God_Seiya_Wars

PRESENTAZIONE GSW4, Solo mail del master

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Marino di Scylla
view post Posted on 25/9/2011, 18:55 by: Marino di Scylla
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Atene, Sabato 1-2 Gennaio 1994 vari orari
Durata mail del master: 30 minuti

Ade. Settimo cerchio, secondo girone (Whimber e Neferata)

Alasdair mostrò una potenza del tutto inaspettata!
In realtà all' inizio erano parsi prevalere Whimber e Neferata...
La spectre di Lamia, celata dall' attacco del marito, era infatti riuscita con estrema facilità a ghermire lo spectre ed era ormai pronta ad affondare i denti nel suo collo.
Troppa era però stata la sua foga, a tal punto da non rendersi conto che lo spectre di Treasure Dragon non aveva approntato nessuna difesa lasciandola semplicemente fare...
Fu solo quando tentò il BACIO DI SANGUE, che il cosmo di Alasdair si espanse come non avrebbe dovuto saper fare, ben oltre i limiti che erano parsi propri...
Con un solo braccio afferrò Neferata innalzandosi in volo e bloccando al contempo Whimber attorniandolo con le anime del GOLD-DIGGER'S SOULS EVOCATION.
Dopo una breve lotta che non pareva lasciare dubbi sul più forte, finalmente la staccò da sè costringendola a tentare qualcosa per evitare di sfracellarsi al suolo.
Lo spectre di Treasure Dragon atterrò subito dopo di lei espandendo ancora abnormemente il proprio cosmo senza minacciare apertamente i due.
“SULFURY FLAME OF ANCALAGON!”
Le fiamme sembrarono minacciare i due spectre ma qualcosa parve intervenire prima che venissero raggiunti.
“HOYUKO TENSHO!”
“NEBULA STORM!”
Ikki e Shun erano giunti misteriosamente proprio in quel momento e certo i due spectre dovevano coprire le loro reali intenzioni…

Jamir (Mur)

L' attacco di Mur sembrò cogliere impreparata Linum Boreum che parve tentare una timida difesa teletrasportandosi.
Il sangue sul ponte, ove stava sino a qualche istante prima, non parve lasciar dubbi sulla sua sorte eppure Mur la vide ricomparire dopo poco seppur gravemente ferita.
L' armatura praticamente non esisteva più e il suo corpo era ricoperto di sangue.
"Oricalco..." intuì il gold saint.
Solo l' utilizzo di quella sostanza, originaria proprio di Atlantide, sulle sue vestigia poteva spiegare come lei non fosse praticamente morta sul colpo!
Costretta comunque al suolo e a reggersi su braccia e gambe, sembrò limitarsi a osservare con astio il god warrior di Aries.
Kiki non pareva essersela vista altrettanto facilmente e il gemello, o quel che era, della donna affrontata dal cavaliere di Athena era riuscito ad avvilupparlo con la sua stola grigiastra e non solo..., tramite una seconda, era stato ancorato al corpo stesso del gigante!
"Basta! Possiamo andarcene ora..." disse improvvisamente con fare solenne il gigantesco avversario rimasto senza nome nè simbologia.
"Ma mia sorella..." si rivolse a lui con fare dubbioso Linum Austrinum.
"Sei libero di agire come meglio credi! Il nostro scopo è comunque raggiunto... Io tornerò a Cerne!"
"E se qualcuno non fosse d' accordo, cosa faresti?" disse una voce che Mur riconobbe subito.
Era Saga di Gemini!
Il gold saint comparve infatti su un vicino scoglio.
"Se sei tu a minacciarmi, semplicemente vorrei vedere l' evoluzione dei fatti!" disse sorridendo il gigante.
"Con chi ho il piacere di parlare?" chiese Saga beffardo.
"Ceneus!" rispose con voce autoritaria il guerriero rimasto sino a quel momento nell' anonimato.
"L' onore di affrontare il nobile Saga, è comunque mio, Ceneus!" intervenne uno dei due guerrieri rimasti.
"Io, Cancer Minor ti darò quello che meriti!" aggiunse quest' ultimo rivolto al nuovo sopraggiunto.
"E io vendicherò mia sorella!" grugnì Linum Austrinum rivolto a Mur.
Al contrario della donna, costui non parve voler perder tempo e attaccò subito il gold saint di Aries prima che riuscisse a capire qualcosa di ciò che stava succedendo.
"PISCIS AUSTRINUM!".
Proiettili costituiti d' acqua parvero dirigersi inesorabili verso il custode della Prima Casa.


Avalon. Campo di addestramento (Edward e Khaled)

Caos fu la parola giusta per giustificare gli eventi che ebbero seguito ai loro tentativi.
Se Aioria sino a quel momento parve essere stato in grado di tener chiuso il portale del Bhokenar, l' attirare a sè entità sconosciute fu devastante!
Serpenti che sembrarono essere fatti di ombra e dal corpo grande tanto quanto quello di uno di loro si slanciarono in avanti contro i presenti cercando di ghermirli con le loro fauci.
Io aveva risposto all' improvvisa emanazione cosmica della dea con la propria, incapace di reggere il potere di lei.
Morrigan era scomparsa per poi letteralmente uscire dal corpo di Edward e abbattere subito dopo il marine di Seadragon con un pugno in piena faccia.
E poco dopo Gyobu eruppe da Khaled quasi in contemporanea all' Arcangelo Gabriele 'in persona' attraverso Sigfried.
Nel caos di un combattimento in cui le chiavi non parevano aver ruolo attivo visto che comparvero immediatamente anche tutti gli dei legati agli Inferi greci e deputati al controllo di Oniria, tutti i sacri guerrieri si svegliarono di colpo nei loro letti madidi di sudore e devastati nel fisico.
Almeno per quella notte non ci furono altro che i loro pensieri a rimproverarli dell' accaduto, ma il tutto era destinato a cambiare con l' inizio della corsa di Eòo, Etone,Flegone e Piroide...
Per nulla riposati, i sacri guerrieri vennero sbalzati letteralmente dai letti da una furiosa Morrigan.
"Cosa non vi è chiaro nelle frasi '...non usare il cosmo...' e '...temete ciò che si può scatenare...'?" urlò la dea non solo fisicamente nelle loro orecchie ma anche telepaticamente nelle menti di tutti loro.
"Willie, con te ho finito, sei pronto! L' unico fra tutti loro, ma ci servi ancora per evitare che l' idiozia di tutti distrugga ogni cosa che conosciamo! Nei sogni i danni sono limitati, fuori no!"
"Aioria, con te è inutile perdere tempo..., è già tanto che riesci a tenere chiuso il Bhokenar! Può essere più che sufficiente, tanto non penso tu sia tanto stupido da curiosare in esso! Sei libero, la tua presenza non è più nè necessaria nè gradita!"
Il gold saint di Leo diede la netta sensazione di non sapere come prendere le parole della dea ma la sua indecisione scomparve dopo che lo sguardo della dea si poggiò su di lui per diversi secondi e i compagni lo videro allontanarsi per far i bagagli che tanti di loro agognavano.
"Per tutti gli altri..., siete un disastro! La peggior minaccia che si possa immaginare!"
Per primo toccò a Io, colui che aveva compiuto il più evidente degli errori.
"Tu!" disse la dea indicandolo con astio mentre Edward si spingeva vicino al compagno pronto a impedire l' imminente rissa.
"Perchè diavolo hai usato il cosmo?" aggiunse Morrigan sputando al suolo di fronte ai piedi del marine di Scylla
Miracolosamente il custode del Pacifico Meridionale parve riuscire a trattenere la rabbia e farfugliò qualcosa trattando però la dea come una qualunque mortale, dandole volutamente del 'tu'.
Ma lei non parve farci caso, tanto era già furiosa 'a puntino'...
"Non riuscivo a contenere il tuo cosmo..., e pertanto ho cercato di aumentare il mio per poterlo contrastare almeno in parte!"
La dea scrollò la testa.
"Sei caduto nella più banale delle trappole, caro il mio 'pesciolino'! Potevo ampliare il mio cosmo sino a immolarmi, potevano portarmi a supporto tutti gli dei dell' olimpo e degli altri pantheon e non ci sarei riuscita se tu avessi fatto quello che ti avevo chiesto! Ho specificato di non usare il cosmo!E' inutile e ci si stanca..., vi fa perdere concentrazione... Può essere stato difficile per te concentrarti su un pericolo che più di altri era duro comprendere..., ma non accetto che tu abbia avuto tanta paura da ricorrere al cosmo! Sì, paura! Ma non quella che dovevi avere..."
Quindi incenerì con uno sguardo le restanti chiavi.
"E voi...? Voi vi siete limitati a sprangare tutte le uscite non accorgendovi che lo stavate facendo con lucchetti fatti di paglia! Dovreste conoscere la forza della mortalità..., la comprensione di quanto effimera sia la vita e quindi il valore che essa assume nel momento in cui siete disposti a rinunciarvi pur di ottenere ciò che vi preme...! Ebbene, per il potere di una chiave dimensionale vale la stessa cosa! Solo il timore che può generare il comprendere di non essere capaci di tener fuori da questo piano di esistenza gli altri può generare la serratura perfetta!"
Morrigan si concesse un attimo di pausa per vedere che tutti avessero capito.
"Lo ammetto, vi ho portato a quello che è il limite anche per un sacro guerriero, nell' unico modo che conoscevo..., ma ho forse fallito, e non resta che darvi un ultima possibilità..., ma voi non avrete mai una seconda!"
La dea estrasse un piccolo sacchettino che teneva legato al collo, infilato tra i seni.
Edward avvertì un grande potere in esso, potere legato al proprio essere.
La dea estrasse qualche granello di quella che parve essere sabbia e li sparse nell' aria.
I granelli rimasero sospesi in essa e si unirono in una sorta di 'sfera' o 'finestra di divinazione'.
"Ecco il futuro..., un futuro generato dall' errore delle chiavi!"
Quello che i sacri guerrieri videro era un mondo irriconoscibile, devastato, come solo potè esserlo prima che la intelligenza primigenia, qualunque nome avesse, lo avesse reso abitabile dagli esseri viventi secondo il proprio volere.
"Volete ancora andarvene per incontrare i vostri cari?" disse rivolta chiaramente al marine di Scylla
"Ebbene in quel futuro non ci saranno più, nè loro, nè voi!" disse semplicemente la dea ammutolendo sul nascere ogni dubbio.
"Vi ho dato qualcosa da temere ora? Adesso riuscite a trovare qualcosa che non volete succeda come conseguenza di un vostro errore? Intuite ciò che potrebbe scatenare uno solo di voi, da solo, o trascinando con sè tutti gli altri?"
Edward era il più terrorizzato..., sapeva che quello che aveva visto era il reale futuro che spettava al loro piano di esistenza!
"Questo sarà l' ultimo allenamento..., dovete uscirne vittoriosi!"
Bastò un cenno a Willie, non fu necessario attendere la notte di quel Primo Gennaio che ormai non appariva neppure più tanto freddo, non più del pensiero di ciò che avevano visto...
In Oniria si ripetè ciò che era accaduto in preparazione della notte appena passata.
L' allenamento doveva essere lo stesso ma diverse le loro intenzioni e il risultato!

Asgard. Palazzo dei Polaris (Sid)

Hilda scese, al di là di ogni procedura cerimoniale, dal suo trono e pose delicatamente la mano sotto il mento di Sid invitandolo ad alzare lo sguardo incontrando i suoi occhi.
"In realtà non ho mai messo in dubbio la tua fedeltà a Odino, ma volevo capire quanto ancora la morte di Bud pesasse sul tuo corpo, la tua mente e il tuo spirito!" gli disse sorridendo amabilmente la celebrante.
"Non resta però che un ulteriore domanda di cui urge la tua risposta... Ciò che ci apprestiamo a fare in questo palazzo è frutto di attente riflessioni personali di ognuno di noi. Il silenzio di Odino e degli altri dei è durato troppo a lungo e temiamo possa rivelarsi, in questi tempi, più pericoloso che mai! Atene, la Takarabune, Avalon e il Regno Sommerso hanno già palesato dubbi simili ai nostri e la decisione di agire nell' imminenza, altri forse verranno in seguito senza attese inutili nè forzature! Dobbiamo parlare tra noi a nome di ideali comuni, capire ciò che è successo e prevenirne il futuro ripetersi! Per ora abbiamo solo un nome: Atlantide, ma il resto è nulla! Non sappiamo se gli dei approveranno le nostre prossime azioni, ma neanche siamo certi che le ostacoleranno! Dunque è questo che ti chiedo..., te la senti di agire senza l' esplicito parere di Odino? Ma sappi..., se accetterai non verrai mai chiamato da nessuno traditore, e se rifiuterai, anche se dovessi avvertire il dio stesso di queste terre, nessuno ti chiamerà mai nemico!"
Un pesante silenzio avvolse Sid.
Cosa rispondere?

Asgard. Foresta di Ametista (Mime)

Non fu facilissimo rompere quello strano oggetto, ma neppure impossibile...
Alberich guardò Mime con una strana espressione tra lo stupito e il divertito.
"Cosa ti fa pensare che quell' oggetto fosse mio?" disse trattenendo a stento le risate e indicando col pollice della mano un agglomerato di ametista poco più distante, alle sue spalle.
"Ci hanno provato ancora ad attraversare questi luoghi di mia pertinenza..., non capisco perchè siano così attratti da essi, ma non importa! Non più..."
Senza che il god warrior di Harpfe esprimesse la sua disapprovazione per l' ennesima, inutile e controproducente, morte, fu il suo compagno a giudicare il proprio operato.
"Nessuno mi ha mai dato ordini diversi che siano quelli di proteggere questa zona con qualunque mezzo! Ebbene, che vi piacciano o no, questi sono i miei modi, e nessuno se ne è mai lamentato quando avevate bisogno di me nel bloccare gli invasori, di qualunque razza e credo fossero!"
Alberich si avvicinò a Mime muovendo con la punta di un piede i frammenti restanti della sfera.
Sorridendo a Mime, lo provocò: "Voglio vedere ora come lo spiegherai a Hilda! Voglio proprio vedere...! Chissà, potrei essere io a seguire da qui in avanti te come un ombra!"

Asgard. Palazzo dei Polaris (Sid, Mime, Kagaho, Alixia, Alasdair, Giulio, Lucifer)

A parte il 'nucleo forte' dei god warrior erano davvero in pochi ad aver aderito alla 'causa'.
Hyoga, Alixia e Shaka per il Grande Tempio di Athena...
Alasdair e Kagaho per gli spectre...
Tim dei messenger di Hermes...
Jubee e Kazuo per le shichifukujin...
E quindi non potè che acquistare maggiore valore l' arrivo di Giulio.
L' angelo fu particolarmente colpito dalla figura di Jubee, lo shinobi di Daikokuten.
Privo di gambe e braccia venne con rispetto sollevato da Kazuo e appoggiato a uno degli schienali delle sedie sulle quali si stavano accomodando i guerrieri.
Non vi era amore nel suo gesto, ma puro e semplice rispetto per nulla aggrovigliato alla pietà.
'Handicappati' come taluni li chiamavano talvolta con sberleffo..., 'diversamente abili' come la società amava chiamarli ora pensando che bastasse una parola per dar loro il sincero rispetto meritato...
Ma Giulio, non essendo umano, sapeva bene cosa essi volevano davvero, non era come essere chiamati, ma essere trattati da uomini! E quanto in realtà essi valessero nell' alto dei cieli...
Tutti si scambiarono furtive occhiate in attesa dell' inizio.
Quanti altri sapevano e non erano venuti per libera scelta?
Quanti non erano stati neppure avvertiti per paura del rigido codice dell' ordine?
E quanti avevano messo gli dei al corrente della loro autonoma iniziativa?
Inutile dedicarsi a tali pensieri privi di risposte certe...
Fu Hilda a prendere la parola e a cancellare quegli imbarazzanti silenzi.
"Tutti sappiamo con quali intenzioni si sia deciso di agire in siffatto modo! Inutile esporre dubbi e perplessità su questo punto, visto che si è venuti qui col preciso scopo di capire altro!"
Solo una breve pausa.
"E' chiaro come la minaccia sia rappresentata da Atlantide e come essa in silenzio abbia continuato a spiarci anche in questo anno di calma apparente. Al di là delle singole esperienze maturate in questi ultimi tempi è necessario che ciascuno esprima le sue conoscenze sull' argomento non solo in quanto guerriero ma anche come frutto della propria umana sete di sapere! Cosa ognuno di voi conosce di Atlantide e come pensa sia necessario agire nell' immediato?"
 
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