Musca Borealis parve essere uno solo..., era stato privato del suo unico, atlantideo, vantaggio!
In effetti ciò che lo aveva reso pari se non superiore a un gold saint era probabilmente andato distrutto col suo elmo e ora Mur gli era indubbiamente superiore in capacità cosmica.
Notevole si dimostrò comunque ancora la difesa del saint delle costellazioni dimenticate a tal punto da resistere, insieme alla sua armatura, al colpo del custode della Prima Casa.
Corpetto e bracciali lo furono però per l' ultima volta ricadendo a pezzi poco dopo e dunque mai costui avrebbe sopportato un altro colpo!
Eppure non si arrese...
"VISIONE RETICOLARE!" urlò Musca Borealis lanciandosi improvvisamente contro il gold saint di Aries.
La situazione per Sid pareva più complicata.
Mur non poteva interferire nel suo scontro senza rimanere scoperto nel proprio e il god warrior di Tiger non poteva badare alle proprie 'cure' senza risultare esposto a nuovi attacchi.
La musica che giunse alle sue spalle parve inaspettato lume in quel tenebroso avanzamento dello scontro.
L' attacco che pareva a lui inizialmente diretto venne spostato verso Mime.
"COLPO LEGGERO!"
"STRINGER REQUIEM!"
Le corde della cetra del musico di Asgard arrivarono per prime e si avvilupparono sull' armatura del saint iniziando a sgretolarla.
Il tentativo di Sid parve andare intanto a buon fine e anche se non poteva essere certo degli effetti delle basse temperature sulle larve indotte in lui, non sentiva più aumentare la spossatezza di cui parevano essere causa.
Addirittura il god warrior di Tiger trovò la forza di attaccare il suo avversario, ormai imbelle nelle mani del compagno d' ordine, e la LUCE DEL NORD pose definitivamente termine al suo scontro.

Atlantide. Guarnigione Delta (Lucifer)

La schivata di Lucifer non permise più ai due sacri guerrieri di combattere come una cosa sola.
Isaac tentò di frapporre al colpo del saint delle costellazioni dimenticate la sua DIAMOND DUST ma il colpo di Quadrans Muralis la attraversò senza problemi voltando all' ultimo momento verso l' augure di Demetra.
Il colpo lo trafisse a una gamba, da parte a parte, facendolo ruzzolare al suolo.
La ferita per fortuna non era grave, ma assommata a tutto ciò che Lucifer aveva accumulato non rendeva particolarmente facile il futuro cammino.
Isaac furioso fece esplodere il suo cosmo generando un colpo che il guerriero di Demetra non aveva mai visto appartenergli.
"KRAKEN'S ICEFIRE ASSAULT!"
Numerosi tentacoli di ghiaccio eruppero dal terreno attorno al saint delle costellazioni dimenticate.
"Non hai che da colpirli!" urlò al compagno mantenendo il contatto con quelle strane protuberanze probabilmente grazie alle sue mani che manteneva appoggiate sul suolo.
Quadrans muralis partì prima di Lucifer schernendo i due avversari: "Pensate che queste cose possano risultare ostacoli per la mia DIREZIONE CERTA? Pfui!"
Il suo colpo iniziò a dirigersi verso i due senza mostrare la sua reale meta, schivando effettivamente i tentacoli che erano rimasti immobili.
Lucifer decise comunque di appoggiarsi alla strategia del guerriero di Posedione e lanciò la sua EQUINOCTIAL LIGHT EXPLOSION cercando di colpire il maggior numero dei costrutti di Isaac.
Era troppo tardi per Quadrans Muralis, la sua arroganza aveva considerato semplice distrazione l' attacco del marine.
I tentacoli improvvisamente si animarono giungendo ad avvilupparsi su di lui che era rimasto paradossalmente immobile.
Il suo colpo probabilmente era di natura telecinetica, o medianica, e senza una perfetta concentrazione era del tutto inutile!
"DEATH EXPLOSION!" urlò il custode dell' Artico mentre i suo tentacoli ormai avvolti sul nemico esplosero in acuminate schegge che trafissero mortalmente Quadrans Muralis.
Con cura Isaac constatato il decesso di Quadrans Muralis si occupò della gamba di Lucifer prima di proseguire.
"Quanti altri di costoro dovremo affrontare? Siamo ormai al limite delle nostre forze!"
Il guerriero di Deamtra non potè che abbracciare il suo stesso timore.

Atlantide. Guarnigione Epsilon (Kagaho)

Giulio aveva fermato il grosso del colpo dell' avversario frapponendo il suo corpo rinforzato dal potere angelico della Misericordia di Dio.
Alcune però passarono oltre lui anche se contro Tim le poche figure taglienti rimaste risultarono naturalmente inutili e quelle che giunsero su Kagaho non scalfirono neppure la sua surplice divina o meno che fosse.
Rimasti soli fu la volta di Tim restituire dialetticamente allo spectre di Bennu le provocazioni ricevute poco prima.
"Ora che l' alternativa è farlo da solo ti va bene combattere insieme a un cavaliere 'inutile' vero?"
Lo stesso Quadratum sorrise alle parole del messenger, probabilmente felice di aver davanti due avversari per nulla affiatati invece di tre!
Tim continuò le provocazioni invitando con gesto plateale Kagaho a portare il suo attacco.
Il CORONA BLAST eruppe potente travolgendo il saint delle costellazioni dimenticate senza quasi che si scorgesse la sua difesa.
In realtà il messenger di Hermes e lo spectre di Hades ebbero l' impressione di veder volteggiare un enorme quadrato attorno al saint a velocità talmente elevata da dar l' impressione che divenisse cerchio.
"CERCHIO PERFETTO!" pronunciò in effetti il loro avversario.
Le fiamme non raggiunsero il saint delle costellazioni dimenticate permanendo sul cerchio creatosi attorno a lui ma Kagaho sorrise.
Quadratum era ormai in trappola, non appena avesse abbassato le sue difese le fiamme che permanevano sul suo cosmo lo avrebbero inesorabilmente travolto!
Ma il suo avversario sorrise prima di cancellare il cerchio difensivo e le fiamme con esso!
Come poteva essere?
Mai nessuno, si era liberato di esse tanto facilmente!
"Sorpreso? La proprietà più notevole delle tue fiamme è ora la loro stessa condanna!"
Il saint prese a muoversi secondo una strana danza che parve disegnare un quadrato dietro di lui.
"Forza, chi è il primo che vuole morire? Una cozza dall' invalicabile difesa o una fenice le cui fiamme sono ora inutili? Contro un varco dimensionale entrambi siete imbelli! MONDO DELLE DUE DIMENSIONI!"

Atlantide. Guarnigione Eta (Alasdair e Alixia)

L' affiatamento tra Alasdair ed Alixia non poteva che essere perfetto.
Il giustamente riconosciuto come Norma Nilotica innalzò una potente barriera, il MISURARE IL PROPRIO AVVERSARIO che sembrava 'coreograficamente' ricondurre gli attacchi nemici lungo una precisa traiettoria millimetricamente misurata.
Nonostante la sua potenza, questa non eguagliò però la forza dei due avversari e l' esplicita componente psichica cadde d' un sol colpo esponendolo all' attacco combinato.
La sua armatura venne frantumata all' istante, eliminando qualunque cosa contenesse di non appartenente al legittimo totem, mentre diversi parti del corpo si tramutarono in pietra sotto l' attacco della silver saint di Sagitta.
Alasdair fissò per un attimo la compagna preoccupato dell' impeto che stesse mettendo nello scontro.
Si vedeva chiaramente che era affaticata e nonostante lei stessa avvertisse di essere circa al 50% delle sue possibilità non esitava ad attingere ancora alle proprie energie vitali, perchè?!?
Non capiva quello che stava rischiando?
In qualche modo Norma Nilotica espanse ancora il suo cosmo aprendo con la sola forza della mente un potente varco dimensionale.
Dietro di lui una sorta di gradinata formata da terrapieni e un' enorme quantità d' acqua che era in procinto di riversarsi attraverso la scala sui due guerrieri.
"GRADINI DEL GRANDE FIUME!"

Atlantide. Terzo Ginnasio (Giulio, Edward e Khaled)

"CORTA DURATA!"
Edward non ebbe modo di comprendere se avesse eliminato o meno i fiori fluttuanti mentre Khaled in effetti trovò l' impronta mentale del suo avversario senza però riuscire minimamente a scalfirla, il cosmo di costui era indubbiamente alterato dalla solita componente atlantidea!
I fiori non parevano comunque aver avuto effetto..., tranne il loro profumo che permeava l' aria..., era quello il reale problema?
In effetti dopo qualche minuto, senza che soprattutto il tritone avesse il sentore di aver subito un attacco mentale, notarono di non saper riconoscere l' impronta cosmica l' uno dell' altro!
Khaled poteva ipotizzare che il cosmo che avvertiva sulla sinistra fosse quello di Edward e che quello davanti a lui fosse il loro avversario ma se anche il sesto senso avesse subito devastanti anomalie?
Mentre loro rischiavano di colpirsi l' un l' altro, anche se fosse stato pure lui soggetto a quello stesso disturbo, Fleurs de Lys aveva solo bersagli validi da colpire!
Ma non era finita...
Altri due cosmi irriconoscibili fecero la loro apparizione nel giardino.
In realtà erano Pioggia e Giulio, non ancora soggetti fra loro alla confusione che invece aveva iniziato a serpeggiare tra i compagni!
La scorza era lì davanti a loro immersa nel buio di quella zona insieme ad altri due cosmi sconosciuti.
Eppure prima avevano avvertito chiaramente la presenza di Edward e Khaled..., cosa stava succedendo laggiù?
O meglio cosa DIAVOLO stava accadendo?
Una voce riecheggiò vicina ai due guerrieri di Poseidone, era un attacco del saint delle costellazioni dimenticate.
Così facendo rivelò però la sua posizione.
Troppo facile per essere un errore...
"SENSI DEL GIGLIO!"

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro.

I due spectre si materializzarono su un ponte praticamente fianco a fianco con una strana tizia dall' armatura sin troppo palesemente simile a quella di un oca.
Di fronte a loro un enorme e meraviglioso giardino, dietro l' isola su cui svettava l' acropoli di Cerne, il suo centro.
La fissarono biechi indecisi se ucciderla o meno, ma da quel poco che avevano capito, si trattava di un alleata seppur sin troppo fastidiosa.
La saint delle costellazioni dimenticate strattonò per un braccio la spectre di Lamia per poi confonderla con una sorta di cantilena.
"La favola dell' oca è bella ma è poca. Vuoi che te la conti? non bisogna mai dir 'sì' perchè finisce lì..."
Sia lei che Whimber si distrassero subito da quelle farneticanti parole.
Qualcuno stava giungendo...
Riconobbero il suo venefico cosmo..., Shilfield di Basilisk!
Era quella la prima loro preda?

 
Contacts  Top
view post Posted on 5/8/2012, 15:24
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLVII - INFESTAZIONE O POSSESSIONE?

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 3.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Guarnigione Beta (Mime, Mur e Sid)

Musca Borealis non avrebbe mai potuto reggere di lì in avanti la potenza del gold saint di Aries combattendo con le sue sole forze.
E dunque lo STARDUST REVOLUTION pose la parola fine sullo scontro.
Le armature di entrambe le costellazioni dimenticate erano tanto rovinate da non consentire agli atlantidei di utilizzarle ancora e quindi dopo il meritato riposo i tre guerrieri si limitarono a proseguire verso i cosmi amici.

Atlantide. Guarnigione Epsilon (Kagaho)

L' effetto attrattivo del colpo di Quadratum risultò enorme e ingoiò il colpo dello spectre iniziando a trascinare in sè anche lui.
Un lampo nero si materializzò davanti a lui gli permettendogli di fuggire..., ma a spese proprie...
Era Tim che però, nonostante la sua invidiabile resistenza, probabilmente non tale contro i poteri dell' impulso di fase, venne ingoiato dal MONDO DELLE DUE DIMENSIONI finendo per l' appunto in una sorta di piatto quadrato trasparente su cui lui preva premere come cercando di uscirne, circondato altresì dalle fiamme di Kagaho.
"Contento vero? Ora le tue fiamme godranno del cosmo del tuo compagno, è così che funzionano, no?"
Quadratum, forte dell'e sito, parve tentare lo stesso colpo visto prima.
"Ora lo raggiungerai, comunque! MONDO DELLE DUE DIMENSIONI!"

Atlantide. Guarnigione Eta (Alasdair e Alixia)

Quanto poteva essere forte un guerriero di Atlantide privo dei suoi fastidiosi gadgets?
Indubbiamente il termine di paragone 'forte come un gold saint' aveva perso di significato a partire dalla resurrezione di massa ai tempi di Morrigan, da quando le generazioni avevano smesso di succedersi, da quando le guerre sacre si erano succedute a scadenza pressoché annuale.
L' esperienza accumulata nel corso di anche troppo battaglie aveva infatti spianato la potenza misurata sulla sola emanazione cosmica e i 12 supremi cavalieri di Athena erano forti come tanti altri ora...
Inoltre con l' affacciarsi sulle greche divine questioni di guerrieri appartenenti ad altri pantheon, la loro egemonia era andata del tutto scomparendo con o senza artefici a far da contrappeso sui loro avversari.
Secondo la stima di Alixia, la forza di colui che stavano affrontando poteva considerarsi quella di un gold saint appena nominato tale, con qualche anno sulle spalle di ulteriore addestramento e per gli altri valevano simili considerazioni...
Dunque costui le era già inferiore di partenza, figuriamoci con l' apporto del cosmo dell' amato...
Qualunque cosa producesse la cascata rivolta verso di loro, non fu dato saperlo e l' ideale di Norma Nilotica si spense con lui ormai ridotto a rovinata statua.
Spossata Alixia fissò il compagno accorgendosi sul suo stesso corpo di come in effetti avesse osato troppo.
Se si fosse separata per un qualunque motivo da Alasdair, di lì in avanti, avrebbe saputo combattere da sola contro un saint 'pompato'?
Lei era sì superiore ora a un gold saint appena 'formato' grazie alle innumerevoli lotte sostenute dopo il suo addestramento, sin dalla risalita dell' Olimpo, ma senza un guaritore, umano o divino che fosse, esisteva la concreta possibilità che fosse sconfitta senza mai aver più la possibilità di rivedere la figlia!
Era quello il vero, invincibile, potere di Atlantide che cominciava imperioso a manifestarsi?
Lo sconforto?

Atlantide. Terzo Ginnasio (Giulio, Edward e Khaled)

Il contatto telepatico non ebbe fortuna, i due non riuscirono ora a trovarsi neppure con la forza della loro mente e furono costretti a urlarsi le istruzioni confidando che il nemico non avrebbe comunque potuto opporsi al loro piano.
L' odore di giglio divenne più pungente mentre Edward scompariva all' interno del proprio varco dimensionale e Khaled portava il suo attacco.
Se nel varco creato dalla sua mente il marine di Seadragon ritrovò la visibilità fu altro ad impensierirlo.
Le orecchie gli apparivano come 'tappate' e quando non potè udire anche il cinguettio degli uccelli o ogni altro rumore partorito dalle sue immagine cominciò ad avere certezza su ciò che gli era successo..., il saint delle costellazioni dimenticate lo aveva indotto telepaticamente a convincersi di aver perso il senso dell' udito!
Ma non era finita...
Un' improvvisa spossatezza lo aveva colpito più o meno nello stesso momento in cui si era accorto di avere dei fiori di giglio piantati in diverse parti del corpo.
Uno di essi era sfiorito cadendo dal punto in cui era stato piantato mostrando ora i candidi petali completamente anneriti come sottoposti a un forte calore.
Che la vita di quelle piante coincidesse con la sua?
E..., 'dulcis in fundo'..., con sua somma sorpresa, il guerriero di Poseidone scoprì di non essere solo in quel varco difensivo..., cinque anime urlanti si stavano lanciando verso di lui!
Pioggia era rimasto stranamente immobile valutando l' effetto del colpo di Giulio.
"Fermo!" urlò improvvisamente.
La scorza e il marine di Seadragon sono la stessa persona!
Giulio lo fissò serio.
"L' identificazione delle anime..."
Pioggia annuì, lui possedeva quel potere...
"Infestazione o possessione?" chiese Giulio iniziando a comprendere.
"Per ora l' unica cosa certa è che costui è il vero marine di Seadragon, non si tratta di un' illusione della scorza!" rispose Pioggia.
"Cosa pensi sia successo?" domandò il cherubino.
"Se il cosmo della scorza e quello di Edward sono la stessa cosa e il secondo è quello di Khaled, il terzo deve appartenere a un avversario atlantideo in grado di operare la confusione di percezioni a cui assistiamo! Il marine si è probabilmente teletrasportato per difendersi da un colpo di quest' ultimo e il servo di Lucifero è con lui o in lui!"
Qualche istante di silenzio e poi Pioggia fece la sua proposta.
"Io ho modo di identificare, per esclusione, il guerriero atlantideo, lascialo dunque a me! Tu occupati dei nostri due alleati, cerca di ridurli all' impotenza senza ferirli!"
Pioggia entrò deciso nel buio che si stagliava di fronte a loro come concreto muro.
Khaled aveva portato il suo colpo difensivo ebbro del settimo senso.
Non fu semplice capire l' esito di quello scambio di tecniche ma la difesa era parsa reggere visto che lui non sembrava aver subito alcun particolare effetto.
Sì, ma il suo avversario?
Il colpo era stato restituito o meno al mittente?
Infischiandosene della regola del 'già visto', se mai potesse valere in quelle condizioni, Fleurs de Lys attaccò ancora con i SENSI DEL GIGLIO


Atlantide. Percorso verso il Bosco Sacro (Lucifer, Isaac, Sid, Mime e Mur)

I tre guerrieri si lanciarono lungo il confusionario percorso che conduceva al centro di Cerne anticipati, ma non troppo, da Lucifer Vento di Primavera e Isaac marine di Kraken.
Avvertirono i cosmi dei compagni...
Kagaho e Tim nella Epsilon...
Kazue e Jubee nella Zeta...
Alasdair e Alixia nella Eta...
Hyoga da solo nel Secondo Ginnasio...
Particolarmente affollato era invece il Terzo con i due angeli presenti insieme al marine di Seadragon e il tritone di Rubrum Mare mentre un forte profumo di giglio fuoriusciva dal luogo dello scontro, stranamente non illuminato come il resto della città.
Aioria lottava nel Quarto.
Sigfried e Io nel Quinto e Shun nel Sesto.
Willie era stato adagiato appena fuori all' ingresso del primo dei due ginnasi appena citati e sembrava ancora immerso in un sonno senza fine.
A Mur non potè che tornare, di fronte a quella immagine, il ricordo del fratello la cui presenza misteriosamente non riusciva ancora ad avvertire.
Controllò il proprio cloth e le god robe di coloro che lo accompagnavano.
Erano ormai annerite per più della loro metà e il custode della Prima Casa inorridiva di fronte a quello che probabilmente si sarebbe scatenato di lì a poco.
Le improvvise emanazioni cosmiche provenienti da queste due zone interruppero i pensieri di Mur e quelli dei due guerrieri di Odino.
Nonostante fosse ancora notte, divenne chiaramente visibile un ponte luminoso di natura cosmica che univa i due ginnasi identificati con il numero 5 e 6, nonostante la distanza non certo breve che univa le due zone.
Cosa significava quel nuovo prodigio?
Nel Settimo Ginnasio combatteva Ikki di Phoenix mentre più avanti si avvertiva il cosmo di Shilfield di Basilisk e quello dei due spectre traditori, insieme probabilmente ad un saint delle costellazioni dimenticate...
Molte erano insomma le possibilità di fronte ai primi guerrieri liberatisi dalle lotte..., quale avrebbero dovuto far propria?

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro.

I due spectre si materializzarono su un ponte praticamente fianco a fianco con una strana tizia dall' armatura sin troppo palesemente simile a quella di un oca.
Di fronte a loro un enorme e meraviglioso giardino, dietro l' isola su cui svettava l' acropoli di Cerne, il suo centro.
La fissarono biechi indecisi se ucciderla o meno, ma da quel poco che avevano capito, si trattava di un alleata seppur sin troppo fastidiosa.
La saint delle costellazioni dimenticate strattonò per un braccio la spectre di Lamia per poi confonderla con una sorta di cantilena.
"La favola dell' oca è bella ma è poca. Vuoi che te la conti? non bisogna mai dir 'sì' perchè finisce lì..."
Sia lei che Whimber si distrassero subito da quelle farneticanti parole.
Qualcuno stava giungendo...
Riconobbero il suo venefico cosmo..., Shilfield di Basilisk!
Era quella la prima loro preda?

 
Contacts  Top
view post Posted on 2/9/2012, 09:27
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLVIII - L' OCA, I PIPISTRELLI E IL BASILISCO

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 3.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Guarnigione Epsilon (Kagaho)

La fenice degli Inferi risultò un' altra volta immune alle forze dimensionali che Quadratum riusciva a 'evocare', ma nel corpo a corpo non riuscì a prevalere rimanendo sullo stesso livello del suo avversario.
Colpo dopo colpo, parata dopo parata, nessuno riusciva a entrare nella guardia dell' avversario ma il guerriero di Hades vide pian piano comparire un sorriso beffardo sul volto del nemico.
"La storia del colpo 'già visto'..., non resta che intentare qualcosa di nuovo dunque..., ah, ah ah! MONDO DELLE DUE DIMENSIONI!"
Kagaho allibì.
Questa volta il varco dimensionale non era più uno, ma bensì quattro attorno a lui nelle principali direzioni.
Tutte e quattro le forze basate sull' impulso di fase presero improvvisamente a trascinarlo contemporaneamente verso di loro, come se volessero smembrarlo prima ancora di trascinarlo nei rispettivi varchi.
"Contento ora?" lo sbeffeggiò il nemico.

Atlantide. Terzo Ginnasio (Giulio, Edward e Khaled)

Per un attimo Edward temette di aver fallito.
Il deperimento dei gigli in lui conficcati ricollegabile allo spossamento che l' aveva colto sembrava in qualche modo ricollegarsi all' utilizzo del cosmo e utilizzandolo per aprire il varco di teletrasporto lui non fece altro che alimentare questa perdita di energie vitali.
La notizia buona fu però che solo uno dei gigli ricaduti al suolo appariva nero e deperito, tutti gli altri erano candidi tali e quali li aveva visti su di sè testimoniando che se non di tutti aveva potuto evitare la pericolosa suzione delle energie vitali, almeno solo uno aveva adempiuto allo scopo.
Libero definitivamente dai fiori potè dunque dedicarsi alle anime urlanti.
Non fu per nulla difficile avere la meglio su di loro anche se il marine di Seadragon ebbe come l' impressione di averle già viste..., o qualcuno gli aveva narrato del loro aspetto..., ma comunque ipotetica parte del colpo di uno degli angeli al loro seguito...
Grazie all' apporto di Pioggia, Giulio potè raggiungere e rassicurare Khaled nonostante i sensi di tutti i presenti rimanessero del tutto confusi.
La sicurezza del tritone nel pronunciare il nome del diavolo di Lucifero scemò subito di fronte alle parole di Giulio.
"Ti ha ingannato cavaliere, le parole di costui sono sempre menzogna!" disse con semplicità l' angelo.
"E' impossibile che un emissario fuoriesca dall' inferno senza una legione o forse più alle sue spalle! E comunque sia, non può essere lui per il semplice fatto che abbia espresso il suo nome! Mai e poi mai lo farebbe di propria iniziativa, non è mai così semplice!"
Pioggia, o almeno una delle due emanazioni cosmiche che avvertivano, combatteva furiosamente contro l' altra, Fleur de Kys, ma era rimasto impossibile discernere le parti.
A complicare una situazione solo provvisoriamente risolta ecco far ritorno il 'probabile' Edward dal suo varco dimensionale.
Perlomeno non essendo coinvolto nella lotta erano quasi certi della sua identità...
Ora Giulio comprese restando colpito dall' errore della scorza.
Avvertì nella vicinanza l' esatta forma di potere che il diavolo aveva usato per celarsi nel marine di Seadragon..., l' infestazione!
L' urlo disumano che seguì al semplice tocco del legionario fu tale che se fosse stato luce avrebbe indubbiamente squarciato in un soffio le tenebre che ancora dominavano quei luoghi.
"Stupido come sei hai preso possesso di un 'oggetto' sacro?" chiese Giulio sorridendo.
In effetti non si sarebbe mai aspettato tale errore da parte di uno dei più intelligenti rappresentante delle fila di Lucifero.
"Soffri vero?" chiese ancora sbeffeggiando l' atavico nemico.
Intanto tutti avevano avvertito il nuovo cosmo palesarsi.
Con voce suadente e favella appartenente a tempi estremamente remoti, ma non sconosciuta ai due angeli, la scorza parlò.
"Mai tanto quanto voi tra poco!" rispose per nulla intimorito dalle affermazioni di Giulio.
"Cominciamo a fare un po' di luce, visto che voglio vedere le estreme sofferenze dipingersi sui vostri volti!"
E in effetti luce fu!
E dunque almeno il disturbo alla vista fu placato.
O quasi...
"Ma le scimmiette non erano solo tre? Ah, ah, ah!" rise il seguace dell' angelo caduto.
In effetti Edward era sordo, Khaled cieco e Pioggia muto.
Riguardo Giulio?
L' angelo mosse le dita delle mani e se le portò al naso.
L' olfatto..., ne era privo! Poca cosa, ma in termini tecnici era utilizzato dai guerrieri in grado di privare dei sensi per ostacolare la corretta respirazione...
Per i più divenne così visibile ogni cosa, compresi il diavolo e Fleur de Lys.
L' armatura del saint delle costellazioni dimenticate era splendida.
Bianco candida mostrava chiaramente la simbologia ricollegata.
Tra pettorale e protezione dell' addome presentava una sorta di cintura con accennati i petali del giglio che si ripetevano anche, con dimensioni adatte, su spallacci, ginocchiere e bracciali.
Se costui rappresentava indubbiamente la purezza, il diavolo ne era l' opposto.
Era interamente ricoperto da una corazza da cavaliere di un nero talmente profondo da risultare strano, come se in essa si muovesse qualcosa di vivente.
Tenendo l' elmo aperto si intravedeva la sua leonina faccia e gli occhi che definire fiammeggianti era poco..., visto che più che avere bulbi, sembravano orbite vuote ricolme di fiamme.
Sotto di lui era comparso anche un cavallo da guerra, bardato almeno tanto quanto il suo cavaliere e di notevolissime dimensioni, praticamente con la base del corpo che stava all' altezza dei più alti guerrieri presenti.
"Lasciate il guerriero atlantideo ai due guerrieri di Nettuno, pardon, Poseidone! E voi venite a me, nel nome del Padre!" disse la scorza ridendo sguaiatamente.
In effetti il combattimento tra Pioggia e Fleur de Lys si era interrotto permettendo ai guerrieri di seguire il 'gentile invito' del diavolo.
"Accetti tu il potere in cambio della tua anima?" chiese rivolto al saint delle costellazioni diemnticate.
Fleur de Lys annuì venendo subito permeato di un alone nerastro.

Atlantide. Quarto Ginnasio (Lucifer)

Aioria stava affrontando uno dei guerrieri che erano già apparsi al Grande Tempio e forse, memore di ciò che aveva comportato quel primo assalto, combatteva come una furia.
Il gold saint di Leo non appariva eccessivamente ferito, ma Lucifer provava il forte dubbio che il gold saint fosse stato privato dell' udito, o perlomeno ferito alle orecchie, visto il loro sanguinamento.
E colui che indubbiamente si riferiva alla simbologia di Gallus rafforzò questa sua ipotesi non appena vide apparire l' augure di Demetra.
"RISVEGLIO DEL MATTINO!"
Il cosmo non era normale, sicuramente rafforzato dai soliti gadgets atlantidei, e quello che si era scatenato su Aioria e Lucifer, era indubbiamente un potentissimo attacco sonoro!

Atlantide. All' esterno del Quinto Ginnasio (Mur)

Mur si chinò vicino al corpo che Io e Sigfried erano stati costretti ad abbandonare per affrontare il loro avversario.
Non fu particolarmente colpito dal fatto che nessuno degli atlantidei si fosse arrischiato a farlo sparire, mostrando almeno in questo frangente un minimo di condotta cavalleresca, ma restava il problema...
Come poteva la Chiave di Oniria essere intrappolata in un sonno che pareva senza fine?
Erano stati nominati gli oneiroi più volte nel loro cammino...
Che avessero trovato il modo di intrappolare Willie nel mondo dei sogni?
Per accertarsene vi era solo un modo..., addormentarsi e sperare che la propria mente facesse gola ai quattro figli di Hypnos!
Ma così facendo Mur avrebbe rischiato di levare ai suoi compagni un importante alleato o invece sarebbe riuscito a riportare con sè il cauldron warrior di Pooka?
E suo fratello, chi si sarebbe dedicato alla ricerca di suo fratello?
Gli altri, tra cui il marine di Scylla, maestro stesso di Willie, non avevano intrapreso quella strada, sarebbe stata dunque la sua...?

Atlantide. Sesto Ginnasio (Sid)

Avvicinandosi ulteriormente il god warrior di Tiger non potè che rendersi conto dell' abnormità del cosmo di colui che stava affrontando Shun.
Costui indossava un' armatura del tutto anonima a cui sembrava esser stato dato particolare rilievo solo a spallacci e ginocchiere.
Ma forse la cosa più interessante era il colore della medesima che, unito alla colonna di luce che lo circondava e alla sua emanazione cosmica, dava al suo stesso corpo un aspetto etereo, 'fumoso'.
Era indubbio che oltre ai trucchi atlantidei costui godesse di un ulteriore vantaggio che in qualche modo l' univa, da quanto Sid aveva visto, a qualcosa o qualcuno che stava nel Quinto Ginnasio!
Shun guardò distrattamente il guerriero di Odino porsi al suo fianco.
"Non mi restano che le nebbie dell' ANNAWYN MIST per farlo perdere in esse, ho provato di tutto ma quella colonna di luce lo rende praticamente invincibile! Il problema è che ho avvertito qualcosa di strano quando le ho evocate in precedenza qui ad Atlantide, non vorrei peggiorare le cose..."
Intanto il loro comune avversario si mise in posizione d' attacco.
"CORRENTE MAGELLANICA!"
Un lieve venticello in crescendo iniziò a sferzare le armature di Sid e Shun.
Il bronze saint di Andromeda aveva già idee in proposito relative a quel colpo, strano secondo lui sin dal suo primo esprimersi.
"Anche questo..., non è un reale colpo offensivo..., è una sorta di vento cosmico in grado di interferire pesantemente su ogni nostra tecnica! Altro, almeno per ora non mi ha mostrato, anche se quella colonna di luce l' ha creata lui all' inizio del combattimento!"

Atlantide. Settimo Ginnasio (Mime)

Il luogo ove stava combattendo il bronze saint di Phoenix era interamente nascosto da una densa nube di fumo, perfettamente avvertibile con l' olfatto, che rendeva difficile anche alle luci artificiali rendere visibile ciò che si trovava al suo interno.
Il cosmo fiammeggiante del guerriero di Athena risplendeva comunque abbastanza da generare vampate di fuoco.
Esso però sembrava esplodere per poi spegnersi e rinnovarsi in forza ciclicamente.
Mime riuscì dunque a distinguere almeno un poco di quello che stava accadendo ed ebbe l' impressione che Ikki stesse cercando di liberarsi da qualcosa che non aveva a che fare col fumo, tentacoli di qualche sorta o vegetali rampicanti probabilmente...
Eppure le sue prodigiose fiamme non sembravano sufficienti a dargli la libertà!
"UHAHAD..., THNEIN..., THALATH!" udì il guerriero di Odino mentre il fumo prese improvvisamente a circondarlo.
Qualcosa di muoveva ai suoi piedi e dell' aria calda piena di sabbia iniziò a sferzarlo a 360°.
Tre colpi in una volta sola?
Come era possibile?

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Neferata, Whimber, Alixia e Alasdair)

Shilfield fissò i due compagni d' ordine rimanendo in silenzio per qualche istante.
Fissò l' incedere di Anser che superò i due spectre continuando la sua fastidiosa cantilena come se le importasse più terminarla che combattere concretamente.
"La favola dell' oca è bella ma è poca. Vuoi che te la conti? O che te la dica? Non bisogna mai dir 'sì' perchè dura tutto il dì..."
Lo spectre di Basilisk la ignorò e si rivolse direttamente a Neferata e Whimber.
"Dunque avete scelto da che parte stare..."
L' espansione del suo cosmo venefico rallentò per un attimo anche l' incedere della saint delle costellazioni dimenticate.
"PETRIFIED LAND!"
Gli attacchi magici dei due spectre giunsero però sul compagno d' ordine prima che riuscisse ad esprimere a pieno il proprio colpo.
Se il colpo di Whimber sembrò produrre poco e nulla su Shilfield, altrettanto non si potè dire dell' attacco di Neferata e lo spectre ne rimase visibilmente scosso.
Incapace di comprendere l' esatto funzionamento della forza che aveva ricevuto, lo spectre di Basilisk sussurrò: "Veleno..., a me sta bene...! BASILISK REVELATION!"
L' intero ambiente iniziò a riempirsi degli effluvi velenosi dello spectre mentre un basilisco comparve alle sue spalle.
Anser saltò solo in quel momento in alto nel cielo lanciando un reale colpo.
"LE OCHE E LE GRU!"
Gli uccelli delle due specie comparvero poggiati in tutto il campo di battaglia mentre Alasdair e Alixia fecero la loro comparsa nella zona attirando gli sguardi soprattutto di Neferata
 
Contacts  Top
view post Posted on 9/9/2012, 15:29
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO XLVIX - I SEMI DEL DUBBIO

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 4.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Guarnigione Epsilon (Kagaho)

Il tentativo di Quadratum di modificare il proprio colpo non si rivelò per nulla utile e lo spectre di Bennu riuscì a salvarsi librandosi in volo.
Kagaho era ormai stufo di quella battaglia e dell' apparente invincibilità del suo avversario e non lesinò le proprie forze lanciando il suo successivo colpo con l' ausilio del settimo senso.
"CERCHIO PERFETTO!" fu la risposta di Quadratum.
La barriera circolare del saint delle costellazioni dimenticate rese futile il tentativo dello spectre.
"Peccato tu non abbia compagni a cui appoggiarti nei momenti di difficoltà..., sarà questa la causa della tua morte! GEOMETRIA..."
Il saint delle costellazioni dimenticate non riuscì ad esprimere il suo colpo, il mondo delle due dimensioni in cui si vedeva ancora intrappolato Tim e che non era mai svanito nel nulla stava cominciando a cedere e lui si trovò nella difficile situazione di attaccare lo spectre di Bennu o impedire al guerriero di Hermes di fuoriuscire dalla sua prigione.
Quadratum sembrò optare per la seconda opzione, intuendo la pericolosità dell' arrivo di un secondo avversario.
A Kagaho non restava che approfittarne...

Atlantide. Terzo Ginnasio (Giulio, Edward e Khaled)

Il diavolo rimase immobile sino all' ultimo momento prima di agire contro entrambi gli avversari.
"PICCOLI DEMONI DELLA RUGGINE!"
Molteplici esseri ultraterreni di ridotte dimensioni si diressero contro entrambi gli angeli nel momento stesso in cui scatenavano i loro colpi.
"QUARTO SIGILLO!"
"DIO DISGREGATORE!"
Provarono, rispettivamente, Giulio e Pioggia.
Ma le loro esecuzioni non furono quelle attese...
Giulio vide apparire il cavaliere-arciere su cavallo bianco del PRIMO SIGILLO invece che quello su un cavallo verdastro mentre Pioggia si ritrovò tra le mani il potere di mondare l' animo dei nemici fornitogli dal DIO PURIFICATORE.
Utile contro un seguace di Lucifero fatto di malvagità stessa?
Se il cambio di tecniche disorientò il cherubino consentendogli comunque di resistere al colpo dell' avversario, l' esitazione di Pioggia costò cara.
I piccoli demonietti impattarono contro di lui che però parve però rimanere del tutto incolume.
"Non colpiscono né il corpo, né la mente..." disse telepaticamente Pioggia al compagno. "... dubito ne sia però uscita illesa l' armatura, sono come scomparsi in essa! E visto il nome del colpo..."
In effetti l' armatura dell' arcangelo presentava delle piccole macchie che indubbiamente non avrebbero presentato solo un aspetto coreografico, ma non era quello il tempo di rifletterci su...
Indubbiamente il diavolo non si era risparmiato e aveva mostrato loro già il primo potere che possedeva..., Cerebro!
"Voi non mi mostrate nulla di interessante?" li schernì.
20 gigli si materializzarono invece tra le dita del saint delle costellazioni dimenticate.
Improvvisamente li lanciò con gesto deciso contro i due guerrieri di Poseidone.
"CORTA DURATA!"
Anche qui, probabile strategia mirata, fu solo uno dei due guerrieri a subire l' effetto del colpo.
Se la pressione del marine di Seadragon pareva essersi dimostrata efficace nell' impedire il conficcarsi degli steli dei fiori in lui, i poteri mentali di Khaled non parvero neppure superare l' inconscia resistenza cosmica di Fleur de Lys e dieci fiori si piantarono in lui.
Lesto il saint delle costellazioni dimenticate si voltò verso Edward dando l' impressione di voler ora prendere di mira lui solo.
Il suo cosmo era notevolissimo, superiore indubbiamente a quello dei due guerrieri del Regno Sommerso presi singolarmente e forse anche troppo per il vantaggio normalmente dato dai gadget atlantidei...
Era dunque quello il 'regalo' del diavolo per la sua anima?
In effetti più che un guerriero atlantideo 'pompato' pareva di star affrontando due guerrieri uniti!

Atlantide. Quarto Ginnasio (Lucifer)

Se da solo Aioria faticava a reggere il confronto con Gallus, la situazione cambiò con il sopraggiungere di un suo alleato visto che, come avevano già constatato diverse volte in precedenza, il cosmo unito di due sacri guerrieri prevaricava quello di un saint delle costellazione dimenticate in possesso di uno dei gadget.
O almeno lo equiparava...
Il colpo dell' augure di Demetra forte del cosmo del gold saint di Leo resse l' impatto con le onde sonore prodotte dal loro avversario e le bloccò in uno scontro cosmico che rimase immobile a metà della distanza che separava i tre contendenti.
Fu la peculiarità stessa del colpo del saint delle costellazioni dimenticate a far la differenza..., Gallus doveva riprendere fiato dopo la permanenza per diversi minuti del suo tremendo canto!
Pian piano i piatti della bilancia su cui erano poste idealmente le due forze in gioco presero a muoversi a favore dei due guerrieri estranei a quelle terre e d' improvviso il saint delle costellazioni dimenticate ne venne travolto.
Il pettorale e buona parte dell' addome della sua armatura vennero disintegrate ma il suo corpo non parve soffrire di alcuna seria ferita.
Fortuna volle che avessero distrutto con il cloth anche il misterioso gadget in essa contenuto?
Così sfortunatamente non parve...
Gallus si rialzò mostrando un cosmo apri a prima e dunque a quello unito di Lucifer e Aioria.
Si lanciò improvvisamente verso di loro cercando il corpo a corpo.
"LAME REVERSE!"
Aioria urlò senza ricorrere alla telepatia invitando Lucifer a ricambiargli il favore.
"Ora tocca a me! Unisci il tuo cosmo al mio! SHINING TEARS!"
Gocce di luce iniziarono a comparire di fronte alla corsa di Gallus impedendogli un facile avvicinamento.

Oniria. Phantasia (Mur)

I sensi del pur esperto cavaliere di Athena non si abituarono se non dopo alcuni istanti di ciò a cui erano sottoposti.
Il custode della Prima Casa si ritrovò in quello che aveva notevole rassomiglianza con un pozzo o l' interno di una gigantesca torre trasparente sospesa nel vuoto delle profondità del cosmo stellato.
Una ragnatela di sottili colonne di luce pareva fornire il sostegno alla struttura che lo attorniava e su cui si affacciavano innumerevoli, anzi infinite aperture dimensionali come se attraverso esse i sogni di ogni essere umano potessero volgere lì il loro sguardo.
Una volta che si abituò Mur sembrò stare comodamente sospeso nell' aria e dopo pochi minuti dal suo ingresso lì, comparve anche il suo 'cicerone'.
Il timore di non essere 'materiale' appetibile per gli oneiroi si rivelò subito del tutto infondato.
Il sorriso che Mur vide dipingersi sul viso di Phantasos mostrò quanto ampiamente gli dei dei sogni attendessero il suo arrivo e/o quello di chiunque altro...
"Un gold saint..., ma che piacere averti per primo ospite del mio regno! Suvvia cavaliere, quale è il tuo sogno da realizzare?"
Il dio minore non perse tempo espandendo subito il suo notevole cosmo.
"GRIM FANTASIA!" urlò lanciandosi con la mano ebbra di cosmo verso il gold saint di Aries.

Atlantide. Sesto Ginnasio (Sid)

Era incredibile!
Nonostante la potenza generata dai due sacri guerrieri, il loro avversario reggeva a perfezione il loro sforzo.
La tecnica dimensionale appresa misteriosamente da Shun, era indubbiamente la più potente delle tecniche a impulso di fase, eppure il varco attraverso essa che conduceva all' infinita vastità che stava tra le principali dimensioni conosciute, sede dei luoghi di prigionia in grado di contenere anche gli dei, non riusciva ad esprimersi nonostante l' aggiunta del cosmo del god warrior di Tiger!
Sembrò il tutto essere destinato a una gara di resistenza visto che il vento innalzato dal guerriero atlantideo a propria difesa manteneva le nebbie dell' Annawyn in Shun, ma a far la differenza fu la stanchezza accumulata dal saint di Athena.
Improvvisamente il saint di Athena toccò il suolo con un ginocchio.
Le nebbie scemarono fino a spegnersi ma il colpo del saint delle costellazioni dimenticate non parve in alcun modo possedere una componente aggressiva e semplicemente permase attorno al suo 'evocatore'.
Costui rimase in silenzio, senza comunque dar l' apparenza di voler cessare quel potente colpo difensivo di cui non era chiaro se la colonna del misterioso arco di luce fosse componente essenziale.

Atlantide. Settimo Ginnasio (Mime)

"Maledizione!" ruggì telepaticamente il bronze saint di Phoenix. "Ci sta privando di tutti i sensi!"
Ma non era l' unico problema...
La BARRIERA DI CORDE aveva retto solo per pochi istanti.
Gli arbusti avevano infatti avviluppato Mime provenendo da sottoterra mentre il fumo e i sottili granelli di sabbia si erano fatti beffe della difesa innalzata delle corde del suo strumento musicale.
E ciò che era peggio, entrambi i guerrieri apparivano ora intrappolati da una notevole quantità di terra, come se si fosse originata dalla sottile sabbia e che in essa volessero ora essere sepolti vivi!
Rimanevano l' udito e la vista, seppur della seconda non fossero neppure certi, visto che il seppellimento non pareva lasciar loro nulla altro che la possibilità di udire la fastidiosa voce del nemico.
"E' ora non udrete neppure le vostre empie parole! UAHAD..., THNEIN..., THALATH..., ARBAA!"
Mime avvertì chiaramente la particolarità del suono prodotto dall' ultima sillaba, una nota tesa a divenire acutissima!

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Neferata, Whimber, Alixia e Alasdair)

L' arrivo dei nuovi guerrieri portò un minimo di respiro allo spectre di Basilisk.
Mentre si formavano, volute o meno che fossero, le coppie che avrebbero dato vita agli scontri, Alasdair tentò di parlare a Shilfield.
Lo vide sfigurato in volto dall' odio a tal punto da farlo arretrare di qualche passo.
E non fu difficile capirne il motivo...
Il suo volto, oltre che dalla furia, pareva essere deformato da qualcos' altro...
I capelli parevano ingrigirsi a vista d' occhio mentre le rughe si facevano strada nel suo volto.
Shilfield non parve neppure ascoltare l' ex compagno e si mosse verso Neferata ma venne intercettato da Anser nel momento stesso in cui Whimber si parò dinanzi ad Alasdair.
Lungo fu il discorso con cui l' eroe di Heracle tentò di riportare sulla 'carreggiata' lo spectre di Bat ma non altrettanto l' inizio dello scontro.
Gli occhi di Whimber si illuminarono di energia oscura generando un improvviso fulmine da ognuno di essi diretti su Alasdair.
Le nere saette impattarono però sul terreno nello spazio sino a un attimo prima occupato da Alasdair.
Era solo il primo scambio di tecniche e già i due guerrieri avevano dato fondo al settimo senso nonostante già provati entrambi dalle dure battaglie.
Quanto avrebbero retto ancora?
Lo spectre di Bat rifletté sul suo momentaneo fallimento domandandosi se in effetti non fosse stato lui stesso ad essere stato in realtà già 'colpito' dal suo avversario, dalle sue parole...
"Anche tu qui? Non ti avevo notato, sai sei talmente inutile, che alla mia vista sei invisibile! Ora vedi di diventarlo sul serio, o ci penserò io!" ringhiò in quel momento Neferata scurendosi in volto quasi penetrando il corpo di Alixia con il solo sguardo.
"No! Non me ne andrò, finché non desisterai dal tuo intento!" rispose la silver saint di Sagitta.
"Ah si? Mmm..." il viso di Neferata mutò repentinamente, fu così profondo il cambiamento che Alixia credette quasi per un istante che la spectre di Lamia stesse tornando sui propri passi, e gli occhi della donna si illuminarono di pura gioia.
"Geniale, come sono geniale! Tanto per far soffrire un po' quella pappamolle del tuo compagno... potrei divertirmi con te, per ora! Dopotutto uno vale l'altro, no?" la perfida Vampira, ormai diavolo menzognero, scoppiò in una profonda, maligna risata mentre si lanciò all'attacco della donna che così ignara aveva sperato in un cambiamento
 
Contacts  Top
view post Posted on 15/9/2012, 21:00
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO L - LA VIA DEL SACRIFICIO

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 4.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Guarnigione Epsilon (Kagaho)

In effetti Tim aveva probabilmente trovato il modo di liberarsi.
Nel momento in cui Kagaho portava il suo colpo ebbro del potere del settimo senso, Tim frantumò la dimensione piana fuoriuscendovi con un impressionante cosmo.
Indubbiamente anche lui aveva sacrificato le proprie energie vitali pur di portar contributo alla propria causa!
Nonostante apparisse spossato, il messenger non lesinò le forze e nel momento stesso in cui cadde al suolo scatenò il potere adesivo del suo BISSO.
Quadratum potè fare ben poco di fronte alla potenza che ora voleva lui come bersaglio.
Non fu neppure possibile quale fosse il suo preciso tentativo..., la distrazione gli costò troppo cara e le fiamme lo ingoiarono permanendo su di lui sino alla morte.
"Dunque non sono poi tanto inutile come credi!" disse il guerriero di Hermes rivolto a Kagaho.
Quindi lo scansò affrettandosi ad uscire dalla guarnigione.

Atlantide. Terzo Ginnasio (Giulio, Edward e Khaled)

Come prevedibile l' armatura di Pioggia era andata già sgretolandosi in diversi punti lasciando ormai intravedere il corpo dell' angelo.
Il diavolo non parve essere comunque colpito dall' improvviso vantaggio e si limitò ad osservare il tentativo di Giulio, il primo dei due che si era ora lanciato contro di lui.
Pioggia lo seguì subito ma attaccò autonomamente e anche il DIO DISTRUTTORE si trasformò in altro divenendo il DIO DISGREGATORE con evidente sorpresa da parte dell' arcangelo stesso.
Giulio intentò comunque la sua 'finta' che non parve invece subire misteriosamente alcun cambiamento avanzando verso il diavolo.
Lo sgherro di Lucifero si limitò a sorridere di fronte ai due tentativi.
"ASTRONOMIA BLASFEMA!"
Le due mani del diavolo si tesero come a voler intercettare i due colpi contemporaneamente.
Di fronte ai palmi mostrati loro comparvero le due simbologie corrispondenti ai singoli angeli, le loro 'costellazioni' se si fosse potuto fare un paragone con altri sacri guerrieri presenti in quelle terre.
La raffigurazione del 'cherubinico adattamento angelico' del simbolo della Terra seguita dalla rappresentazione minore di Saturno a indicare nello specifico Aladiah per Giulio e il simbolo di Mercurio seguito da quello più piccolo della Terra per indicare gli arcangeli e nello specifico Nemamiah.
Per quanto casuale potesse essere, il diavolo parve però particolarmente 'corazzato' solo contro Pioggia e molto meno di fronte alla strategia di Giulio.
Se il colpo dell' arcangelo venne reso del tutto inoffensivo come se il suo cosmo si fosse semplicemente spento a contatto con quello del nemico, nel momento in cui il cherubino espresse il suo potere angelico, la sfera di cosmo creata da quest' ultimo impattò contro il suo avversario facendolo ruzzolare a terra.
Il diavolo si alzò prontamente con appena il tempo di innalzare una nuova difesa.
"LA NERA CHIESA!"
L' immagine in effetti di un mirabile edificio sacro, ma oscuro tanto quanto l' Inferno stesso, si materializzò alle spalle proteggendolo con la sua stessa ombra.
E l' angelo di Aladiah dovette fermarsi di fronte alla più blasfema delle rappresentazioni.
Il SETTIMO SIGILLO si era anch' esso manifestato come il PRIMO e la freccia venefica scomparve non appena venne inghiottita dall' ombra dell' empio edificio.
"Avete perso!" proclamò improvvisamente il loro avversario. "L' arcangelo posso fermarlo solo col Cerebro! E ora che il cherubino mi ha mostrato verità, libertà e giustizia e la Misericordia di Dio non ha altre sorprese al suo cospetto! Sei solo molto fortunato, soldato di Raziel..."
Giulio non capiva come potesse aver avuto sentore del primo dei due poteri citati ma dovette desistere da ogni preciso ragionamento.
"Forza guerrieri di Dio! Non è tempo di unire i vostri cosmi? Ma cosa succederà se invece di aggiungere il proprio cosmo all' altro, l' arcangelo dovesse essere invece costretto a colpirlo con uno dei suoi colpi? Ah, ah, ah! Bel dilemma! Sono troppo scaltro per essere affrontato da uno di voi solo!"
"Ora capisci perchè non ho accettato il tuo piano..." disse mentalmente Pioggia al compagno.
Il diavolo preparò un nuovo colpo.
"VERO VERBO!"
L' aria del campo di battaglia venne evidentemente risucchiata nella sua blasfema bocca pronta, probabilmente, ad essere rivolta contro i due angeli.
Fleur de Lys non riuscì a immaginare la propria fortuna!
Khaled si era dedicato a liberarsi della trappola intessuta ad arte su di lui e il solo Edward rappresentava fastidioso ostacolo.
Naturalmente il tentativo del marine di Seadragon di privarlo di quell' ulteriore vantaggio non poteva andare a buon fine...
Il saint delle costellazioni dimenticate gli rispose malamente e di fretta senza curarsi in realtà che il suo interlocutore fosse sordo.
"Costui è solo..., mezzo..." si limitò a dire riferendosi al soldato di Lucifero, almeno quello parve a Edward di leggere dalle sue labbra.
"... pensi? ... fermarmi... parole? SEGNI DELLA VIA LATTEA!"
La comparsa di improvvise piccole meteore generate dal cosmo del guerriero prese quasi di sorpresa il custode dell' Atlantico Settentrionale.
La sua schivata venne resa presto impossibile e diversi colpi lo raggiunsero frantumandogli l' armatura e ferendolo piuttosto seriamente in più parti.
Nella sua 'tranquillità' Khaled non se la vedeva particolarmente meglio e il suo tentativo di incenerire i fiori si risolse con tutta semplicità nel far manifestare la loro peculiarità.
L' intera quantità di fiamme da lui evocata venne come assorbita da un' unico fiore procurandogli per un attimo un picco di spossatezza che comunque non scemò del tutto neppure dopo qualche minuto.
Il fiore si incenerì e cadde al suolo iniziando dai petali, mentre gli altri permanevano nella loro perigliosa magnificenza.

Atlantide. Quarto Ginnasio (Lucifer)

L' unione cosmica dei sacri guerrieri non lasciò scampo alcuno al saint delle costellazioni dimenticate.
Il colpo del gold saint di Leo era di mirabile fattura e agendo nel contempo come difesa e attacco, devastò il già martoriato corpo di Gallus prima ancora che riuscisse a costituire una minaccia.
Aioria constatò la morte del suo avversario per poi portarsi la mano destra su entrambe le orecchie.
Sangue raggrumato si adagiò su essa.
Purtroppo per lui la perdità dell' udito non era momentanea nè destinata ad esaurirsi col tempo.
Scrollando la testa espanse appena il suo cosmo per fermare l' emorraggia.
Sicuro di sè si voltò verso l' augure di Demetra battendogli una mano sulla spalla, gesto ricco di significato più di mille parole.
"Proseguiamo..., finchè ne saremo in grado non ci fermeremo mai!"
Pur nella consapevolezza che forse lo stop non fosse poi tanto distante, Lucifer non potè che essere d' accordo con lui.

Oniria. Phantasia (Mur)

Il dio minore si slanciò contro il CRYSTAL WALL innalzato da Mur.
La sfera di cosmo che si era formata sulla sua mano impattò contro la portentosa difesa senza dar l' impressione di riuscire a superarla, venendone anzi respinta contro il suo stesso creatore.
Phantasos non sembrò comunque risentirne e si limitò a saltare acrobaticamente indietro allontanandosi dal gold saint di Aries.
Non appena però il custode della Prima Casa abbassò la sua difesa per lanciare il suo contrattacco se lo trovò misteriosamente accanto con la sfera ebbra di cosmo ormai a contatto con la sua cloth dorata.
"Pensavi di aver già vinto? Conoscendo il tuo mirabile colpo difensivo, basta farti credere di aver attaccato senza in realtà mai incontrare il tuo cosmo! Una volta che l' abbassi sei indifeso come il più pivello tra i guerrieri! E poi qui..., nel mio regno, pensi che un utilizzo del settimo senso così oculato possa darti alcuna possibilità? Hai perso cavaliere, nel momento stesso in cui sei entrato qui nelle tue condizioni attuali e pagherai caro questo errore! GRIM FANTASIA!"
In effetti il cosmo del dio prevalse su quello del cavaliere di Athena anche se Mur ebbe la netta sensazione che il suo fosse stato in realtà anche abnormemente ostacolato.
"Quale è dunque il tuo reale sogno che vorresti realizzato in questa Guerra Sacra?"
Phantasos rimase in silenzio solo qualche istante come se stesse leggendo nella mente del gold saint di Aries.
"Ah, ah, ah! Quanto sei banale...!" disse il dio ridendo sguaiatamente.
"Comunque..., sia!"
Dietro a Phantasos apparì una gigantesca bilancia.
Su un piatto Kiki, con indosso un black cloth che, seppur non differisse molto da ciò che era diventato ora quello di Aries, produsse un brivido in Mur.
Sull' altro Willie, che a differenza del fratello del cavaliere di Athena che stava con gli occhi aperti ma vitrei e assente tanto quanto un cadavere vivente, giaceva ancora addormentato.
"Dunque chi scegli? Uno dei due vivrà, l' altro no!" disse tranquillo Phantasos.
"Ah, e prima dell' ovvia risposta che darai..., qualora tu non dia una risposta precisa o provi ad attaccarmi, sceglierò io per te! Stanne certo!"

Atlantide. Sesto Ginnasio (Sid)

Shun sorrise a Sid.
"Nulla di che..., ci stanno prendendo per spossatezza! Tutti noi..."
Riferendosi alle altre domande postegli da Sid, il bronze saint di Andromeda sembrò distrarsi solo un attimo.
"No, avverti i cosmi di Io e Siegfried? Anche loro sono bloccati in una situazione simile alla nostra là dove l' arco luminoso di fronte a noi compie il suo percorso. E pensi che costui dall' alto della sua potenza ci lasci semplicemente uscire? No, dobbiamo trovare il modo di soverchiare il suo vantaggio!".
Ciò poteva voler dire solo una cosa..., settimo senso!
"Pronto?"
"ESPLOSIONE DI UNA SUPERNOVA!" urlò all' improvviso il loro avversario generando l' immagine di una stella alla sue spalle ormai in procinto di disgregarsi riversando contro loro il suo potenziale esplosivo.

Atlantide. Settimo Ginnasio (Mime)

Mentre Mime tentò inutilmente di sottrarsi alla prigionia a cui era stato relegato con la telepatia, udì la voce di Ikki farsi persino più alta del suono che il loro comune avversario stava continuando a produrre in un crescendo.
"Basta!" urlò il bronze saint di Phoenix con voce che pareva appartenere a un altro mondo.
Il musico di Asgard era certo che la comune trappola non avrebbe mai bloccato a lungo il guerriero di Athena, altrettanto abile nei poteri della mente quanto in quelli dell' impulso di fase, ma non era nel modo che avvertì che si sarebbe aspettato la reazione di Ikki!
Il cosmo del bronze saint di Phoenix esplose in maniera esorbitante, sgretolando con il solo calore delle sue fiamme anche la terra che bloccava il guerriero di Odino.
Ikki non aveva certo lesinato l' utilizzo del settimo senso e con un solo HOYUKO TENSHO di devastante potenza travolse il guerriero autoctono lasciandolo praticamente senza armatura ed esanime.
Furioso in volto il saint di Athena si rivolse a Mime dando l' impressione di rimproverare non tanto lui quanto sè stesso.
"Sono stufo della tattica di Atlantide di privarci delle forze poco a poco! Vogliono distruggerci così? Ebbene, io darò loro ciò che vogliono ma a modo mio e quando lo dico io! Non serve a nulla misurare attentamente le energie per credere di avere una possibilità in più nelle prove successive..., è questo ciò che loro vogliono! Che imparino cosa contempla la via del sacrificio!".
Il viso di Ikki era sin deformato ma Mime trovò giustizia anche nelle sue dure parole.
Il musico di Asgard fece per proseguire ma Ikki lo fermò.
"Non è ancora morto il dromedario! Abbiamo esitato troppo e la privazione momentanea dei sensi mi ha fatto da ostacolo. A te il colpo finale! In questa o in un' altra vita combatteremo ancora fianco a fianco!"
"PHOENIX FLAMING FLY!"
Il bronze saint nel nulla svanì nelle sue stesse fiamme venendo inglobato da un' altra dimensione.
In effetti, proprio in quel momento, il saint delle costellazioni dimenticate, trovando la forza chissà dove provò a fatica a rimettersi in piedi.

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Neferata, Whimber, Alixia e Alasdair)

Whimber indubbiamente sapeva di essere inferiore in esperienza allo spectre di Treasure Dragon e il fatto che non avesse messo tutto sè stesso nel suo attacco dimostrava il 'danno' che forse più le parole che le azioni di Alasdair avevano prodotto in lui.
La proverbiale agilità dell' eroe di Eracle, pur privo ora delle sue ali, fece ancora la differenza e riuscì addirittura a sfruttare la corrente stessa del vento per assorbirla senza subire alcun danno.
Contenuto fu il suo successivo attacco, nel momento in cui il dragone delle Esperidi comparve alle sue spalle al richiamo del ROARING DRAGON' FURY o, come Alasdair lo chiamava o,ra ROARING GLAURUNG'S FURY.
Anche Whimber avrebbe 'risparmiato' l' avversario?
Anche negli altri scontri in atto non parve, almeno in un primo momento, verificarsi nulla di rilevante.
Alixia e Neferata avevano dato vita a una sorta di danza dalla mirabile valenza atletica.
Era inebriante vederle scambiarsi colpo su colpo pur mantenendo precisi ruoli e l' aggressività della spectre di Lamia non trovò mai breccia nella calma azione difensiva della silver saint di Athena.
Shilfield invece si dimostrava estremamente spazientito dall' agire di Anser che non aveva cessato di intonare la sua cantilena riuscendo comunque a rimanere millimetricamente al di fuori degli effluvi velenosi dello spectre e dalle sue tecniche.
"La favola dell' oca è bella ma è poca. Vuoi che te la conti o te la canti? Ocarina grassa e bianca, seduta sulla panca, se vuoi che te la canti, io te la canterò!"
Ma furia colse i due guerrieri di Hades citati.
Shilfield ricorse al settimo senso più per difendersi dal colpo della saint delle costellazioni dimenticate, in grado al contempo di immobilizzarlo e scatenare contro di lui potenti esplosioni, che per attaccare realmente.
"BASILISK REVELATION!"
Il colpo riuscì a pietrificare pettorale e bracciali della donna rendendogli l' armatura troppo pesante perchè potesse muoversi agilmente.
E Neferata non fu da meno...
Furiosa per non essere riuscita a trovare un varco nelle difese di Alixia la attaccò con un preciso colpo al volto caricando il pugno con le sue stesse energie vitali.
L' elmo si frantumò sotto la pressione esercitata dal colpo della spectre di Lamia ma miracolosamente svolse la sua funzione non procurando nulla altro che un graffio sul viso della silver saint di Sagitta.
Qui era chi cercava un compromesso che ormai non poteva più tirarsi indietro...


 
Contacts  Top
view post Posted on 23/9/2012, 19:41
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LI - APPARIZIONE DI MORTE, INCUBO DI DOLORE

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 5.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Terzo Ginnasio (Giulio, Edward e Khaled)

Giulio si accorse troppo tardi che il suo tentativo avrebbe solo peggiorato le cose...
Innalzarsi in volo di fronte a un colpo a matrice d' aria non era certo la più felice delle decisioni e il diavolo sorrise espandendo al limite il suo potere in procinto ormai di travolgerlo.
Qualcosa si parò dinanzi a lui anticipando il colpo.
Pioggia avvolto dalle sue ali, ancora in perfetto stato, fece da scudo a Giulio evitando il peggio.
"Io inutile?" ruggì contro il suo avversario. "Ne sei certa, empia rappresentazione del male?"
L' arcangelo atterrò poco prima di Giulio anticipandolo così nel successivo agire.
Iniziò ad avvicinarsi alla sua nemesi con passo deciso ma sicuro.
Non ci fu bisogno di intentare strategie nè di trovare il modo di comunicarle al cherubino suo compagno, egli si limitò a pronunciarle ad alta voce facendo modo che tutti le ascoltassero.
"Sai, schiavo di Marbas, Mirion e Lucifugo..., per un attimo avevi vinto! Convincere un legionario angelico della sua inutilità..., quale impresa potrai mai raccontare nel regno in cui sei stato condannato dall' unico vero Verbo, dall' unica Vera Chiesa, da colui che le stelle ha posto in cielo a rischiarare la vita dei mortali, da colui che il tempo mai potrà cagionare consumazione! Ma la storia di voi angeli caduti è sempre la medesima..., essere sempre condannati a nuova relegazione nel Luogo Senza Luce! Che sia io, Giulio, o chissà altro poco importa, quella sarà la tua fine..."
Nel pronunciare il suo discorso Pioggia aveva continuato ad avanzare senza per altro mostrare le sue intenzioni.
Giulio non capiva, ma temeva che ormai fosse rimasta per il suo compagno un unica strada..., quella del sacrificio!
Forse anche la scorza temette quell' unica possibilità e in sincrono con i passi del cherubino prese ad allontanarsi da lui facendo procedere la sua cavalcatura all' indietro.
Con voce cinguettante il diavolo parlò: "Cosa vuoi fare? Perchè non comprendo il tuo agire ponendolo al mio servizio?"
Pioggia scoppiò a ridere ma non si fermò nel suo incedere.
"Semplice..., io non voglio fare nulla!" lo canzonò l' angelo.
"Come puoi pensare di fare nulla e resistere ai miei colpi? Sei uscito di senno?" chiese il legionario infernale.
"Mai stato meglio!" disse Pioggia ampliando il proprio cosmo ben oltre le possibilità ottenibili dai sei sensi canonici.
Qualcosa fece scatenare in quel momento Giulio facendo sì che le sue ali lo portassero ancora più alto nel cielo.
Il cherubino estrasse la sua arma senza che gli altri due paressero accorgersene.
La scorza diede davvero l' impressione di non capire cosa fare e si pose all' ombra della NERA CHIESA.
"Giulio! Colpisci costui attraverso me, qualunque cosa diventi il tuo colpo ad esso si unirà il mio cosmo senza che costui possa impedircelo!"
"Noooo!" tentò di urlare il diavolo ma Giulio aveva in mente altri progetti che andavano oltre l' accettazione del gesto sacrificale di Pioggia.
Forse parte del cosmo di Pioggia si unì comunque a lui, o forse il diavolo era troppo confuso dall' essere stato preso in giro in un ambito di cui avrebbe dovuto essere il padrone incontrastato, o semplicemente l' idea di Giulio era quella giusta...
La luce generata dalla spada fiammeggiante del cherubino produsse un varco nell' oscurità che proteggeva la scorza e Giulio tranciò di netto un braccio al suo avversario.
Giulio sorrise al suo compagno pur comprendendo che la risoluzione di costui era del tutto normale e che avrebbe probabilmente avuto indubbio successo.
"Forse non c' è bisogno di ciò che ti proponi di fare!"
Pioggia ricambiò l' espressione estraendo anch' esso la sua spada seppur si fosse indubbiamente indebolito nel tentativo precedente.
Il cherubino espresse ancora la sua indomita curiosità.
"Prima che questo scontro abbia termine..., non ti alletta la proposta di decantare il nome di chi ci ha messi tanto in difficoltà?"
Il diavolo sorrise mentre il suo corvino sangue penetrava attraverso le dite dell' unica mano che gli era restata ricadendo al suolo sfrigolando come fosse acido o sostanza estremamente calda.
Annuì appena prima di rivelarsi: "Allocen, duca, cavaliere fiammeggiante... Colui che conosce passato, presente e futuro... Ruggine è il colore della mia manifestazione. Io sono colui che ha dissipato il buio negli uomini insegnando l' astronomia e a coloro che pregano me dono la protezione della loro casa, del loro tempio e di coloro che con essi vivono!"
"VERO VERBO!" lanciò comunque all' improvviso al termine della sua tarda presentazione.
La 'fuga' di Edward fu rapidissima seppur divenne evidente che Fleur de Lys stesse nuovamente ricoprendo il campo di battaglia col suo nettare venefico in grado di privare dei sensi.
Varco dimensionale o meno, quando i due guerrieri di Poseidone sarebbero ritornati ad affrontare il saint delle costellazioni dimenticate avrebbero dovuto fare i conti con ciò!
Come dimostrato già in precedenza, Edward aveva trovato un modo per vanificare il potere dei gigli conficcati nei loro corpi e nettò dunque in fretta quello del tritone di Rubrum Mare.
Il ritorno fu burrascoso quanto l' ira del dio a cui entrambi dovevano fedeltà.
All' abnorme espansione cosmica del marine di Seadragon unita a quella di Khaled fece fronte la furia del polline che avevano imparato a conoscere a loro spese.
Edward venne privato della vista mentre Khaled del tatto.
Fortunatamente però il MID-ATLANTIC RIDGE non aveva bisogno di una grande precisione e il fatto che poco dopo entrambi i guerrieri del Regno Sommerso riacquistassero tutti i sensi perduti poteva voler dire solo una cosa..., Fleur de Lys era stato inesorabilmente intrappolato!
E in effetti ciò divenne evidente realtà.
Spossati i due si rivolsero verso lo scontro in atto, forse in procinto anch' esso di giungere al termine...

Oniria. Phantasia (Mur)

Phantasos rimase in silenzio di fronte alla richiesta di Mur e se chi tace acconsente...
Il gold saint di Aries provò, stranamente, timore come non mai quando tentò di comunicare telepaticamente col fratello.
Potere del dio che amministra le apparizioni o qualche cosa d' altro?
Kiki comunque non si degnò di rispondergli e con occhi privi di pupille lo fissò severo scagliando contro di lui una sfera ebbra di cosmo che però Phantasos stesso fermò con una mano senza prodursi ferita alcuna.
"Hai già scelto, dunque..." disse sorridendo il dio minore.
Willie si contorse tra atroci dolori senza mai aprire gli occhi e svanì insieme alla figura stravolta di Kiki che il gold saint mai più avrebbe dimenticato.
"E prima che tu te lo chieda ancora, no, di Willie a me non fregava nulla! Se avessi voluto prendermi la sua anima o qualunque altra cosa di lui, lo avrei già fatto! Sei tu e solo tu ad aver determinato la sua morte! Non dimenticarlo mai! Perchè pensi che neppure il suo maestro e nessun altro si sia recato sin quaggiù ad aiutarlo? Immaginavano il pericolo che avrebbero corso non tanto loro, quanto l' inerme Chiave di Oniria! Ma tu no! Come cavaliere di Athena è il tuo preciso compito lanciarti a testa bassa in ogni missione di salvataggio! Ebbene..., eccoti le conseguenze! Io ho realizzato il tuo inconscio sogno di salvare tuo fratello nonostante presto ti si parerà davanti come nemico! La famiglia innanzi tutto! Comunque con te io ho finito, altri verranno..."
Nella disperazione che andava ingigantendosi Mur avvertì forte su lui l' incombere di un potere dimensionale atto a trascinarlo chissà dove ma lui si oppose e il suo cosmo crebbe a dismisura eguagliando ed anzi superando quella che voleva sottoporlo a un allontanamento forzato.
"Come puoi aver vinto l' ostacolo di Phantasia? Un sogno che avresti voluto realizzare ti era stato inculcato!"
Phantasos si trovò il gold saint di Aries praticamente a contatto ed ebbro del potere del settimo senso Mur scatenò il suo STARDUST REVOLUTION.
Così come era stato narrato riguardo a una delle precedenti guerre sacre contro Hades, i figli di Hypnos non costituivano un grande ostacolo una volta che erano stati bypassati i loro inganni, e bastò quel colpo, pur potentissimo, per frantumargli armatura e corpo.
La sconfitta di Phantasos venne confermata dal leggero e impercettibile modificarsi dell' ambiente intorno a lui, improvvisamente rotto da un potente ululato.
A cavallo di un' inesistente belva che pareva essere fatta di luce ecco apparire colui che Mur riconobbe come Icelos.
"Notevole cavaliere, ma pensi di poter battere me, Morfeo e Oneiro con quelle poche forze che ti rimangono? Secondo me non supererai mai la mia fobia!"
Se prima il campo di battaglia pareva essere delimitato solo da linee verticali, parallele tra loro di lunghezza indefinibile, ora ad esse se ne affiancarono di orizzontali rendendo il tutto simile a una infinita scacchiera tridimensionale.

Atlantide. Sesto Ginnasio (Sid)

I due sacri guerrieri trovarono una perfetta sincronia.
Il god warrior di Tiger occupò il colpo del suo avversario quel tanto da permettere a Shun di colpirlo con la sua catena.
In realtà però l' esplosione scaraventò indietro Sid ma i danni vennero attutiti in toto dalla sua god robe.
Il bronze saint di Andromeda aveva quindi a sua volta fatto centro e l' improvvisa, sensibile, diminuzione del cosmo del misterioso saint delle costellazioni dimenticate dimostrò che probabilmente aveva preso in pieno la parte dell' armatura che conteneva il gadget in grado di attribuire a quel guerriero una forza superiore a quella di loro due messi insieme.
E se costui appariva comunque alla somma dei loro cosmi ancora paragonabile era ora dunque solo grazie alla misteriosa colonna di luce...
Di fronte ai loro successivi colpi ebbri ancora del potere del settimo senso, il saint della misteriosa costellazione perduta innalzò senza successo la sua CORRENTE MAGELLANICA.
La LUCE DEL NORD e il THUNDER WAVES impattarono infatti pesantemente sul guerriero atlantideo eppure furono i suoi due avversari a piegarsi per primi sotto l' effetto della stanchezza.
"E' ancora vivo?" chiese Sid.
"Non mi pare..." rispose Shun. "...la mia catena non lo vede più come un nemico!"
In effetti la prodigiosa arma rimaneva immobile al suolo, ma il saint delle costellazioni dimenticate rimaneva ritto in piedi seppur i suoi occhi fossero ormai del tutto chiusi.
Il guerriero di Odino fu il primo ad accorgersi che qualcosa non quadrava...
"Non è possibile!" disse sospirando mentre si rimetteva in posizione eretta subito seguito dal bronze saint di Andromeda.
Il loro nemico in effetti non poteva aver la benchè minima possibilità di essere in vita con le ferite che mostrava.
Eppure così era...
L' uomo non produsse alcun suono, eppure la posizione che stava lentamente assumendo era quella che lo aveva portato a lanciare l' ESPLOSIONE DI UNA SUPERNOVA!

Atlantide. Settimo Ginnasio (Mime)

Nulla potè il saint delle costellazioni dimenticate contro la furia del musico di Asgard fomentata dalle fiamme del bronze saint di Phoenix.
Nella normalità Mime non poteva paragonarsi al guerriero atlantideo e la musica della sua cetra pose fine all' ultimo guizzo vitale del suo avversario prima che intentasse qualunque tentativo di reagire.
Il guerriero di Odino non sapeva se avrebbe più rivisto Ikki ma era certo che avrebbe trovato la scia di cadaveri dietro le ali della fenice di Athena!

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Lucifer, Neferata, Whimber, Alixia e Alasdair)

Ormai lo scontro tra Alasdair e Whimber aveva raggiunto un livello che trascendeva il concreto.
Il primo millimetrico danno prodotto dall' eroe di Eracle aveva creato diverse crepe nella psiche dello spectre di Bat, ferite costrette ad un continuo spillare di dubbi e paure, convinzioni che franavano l' una dopo l' altra e che erano tenute insieme da un amore incondizionato il cui coinvolgimento in quello specifico scontro non metteva in realtà in dubbio la sua resistenza.
E ben lo sapeva Whimber, insieme alla convinzione di sentirsi come un bambino che, di fronte al regalo che aveva agognato spasmodicamente, ora che l' aveva tra le mani si domandava se il tempo perso nel bramarlo fosse stato davvero così necessario...
Il combattimento prese per il guerriero di Hades una piega molto pericolosa, una semplice valvola di sfogo di fronte al fastidio che stava provando nel prendere una specifica decisione così forzata dal fastidioso compagno traditore, nulla di attento, ponderato ma solo privo di decisione.
Dunque si difese poco convinto lo spectre di Bat, come se nella sua forma gassosa volesse in realtà celare i suoi dubbi.
Inesorabile invece l' attacco di Alasdair ormai tremendamente lontano da ciò che era stato, soprattutto ora che neppure il giogo di Hades avrebbe più potuto riavvicinare al male mai sopito che serpeggiava in Ade.
Nonostante la fatica nel renderlo preciso, il conglomerato dei minerali 'evocati' da Alasdair cinse gli arti di Whimber prima ancora che il corpo perdesse consistenza e ne inibì il cosmo trattenendolo, almeno in quel frangente, nella concretezza di una realtà che ormai gli stava stretta.
Il fatto di non averlo bloccato del tutto condannandolo a morte certa rendeva molto precaria quella prigionia perchè il guerriero di Hades avrebbe benissimo sempre potuto perdere ancora la sua consistenza, ma fu probabilmente un altro duro colpo al suo ego.
Ancora di altro tenore era lo scontro che coinvolgeva invece le compagne dei due guerrieri...
Il muro che Neferata si era creata attorno alla sua psiche pareva inviolabile e i tentativi di Alixia di portarla alla via su cui iniziava ad affacciarsi il marito Whimber non facevano che rinforzare questa sua difesa invece di minare le sue fondamenta o aprire brecce.
Le anime evocate dalla silver saint di Sagitta non fecero che aumentare la rabbia di Neferata visto che colpo dopo colpo non riuscì a colpire l' avversaria ma solo le loro evanescenti figure.
Comunque se la sua avversaria continuava così, la sola guerriera di Athena non sarebbe presto più riuscita a contenerla, certo non senza farle del male!
Per un attimo altri cosmi parvero correre al suo soccorso ma Lucifer ed Aioria ebbero appena il tempo di assistere a ciò che stava accadendo in quei luoghi.
Come se altri fossero già lì presenti, pronti ad uscire ad ogni nuovo arrivo invece di dare man forte ai loro compagni ed eliminare i problemi già esistenti, due saint delle costellazioni dimenticate fecero la loro comparsa.
Uno era simbolicamente ricollegabile a una sorta di roditore, con gli evidenti incisivi che scendevano dal muso che formava la calotta dell' elmo formando una sorta di protezione sul naso. Particolarmente strani i lembi di tessuti che univano simmetricamente polsi, ascelle e margini esterni delle ginocchia rendendolo simile alle tute che si indossavano in particolari varianti del paracadutismo.
Il secondo era una 'variante atlantidea' di Aphrodite di Pisces, visto il fortissimo odore di rose che emanava e il fiore dal lungo stelo che portava avvolto sul polso sinistro. In realtà la sua armatura si avvicinava al fiore ben più di quella del gold saint della Dodicesima Casa lasciando indietro ogni dubbio sulla costellazione perduta che rappresentava.


 
Contacts  Top
view post Posted on 30/9/2012, 16:09
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LII - L' AMICIZIA RITROVATA

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 5.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Terzo Ginnasio (Giulio, Edward e Khaled)

Giulio decise, se mai fosse possibile, di confondere lui stesso il diavolo spingendo nella sua mente le immagini confusionarie di una strana nenia.
Con evidenza, però, Allocen non si lasciò ingannare e nel momento in cui, pur impercettibilmente, la mente del cherubino dovette ricorrere alle conoscenze necessarie per lanciare il suo colpo, il diavolo cambiò il SESTO SIGILLO nel PRIMO.
"Quante volte ho già visto questo colpo?" disse il diavolo ridendo sguaiatamente accorgendosi solo all' ultimo momento dell' apporto cosmico dato all' angelo dai due guerrieri di Poseidone ivi presenti.
Fu però l' azione di Pioggia, messo sbadatamente da parte dal suo avversario a fare forse davvero la differenza e la fiammeggiante punta della spada degli arcangeli comparve dal corpo di Allocen in uno sfavillare del suo corvino liquido interno.
La difesa della NERA CHIESA, innalzata frettolosamente, nulla potè contro il potere di quella arma e grazie anche all' insperato aiuto, anche la venefica freccia del legionario di Aladiah 'fece il suo lavoro' conficcandosi esattamente al centro degli occhi leonini del servo di Lucifero.
Non vi era legionario demoniaco che potesse reggere a quella espressione di potenza, e Allocen non fece eccezione...
Il suo corpo e quello della sua cavalcatura presero a disgregarsi passando direttamente dallo stato solido a quello gassoso divenendo scuro fumo che però, invece di galleggiare verso l' alto, pareva essere inghiottito dalla terra stessa!
Il diavolo parve comunque sorridere ai due angeli, trascurando del tutto il marine e il tritone.
"Mi avete fatto divertire..., ma la vittoria, mi spiace..., è nostra! Un' anima immortale negli Inferi è ormai giunta...! Quale migliore risultato contro un' azione che voi mai riuscirete a eguagliare? Quale dio chiederà aiuto a Dio per riuscire nella sua utopia?" riuscì a dire prima di svanire del tutto.

Oniria. Phantasia (Mur)

Indubbiamente il secondo scontro in atto a Oniria si sarebbe basato sulle capacità dimensionali dei due guerrieri.
Icelos si limitò a osservare la ragnatela di cristallo eretta da Mur per materializzare una delle sue braccia al di là di essa e colpire il gold saint al volto.
Il gold saint di Aries scomparve però un attimo prima di essere raggiunto e la mano del dio 'tornò' a occupare il suo 'legittimo posto', attaccata a una delle braccia.
"Notevole guerriero..., ma senza attacchi questo scontro avrà un' unica direzion..."
Il custode della Prima Casa non diede neppure al dio il tempo di finire la frase e forte del settimo senso attaccò senza remore.
A testimonianza che l' auto-spossamento era forse l' unica via percorribile contro gli oneiroi, lo STARDUST REVOLUTION raggiunse, seppur di striscio, il dio prima che riuscisse a fuggire del tutto celandosi in uno dei suoi varchi dimensionali.
Pur perdendo chiaramente sangue da una ferita, Icelos si rivolse deciso a Mur.
"Bene, bene, bene..., quanto reggerai ancora?"
In effetti il gold saint di Aries poteva immaginare di resistere alla spossatezza maturata si e no da questo scontro, ma gli altri due dei dei sogni? Come mai avrebbe potuto affrontarli da solo?

Atlantide. Sesto Ginnasio (Sid)

Un' intensa luce colse all' improvviso il campo di battaglia, seguita da un rombo sordo che non poteva che preannunciare una potente esplosione.
Shun dispose la catena attorno a sè e al god warrior di Tiger formando la CIRCLE DEFENCE ma fu inutile, in realtà ciò che si verificò fu una maestosa implosione che colse solo il loro redivivo avversario in un' effetto molto coreograficamente splatter.
"Che è successo?" chiese il guerriero di Odino.
"Probabilmente Io e Sigfried hanno sconfitto anch' essi il loro avversario cancellando l' arco di luce che collegava il nostro ospite al loro..., ed era anche quella cosa a tenerlo in 'vita'..." rispose piuttosto perplesso.

Atlantide. Quinto Ginnasio (Mime)

Il musico di Asgard tornò indietro solo per veder sparire l' arco di luce che tanto l' aveva preoccupato.
Il marine di Scylla e Sigfried emersero dal ginnasio recandosi subito verso gli esanimi Mur e Willie.
Io sembrava furente e sfogò la sua rabbia sgretolando con un pungo l' angolo di un vicino muro.
"Perchè...? Perchè ha dovuto metterci il becco!" urlò apparentemente fuori di sè lasciando nel dubbio per un attimo Mime, indeciso su chi fosse l' oggetto della rabbia del marine
Sigfried salutò con un cenno Mime ponendo subito la sua mano sulle spalle di Io.
"Non biasimarlo..., forse la disperazione per la sparizione del fratello..., forse pura, umanevole compassione per un compagno relegato a un simile destino..." tentò di dire il god warrior di Fafnir.
"Non poteva però domandarsi perchè nessun altro di noi abbia scelto di raggiungerlo in Oniria, non era chiaro che se fosse stato necessario, altri ci avrebbero potuto pensare?" continuò il custode del Pacifico Meridionale.
"Tu non avresti mai compiuto un simile errore? Ne sei certo?" tentò il guerriero di Odino.
"Hai ragione..." disse Io riprendendosi un minimo. "... non è per il suo gesto che lo biasimo, ma per il fatto che l' ostaggio corre effettivo pericolo solo nel momento in cui si prova a salvarlo! Se avessero voluto Willie morto, avrebbero già provveduto o almeno ci avrebbero provato più concretamente..., ma condannandolo a un pesante sonno indotto ne hanno indubbiamente fatto un esca! Non sono sufficienti gli schieramenti che abbiamo affrontato sin qui? E poi Morfeo e compagni non sono cosa che riguarda Hades? Non hanno tradito lui? Come se non bastasse, in Oniria Willie è proprio l' unico in grado di muoversi a suo piacimento, e dubito sia così facile trattenerlo anche per quattro divinità minori! Da solo egli avrebbe forse avuto possibilità di trovare un modo per salvarsi, ora che i quattro dei dei sogni sono in allerta, Oniria non sarà un luogo sicuro per nessuno!"
"Cosa vuoi fare?" chiese Sigfried vedendo che Io si sedeva accanto ai due compagni già addormentati.
"L' unica cosa possibile..., entrerò anche io nel Mondo dei Sogni! Tanto dubito che basti addormentarsi per essere risucchiati lì dal potere degli oneiroi!"
"Vuoi dar loro il potere di un' altra chiave?" chiese il god warrior di Fafnir iniziando ora lui ad alterarsi.
"Abbiamo un' altra scelta?" disse il marine di Scylla evidentemente poco disposto ad ascoltarlo.
"Se non vuoi correre il rischio di contraddire Morrigan, chiedi a Mime di prendere il tuo posto! Quattro guerrieri per quattro dei minori! Non ci prenderanno certo per spossatezza!".
Sigfried appariva molto indeciso sul da farsi e si voltò fissando Mime come ad attendere da lui la risposta giusta.

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Kagaho, Lucifer, Neferata, Whimber, Alixia e Alasdair)

L' arrivo di Kagaho portò scompiglio nella precisa pianificazone degli scontri di Aioria e Lucifer.
Il fuoco che si accompagnava al suo cosmo separò i quattro contendenti.
Il CORONA BLAST riversò le sue fiamme verso il saint di Rosa.
"ADONE NEGLI INFERI!" fu la risposta del guerriero atlantideo mentre le scarlatte rose che stavano avvolte sui suoi bracciali si erano fatte nere.
Proprio dai fiori una moltitudine di esseri demoniaci sembrò emergere e seppur non riuscirono a raggiungere lo spectre di Bennu, fecero da scudo al loro evocatore evitando che fosse raggiunto dal nero e persistente fuoco dell' Ade.
"Quale onore..., colui che ha il controllo delle immortali fiamme di Hades! Un' ottimo avversario, mi reputo davvero fortunato! Se gli inferi sono la tua casa, come te la caverai quando Adone troverà la strada fuori dalla prigione a cui è stato condannato per il crudele gioco di Afrodite e Persefone l' ha relegato? ADONE TRA I VIVI!"
Le rose divennero subitaneamente bianche mentre filamenti cosmici dello stesso colore sembravano da esse venir emanati rivolgendosi come effluvi verso il guerriero di Hades.
Lucifer fece per intervenire verso quello che appariva chiaramente come Sciurus Volans ma Aioria glielo impedì.
"Sei stremato guerriero..., lascia a me la lotta! E guardarti intorno..., questi non sono gli unici nemici presenti qui!".
In effetti l' augure provava una fastidiosa sensazione da quando era giunto al ponte e nonostante la luce naturale ormai presente nella zona, vi erano diverse parti ancora in ombra, senza giustificazione alcuna...
Certo in ciò non gli era d' aiuto la particolare emanazione di natura magica che accompagnò il colpo di Neferata, da lui non eccessivamente distante.
Alixia riuscì miracolosamente a sfuggire allo sguardo malefico della spectre di Lamia ancor prima che Whimber e Alasdair si gettassero su di loro.
Sarebbero i due uomini riusciti a portare un minimo di senno nelle donne o meglio, su l' unica di loro che non pareva voler sentir ragioni?


 
Contacts  Top
view post Posted on 7/10/2012, 14:19
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LIII - IL GIOCO DELLE OMBRE!

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 6.00
Durata mail del master: 30 minuti

Oniria. Phobia (Mur e Mime)

Mur attaccò ancora senza aver però aver in effetti trovato un modo di impedire il 'ritorno' dei suoi colpi...
Avvertì l' aprirsi del varco dimensionale nemico e l' arrivo dello STARDUST REVOLUTION, ma quando si preparò a subirne l' inevitabile forza dirompente, qualcosa parve impedirlo.
Rocce, anzi scogli, si erano disposti intorno a lui esplodendo in mille frammenti sotto l' impatto del suo stesso colpo senza che lui subisse alcuna ferita.
Al suo fianco erano comparse Io di Scylla e Mime di Harpfe!
Era stato infatti il marine ad aver insistito per muoversi alla ricerca di Mur e Willie, mentre Sigfried aveva accettato di spingersi più avanti nel tortuoso percorso di Cerne.
Invece che impensierito, Icelos parve quasi divertito dai nuovi arrivi, ma si rivolse al solo gold saint di Aries: "Per quanto può valere, tu hai perso in Phobia! Se non fossero giunti loro in tuo soccorso, avresti retto si è no un altro scambio di tecniche e dubito che questo si sarebbe rivolto in tuo favore...! Hai perso guerriero, ricordatelo sempre, e come massima infamia, io ti ridarò la forza di proseguire perchè non è qui che è prevista la fine del tuo percorso! Addio! Anzi, arrivederci nelle peggiori delle tue paure! Ah, ah, ah!"
Rimasto solo con Io e Mime, Icelos si rivolse quindi loro con decisione.
"Chi resta e chi va..., facile!"
Anche il musico di Asgard subì il medesimo trattamento del custode della Prima Casa senza che potesse compiere azione in Oniria.
Ma se il suo arrivo non era gradito, perchè lasciarlo entrare dunque?

Atlantide. Quinto Ginnasio (Mur, Mime e Sid)

Il gold saint di Aries aveva visto svanire i due compagni e la strana dimensione che lo circondava, il potere degli dei dei sogni l' aveva espulso da Oniria!
Non potè non notare la parte piacevole del viaggio di ritorno e si ritrovò fuori dal Quinto Ginnasio completamente ristorato.
Perchè diavolo Icelos l' aveva buttato fuori?
E soprattutto perchè l' aveva curato dalle ferite e dalla fatica accumulatesi?
Per un attimo pensò di ritornare e dare il ben servito a quello spocchioso dio, davvero costui pensava che avendogli ridato tante energie vitali avrebbe impedito il suo ritorno nel mondo dei sogni?
Ma no, non poteva essere semplicemente il fatto di non ritenerlo un avversario degno della sua altezza ad aver fatto di Icelos un ambiguo benefattore...
Mur guardò i tre compagni addormentati ma la sua attenzione venne improvvisamente calamitata da qualcosa più avanti che quasi non gli fece notare il sopraggiungere di Sid e Mime.
Eufonia!
Ma come poteva essere?
Solo il gold saint di Sagitter poteva realizzare un simile evento e non era possibile che Athena avesse accettato il suo allontanarsi dal Santuario...
La pressione comunque esercitata sulla sua psiche dall' armatura ormai completamente nera di Aries cancellò ogni dubbio e lo spinse in avanti.
Sid e Mime non avevano mai avvertito nulla di ciò che lui iniziò a spiegare loro eppure si videro piacevolmente costretti a proseguire.

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Giulio, Edward, Khaled, Mur, Mime, Sid, Kagaho, Lucifer, Whimber, Alixia e Alasdair)

Fu solo la particolarità delle fiamme dello spectre di Bennu a evitare il peggio.
I filamenti incorporei sfiorarono solo il corpo di Kagaho aggirando sì la protezione della sua surplice ma non producendo evidenti danni.
Rosa fu costretto però a sciogliere in fretta quel suo potere perchè il fuoco aveva seguito a ritroso il suo colpo minacciandolo direttamente.
Il guerriero di Hades fu quindi il primo a prendere la successiva iniziativa.
"CORONA BLAST!"
"ADONE LIBERO!" fu la risposta di Rosa mentre le sue rose mutavano ancora assumendo color vermiglio.
Non fu chiaro l' esprimersi del potere del saint delle costellazioni dimenticate ma il rosso cosmo che emanava si fuse a mezz' aria con quello dello spectre rimanendo con lui come sospeso in una prova di forza.
"Non hai ancora capito? Sappiamo tutto delle tue fiamme! Inoltre, a differenza di voi, la nostra 'espansione cosmica' non teme la stanchezza! Per quanto riuscirai a reggere le tue fiamme col settimo senso?"
In effetti costui aveva messo lo spectre con le spalle al muro!
Anche se Kagaho era riuscito a bloccare l' attacco nemico non riusciva a prevaricarlo e se davvero Rosa poteva mantenere all' infinito quella potenza, prima o poi lui sarebbe stato investito dal colpo del suo avversario!
Come uscire da quell' impasse?
L' arrivo di molti compagni fece ben sperare lo spectre ma, se inizialmente solo Aioria e Shilfield erano già impegnati in duri scontri, presto lo furono tutti!
Lucifer avvertì chiaramente che le ombre erano fatte di cosmo e non di forme proiettate da fonti luminose..., e d' improvviso quella da lui colpita prese a sollevarsi e da essa emerse un cavaliere dalla nera armatura, un black saint!
"Ruze di Black Corvus! Al tuo servizio..." disse la versione oscura del silver saint di Athena mentre diversi corvi parevano uscire anch' essi dalle ombre come se fossero fatti di quello stesso, strano, cosmo oscuro.
Poco lontano tizi apparvero da parti in ombra di muri, pavimentazione e tetto del ponte, le nere armature ricollegabili chiaramente con Ara, Canes venatici e Cetus!
Ma il problema che calamitò l' attenzione di tutti i presenti non fu esattamente quello...
Dalle retrovie, ove avrebbero dovuto esserci solo amici, giunsero sì Mur, Sid e Mime, ma ora erano riconoscibili anch' essi come black saint di Aries, Tiger e Harpfe!
Sigfried, Tim e Shun si voltarono verso di loro e indietreggiarono subito unendosi agli angeli, ai guerrieri di Poseidone, ad Alasdair e Alixia e allo spectre di Bat, immaginando quello che di lì a poco sarebbe successo...
Ma non bastava...
Chiunque muovesse quella nuova compagine sembrava voler pareggiare i conti, anzi volgerli a proprio favore...
Ed ecco dal nulla giungere Kiki, Aiacos, Saga, Myu, Black Phoenix e Drow, tutti indubbiamente in preda a una prodigiosa forma di controllo mentale!
Era ora indubbiamente ora facile stabilire quali fossero stati gli 'affari' atlantidei su Death Queen Island..., qualcuno di loro doveva possedere la maschera del custode dell' isola-prigione voluta da Athena stessa!
E trovato il modo di convertire le loro armature in quelle dei prigionieri condotti laggiù..., restava indubbio ciò che stava accadendo!
In disparità di due, gli alleati gioirono nel veder giungere anche Kazuo e Jubee.
Ora ognuno aveva un solo avversario a cui badare..., ma per molti la situazione non era certo rosea...
Incapace di vedere la realtà delle cose, Mime si rivolse subito all' unico compagno d' ordine rimasto mostrando come forse all' interno del loro cuore odi passati non si erano mai del tutto spenti.
"Ci sono due guerrieri di Poseidone ora ad affrontarci, che ne dici?"

 
Contacts  Top
view post Posted on 14/10/2012, 17:10
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LIV - BARLUMI DI LUCE

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 6.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Giulio, Edward, Khaled, Mur, Mime, Sid, Kagaho, Lucifer, Whimber, Alixia e Alasdair)

Mur riuscì a sorprendere Kazuo apparendogli di fronte ma il suo agire mise il guerriero di Juroojin sulla difensiva e, anche se la sua difesa non risultò per nulla inviolabile, evitò il peggio.
Il muro di lancieri del guerriero nipponico venne infatti abbattuto insieme al corpetto e i bracciali della sua armatura.
Difficilmente il waizu avrebbe resistito ad un altro colpo di quella intensità ma invece di farsi timoroso, il suo sguardo parve divenire addirittura più deciso.
"Non ho altra scelta guerriero..., non mi avessi fatto lanciare già il mio colpo difensivo, forse avremmo avuto un' altra possibilità..., ma conosco la regola del 'già visto', cosa implica soprattutto combattendo contro voi gold saint..., e dunque mi costringi a ben altro..., KOUGEKI NO KISHI-TACHI!"
Un intero schieramento di cavalleria tipica del medioevo nipponico si materializzò al galoppo dietro alle spalle del guerriero di Joroojin.
Mime non riuscì a raggiungere l' avversario che si era prefissato di combattere.
Il god warrior di Fafnir sapeva che non sarebbe mai riuscito a impedire l' agire di entrambi i suoi compagni d' ordine..., ma almeno di uno, forse sì!
Il god warrior di Harpfe tentò di superarlo dunque alla volta di Jubee ma venne afferrato per un braccio e scagliato indietro con forza.
Acrobaticamente il musico di Asgard atterrò senza impattare contro il terreno.
"Già una volta abbiamo lasciato che empi controlli mentali distruggessero l' onore del nostro ordine, io, Sigfried di Fafnir impedirò che tu possa fare nuove pazzie, che sia la mia o la tua vita a servire da esempio a tutti coloro ci hanno dato dei deboli!"
Le parole decise di Sigfried furono seguite presto dal suo agire.
"BRUMA DI ASGARD!"
La fitta nebbia gelida che tanto ricordava Asgard prese a circondare i due contendenti.
Sid in fin dei conti 'ribadì' con l' agire le parole stesse del god warrior di Fafnir.
L' ordine di Odino non aveva in effetti, nonostante le apparenze obbligatorie, mai accettato l' interferenza di Poseidone nel loro regno ed era lecito aspettarsi che, cadute tutte le maschere dell' ipocrisia divina, i rancori mai sopiti affiorassero prorompenti.
La nera tigre di Asgard fu dunque libera di lanciarsi sulla sua preda.
"Guerriero di Poseidone.., il fatto che Mime sia stato fermato da un nostro compagno, non faccia credere al vostro esercito di poter scampare alla giusta punizione..., punizione che verrà da me, Sid della stella Mizar Zeta! E adesso che abbiamo svolto gli obblighi di cavalleria, tritone, sei pronto ad assaggiare gli artigli della fiera di Asgard?".
Il tutto pronunciato con tono serio, tracce di astio abbastanza evidenti ma niente rabbia, niente sarcasmo.
Il sorriso però si allargò subito.
Sid sogghignò dunque, per poi incurvare la schiena e trasformare le normali unghie in affilati artigli, il pezzo retrattile andò a coprire il mento, unico segno prima dello scatto del neo black saint di Tiger che balzò in aria curandosi di avere il sole ad aiutarlo.
"Paga il fio delle colpe delle quali vi siete macchiati sgherro di Nettuno! SHADOW VIKING TIGER CLAWS!".
Khaled rimase basito dalla velocità del guerriero di Odino e dalla potenza del suo cosmo indubbiamente superiore al suo, anche se pareva non avesse dato fondo a tutte le sue risorse, fatti che, insieme alla precisa strategia di costui, fecero indubbiamente la differenza...
Il suo EGYPTIAN SPHINX ILLUSION sembrò produrre solo un lieve disturbo nella mente di Sid ma forse fu sufficiente a evitare che il colpo di quest' ultimo lo prendesse in pieno.
Gli artigli di Tiger trapassarono comunque l' armatura del guerriero dei Mari incidendo la sua carne.
In una minima parte della sua mente, Edward fu in procinto di rimpiangere la sua scelta.
Nonostante la pressione del suo UNDERWATER PRESSURE, Saga proseguì la sua corsa verso di lui opponendogli solo il suo cosmo.
"GENROMAOKEN!" fu il suo improvviso grido.
Il marine di Seadragon si preparò all' inevitabile, aumentando la pressione sul gold saint sino a fermare quasi del tutto il suo incedere.
"Perchè..., perchè non funziona?" sembrò dire a bassa voce Saga.
"Ritaoha!" urlò il gold saint senza che il guerriero di Poseidone capisse a chi si riferiva quel nome.
Black Ara fissò il cherubino.
"E tu chi diavolo saresti?" disse pieno di sarcasmo.
Giulio non potè non notare l' enorme potere spirituale che accompagnava costui.
La sua impressione venne rafforzata dall' incalcolabile numero di anime che iniziò a convergere sul campo di battaglia.
"Complimenti..., ne avete sconfitti di nemici..." disse il black saint sorridendo per il vantaggio a lui, forse inaspettatamente, giunto.
"Preferisci combattere qui o spostarci in un luogo più sicuro per i tuoi compagni..., sai, non è detto che le anime impattino solo su di te!"
L' attacco silenzioso dell' angelo affrettò anche l' agire di Black Ara.
"PRIMO SIGILLO!"
"NEBULA PRAESEPE!"
La freccia venefica del cherubino venne ingoiata dal varco dimensionale creato ad arte dal suo avversario.
La precisione del black saint era davvero tanta, abile a tal punto da riuscire a utilizzare i poteri dimensionali in uno spazio tanto minuto da ingoiare il solo dardo.
"Molto irruento, non c' è che dire..., meglio dunque toglierci di torno! SEIKISHI MEKAHIKA!"
Ora il varco dimensionale di Black Ara era di ben maggiore vastità e Giulio ebbe la netta impressione che riuscisse ad agire sulla sua stessa anima!
"E' arrivato Natale?" schernì Black Canes Venatici.
Con il suo SATORI, puntando l' indice della mano destra come i bambini tendono a raffigurare una pistola, spense ogni luce creata da Alasdair.
"Tutto qui? MILLION GHOST ATTACK!"
Numerosi immagini del black saint si slanciarono contemporaneamente sul guerriero di Ercole.
Fu probabilmente la componente psichica del colpo difensivo di Alasdair a evitare il peggio e nessuna delle figure riuscì a superare il suo scudo cristallino.
"Basta un piccolo sassolino caricato di cosmo a rompere la più potente delle difese! SATORI!" urlò a sorpresa Black Canes Venatici.
La strafottenza dei nuovi giunti riguardò anche lo scontro tra Black Cetus e Whimber.
Il black saint osservò l' attacco dello spectre di Bat con sufficienza.
"Non lo sai guerriero...?"
All' espansione cosmica del guerriero di Hades lui oppose solo la propria.
La figura che tanto faceva il vezzo al Dracula letterario non si formò neppure.
"Il potere di un black saint è in continuo aumento! La maledizione eterna di Athena ci condanna a superare in abilità i suoi guerrieri ma a rimanere sempre sottoposti al potere del guardiano della Death Queen Island! Ricorda dunque, io ero silver saint già quando tu non eri ancora nato!"
Forse la superbia di Black Cetus non teneva conto del fatto che Whimber poteva dirsi immortale almeno tanto quanto lui anche se in effetti l' incursione in Hades di Seiya & C. aveva sicuramente peggiorato lo status quo..., ma comunque, immortale o meno, il black saint non gli era parso più forte di lui...
Il guerriero rinnegato di Athena passò comunque subito al contrattacco.
"WILL BARITSU!"
Un imponente cetaceo nero comparve alle sue spalle mentre dal suo sfiatatoio un potente colpo cosmico si materializzò verso lo spectre.
Nonostante il numero di frecce scagliate contro lo spectre di Papillon, quelle reali si fermarono tutte a mezz' aria di fronte a lui, protetto da un' imponente manifestazione di forza telecinetica.
Myu riuscì anche a respingere una di esse dirigendola esattamente davanti ai piedi di Alixia, nella stessa maniera in cui lei si era presentata.
Rispetto a tutti gli altri suoi compagni 'anneriti', il guerriero di Hades pareva molto più riflessivo e pacato, quasi distratto da qualcosa...
"Posso sapere di vostra grazia, perchè hai scelto me come avversario? Dalla risposta dipenderà la tua vita!".
"Cosa sai tu della bellezza? Io nella maledizione di Athena ho trovato imperitura memoria delle mie nobili fattezze! La stagione che tu professi come migliore della quattro è destinata invece a sfiorire ogni solstizio d' estate! Può la decadenza di un fiore giustificare la sua bellezza tanto quanto un' opera d' arte? Stolto se pensi ciò! ma a che serve parlare con te, è con le parole che pensi di portarti in vantaggio?"
"ROOKS MULTITUDE ATTACK!".
L' intero, enorme stormo di corvi alle sue 'dipendenze' si slanciò contro Lucifer.
Le sicure parole del black saint non riflessero però lo svolgimento dell' azione e l' esplosione dell' augure lo colse impreparato insieme a molti dei suoi animali.
Furioso e ferito Ruzè passò subito al contrattacco sollevando telecineticamente le piume e i corpi dei suoi corvi morti.
"Muori ora maledetto che hai osato ferirmi! BLACK FEATHERS DEFENCE!"
Un vortice corvino si materializzò attorno al black saint per poi dirigersi lesto verso Lucifer come a volerlo investire.
Tim stava letteralmente, come suo solito, facendo sudare le proverbiali sette camicie ad Aiacos, incapace di superare le sue difese ormai universalmente riconosciute come inviolabili.
Jubee stava evidentemente facendo tutto il possibile per non nuocere a Kiki, ma il guaritore era del tutto fuori di sè e non gli reneeva certo facile agire prudentemente.
Pioggia aveva davanti un esercito di Black Phoenix che, volente o nolente, avevano costretto anche lui alla difesa anche se era evidente come l' angelo avesse iniziato a fare appello al potere del settimo senso.
Drow, evidentemente occupato a mantenere una sorta di via di ingresso ed uscita ai black saint, non aveva accettato lo scontro contro Shun e aveva 'invocato' a sua difesa Black Eracle.
A meno di altri assi nella manica, però presto lo spectre di Shadow sarebbe stato costretto a combattere perchè anche Hyoga era ora giunto nella zona!
Per ora i soli Aioria, Shilfield e Kagaho erano rimasti fuori dalla bufera generata dalla casta dei black saint, nuovi e vecchi.
Finalmente lo spectre di Basilisk aveva fatto breccia nel fastidioso modo di combattere di Anser e si stava limitando più che altro a mettere a fuoco la mira per darle il colpo di grazia.
Aioria sconfisse in quel momento Sciurus Volans e si pose al fianco di Hyoga ormai prossimo a raggiungere Drow.
Kagaho non si tirò indietro di fronte alla possibilità di attingere alle proprie energie vitali e grazie al settimo senso evitò il tracimare del cosmo avversario una volta che abbandonò il potere del CORONA BLAST.
Di fronte al suo successivo attacco, anche Rosa non perse tempo e si scatenò in un nuovo colpo generatosi da sfere di oscurità provenienti dalle cinque dita della sua mano sinistra.
"ROSA NEL NINBO!"
Le rose che staticamente cambiavano tinta di colore sui suoi bracciali sembrarono questa volta regredire allo stato di boccioli.
Il CRUCIFY ANKH si dispose però inesorabile attorno al saint delle costellazioni dimenticate.
Le sfere prive di luce non raggiunsero mai lo spectre che ebbe il tempo di notare come le sue fiamme avessero divorato con particolare insistenza proprio i fiori sul bracciale del suo avversario.
Fu come se nel permanere delle fiamme i boccioli si rigenerassero continuamente cercando nuovo ossigeno per compiere la loro trasformazione definitiva a meravigliosi fiori, ma la particolarità delle fiamme della fenice dell' Ade non diede mai loro questa possibilità!
Rosa non era ancora morto ma un' esplosione sul bracciale destro evidenziò il termine dei suoi ignobili vantaggi.
Ora era un normale uomo, indubbiamente inferiore a Kagaho sul piano cosmico e del tutto impossibilitato a sfuggire dal suo destino.

Atlantide. Acropoli (Neferata)

Nella sua disperata fuga Neferata non capì neppure la strada che il richiamo di ciò che era diventata le aveva fatto inconsapevolmente percorrere...
Ricordava a malapena il ponte al di là dei quali coloro che qualche giorno prima avrebbe chiamato compagni stavano combattendo e con essi Whimber, l' ultimo reale ostacolo allo strappo che le serviva esercitare per abbandonare definitivamente ciò che era stata...
I magazzini, gli opprimenti templi di Athena, Efesto e Poseidone e l' Acropoli...
Ma lei l' Acropoli la sfiorò soltanto precipitandosi nelle profondità delle cripte come ad affermare la paura che le empie legioni vampiriche provavano per il sole, ormai quasi sorto, simbolo supremo della potenza di Dio.
Non si accorse neppure di trovarsi alla presenza del samael seduto svogliatamente su un mucchio di ossa, almeno fino a quando i suoi occhi non incrociarono quelli di lui rimanendovi indissolubilmente incollati.
"Vuoi più potere? Vuoi pieno controllo su te stessa? Ah, ah, ah!"
La risata del vampiro le fece quasi perdere il controllo delle sue funzioni viscerali, era terrore allo stato puro che ora emanava!
Ma nonostante ci provasse non riuscì a distogliere lo sguardo dal viso deforme del samel, dalla profondità dei suoi occhi e della sua immonda bocca spalancata.
Fu solo quando lui parve concederglielo che lei ritrovò il respiro soffocato nei suoi polmoni domandandosi se mai uno spectre avesse provato simile piacere nel respirare...
Si accorse di un rotolo di pergamena appena al di sotto delle sue cosce.
Non ricordava di essersi inginocchiata ma era così e quando lo aprì fu certa che quella non era carta di papiro ma pure e semplice pelle umana!
Non pareva però esserci scritto niente...
"Cos' è questo...?" farfugliò con voce inudibile da orecchio umano ma non per il samel.
"Non conosci un patto?"
Il samael rise ancora ma questa volta il verso che emise risultò solo fastidioso per la spectre di Lamia.
"Dammi in cambio la tua anima e avrai ciò che brami! Basta una firma col tuo sangue!"
Tutto ciò che desiderava comparve improvvisamente scritto sul fragile strumento che teneva in mano.
Non poteva sapere che erano caratteri che sino a un attimo prima mai aveva riconosciuto...
Non si domandò perchè il samael non le aveva chiesto nulla riguardo suo marito...
Lesse solo due volte l' ultima frase: "... io voglio essere libera da ogni legame da Whimber, spectre di Bat, mio marito quando il flebile soffio della mia vita era dovuto a qualcosa superiore al volere di Hades!"
Voleva solo imprimerselo bene nella mente?
Voleva essere sicura di ciò che leggeva?
O era altro...
Il samael si alzò dal suo trono improvvisato e le si avvicinò portando il suo mostruoso volto a pochi millimetri da quello di Neferata sbavando sul suo seno.
Ma lei era fissa ancora sul nome che fastidiosamente permaneva sulla pergamena e non si avvide neppure delle centinaia di occhi che nell' oscurità la fissavano.


 
Contacts  Top
view post Posted on 21/10/2012, 16:25
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LV - SACRIFICI INDISPENSABILI

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 7.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Giulio, Edward, Khaled, Mur, Mime, Sid, Kagaho, Lucifer, Whimber, Alixia e Alasdair)

L' agile tigre di Asgard saltò subito all' indietro per studiare le movenze del suo avversario come fiera che studiando l' agire della sua preda ne preannuncia l' inevitabile fine.
Ancora parole che non avrebbe voluto pronunciare ma che forse nascoste giacevano nel suo animo uscirono dalla sua bocca: "Se questa è l'effettiva forza del vostro esercito è logico che abbiate sfruttato le fiere genti del nord per i vostri piani, da soli non avreste ottenuto alcunché contro le schiere di Athena! BLUE IMPULSE".
Il tritone restò immobile di fronte al colpo di Sid.
Non era con una tecnica di attacco che voleva chiudere lo scontro..., e dunque rimase in silenzio, anche di fronte alle sfrontate parole del god warrior.
Non gli restava dunque che tentare con altro...
"Sid ti prego, aiutami!! In nome di Bud, il tuo amato gemello in virtù di Alcor, avvampa il tuo Cosmo timorato di Odino, uniscilo al mio cosicché tu possa esser libero da Atlantide!! E che la Stella Mizar dell’Orsa Minore ci assista!"
Black Canes Venatici superò in maniera strabiliante Alasdair in velocità trovandosi nell' esatto punto in cui l' eroe di Ercole aveva deciso di effettuare la sua schivata.
L' irruenza e la superbia del black saint fecero però il resto...
Tronfio il silver saint rinnegato provò a colpire lo 'spectre mancato' con un mero colpo a base cosmo che sarebbe pur stato efficace se il suo avversario non avesse preso strategia ben più congeniale.
La rapidità delle sfere infuocate non consentì altro al black saint di compiere una timida parata.
Alasdair sorrise nel vedere l' avversario praticamente incolume ma con l' armatura completamente a pezzi.
Avrebbe costui saputo mantenere la sua arroganza anche ora?
In effetti l' idea di Giulio parve corretta e le anime evocate dal QUINTO SIGILLO furono l' unica cosa che Black Ara riuscì a risucchiare nel suo varco dimensionale.
Fu quindi la volta del cavaliere sul cavallo nero ad essere evocato dall' angelo.
Il black saint sorrise però al suo tentativo.
"Era solo bisogno di tempo che avevo..., e tu mi hai dato tutto quello che mi serviva! KONSO HO!"
In effetti il numero di anime che si dirigevano verso i due era andato continuamente aumentando e Giulio avvertì aumentare il potere spirituale, loro ricollegabile, in maniera esponenziale.
L' esplosione fu tremenda e annullò del tutto il TERZO SIGILLO.
Quello che rimaneva dell' armatura del cherubino venne praticamente spazzato via e diverse ferite si aprirono sul suo corpo.
L' unica consolazione, ammesso che potesse trovarne una dopo l' esito dello scontro precedente, fu per Giulio vedere che l' esplosione aveva in effetti colto solo lui e nessuno dei compagni presenti...
Black Ara parve voler approfittare del notevole vantaggio che si era accaparrato.
"SEIKISHIKI MEKAHIKA!"
"AURORA BOREALIS!" disse però qualcuno alle sue spalle e il black saint cadde riverso al suolo con l' armatura in frantumi ricoperta di ghiaccio.
Il marine di Kraken tese la mano all' angelo invitandolo a rimettersi in piedi.
Il cherubino non riusciva a credere come avesse potuto essere tanto stupido gettandosi in un nuovo attacco senza attendere la strategia del nemico, strategia che lui avrebbe tranquillamente potuto annullare con la Misericordia di Dio!
E a peggiorare la situazione venne ora anche la piena emanazione del potere del samael!
Lo avvertiva, anzi era lui ad essersi reso così avvertibile! Ed era appena al di là del ponte meta ultima di tutti loro!
Con lo sguardo Giulio cercò Pioggia ma l' arcangelo era ancora impegnato contro Black Phoenix, nonostante già due dei cavalieri con l' insegna della Fenice Nera giacessero ai suoi piedi.
La nebbia fu l' unica compagna per la musica di Mime attraverso la quale tentò di evocare le sue ombre.
Presto il musico di Asgard non riuscì a distinguere nulla attraverso il gelido cosmo che sembrava volerlo ghermire.
Un guizzo, un potente ma controllato colpo sul suo petto lo fece piegare in due mentre qualcosa gli strappò la cetra dalle mani.
Come poteva combattere ora?
Il ghiaccio inoltre iniziava inesorabile ad attecchire su di lui e mai in Asgard ebbe modo di provare una simile arrendevolezza di fronte al freddo che lo ghermiva.
"Arrenditi Mime, solo così posso garantire la tua sicurezza..." furono le parole di colui che forse un tempo avrebbe chiamato amico..., ma non ora!
Mur peccò di superbia nel distrarsi controllando lo stato del combattimento che coinvolgeva il fratello.
Si accorse troppo tardi di cosa nascondeva il tentativo di Kazuo..., il guerriero nipponico aveva fatto ricorso a molte delle sue energie vitali caricandosi di un' incredibile potenza.
Il gold saint di Aries provò troppo tardi a riprendere il controllo della sua tecnica e il CRYSTAL WALL andò in frantumi insieme praticamente alla sua intera armatura.
Miracolosamente, perché era impossibile che il waizu, anche se era il saggio del tatticismo militare, avesse trovato il modo di calcolare l' esatta portata del suo mirabile colpo, però lui non pareva presentare neppure una ferita!
Kazuo si prostrò sfinito per un istante al suolo ma si rimise in piedi subito tendendo una mano a colui che gli era avverso neppure un attimo prima.
Per Mur fu come risvegliarsi da un incubo, con lo svanire dell' oscurità metallica che lo aveva ghermito, egli rientrò immediatamente in sé.
"Mi spiace..." tentò di scusarsi Kazuo. "... ma non avevo altro modo! Era intuibile che il controllo mentale non fosse retaggio di un colpo ma di ciò che indossavate e confidando nella vostra arte di forgiatori ho pensato che quella che era stata una gold cloth avrebbe resistito abbastanza da minimizzare le tue ferite, nonostante la potenza generata dal settimo senso!".
Mur non si sentiva di attribuire lui alcuna colpa.
Anzi era sé stesso meritevole di biasimo, perché da abile armaiolo non aveva dato peso all' apparire dei segnali sul suo cloth e di coloro che erano stati colpiti dal colpo combinato dei dieci re di Atlantide!
Proseguire senza protezione alcuna gli sarebbe indubbiamente servito da severa lezione!
Lo scontro fra le due 'perturbazioni ventose' risultò vincente solo contro il morale di Ruzè ma non era mai stata intenzione di Lucifer vincere con quel colpo.
Le taglienti piume del black saint erano state neutralizzate e quello gli bastava, almeno in un primo momento...
Seguì infatti il furioso attacco dell' augure di Demetra, attacco che Ruzè non riuscì a prevenire.
Molti dei suoi corvi si slanciarono in sua difesa, ma come mai avrebbero potuto proteggerlo dalla moltitudine di vegetali che avevano iniziato ad avvilupparlo per poi esplodere subito dopo?
Non ci fu dunque scampo per Black Corvus, unico sollievo che forse la sua vita svanì in effetti prima della sua bellezza...!
Il colpo cosmico di Black Cetus risultò talmente rapido da impedire a Whimber di mutare forma.
L' impatto lo scagliò lontano mentre lasciò indietro pezzi della sua surplice.
Il suo corpo era davvero ormai al limite.
Il sangue usciva copioso da diverse ferite, pettorale e bracciali erano ormai inutili ma quando tutto parve perso ritrovò nuova linfa nella magia...
Gli esseri evocati erano in numero molto minori dell' atteso e solo tre scheletri presero a minacciare Black Cetus, impedendogli comunque di approfittare della situazione.
L' alone di stranezza che circondava Myu, solitamente uno degli spectre più pieni di sé non accennava ad abbandonare la psiche di Alixia.
Lo spectre di Papillon dedicò alcuni secondi ad osservare più gli altri scontri che lei ma distrattamente le rispose comunque: "Tu libera da quale giogo? Hades? Ah, ah, ah! Come può un mortale dichiararsi libero dalla morte? Non lasciare che il fumo che ti è stato gettato negli occhi ti faccia credere l' impossibile..., e ora..., più che mai..."
Saga urlò un secondo nome prima che fra lui ed Edward si frapponesse una delle coppie di Black Phoenix.
"Myu!"
Alixia avvertì l' espansione cosmica prorompente del suo avversario e attaccò lo spectre pensando che stesse tentando di fuggire col suo TELEPORT.
Ma non era a sé stesso che lo spectre di Papillon pareva invece pensare...
Il corpo di Saga svanì per ricomparire più avanti mentre Edward travolgeva a morte il fastidioso Black Phoenix.
Il gold saint di Gemini dalla nera armatura ancor più tetra di quando divenne surplice, si slanciò in avanti con velocità tale da far ritenere chiunque ne avesse osservato l' incedere che stesse usando il settimo senso anche solo per spostarsi.
Il suo bersaglio pareva essere Hyoga di Cygnus!
Il colpo della silver saint di Sagitta prese intanto in pieno il suo avversario senza che costui potesse proteggersi ma, nonostante le pesantissime ferite, Myu parve ricorrere alla sua evoluzione tornando alla forma di ammasso di uova.
"Stolta! Augurati che non fallisca tutto per colpa tua! Me l' hai fatto comparire troppo lontano!"
Alixia non capiva, anche se man mano qualcosa pareva farsi chiaro...
"GENROMAOKEN!"
Il bronze saint di Cygnus si avvide troppo tardi dell' attacco a lui diretto ma se lo vide passare di fianco senza che sortisse alcun effetto.
"Forza!" urlò perentorio Saga a Drow trafitto dal suo colpo. "Sputa fuori tutto!"
Il 'probabilmente' vero Black Phoenix e Harpa Georgii, indossante la maschera dell' Isola della Regina Nera, uscirono dalle ombre dello spectre.
Solo tutti coloro che erano stati colpiti dalla maledizione delle armature nere si piegarono improvvisamente in preda al dolore mentre uno strano cosmo proveniva dal nuovo giunto.
Ma qualcuno si risollevò prima di tutti loro rivelando un abile inganno.
Black Phoenix strappò con una mano la cetra dalle mani del saint delle costellazioni dimenticate e con un abile calcio gli fece volare via la maschera facendola finire nei pressi di Hyoga.
Quindi gettò dalla parte diametralmente opposta lo strumento musicale.
"Cosa scegli ora?" disse beffardo.
Il re si gettò sullo strumento mentre Black Phoenix provò a fermarlo risultando però troppo lento.
"PLANXTIES!"
Immagini del folclore celtico si diressero inesorabili verso Black Phoenix forti di un potere che andava indubbiamente oltre quanto era sinora stato visto ad Atlantide.
Probabilmente mai il black saint sarebbe sopravvissuto a quel colpo se un altro suo simile, nonostante la visibile estrema sofferenza, non si fosse frapposto tra lui e Harpa Georgii.
Saga prese in pieno il colpo!
Hyoga congelò e ruppe la maschera sciogliendo il 'sortilegio' e il saint atlantideo non perse tempo e fuggì teletrasportandosi vedendo il numero di sacri guerrieri che gli si era lanciato contro.
"Te lo dovevo..., io più di ogni altro..., ma tutti noi te lo dobbiamo ora..." disse il gold saint di Gemini sputando sangue.
Black Phoenix lo fissava incapace di dire qualcosa ma prima che lo facesse, cadde anche lui stremato dalle ferite che si aprirono misteriosamente copiose su di lui.
Dunque praticamente tutti gli scontri erano cessati, tranne quelli che riguardavano i black saint di epoche lontane a dimostrazione del fatto che avevano combattuto solo per sé stessi e non in preda ad un ignobile giogo mentale.
"Capito ora?" disse una voce, che aveva ritrovato il suo fastidioso tono saccente, proveniente dall' ammasso di uova che stava vicino ad Alixia.
Tutte le armature iniziarono a regredire al loro colore originale.
Solo Kagaho ebbe un vago sentore di quello che era successo.
Impegnato nel dare il colpo finale al suo avversario si accorse solo marginalmente di quello che avevano vissuto e stavano vivendo i suoi compagni.
Comunque 'affari' che non avrebbero eccessivamente colpito un lupo solitario come lui, o forse sì...

Atlantide. Acropoli (Neferata)

Il samael incise appena uno dei polsi di Neferata senza che lei neppure avvertisse il dolore della ferita.
Con cura, così stridente con il suo aspetto, lo sgherro di Lucifero le prese la mano opposta facendole intingere l' indice nel suo stesso sangue e la portò a scrivere il suo nome sul pezzo di pelle.
Imprescindibile gesto teso a mettere la parola fine su quella scelta che nel momento dell' apposizione finale della firma parve quasi divenire noiosa al vampiro.
Ormai lui aveva vinto, ottenuto ciò che voleva!
Neferata prese con estrema lentezza coscienza di sé ma d' improvviso la sua mente venne mondata da ogni dubbio come se una tremenda esplosione avesse semplicemente cancellato ogni problema, nero puro di una lavagna senza più gesso su essa.
L' unica cosa che parve colpirla al momento era il fatto che non avvertiva potere alcuno in lei.
Spocchiosa, come mai sarebbe stata prima nei confronti del samael, chiese spiegazioni.
Il legionario demoniaco la liquidò in fretta riacquistando la sua posizione dominante sopra di lei.
"Quando dovrai usarlo, il potere eromperà da te! Ora sei in grado di affrontare alla pari un angelo legionario, ma bada..., il cherubino è mio!"
Bastò uno sguardo alle pupille del diavolo per spegnere ogni perplessità in Neferata.
"Bene, ora andiamo!" disse all' improvviso il samael.
Tra Alixia e lui passò un numero incredibile di ghoul che presero a rompere il pavimento, nonostante si rompessero evidentemente unghia e dita con sordi rumori e urla gutturali, davanti al cammino dei loro due sovrani come se tale gesto potesse paragonarsi allo stendersi subitaneo di un tappeto regale..., ma al contrario!
Anche colei che era stata spectre provò in effetti uno strano timore nell' avanzare, paura che svanì del tutto quando i loro servi spezzarono una sorta di disegno che pareva circondare le intere cripte disegnandosi sotto le enormi piastrelle.
Quella era l' unica barriera imposta loro?
Bazzecole!
Neferata e il suo compagno emersero alla luce ma a differenza di qualunque cosa le credenze popolari avessero narrato, il fastidio della luce del sole risultò solo momentaneo, come quello di chiunque altro esposto troppo lungamente al buio.
"E ora?" disse Neferata osservando i ghoul che si saziavano anche di ogni abitante atlantideo avesse commesso l' errore di trovarsi loro di fronte.
"Non ci resta che aspettare!" disse il samael frantumando fra le mani la croce pesante diversi quintali che era stata posta di fronte all' entrata delle cripte.
Ora che lo notava, a Neferata il suo cicerone pareva persino più grosso e muscoloso di prima e provò uno strano istinto sessuale nei suoi confronti, nonostante costui fosse parecchio lontano da ogni forma di avvenenza...
Ma era solo istinto animale, in quei suoi pensieri non vi era una briciola di amore!
"Il potere che mi hai promesso? Li avverti, stanno per giungere!" provò ancora lei cercando di distrarsi da quello che avrebbe in realtà voluto fare.
"Levati l' armatura!" le disse lui. "Pensi che ancora ti possa essere utile a qualcosa?"
Neferata si augurava che presto giungesse qualcuno da combattere perché la sua mente avrebbe trattenuto ancora per poco il suo corpo e nonostante indossasse dei vestiti sotto la surplice i cui pezzi si stava strappando con rabbia inaspettata di dosso, si sentiva già del tutto nuda!

 
Contacts  Top
view post Posted on 28/10/2012, 10:03
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LVI - LA VERA STORIA DI BLACK PHOENIX

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 7.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Ponte del Bosco Sacro (Giulio, Edward, Khaled, Mur, Mime, Sid, Kagaho, Lucifer, Whimber, Alixia e Alasdair)

Una volta che i 'pezzi da novanta' della nuova strategia atlantidea ritrovarono il libero sfogo ai loro reali pensieri, o semplicemente tornarono a seppellire quelli cancellati dalla ragione, i combattimenti restanti non durarono che una manciata di minuti.
Sigfried restituì sorridendo lo strumento a Mime mentre Kazuo si inchinò al gold saint di Mur finendo però con quasi il perdere l' equilibrio, come se un mancamento lo avesse colto.
Il guerriero nipponico aveva indubbiamente fatto ricorso a molte sue energie vitali pur di superare la leggendaria difesa del custode della Prima Casa.
Black Canes Venatici si rivelò come uno dei più validi nemici e nonostante l' ignobile agire non si potè non ammirare la sua costanza di pensiero.
Per nulla intimorito dall' assenza delle sue protezioni, attaccò infatti l' eroe di Ercole senza esitazione.
"Yudo..., e combatto per ciò che sono!" furono le sue sole, semplici, parole.
Il suo attacco si rivelò una finta, ma il suo SATORI si dimostrò efficacissima difesa anche contro l' arcano terrore che incusse il drago 'evocato' da Alasdair.
Ma non si poteva vincere un combattimento contro un avversario del calibro dello 'spectre mancato' di Treasure Dragon senza aver valide tecniche offensive...!
Il black saint parve comprenderlo e tardivo o semplicemente non al livello dell' eroe, suo avversario, fu il suo MILLION GHOST ATTACK.
La pioggia di draghi del NAUGLAMIR PETRIFIED FOREST OF DORIATH colse in pieno la sua reale immagine e le poche illusorie che era riuscito a creare in quel breve lasso di tempo.
Inesorabilmente il suo corpo acquistò sempre maggior consistenza sino a divenire inviolabile e immobile roccia.
I servi di Whimber, rinforzati dalla sua magia, si dimostrarono bizzarramente sufficienti a mettere in seria difficoltà il suo avversario e non fecero che spianare la strada per il colpo magico che eruppe dai suoi occhi dilaniando mortalmente il black saint di Cetus.
Lo stesso spectre di Bat non potè che dimostrarsi piacevolmente sorpreso per l' effetto del dono che pareva, nonostante tutto, possedere ancora...
Il silenzio che seguì al termine definitivo degli scontri fu quanto di più fastidioso potesse esserci.
Il pensiero di ciò che era accaduto..., la rabbia trattenuta a stento per l' atroce strategia atlantidea..., l' imbarazzo da parte di molti nel pronunciare le proprie, borbottanti scuse...
Pochi erano i guerrieri in pieno possesso delle loro forze, Hyoga, Isaac, Jubee e Sigfried...
Mur pure, ma era senza protezione alcuna ora...
Kiki, probabilmente era del tutto sano, ma aveva molto altro da compiere piuttosto che combattere ancora e indubbiamente, mai come dopo quello che era accaduto, non provava minimamente la voglia di affrontare qualcuno...
Myu stava evolvendo allo stato larvale e di lì a poco avrebbe completato la sua evoluzione tornando al pieno delle proprie possibilità!
Io, Ikki, Willie e Shaka erano dispersi..., o peggio...
Ma gli altri?
Quelli più provati in termini di ferite e sforzi autoimposti erano Alixia, Pioggia, Edward, Giulio e Lucifer, ridotti tutti circa alla metà delle proprie forze!
Ma vi era anche chi stava molto peggio...
Colui che da rinnegato del passato si era dimostrato indubbiamente l' eroe di questa guerra era davvero a mal partito...
Non ci fosse stato Kiki lì presente, subito accorso verso di lui, sarebbe probabilmente anche morto!
Saga, che pur non era conciato molto meglio di Black Phoenix, lo accudiva con tanta cura da lasciar del tutto perplessi coloro che lo conoscevano meglio.
Era come se un padre reggesse tra le braccia il figlio morente!
Kiki era preso interamente dall' impedire che la vita di Ritaoha sfuggisse dalle mani del gold saint di Gemini e quasi non avvertì il sopraggiungere e la richiesta del fratello.
Come diverse volte, ormai, fu la proverbiale curiosità del marine di Seadragon a rompere il fastidioso silenzio ormai sceso troppo pesantemente intorno tutti loro, ormai uniti tutti intorno al tentativo del guaritore di Asclepio.
Saga non alzò il viso da Black Phoenix ma rispose come a voler sciogliere un groppo troppo a lungo aggrovigliato in lui.
"Dobbiamo tutto a lui se nessuno di noi è morto nei pressi di questo dannato ponte!" disse il gold saint concedendosi un minimo di movimento per sputare poco lontano alla memoria di coloro che si erano presi gioco di troppi di loro.
"Potete aggiungere nero a qualcosa che nero è stato per una vita?" disse all' improvviso.
"Vuoi dire che è stato il fatto di essere già black saint a non aver fatto di lui una marionetta dei dieci re?" chiese Shun.
"In parte sì, ma non solo..." proseguì Saga. "... indubbiamente ciò l' ha facilitato! Gli atlantidei lo avevano probabilmente già considerato dei 'loro' basandosi solo sul suo aspetto e non su quello che invece batteva nel suo petto o si agitava nella sua mente, senza sapere che indossava ora quel cloth solo per sua scelta e non per imposizione alcuna! Ma non è solo questo... Nessuno di voi può dire di conoscerlo veramente, neanche Ikki, legittimo sovrano della Death Queen Island, l' ultimo ad averlo ucciso! Voi pensate a me come uno dei più abili utilizzatori dei poteri mentali, ma in questo ambito a Ritaoha non sono neppure degno di essere paragonato!"
Finalmente il gold saint di Gemini fissò i compagni pressanti su di lui.
"Egli è riuscito nella più alta delle tecniche psichiche, agire sulla propria mente!"
"Altri in passato ci erano riusciti, nella precedente guerra sacra tra Athena e Hades!" intervenne a sorpresa Aiacos.
"Chi? Aspros e Deuteros?" chiese Saga.
Al silenzio del giudice degli Inferi, il gold saint proseguì.
"GENROMAOKEN..., GENROMAOKEN..., GENROMAOKEN..., per voi il GENROMAOKEN è la più potente delle tecniche solo perchè vi induce a fare ciò che vuole l' utilizzatore!" disse rivolgendo un occhiata pungente ad Aioria.
Ma poi proseguì subito: "E' quella la più potente delle tecniche illusorie!"
Saga indicò i diversi cadaveri delle copie di Black Phoenix che erano rimasti tali nonostante Ritaoha fosse del tutto privo di sensi.
"Ritaoha è riuscito a 'convincere' sè stesso dell' esistenza della proprie copie a tal punto da riuscire a farle agire in maniera del tutto autonoma! Lasciate perdere l' illusione del silver saint di Canes Venatici, che comunque indice tutte le illusioni a compiere la medesima azione, questa è di un livello infinitamente superiore! Nella sua perfezione resta comunque il suo grave limite..., le ferite indotte a ogni sua copia si riflettono su quella reale senza che lui possa far nulla! Ecco cosa è sempre stata la sua vera ignavia!"
Pioggia ed Edward rivolsero lo sguardo al suolo.
Erano dunque loro i responsabili dello stato di Ritaoha?
"In qualche modo dunque lui è risultato essere immune alla malia atlantidea ed è riuscito a liberare anche me agendo sulla mia psiche! Per quanto riguarda il nostro Myu, il susseguirsi dei suoi stadi evolutivi a permesso che se la cavasse egregiamente da solo!".
"Vero!" rispose il bozzolo che ora conteneva lo spectre di Papillon.
La complessità dell' agire della maschera della Death Queen Island non ci ha permesso di agire prima che fossimo certi di avere una possibilità di farla nostra! Con essa tutti coloro che erano diventati black saint avrebbero potuto essere uccisi con estrema facilità, Harpa Georgii è molto scaltro e solo Ritaoha aveva la forza psichica di celare le sue reali intenzioni! Il resto lo avete visto da voi e per poco non siete riusciti inconsapevolmente a farcelo fallire!".
Nuovo pesante silenzio scese a far da unico compagno all' emanazione cosmica di Kiki.
Ma infine intervenne Aioria, impaziente: "Non ci hai detto tutto, però..."
"Sì, hai ragione..., non vi ho detto tutto!".
E come enorme massa d' acqua troppo a lungo trattenuta da una diga rovinata, Saga parlò.
"Io sono l' unico responsabile del black cloth che Ritaoha ha indossato per tutta la sua vita! Io in effetti, nel tempo in cui fui la parte buona del mio segno doppio, fui in effetti per lui padre o fratello maggiore, se volete... Io gli insegnai tutto sui poteri mentali... Ma fu proprio quando prevalse quella oscura che io mi accorsi del suo potenziale e lo condannai alla sua pena, io e solo io, non Athena! Lui non ha mai tradito la dea e neanche me, nonostante avesse compreso ciò che stavo diventando e nel dolore che lo stava attanagliando per il dubbio io mi ersi a 'salvatore', ma dandogli pena e non conforto! Ecco, questa è la vera colpa di Black Phoenix! E lui l' ha sempre accettata senza dire mai nulla!".
Proprio in quel momento Ritaoha aprì gli occhi e molti furono sicuri che avesse ascoltato la confessione dell' ennesimo tradimento di Saga.
Nessuna sorpresa era nei suoi occhi, però...

Atlantide. Acropoli (Neferata)

Il vampiro si avvicinò alla donna anch' esso palesemente eccitato.
Probabilmente solo la vicinanza dei due angeli, ormai incombente su di lui, lo frenò dal prendere sul posto la donna ora sua alleata.
Per i diavoli, il sesso nelle peggiori delle sue accezioni era componente imprescindibile del loro agire e certo questo servo di Lucifero non era neppure uno dei più infervorati, almeno nell' aspetto...
Neferata venne sollevata come una bambina da una delle gigantesche mani del diavolo che la voltò di scatto ponendo tutte le curve della sua schiena a contatto con quello che del suo gigantesco corpo, date le proporzioni, riusciva a combaciare.
Le leccò il collo che lei gli porse sino quasi a stirarselo per la brama delle sue labbra.
Il sussurro che lui emise la fece tremare come se in effetti si trovasse all' apice di un orgasmo.
"Phaleg..."
La spectre di Lamia quasi svenne di piacere al solo pronunciare di quel nome.
Il diavolo la leccò ancora, sulle labbra ora, trovando evidente difficoltà a staccarsi da lei.
Un intenso rumore meccanico sembrò interessare tutto il terreno come se si fosse scatenato un terremoto ma chiaramente artificiale.
Molti dei ghoul caddero riversi al suolo, gli uni sugli altri in un groviglio di corpi e con l' aumentare delle scosse praticamente solo i due vampiri rimasero in piedi.
"Cosa sta succedendo?" chiese Neferata trovando ancora, seppur con sempre maggiore inefficacia, nelle parole, la forza di impedirsi di lasciarsi andare del tutto.
"Atlantide pensa di darci così una mano..., o forse di bloccarci qui! Ah, ah, ah!" disse il diavolo poggiandola a terra con impensabile delicatezza.
Tre dei ghoul più imbranati finirono nell' anello di acqua che ora circondava l' Acropoli, non solo nella zona del cimitero, ma che attorniava anche diverse altre imponenti costruzioni, le principali di Cerne a quanto pareva...
I tre esseri nauseabondi svanirono prima ancora di andare a fondo mentre il canale andava ingigantendosi come se ingoiasse una porzione sempre maggiore delle terre circostanti.
"Cosa gli è successo?" si affrettò a dire Neferata osservando il punto in cui i loro tre servi erano svaniti.
"Quelle acque conducono a ciò che penso chiamate Annawyn!"
Per i pochi istanti che la portarono a riflettere su ciò Neferata riuscì a dimenticarsi per la prima volta del suo interlocutore.

Atlantide. Isola centrale

In effetti il cambiamento geologico che andava concretizzandosi venne avvertito da tutti e si rese particolarmente evidente a chi si fosse arrischiato a proseguire.
L' acropoli e tutto ciò che conteneva era ben visibile ma si era trasformata in una sorta di fortezza circondata dalle acque.
Vi era qualcosa di palesemente pericoloso in quel liquido trasparente perchè se no non avrebbe avuto senso crearlo dal nulla per fermare dei sacri guerrieri...
Qualcuno in possesso di ali avrebbe potuto forse sorvolarlo senza problemi ed era in effetti al di là del bizzarro fossato che andava allargandosi che gli angeli avvertivano il loro reale avversario.
Di fianco all' uscita del ponte che si era rivelato subito molto più lungo del previsto, si stagliavano due enormi costruzioni, magazzini, probabilmente, ma ad occhio e croce la maggior parte degli edifici di quella zona si trovava alle spalle dell' acropoli, quindi in una zona diametralmente opposta.
Per il resto solo normali abitazioni.
Due guerrieri stavano già sulla porta dei due edifici vicini.
Il primo non sembrava neppure appartenere alle costellazioni dimenticate e sembrava anzi uno degli esseri appartenenti al folclore nipponico.
In realtà non aveva però nulla di particolarmente distintivo e portava solo una strana sciarpa che pareva nascondergli interamente il collo.
Il secondo invece apparteneva indubbiamente ai saint dimenticati.
Se l' armatura era anonima tranne per il fatto che pareva esser fatta di marmo, l' elmo celava completamente il viso dando l' apparenza che gli fosse stata apposta sopra una maschera, anch' essa marmorea, raffigurante, secondo i più, Cristoforo Colombo!

 
Contacts  Top
view post Posted on 4/11/2012, 14:54
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LVII - IL PEGGIOR NEMICO E' RACCHIUSO IN NOI STESSI!

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 8.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Isola centrale (Tutti)

Ritaoha e Saga non poterono accompagnare per il momento i compagni, e anche Kiki rimase prima del ponte che conduceva all' isola centrale per aiutarli a riprendere le troppe energie perse.
Agli occhi dei più il nuovo impedimento voluto da Atlantide era superabile sin troppo facilmente ma non se ne curarono e l' ipotesi di Edward venne accettata in toto.
Dunque solo Sid e i due guerrieri nipponici, Kazuo e Jubee, decisi a risolvere una questione che definivano di propria competenza, rinunciarono al teletrasporto rimanendo ad occuparsi dei nemici palesemente apparsi dagli ingressi dei due magazzini.
Anche se con il gruppo non vi era il guaritore di Asclepio, i poteri di teletrasporto di Myu potevano dirsi indubbiamente superiori ai suoi e dunque l' unione di cosmi unita ai poteri dello spectre di Papillon, del marine di Seadragon, e del gold saint di Aries si dimostrò più che sufficiente al tentativo proposto.
E alla fine in volo si erano spostati dunque solo Kagaho, Aiacos, Shilfield e i due angeli.
Non parve esserci alcuna sorpresa nel sorvolare il fossato che il bronze saint di Andromeda effettivamente riconobbe fatto dalla materia di cui era formato l' Annawyn, tutto ciò che esiste tra i diversi mondi dimensionali la cui unione con essi forma l' intero essere, yin e yang, materia e antimateria, o più semplicemente l' intera essenza primaria che le religioni monoteistiche chiamano Dio!
Il corpo dei guerrieri aveva appena preso a perdere consistenza che l' avversario del god warrior di Tiger parve in procinto di attaccare da solo l' intero schieramento, trascurando del tutto il guerriero di Odino.
"ULTIMO TOCCO DEL MAESTRO!"
In realtà però il saint delle costellazioni dimenticate non parve neppure muoversi nè colpire efficacemente nessuno dei sacri guerrieri interessati dal teletrasporto ma Sid non potè comunque impedire il suo agire.
Senza che avesse avvertito alcuna emanazione cosmica si ritrovò davanti al viso un tessuto leggero, come fatto di seta ma più spesso e non altrettanto trasparente.
Una donna era apparsa non avvertita alle sue spalle.
Indubbiamente anche lei faceva parte delle costellazioni dimenticate ma la particolarità che più la contraddistingueva era la totale assenza di cosmo!
Lei ritrasse a se lo strano tessuto con cui era riuscita a impedire l' azione del guerriero di Odino pronunciando il nome di una probabile tecnica segreta.
"VISO INDELEBILE!"
Le fattezze di lei e il cosmo nascente divennero quelli dello stesso Sid mentre l' ampio tessuto che circondava il suo corpo prese chiaramente la forma della god robe di Tiger.
Jubee e Kazuo parevano essersela cavata un filo meglio visto che la testa del loro avversario era già stata staccata dal corpo, il problema era che permaneva appena al di sopra delle sua normale posizione come se i fiotti di sangue che uscivano abbondanti ne formassero comunque ancora un resistente collegamento.
"Forza, uccidiamo questi tre e poi inseguiamo il grosso delle loro forze, tanto di là non si muoveranno per lungo tempo!"
Altri guerrieri delle costellazioni dimenticate apparvero in quel momento da varchi di teletrasporto minacciando i soli tre guerrieri rimasti indietro.
Uno appariva una pessima rappresentazione dell' usanza, originaria del Giappone, di vestirsi come i personaggi di cartoni animati o videogiochi.
Costui poteva in qualche modo paragonarsi a un robot, ma nessuno di riconoscibile, forse solo uno dei primi giocattoli di latta in rappresentanza dei primi esseri meccanici tipici della fantascienza degli anni '60.
Ma forse l' automa era solo un semplice tentativo di dare una rappresentazione all' enorme armatura squadrata che stava sul corpo troppo piccolo di un abitante atlantideo neppure troppo giovane.
In mano costui teneva due pezzetti di carta ammuffita dal tempo.
Un' altro dei nuovi apparsi, una donna, era di simbologia molto più chiara e raggelò, forse più di ogni altro dei nuovi giunti, il sangue del god warrior di Tiger intuendo cosa volesse dire la sua presenza.
Indubbiamente era Caput Medusae!
Essendo la testa della gorgone la rappresentazione totemica della sua simbologia, le diverse parti del volto della mitica creatura erano chiaramente identificabili.
I serpenti che formavano i capelli di Medusa formavano un elmo che circondava interamente il bel viso della donna.
Quattro denti appuntiti erano chiaramente visibili rispettivamente sulle ginocchiere e le gomitiere.
Gli occhi facevano da protezioni ai seni mentre una sottile fascia, forse il collo del totem, proteggeva il bacino.
L' ultimo dei nuovi apparsi godeva invece della più coprente delle armature appena apparse.
Era interamente formata da strisce trasversali che scendevano da destra a sinistra verso il basso coprendo asimmetricamente il suo corpo rimasto scoperto praticamente solo per la gamba destra e le braccia.
In realtà però gli arti superiori erano delineati da due sottili strisce di metallo che percorrevano tutta la loro lunghezza rendendo difficile capire come il guerriero potesse piegare le braccia, ma alla fine parvero essere assicurate solo a livello delle spalle.
Le fasce trasversali erano sei che si univano con altrettante sulla schiena lateralmente al corpo.
Sul davanti comparivano i numeri romani da I a VI e non era difficile immaginare che sulla schiena proseguissero fino a XII.
Solarium?
Dunque le cose non erano messe per niente bene per Sid e i due guerrieri nipponici...
"GOLEM!" pronunciò il guerriero che per primo il god warrior si era prefissato di combattere.
Ma ancora una volta non parve accadere nulla!
Ormai era la donna con il lenzuolo, insieme a tutti gli altri a minacciarlo direttamente!
Coloro che erano ricomparsi nell' Acropoli, nei pressi di un nuovo imponente giardino, o che vi erano planati, avvertirono il pericolo per i compagni rimasti indietro ma nel momento stesso in cui almeno alcuni di loro fecero per tornare al punto di partenza, videro la situazione precipitare velocemente.
Dal terreno emerse la precisa rappresentazione di ciascuno di loro, ponendoli davanti quindi alla peggiore delle battaglia!
In effetti però coloro che si erano spostati volando non goderono del medesimo benvenuto e per qualche attimo parvero avere una minima possibilità di scelta, almeno alcuni...
Kagaho ebbe infatti una strana sensazione e in attesa di prendere una decisione, libero da scontri, si innalzò ancora in cielo per studiare meglio la situazione e capire a cosa fosse dovuta la sua strana sensazione.
Vide chiaramente al di là del giardino un enorme piazzale al centro del quale si innalzava un' imponente colonna di oricalco.
Ma non era essa ad attirare la sua attenzione...
Il gigantesco tempio che si affacciava sulla piazza... e sul suo tetto una strana figura dal bizzarro cosmo...
Possedeva delle grossi ali nere ma in una delle mani..., una sfera di fiamme...!
Ma quelle non erano fiamme comuni, erano fiamme che bruciavano consumando il cosmo, come le sue!
Per gli angeli la distrazione era ancor più chiara...
Loro non erano neppure atterrati, guidati dalla loro natura verso un' altra zona.
Il giardino stava chiaramente morendo di fronte a quello che si stava scatenando sulla destra.
Un notevole esercito di ghoul stava avanzando verso la zona in cui si trovavano e dietro di essi si vedevano chiaramente il samael e colei che era stata solamente la spectre di Lamia, ma che ora era molto di più...!
Anche i due ultimi citati avvertirono il sopraggiungere delle forze avverse per antonomasia e così il vampiro si rivolse alla neofita: "Vediamo se sono tanto stupidi da non venire qui di loro spontanea volontà!".
Un vortice di potere oscuro avvolse il samel e da lui la spectre di Lamia.
Neferata provò un forte dolore come se il suo corpo letteralmente esplodesse verso l' esterno ma improvvisamente nel dolore provò immenso piacere come all' apice di un orgasmo.
Quando i corvini venti che circondavano entrambi si spensero chi li avesse osservati avrebbe trovato in loro ben poco della loro forma passata, i pochi brandelli della loro pelle rimanevano attaccati malamente a quelle che erano le ali di due giganteschi pipistrelli!
"Vediamo se l' invito è sufficiente se no non ci resta che raggiungerli!" disse telepaticamente il vampiro.

 
Contacts  Top
view post Posted on 11/11/2012, 18:27
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LVIII - I NON-ME.

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 8.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Acropoli (Alixia, Whimber, Edward, Khaled, Lucifer, Mime e Mur)

Il non-Edward sorrise di fronte al tentativo della sua controparte.
"GOLDEN TRIANGLE!"
L' intera pressione esercitata su di lui venne convogliata nel varco dimensionale facendo uscire dallo scontro dei due colpi del tutto incolume la copia del marine.
Costui parve essere dotato anche di favella, naturalmente la stessa identica voce del marine di Seadragon: "Vediamo quanto conosci i tuoi colpi, guerriero! SEADRAGON'S BREATH!"
Il drago marino soffiò la sua rabbia incandescente contro Edward.
Lucifer e Khaled avevano optato invece per un più pacato tentativo di studio dei loro reciproci avversari.
L' augure di Demetra vide vanificarsi presto il suo tentativo di ingannare il non-Lucifer e si ritrovò immediatamente circondato e avviluppato dai virgulti del FLORAL ABSORPTION OF LIFE.
Le piante avevano solo iniziato, per ora, a immobilizzarlo perchè le più vicine erano fortunatamente state incenerite dal suo colpo cosmico usato come finta ma ora stavano cominciando a insinuarsi in lui per suggerne le energie vitali!
Non migliore fu la fortuna del tritone di Rubrum Mare.
In effetti non era però solo il destino a essere loro avverso...
Loro erano tutti stanchi dalle innumerevoli battaglie e volenti o meno erano costretti a misurare l' utilizzo del settimo senso e delle loro forze, mentre coloro che stavano affrontando ora, semplicemente no!
Di questo Khaled ne era ben consapevole ma caso volle che la sua copia avesse scelto di affrontarlo a distanza ravvicinata col SHINING CORAL BLADE.
La spada di corallo del non-tritone produsse fortuitamente solo un leggero taglio al volto del vero guerriero di Poseidone.
Strano fu però l' effetto di quel graffio...
Per un attimo il tritone di Rubrum Mare temette che la 'cosa' che stava affrontando avesse trovato il modo di aggiungere una componente psichica a quel colpo, forse addirittura l' EGYPTIAN SPHINX ILLUSION, ma non poteva essere,,,
Ciò che avvertiva non dipendeva indubbiamente dall' effetto della lama di corallo...
No, non era neppure la componente di un attacco psichico...
Nè qualunque altro retaggio del suo addestramento come guerriero di Poseidone, copiato mirabilmente da quella 'cosa'...
Era altro che faceva parte del suo essere ad averlo messo in guardia da qualcosa..., e quell' altro non poteva che dipendere dal suo stato di chiave dell' Arduin!
Sì, ciò contro cui stava combattendo era un elementale, della terra probabilmente, e in qualche modo il guerriero delle costellazioni dimenticate che aveva fatto loro quel 'regalino' lo aveva dotato al contempo di cosmo e del loro aspetto!
Ma pur sempre un elementale rimaneva...
La difesa di Mur dimostrò tutta la sua efficacia e come le copie dei sacri guerrieri non sembrassero indubbiamente godere del potere del settimo senso!
Il SACRO ARIES lanciato dal non-Mur si abbattè duramente sul CRYSTAL WALL ma non fece altro che aumentare il suo potere di feedback e la copia del custode della Prima Casa venne travolta dal colpo di ritorno e scagliata lontano.
Il fatto che anche quest' ultima non portasse un' armatura fu indubbiamente enorme svantaggio per lui e diverse parti del suo corpo parvero letteralmente sgretolarsi!
Praticamente era privo di un braccio e metà del torace ma nonostante tutto non perdeva sangue!
Il non-Mur sorrise sarcastico, in maniera non molto espressiva però, e sembrò lanciarsi semplicemente verso la copia originale.
Lo scontro che coinvolgeva Mime prese una piega ancor più complicata quando entrambi utilizzarono lo STRINGER SHADOW.
Ora erano troppe le copie del musico di Asgard per capire chi fosse chi da entrambe le parti!
L' unica cosa che il guerriero di Odino reale percepì era che le note del suo nemico avevano cominciato a cambiare sino a prendere la via del BEGRABNIS-LIED!
Le illusioni erano però ancora troppe per stabilire da dove provenisse il reale attacco ma lo stesso problema valeva per il non-Mime, sicuramente incapace di trovare il reale bersaglio!
Alasdair non aveva scelto uno dei suoi colpi più insidiosi e pagò cara la sua scelta.
Il NAUGLAMIR: PETRIFIED FOREST OF DORIATH che gli lanciò l' avversario bloccò ogni suo tentativo di muoversi e presto lo avrebbe ricoperto interamente di dura roccia!
Alixia non incontrò lo stesso destino, solo perchè la sua controparte aveva fatto ricorso al RUMBLING FLYING ARROW...
Il colpo le frantumò però con precisione millimetrica proprio il braccio da cui partivano le sue frecce.
Ma il peggio veniva ora..., la non-Alixia stava preparando il CELESTIAL ARCANE REVERSAL e con la coda dell' occhio l' originale vide Alasdair già sottomesso al destino prossimo che attendeva ora lei...
Il non-Whimber non aveva fatto una scelta felice, almeno non in toto, e il SUMMON WINDS della controparte reale aveva reso difficile il ricostituirsi della sua FOG FORM dopo aver evitato il colpo.
Certo il vero spectre di Bat non avrebbe forse potuto colpirlo, ma neanche lui attaccare, visto che con quell' aspetto poteva solo rendere vani i colpi a lui diretti...
Kagaho era l' unico ad aver fatto la scelta, e uno dei pochi ad averne avuto la possibilità, di tornare indietro.
Allontanatisi anche gli angeli, la misteriosa figura che aveva minacciato chiaramente lo spectre di Bennu si era avvicinata, venendo però intercettata da Aiacos, rimasto indietro intuendo il pericolo che poteva rappresentare.
Appariva come una donna con il viso di bambina, almeno per quello che si intravedeva attraverso un malmesso bendaggio, ricoperto di simboli simili a rune, che le ricopriva gran parte del viso, ma era provvista di ali nere da corvo e reggeva una gigantesca alabarda.
Di fianco a lei galleggiava invece una palla di quello che aveva tutta l' aria di essere il fuoco di Bennu!
Costei, indubbiamente appartenente allo schieramento dei miti nipponici, più che a quello delle costellazioni dimenticate, rise sguaiatamente attraverso le bende rivolgendosi allo spectre di Garuda con fare saccente: "E tu, solo, vorresti fermarmi? La fuga dello spectre dalle fiamme nere ha deciso il destino di tutti voi!"
La donna, qualunque cosa fosse, spalancò le sue ali perdendo diverse piume..., troppe piume..., che iniziarono a scendere sull' intera zona interessando ogni scontro.

Atlantide. Isola centrale (Sid e Kagaho)

L' enorme svantaggio accumulato da Sid parve presto colmarsi.
Shilfield era tornato indietro, nonostante il suo carattere indubbiamente egoistico e stava fron,teggiando Caput Medusae, intuendo probabilmente la similitudine insita nei loro comuni poteri paralizzanti.
Jubee si era staccato dal misterioso essere del folclore nipponico ostacolando Solarium.
Mentre Kagaho era giunto come fiammeggiante fenice direttamente contro colui che, piuttosto approssimativamente, poteva essere ricondotto a Officina Typografica.
L' avversario parve sin troppo sorpreso del suo arrivo e si limitò a lanciargli, piuttosto in ritardo, uno dei due pezzi di carta che reggeva in mano.
"NEGAI NO O-FUDA! (Sigillo del desiderio)"
Il saint delle costellazioni dimenticate venne inghiottito dal fuoco di Bennu.
Per qualche istante Kagaho ebbe l' impressione di aver vinto ma qualcosa in lui lo avvertì appena in tempo...
Un improvviso attacco alle sue spalle, ebbro di cosmo..., Officina typografica era ancora vivo e vegeto e da una parte completamente diversa da quella in cui lo aveva visto perire!
"SHINRAI SURU NO O-FUDA! (Sigillo del credo)!" disse mostrando di fronte a lui un altro dei pezzi di carta con indecifrabili iscrizioni riprodotte su di esso.
Dunque al god warrior di Tiger era capitato destino simile a quello dei compagni andati più avanti...
Egli però si era dimostrato sinora un abile stratega e non smentì questa sua caratteristica anche quando vide, l' unico avversario rimasto libero dagli scontri schivare di poco un potente GALAXIAN EXPLOSION, Saga era nuovamente dei loro!
Sid riuscì a sfruttare ancora il sole come fedele compagno e nel confronto fra i due VIKING TIGER CLAW ne risultò vincitore incidendo profondamente la pelle del suo o della sua avversaria.
Il non-Sid trovò però la forza di rialzarsi subito, nonostante il copioso sangue che usciva dalla ferita.
"Hai gradito i gelidi artigli della tigre di cui hai preso le sembianze? Uh uh uh!" la schernì il vero guerriero di Odino.
Indicandole le parti ghiacciate della sua armatura, sid proseguì: "Guarda, il ghiaccio dell'agile tigre ha già fatto presa sulle tue carni...! Non ti senti un po' intorpidita?".
Come appoggiò le mani a terra tentando di far gelare il pavimento sotto i piedi dell'avversaria, lei/lui attaccò con la LUCE DEL NORD.
Il vero Sid venne sbalzato lontano dall' impatto con la luce solida.
L' elmo gli si era spaccato in due e gli occhi faticavano a restare aperti per il passaggio del sangue che dalla ferita che si era aperta sulla fronte scorreva in loro.
"A te è piaciuto questo, invece?" disse il non-Sid con voce, però, femminile.
La donna non pare voler perdere tempo e proseguì con un BLUE IMPULSE.

Atlantide. Zona delle cripte (Giulio e Neferata)

Giulio e Pioggia atterrarono indisturbati sul terreno reso blasfemo dall' enorme numero di immonde presenze.
Il centinaio di ghoul nelle loro immediate vicinanze sibilarono riversando sul terreno già marcescente le velenose secrezioni delle loro bocche.
Ma nessuno si arrischiò ad avvicinarsi ai due angeli seppur non sembrasse questa loro ritrosia causata dall' ancestrale terrore che provavano verso il Bene, ma piuttosto come se fosse semplicemente stato ordinato loro di non avanzare verso i due angeli!
Un corridoio si aprì infatti tra tutti i ghoul mettendo direttamente di fronte i quattro avversari.
"Il cherubino è mio!" si limitò a dire il samael.
Neferata non potè che acconsentire e fissò Pioggia con occhi tanto sprezzanti da risultare irriconoscibile la loro passata bellezza.
Restava da comprendere perchè l' enorme schieramento di ghoul non fosse stato lanciato su di loro, ma i due angeli intuivano che poteva trattarsi solo di una questione di tempo...
 
Contacts  Top
view post Posted on 18/11/2012, 17:52
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LIX - BUIO!

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 8.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Acropoli (Alixia, Whimber, Edward, Khaled, Lucifer, Mime e Mur)

I combattimenti proseguivano furiosi mentre le nere piume dell' avversario di Aiacos avevano preso a cadere come gocce di pioggia tutto intorno a loro.
Khaled rimase stupito dall' efficacia del suo VIOLET SHIFT WAVE e immaginò solo ora, sulla sua pelle, cosa dovessero provare i suoi avversari quando si vedevano annullare le tecniche dalla sua sfera violacea.
Quest' ultima comunque si ruppe davanti alla potenza del settimo senso e il suo colpo eruppe colpendo il falso tritone e sgretolandogli diversi parti del corpo.
Una delle braccia era addirittura caduta e anche se non avrebbe probabilmente più retto alcuna spada di corallo, costui tentò a sorpresa il colpo appena lanciato da Khaled.
"DIVINE RAGE!".
Fu solo il fatto che Lucifer fosse aggrovigliato negli arbusti che lui stesso riusciva a creare a non permettergli di aver la meglio sul falso-sè con il solo successivo attacco.
Comunque, quello che Khaled aveva definito elementale della terra, si ruppe in più parti rendendogli praticamente impossibile portare altri colpi.
Non gli restava la possibilità di slanciarsi ebbro di cosmo contro l' augure e fu in effetti quello che fece!
Anche Alasdair, spronato da più parti, trovò la forza di reagire e riuscì pure a sfruttare gli stessi minerali che avevano preso a circondarlo per formare la sua arma.
La forza del settimo senso fece il miracolo e lo liberò dalla sua prigionia consentendogli anche di tagliare in due il suo avversario.
Nonostante tutto cio che stava sopra la cintura del non-Alasdair fosse stata separata da quello che stava sotto, le due metà si muovevano ancora cercando di riunisrsi, come se ciò fosse possibile e come se godessero di una nuova possibilità di lotta.
Whimber non riusciva a capire come stesse andando in realtà lo scontro che lo coinvolgeva direttamente.
Il non-lui non era riuscito ad uscire dalla sua forma nebbiosa ma il reale spectre di Bat era certo di come questa fosse diminuita notevolmente in estensione.
In fin dei conti una parte di lui trovava orripilante aver scoperto il limite della sua tecnica ritenuta sinora tanto efficace e utile.
Dubitava, se era vero quanto aveva detto il guerriero di Poseidone, che fosse stata la componente psichica del suo colpo ad aver portato al limite dell' esisetnza il suo avversario...
Gli elementali erano essere senzienti?
O meglio, avevano una mente che poteva essere colpita?
Comunque sia poco importava che fossero state le icone di lupi e pipistrelli o altro..., un solo colpo ed avrebbe posto fine a quel fastidioso scontro!
Se davvero la falsa Alixia era un elementale della terra, il fatto che l' originale avesse terminato lo scontro immobilizzandolo nella roccia non colpì eccessivamente la silver saint.
Sentiva ogni parte del suo corpo come se fosse prossima a staccarsi per il troppo dolore.
Era stremata non tanto dalla fatica ma dalla perdita delle energie vitali, e per un attimo si domandò se non avesse dovuto rimanere indietro con Saga, Black Phoenix e Kiki sino a che non fosse stata rimessa in sesto...
Rimanere lì significava solo mettere in pericolo anche Alasdair.., cosa sarebbe successo una volta che si fosse reso conto delle sue reali condizioni?
Comunque lei aveva già vinto, mentre Alasdair stava ancora fissando la 'brutta' copia di sè 'segata' in due!
Almeno ciò fece sorridere la rossa...
Con lei aveva vinto il suo avversario anche Edward, che si accorse indubbiamente della superiorità del suo ATLANTIC HOLY HURRICANE sul SEADRAGON BREATH e ridusse il suo avversario in un ammasso di rocce, a testimonianza della supposizione del tritone di Rubrum Mare.
Riguardo gli altri, al marine di Seadragon parve scorgere anche Hyoga e Isaac privi di avversari..., ma ciò fu l' ultima cosa che vide!
Era come se di colpo fosse scesa ancora la notte, ma vi era qualcosa di strano nel buio che ora circondava lui e chiunque presente nelle vicinanze...
Tra l' altro nel buio di qualche ora prima vi erano sempre state luci artificiali vicine o lontane e non vi è mai una notte che rende completamente ciechi come invece gli pareva di essere ora!
E lo stesso valeva per tutti gli altri, ora completamente ciechi!
Chi diavolo possedeva un potere tale da mettere in quelle condizioni contemporaneamente tanti sacri guerrieri?
E soprattutto, sarebbe stato lo stesso per i loro avversari elementali ancora presenti?

Atlantide. Isola centrale (Sid e Kagaho)

Il BLUE IMPULSE non solo eguagliò la forza della LUCE DEL NORD ma anzi la superò, travolgendo Sid.
Fu solo grazie alla god robe, indubbiamente avvezza alle basse temperature sprigionabili dal god warrior di Tiger, se non fu già posta la parola fine sullo scontro!
Il reale guerriero di Odino non subì dunque sul corpo danni maggiori di quelli che ebbe da soffrire il suo orgoglio.
Il sangue che gli colava negli occhi non era un grosso impedimento ma il problema era che lui non riusciva minimamente prevalere sulla donna che si era trasformata in una sua copia!
La sua 'scivolata' non ebbe infatti maggior fortuna e il suo/sua avversario lo intercettò con un possente placcaggio.
L' errore principale fu quello di trovarsi troppo vicino a lui/lei.
Il cosmo della saint delle costellazioni dimenticate esplose possente mentre un preciso VIKING TIGER CLAW surclassava la LUCE DEL NORD di Sid pur ebbra del settimo senso.
Gli artigli della falsa fiera di Asgard penetrarono nello spazio lasciato tra gli schinieri e il gonnellino passando una coscia da parte a parte.
Il falso Sid sorrise a quello vero.
"La tua leggenda finisce qui! Senza una delle gambe la tua proverbiale velocità è annullata e come dimostrato sinora non reggi il confronto con alcuna delle tue tecniche! Muori guerriero, ora e per sempre! BLUE IMPULSE!".
Il colpo era scagliato da troppa poca distanza perchè il god warrior riuscisse a scansarsi!
Kagaho espanse il suo cosmo preparandosi a rinchiudere il suo avversario nella simbolica prigione di fiamme quando, improvvisamente, esse si spensero!
Il suo avversario gli sorrise sarcastico.
"E con l' ultimo o-fuda ho cancellato ogni tua minima possibilità! Per fermarti non serve neppure l' inugami!"
Dopo un attimo di pausa proseguì: "Il prossimo sarà l' ultimo colpo che vedrai in questa vita! Salutami Sire Hades e digli che qui è sempre il benvenuto! BAKUHATSU NO O-FUDA! (Sigillo esplosivo)".
Una pioggia degli strani sigilli di carta che il saint delle costellazioni dimenticate controllava venne lanciato contro lo spectre di Bennu.
Ma non era l' attacco che stava per ricevere a impensierire il guerriero di Hades, il problema era che lui non riusciva più ad esprimere il suo cosmo!
Jubee e Shilfield erano gli unici due che parevano godere di un minimo di vantaggio.
Solarium non pareva riuscir a contrastare la velocità del guerriero nipponico mentre lo spectre di Basilisk aveva più volte trovato il modo di liberarsi dalla prigione di pietra in cui il suo avversario voleva insistentemente imprigionarlo e Caput Medusae stava inoltre tossendo ferocemente a testimonianza del fatto che il veleno del guerriero di Hades era ormai attecchito in lui...
Saga stava combattendo non solo contro un altro sè stesso ma anche contro colui che era indubbiamente il burattinaio del suo avversario e anche di quelli più avanti, sebbene lui non fosse pienamente conscio della cosa.
Ciò che più colpiva il gold saint di Gemini era come il probabile Marmos sculptile riuscisse a lanciare colpi ebbri di cosmo mentre l' essere da lui controllato replicasse contemporaneamente le tecniche del cavaliere di Athena!
Quello messo peggio era Kazuo, però..., visto che più colpiva il suo avversario e più questo si rialzava potente!
La testa dello strano essere del folclore nipponico stava ormai a diversi metri dal corpo come se il sangue che la univa ad esso potesse mantenerne il controllo a indefinibile distanza.
L' unica debolezza di questa creatura era che sembrava basarsi solo su attacchi di tipo fisico neppure basati sul cosmo!

Atlantide. Zona delle cripte (Giulio e Neferata)

L' arroganza del diavolo apparve subito chiara quando rispose a Giulio.
"Sono S. Giovanni, l' evangelista, non mi riconosci? Ah, ah, ah!".
La mostruosità avanzò con passo lento, come a voler prendere le necessarie distanze, per dar inizio allo scontro.
"In sagacità non esiste un angelo che possa paragonarsi a un caduto! Davvero a tal punto osi inscenare tranelli tanto stupidi? E pensi di provocarmi disquisendo sul mio aspetto? Non è bello ciò che è bello, ma solo ciò che piace! Avresti preferito un nephilim dall' aspetto di fallo? Ah, ah, ah! E riguardo a lei..." disse indicando Neferata ormai in preda alla frenesia da combattimento "..., perchè chiedi spiegazioni? Non l' ho obbligata a far nulla! Ha scelto lei da sola tutto ciò!"
Un breve blasfemo inchino e proseguì: "Ed è grazie a Dio se ha potuto fare questa scelta!"
Tu, concluse indicando Giulio: "Nel momento in cui sei giunto qui privo di armatura hai già perso lo scontro!"
Il diavolo espanse il suo cosmo oscuro in contemporanea con quello di Giulio.
"Mi son stufato di udire la tua immonda voce! MARCHIO DELLA BESTIA!"
In tutta semplicità il samael si lanciò contro Giulio ripiegando innaturalmente il polso della mano destra verso di sè per raddrizzare i lunghissimi artigli, a riposo ricurvi sino al gomito, verso l' angelo.
L' enorme massa del diavolo travolse tutti i suoi simili evocati dal cherubino giungendo indisturbato di fronte a lui.
Per un attimo Giulio si preparò al peggio ma il colpo del suo avversario si limitò a incidergli profondamente le labbra.
Il ghigno del samael si trasformò in sorriso.
"No, non finirà tutto così facilmente..., MARCHIO DELLA BESTIA!"
La velocità indotta in Giulio dal settimo senso fece però la differenza e nonostante fosse privo della voce non si vide annullare alcun altro senso.
"Va bene, giochiamo pure..., vediamo quanto reggi a scappare rinunciando alle tue energie vitali!"
E ora anche il samael rinunciò a parte della sua vitalità pur di aver la meglio sull' angelo!
Del tutto silenzioso fu invece lo scontro tra Neferata e Pioggia.
Probabilmente il legionario voleva verificare se esisteva la remota possibilità di mettere la spectre di Lamia di fronte a ciò che era diventata ma il suo DIO PURIFICATORE parve appena sufficiente a fermare l' attacco di lei rafforzato per giunta dal settimo senso.
In effetti Neferata parve stupita dalla forza dell' arcangelo ma ancor più infastidita dalla luce impressa sull' indice del suo avversario che aveva osato fermare il pugno che lei aveva diretto al viso dell' angelo.
"Peccato..., non posso rischiare che anche tu minacci il combattimento di Giulio e non posso sacrificare le mie energie vitali in un colpo di non sicura efficacia! A questo mi ci hai portato solo tu! DIO DISGREGATORE!"
Anche Pioggia sembrava ora deciso a non lesinare il potere del settimo sendo pur di garantire la sopravvivenza del suo alleato più che della propria!
 
Contacts  Top
view post Posted on 26/11/2012, 19:46
Avatar

Divinità

Group:
Administrator
Posts:
2,970
Location:
Gambolò (PV)

Status:


CAPITOLO LX - SPREGEVOLE GESTO DI SALVEZZA.

Atene, 4 Gennaio 1994 ore 9.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Acropoli (Alixia, Whimber, Edward, Khaled, Lucifer, Mime e Mur)

Il problema del buio fu fatto che passò in fretta in secondo piano...
Il basarsi solo sull' emanazione cosmica propria, dei reciproci avversari e dei vicini compagni divenne infatti presto praticamente impossibile.
Era come se tutti loro fossero un' unica cosa, un' unica emanazione cosmica rendendo impossibile discernere ogni soggettività.
Una pianeggiante distesa d' acqua sulla cui superficie di tanto in tanto comparivano bolle in risposta al singolo utilizzo del cosmo..., questo parve al marine di Seadragon il paragone più azzeccato per descrivere ciò che percepiva.
Scevro dalla lotta fu tra i primi ad accorgersi di ciò e inorridì al pensiero della sfera del fuoco di Bennu che aveva visto sospesa sull' Acropoli.
Cosa sarebbe successo se il fuoco avesse attecchito su ciò che univa tanto saldamente tutti loro?
O peggio ancora, cosa sarebbe successo se Kagaho stesso fosse giunto lì?
Edward aveva avuto anche la giusta percezione nel trovare in Aiacos il fulcro della risoluzione del comune problema ma se lui godeva della conoscenza della percezione medianica, erano pochi gli altri sacri guerrieri come lui avvezzi a questa branca del cosmo.
alixia si trovò subito in difficoltà nel suo tentativo di seguire le parole del guerriero di Poseidone.
Come poteva alcuno di loro donare cosmo a qualcosa o qualcuno di posizione per nulla certa?
Non fu per nulla chiaro cosa accadde dopo...
Edward avvertì chiaramente Aiacos urlare di dolore.
"Myu, questa me la pagherai!" parve dire mentre il marine di Seadragon vide chiaramente svanire la sua anima.
Era morto? Possibile?
Ma rabbia, invece che gioia, parve fare da compagna alla misteriosa avversaria che aveva, probabilmente, ucciso il gigante degli inferi.
"Come hai potuto essere immondo! Tu sarai la mia prossima vittima!"
In qualche modo lo spectre di Papillon aveva interferito nello scontro attirando su di sè le ire dell' esponente mitologica della cultura nipponica.
"Vi avrei uccisi tutti in un colpo solo!" si ostinò a dire lei.
"Bella..." la schernì Myu. "Io ci vedo perfettamente! Sicura di voler combattere contro di me?"
"Non è possibile..." disse lei.
"Provaci allora! UGLY IRRUPTION!"
E gli altri guerrieri?
Khaled era riuscito a inibire l' attacco a lui pur non concretizzando, forse, completamente le sue intenzioni.
Sotto l' impatto del DIVINE RAGE il tritone ebbe l' impressione che le sfere semplicemente fossero esplose impedendo sì che lui venisse raggiunto dal colpo dell' avversario ma non giungendo a restituire l' impatto anche al mittente.
Lucifer ebbe l' impressione di essersi liberato del suo avversario appena prima di veder naufragare la sua certezza in oscure tenebre.
Vicino a lui la voce sicura di Hyoga.
"Abbiamo solo qualcosa negli occhi, concentrate il vostro cosmo per curarvi e tutto tornerà come prima!".
Certo era facile per coloro che erano scevri dagli scontri, ma per coloro che ancora combattevano sarebbe stato stato saggio abbassare tutte le difese per autocurarsi dalla cecità?
Mime si ritrovò addirittura avvantaggiato dalla privazione sensoriale.
Il fatto che il buio avesse vanificato lo STRINGER SHADOW del suo avversario non gli aveva che facilitato il compito di discernere le precise note del successivo attacco del non-lui.
Non gli importava neppure il caos della percezione cosmica, era solo della musica che doveva fare la sua strada!
Ineguagliato dal punto di vista cosmico lo STRINGER REQUIEM compì il suo dovere o perlomeno il vero musico di Asgard non udì altra musica che la propria solcare quelle buie terre.
Mur tentò vanamente di stabilire l' esatta posizione del suo avversario.
Ciò non parve costargli però caro, era evidente come anche il suo non-lui godesse della stessa difficoltà e non avesse modo di farne un vantaggio.
La voce di Hyoga gli diede nuova speranza.
Analoga la confusione e la speranza di Alasdair e così pure quelle di Whimber che avvertì subito inutile e deleterio il tentativo di elevarsi alle più consone vette del settimo senso.
Neppure i venti magici che Whimber aveva imparato a cavalcare sembravano possedere il preciso responso..., anche e soprattutto perchè lo SGUARDO DI NAGASH presupponeva un preciso bersaglio dei suoi occhi privi di biancastra vitalità.
Impossibile trovare l' altro sè stesso, impossibile senza seguire il consiglio di Hyoga ma indubbiamente troppo pericoloso...

Atlantide. Isola centrale (Sid e Kagaho)

Ciò che seguì all' attimo di scoramento di Sid era quello che in genere era solito definirsi miracolo secondo i normali canoni o pura e semplice amministrazione per un sacro guerriero.
Ciò che Atlantide non avrebbe mai potuto avere, per tutta la tecnologia e la magia che potesse usare, era la reale forza che un sacro guerriero conservava dentro di sè!
Abituati ad affrontare gli invasori forti di vantaggi dati da gadget appositamente studiati, gli abitanti di quelle terre non avevano mai potuto sviluppare il settimo senso perchè erano incapaci di comprenderne appieno l' insita forza.
Rialzarsi e combattere in qualunque condizione ci si trovasse, superare i limiti fisici attraverso uno spirito allenato, trovare la forza di rinunciare alla propria vita in nome di un ideale..., come poteva un atlantideo comprendere tutto ciò?
Pur consci di questo loro limite non erano riusciti infatti, con la mancanza di una propria divinità, a trovare una concreta spinta che li invitasse a trascendere la loro reale forza e pareva che in realtà cercassero più mera vendetta che un radioso futuro per la propria gente.
Sapendo della loro inferiorità nonostante il vantaggio, di diversa natura, insito nelle loro armature non avevano che da spossare all' inverosimile gli invasori, creare in loro la paura di non farcela, obbligarli a una continua attenta valutazione delle proprie forze e conseguente minuziosa pianificazione delle energie da spendere provenienti dalla loro stessa vita.
Il peggiore degli scenari...
Così facendo il rischio era enorme e destinato sempre a peggiorare.
Errori di valutazione non avrebbero, ed avevano in effetti, fatto che sfiancare i guerrieri e il quantificare una forza minima che per sua natura voleva essere infinita non faceva che indebolirne l' efficacia.
Se ciò che rende gli umani superiori agli dei è la possibilità di rinunciare alla propria vita grazie alla mortalità di cui sono stati dotati, tale vantaggio si dimostra altrettanto efficace quando se ne centellinano le perdite?
Non è la consapevolezza di poter morire a rendere il settimo senso ciò che è per poi giungere all' ottavo che è l' accettazione del successivo evolversi della condizione umana?
Ikki aveva dimostrato a suo modo questa mancanza nelle ore precedenti e ora vi era arrivato Sid, pur per altra strada.
Il salto di qualità operato dal god warrior di Tiger non poteva essere compensato in alcun modo dalla sua controparte e i due BLUE IMPULSE si scontrarono con univoca direzione di sfogo.
Il falso Sid tornò a essere la saint di Sudarium Veronicae, almeno quella fu l' ipotesi più plausibile di assegnazione della sua simbologia.
La sua reale armatura, che risultò trovarsi sotto a una candida veste bianca, venne polverizzata in più punti dalle basse temperature evocate e il suo corpo venne ricoperto dal ghiaccio appena prima di finire in pezzi.
Certo il guerriero di Odino avrebbe potuto si e no ripetere una sola volta un simile gesto, ma forse combattendo a fianco di un altro sacro guerriero avrebbe potuto ancora far sentire il suo ruggito.
La strategia di Officina Typografica era invece andata perfettamente a buon fine.
Kagaho non trovava più il cosmo sepolto dentro di lui tanto tenacemente dalla tecnica del saint delle costellazioni dimenticate.
Imbelle si trovò dunque lo spectre di Hades di fronte alla multipla esplosione che si generò tutto intorno a lui.
Il colpo fu tremendo.
L' armatura dello spectre divenne frontalmente praticamente del tutto inservibile e gravi ferite si aprirono ovunque piegandolo in due per il dolore.
Indubbiamente ora Atlantide puntava chiaramente alla sua eliminazione e mai le forze autoctone si erano trovate così vicine dall' ottenerla.
"Sai, ci serviresti più avanti..., ma ho libera scelta e ti preferisco morto qui! Crepa guerriero!"
Il suo tentativo di ripetere il colpo precedente venne però impedito dall' arrivo di Jubee.
Deciso a portare subito il suo scontro sullo stesso livello del precedente, Officina Typografica decise di ridurre all' impotenza anche il guerriero nipponico.
"SHINRAI SURU NO O-FUDA!"
Anche lo spectre di Basilisk aveva avuto la meglio sul suo avversario e stava portando il suo apporto a Saga ma ottenne solo di far comparire un altro Basilisk!

Atlantide. Zona delle cripte (Giulio e Neferata)

L' espansione cosmica del diavolo superò almeno di quattro volte quella dell' angelo ma la sua boria si spense subito all' esecuzione del DISTRUGGERE IL CORPO MATERIALE.
La Misericordia di Dio annullò infatti il colpo e ogni vantaggio di cui il samael si era arricchito.
Evidente terrore si dipinse sul volto della blasfema creatura conscia di ciò che l' aspettava e il SESTO SIGILLO lo travolse praticamente indifeso.
I venti ne dilaniarono orribilmente il corpo mentre il terremoto lo rendeva incapace di reggersi sulle gambe lasciando un grottesco ammasso di carne tra grosse zolle di terra estratte a forza dal terreno.
L' enorme essere non era ora che un mero agnello sacrificale tale e quale a quello che tante volte nell' antico testamento era stato immolato in nome del Dio stesso.
Forse Giulio avrebbe voluto restituire questa battuta all' avversario ma di voce era ancora privo, così come il samael ora delle vista.
Il legionario angelico udì comunque le parole pronunciate dal diavolo mentre con estrema fatica si rimetteva in piedi.
"Tu muto e io cieco..., ci manca solo il sordo!" disse pur borioso nella sua forte sofferenza.
Divenne presto evidente come il samael possedesse la Maledizione eterna perchè diverse ferite avevano iniziato chiaramente a rimarginarsi.
Dalle parole forse il cherubino si sarebbe aspettato la ripetizione del MARCHIO DELLA BESTIA, diretto magari al senso dell' udito, ma al SETTIMO SIGILLO il suo avversario rispose con qualcosa di nuovo scomparendo presto dalla sua vista senza dar l' apparenza di essere stato investito dal suo colpo.
"VISTA DELLA CARNE MORTA!"
Al suo posto un cumulo di insetti sfuggenti.
L' angelo non si fece ingannare, quelle creature erano solo un effetto coreografico e avvertiva ancora la presenza del diavolo, ma l' enorme numero di ghoul intorno a lui rendeva impossibile stabilire la sua esatta posizione..., era come se il samael fosse in realtà diventato una di quelle stesse creature!
Giulio era certo di un' altra cosa..., il secondo potere dal suo avversario posseduto non poteva essere che il Mutaforma di oscura maestà, questo avrebbe spiegato l' attenta strategia e ora il samel poteva colpire da ogni direzione senza rivelarsi eccessivamente e dandogli troppo poco tempo per reagire!
L' unica piccola soddisfazione era che il campo di battaglia aveva preso a ricoprirsi di acqua marina, penetrata probabilmente dal sottosuolo attraverso le fessure aperte dall' attacco di Giulio, infastidendo non poco le immonde creature che lo circondavano.
Per ora il diavolo rimaneva in silenzio, probabilmente aveva intenzione di sfruttare quella sua tecnica per recuperare almeno in parte le forze perse e i ghoul avevano tutta l' aria di non voler mettere in pericolo il vantaggio prendendo il posto del loro signore contro Giulio.
Quando si sarebbe mosso, però?
La 'partita' tra Neferata e Pioggia sembrava ormai già giocata...
L' arcangelo era arrivato già provato di fronte a una Neferata al massimo della forma e anche oltre!
Aveva tentato il tutto e per tutto e seppur non arrivando al limite dell' esistenza aveva lanciato ora un potentissimo colpo che venne però neutralizzato dalla spectre di Lamia grazie alla magia blasfema di cui le era stato fatto dono.
La donna emerse con un balzo dalla massa di ossa semoventi che le aveva fatto da scudo e si lanciò sul suo avversario affondando il lui le zanne aguzze.
Il piacere che provò nel suggere il sangue angelico fu addirittura maggiore dell' estasi provata con quello del samael e quasi non si accorse dell' abbraccio dell' angelo.
Pioggia si rivolse in enochiano al compagno per dargli quello che aveva tutta l' aria di essere il suo commiato.
"Mi spiace Giulio..., non ho potuto far di più..., questo è tutto ciò che mi resta!"
Neferata si rese conto troppo tardi dell' errore o forse neppure le interessò, immersa come era nel sapore del sangue del nemico.
La presa di Pioggia si fece più sicura mentre la vita defluiva da lui.
"Che tu muoia o no, questo è un 'ricordino' che ti lascio..., nutriti mia cara vampira..., nutriti! DIO PURIFICATORE!" furono le sue ultima parole pronunciate accarezzando la nuca della donna le cui fauci erano infisse in lui.
O forse non proprio le ultime...
"Io ti perdono...".

 
Contacts  Top
75 replies since 18/9/2011, 15:41   1041 views
  Share