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PRESENTAZIONE GSW8LE - REGNO SOMMERSO, Parte della rifondazione dell'ordine di Poseidone

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view post Posted on 28/12/2021, 10:44
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CAPITOLO XVI – IL PEGGIOR TIMORE

Febo era dunque impegnato nell’ennesima battaglia contro sé stesso o meglio, contro ciò che quella zona comportava in lui.
Unico presente, dunque, a ‘godere’ di quel trattamento avvertiva un turbinio si sensazioni in sé talmente confuso da non dargli risposta alcuna.
La sensazione più vicina a ciò che provava era quella di una fortissima nausea.
La spiegazione più logica, se una spiegazione ad umana portata aveva, era quella di cortocircuito sensoriale dovuto ad eccessiva esposizione a uno stimolo!
Da dove gli uscivano tali altisonanti elucubrazioni?
Ma il tutto aveva la sua logica.
Il senso interessato pareva essere il sesto! Visto il luogo, non poteva certo risultare qualcosa di più semplice come un odore eccessivo, un suono impercettibile all’orecchio umano… No! Di certo nell’Olimpo non poteva che scatenarsi qualcosa di più altisonante!
Il problema era l’intensità dell’effetto…
Indubbiamente il marine di Scylla aveva già provato sulla sua pelle un potere divino…, ebbene questo lo trascendeva di gran lunga!
Perfino il settimo senso non produceva che un banale effetto ‘sputo nel mare’, modo di dire con cui si indicava il divario cosmico tra un umano e una divinità.
Tutto troppo ‘fuori scala’, insomma…, a meno che non fosse più di un potere divino a fare ciò che era lì!
E se fossero tutti e 12 gli olimpici insieme ad aver creato quella ultima ‘barriera’?
Tutto era possibile…, ma sinceramente Febo non era lì per risolvere quell’ennesimo rebus…!
Il marine dunque proseguì, seppur a fatica, sorretto da qualcosa che andava oltre il cosmo, o lo precedeva…
L’ideale o l’umano spirito di sacrificio! Ciò che rendeva gli uomini superiori agli dei, nel momento stesso in cui questi ultimo lo erano in ogni altro campo! Ciò che aveva reso cinque cavalieri di Athena qualcosa a cui nessuno altro era giunto, ad essere sacri guerrieri leggendari!
Dunque Febo scese da altra direzione rispetto a quella di risalita, verso il Tempio di Poseidone.
La sensazione sgradevole che l’accompagnava da sin troppi passi prese lentamente a scemare e cessò del tutto al di là dell’ ingresso del Tempio.
Il marine ripercorse mentalmente i nomi dei primi marine celebrati con meravigliose statue rossicce fatte di corallo ma completamente lisciate.
“Mio caro Febo…”
Il marine riconobbe la voce ancor prima di vedere la figura.
Aretusa delle Sorgenti Salate…
Sinceramente aveva davvero proprio poca voglia di combattere anche lei…!
Espanse il suo cosmo in maniera ostile, più come avvertimento che come minaccia vera e propria.
“Intendo incontrare Poseidone!”
Lei non parve ascoltarlo.
“Come osi portare violenza in questo luogo?”.
L’aria si riempì dell’odore del mare.
Lei emerse ben diversa da come lui se la ricordava dall’ultima volta che l’aveva vista.
Ora era praticamente sua coetanea o addirittura più vecchia da bambina o poco più che ricordava.
“Questioni di mermaid…” disse fra sé.
Non perse l’occasione di risponderle a tono.
“Perché tu cosa stai facendo?” disse indicando l’aura di cosmo che la circondava.
Lei arrossì spegnendo ogni velleità combattiva.
Febo fece altrettanto.
Con voce più pacata Aretusa chiese al compagno d’ordine di levarsi lo scale.
Visto che anche lei non indossava alcuna armatura, Febo decise di ubbidire.
“Siete entrambi feriti…” disse intendendo sia lui che l’armatura.
L’acqua, che ricopriva il pavimento pietroso per non più di un paio di centimetri prese a sollevarsi toccando gentilmente sia il corpo del marine che l’oricalco del totem di Scylla che era andato a formarsi.
Questa diede immediato sollievo al marine restituendogli l energie vitali e sanando ogni sua più piccola ferita.
Anche lui prese a parlare in maniera più garbata.
“Dove è Poseidone?”
Lei lo fissò come rassegnata. Non risultò immediatamente chiaro se a rispondere a lui o per la situazione.
“Per la maggior parte del tempo nessuna delle divinità esce dal Tempio di Zeus ed Hera! E a nessun sacro guerriero è permesso l’accesso lì! ”
“Ci hai provato?” chiese lui.
Lei annuì!
“Perché questo isolamento? Il Grande Tempio di Athena è in mano alle schiere di Hades e nessuno fa nulla…! Il Regno Sommerso, protetto dal potere di Poseidone, viene ‘aperto’ come se non esistesse difesa alcuna e da Poseidone neppure una parola…! Cosa diavolo sta succedendo? Vogliono mollare tutto?”
Aretusa sorrise.
“Mollare il loro ‘gioco’ preferito? Ma figurati…”
Entrambi rimasero in silenzio per qualche secondo, intuendo l’ovvio proseguo della discussione.
Fu Febo a rompere ogni indugio.
“Cosa temono?”
Aretusa fece spallucce prima di esprimere la sua ipotesi.
“Nemesi ha distrutto quasi tutto… Ogni sacro percorso ha subito danni quasi irreparabili e i vari mondi hanno logicamente innalzato ogni difesa possibile richiudendosi in loro stessi… Alcuni si son riparati da soli…, altri lo faranno quando si riterranno pronti…, ma tutto tornerà come prima…”
“E che c’entra ciò? E’ logico che tutto debba tornare come deve essere…”
“Aspetta…, è solo una mia ipotesi… Nessuno può negare che però per un più o meno limitato periodo di tempo tutte le barriere si sono al contempo abbassate… Tutto può essere andato ovunque e ciò che vi era relegato può essere uscito!”
“Crono…? Giganti…? Ecantochiri…? Cosa altro…?” chiese Febo.
“E chi lo sa? Potrebbe anche essere qualcosa di cui nessuno di noi ha mai sentito parlare…, qualcosa di dimenticato…, o che si è voluto dimenticare…”
Il marine di Scylla rimase in silenzio pensando a cosa potesse esserci di così spaventoso da costringere gli dei a non uscire più di ‘casa’.
“Il fatto più strano è lo spostamento dell’ordine di Hades nel Tempio di Athena… E se il problema fosse in Ade?”
Aretusa parve raggelarsi.
Febo annuì esprimendo il comune timore.
“Il Tartaro! E se la prigione del Tartaro non fosse più serrata? Cosa può uscire da essa di tanto spaventoso? Qualcuno ha idea di cosa contenga o debba contenere?”
Un attimo di pausa.
“Davvero non si può entrare a colloquio con gli dei? Almeno per sapere…”
Aretusa fece cenno di diniego.
“Non è detto che poi siano davvero lì! Ricordi dai tuoi genitori cosa c’è al di là di quel Tempio? Ti hanno parlato del luogo ove si incontrano tutte le divinità?”.
“Dunque dovremmo limitarci ad attendere?”
La mermaid annuì.
“Come sempre Febo…, come sempre… Ancora credi di avere pieno libero arbitrio? Comprendi che questo riguarda solo te, non certo l’intero percorso del destino!”
Febo fece cenno di no sconsolato.
 
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