God_Seiya_Wars

PRESENTAZIONE GSW4, Solo mail del master

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Marino di Scylla
view post Posted on 30/10/2011, 19:32 by: Marino di Scylla
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CAPITOLO VII - LA STORIA DELLE SACRE ARMATURE
Atene, 1-3 Gennaio 1994 orari vari
Durata mail del master: 30 minuti

Jamir (Mur)

Mur sembrò prevedere l' unica possibilità che quello scontro a senso unico, o quasi, pareva offrire loro, ma anche il gold saint di Gemini appariva già in procinto di adottare quella tattica a cui l' immortalità tale o presunta del loro avversario non poteva opporvisi.I due guardarono il gigantesco guerriero piombare sul suolo abbattendo con forza la sua lancia su di esso.
Saga si dispose immediatamente dietro ai due fratelli mentre la gigantesca esplosione generata da Ceneus incontrò la barriera del CRYSTAL WALL venendone respinta.
Fu dunque il turno del gold saint di Gemini che saltando alto aprì proprio dietro il comune avversario il varco dimensionale dell' ANOTHER DIMENSION condannandolo a una infinita esistenza ben diversa da quella che forse costui avrebbe potuto godere.
I tre si guardarono fra loro perplessi.Possibile che Atlantide potesse vantare guerrieri con tali poteri?
Se così effettivamente fosse stato, la guerra era probabilmente già persa in partenza!
Eppur vi era altro che non quadrava in quello scontro e Saga fu il primo a generare nuovi sospetti.
"Costui è caduto vittima del mio colpo come agnello sacrificale più che come fiera pronta a tutto pur di difendere la propria vita e il proprio ideale!" disse semplicemente.
"Cosa vuoi dire?" chiese Kiki.
"Avete avvertito la sua emanazione cosmica qualche minuto fa..., non era assolutamente paragonabile con quella che ho utilizzato per aprire il varco dimensionale e non lo sarebbe probabilmente stata neppure se avessi fatto ricorso al settimo senso! Egli ha voluto essere inghiottito da esso!".Non vi era comunque modo altro da dire e Saga e Kiki seguirono Mur nella torre che era stata per lungo tempo la sua unica casa proprio quando colui che ora era al suo fianco aveva intessuto i suoi empi inganni.
Il gold saint di Aries recuperò tomi impolverati la cui evidente età sembrava però non essere in grado di intaccare il contenuto.
Per diverse ore egli parve cercare qualcosa e solo a notte ormai fonda almeno piccoli indizi su parte delle strategie atlantidee venne a galla.
Paradossalmente era sui libri base della 'carriera' di riparatori di armature, là ove si trovavano i fondamenti di ciò che al di là dei materiali costituiva un' armatura, e inizialmente trascurati in quella frettolosa cerca che erano racchiuse le parole più significative, Sin dalla loro prima costruzione ad opera di Poseidone e Athena nel periodo della prima guerra sacra che vedeva l' uno avverso all' altra, i cloth e le scale non furono infatti solo protezioni sin troppo preziose, vistose o sfarzose, ma ben altro...
Dimenticando i celebri artefatti donati agli uomini nel mito, ma troppo pericolosi al contempo da poter essere lasciati a un' umanità ormai troppo sfuggita al giogo divino a favore di guerre intestine a cui lei stessa non sarebbe mai sfuggita sino al suo totale annientamento nel tempo, gli dei erano comunque sempre stati restii a portare gli uomini su di una strada che avrebbe potuto elevarli al loro stesso rango di fronte ai loro simili mortali.Zeus aveva poi proibito scontri diretti tra tutti loro perchè un dio 'perde' la propria immortalità di fronte a un suo simile o meglio, ci mette molto più tempo ad avere la possibilità di ritornare in vita, ponendo a grave rischio l' intero pantheon di fronte alle mire espansionistiche degli altri.
Tornando comunque al discorso armature, esse divennero l' unico mezzo per lasciar sfogare lo smisurato ego divino in battaglia senza che un' umanità sempre più sfuggente e pericolosa tornasse a concentrare la sua attenzione sulle vicende e soprattutto sui divini poteri.Nelle armature dei sacri guerrieri veniva riversato il cosmo divino in maniera tale da poter continuamente apportare il proprio controllo sulle motivazioni di coloro che le indossavano e nel contempo di elevare i propri guerrieri sui loro simili.E la 'corsa al migliore' scatenò i primi veri problemi finendo con il lasciarsi presto scappare di mano la situazione...
Gli uomini divennero tanto potenti non solo da sconfiggere ogni avversario , ma anche da minacciare e vincere le divinità avverse!
Impossibile tornare indietro, perchè non tutti l' avrebbero accettato, divenendo i più potenti tra i potenti e coloro che avrebbero potuto dare ordini in toto erano misteriosamente scomparsi per chissà dove.Molti e variegati erano i modi per frenare gli uomini ebbri di simile potenza: paura, inganno, realizzazione, ideali di positività..., e non sempre sufficienti..., ma erano l' unica possibilità...
Inoltre Poseidone, ma anche Athena, e sarebbe lo stato lo stesso per qualunque altra divinità, tranne forse Efesto, aveva preferito lasciar il 'lavoro duro' di costruzione degli scale agli uomini, e dunque proprio gli atlantidei per primi, e così quello fu il 'dono' concesso nuovamente agli uomini senza l' ausilio di alcun 'moderno' Prometeo.Ma anche in quel frangente, nell' umana libertà di arbitrio, giunsero i primi seri problemi e che provenissero dall' avverso continente di Mur o da rinnegati abitanti della stessa Atlantide, poco importa, la conoscenza si espanse nelle fila amiche e nemiche in un crescendo.Alle armature di prima generazione se ne aggiunsero altre con modifiche più o meno essenziali in grado ad esempio di mantenere in esse particolari poteri delle divinità di cui erano celebrazione o di divenire eterni castighi per i traditori.
Proprio riguardo queste ultime, gli avvenimenti che videro il coinvolgimento dell' Isola della Regina Nera.
Che vi fossero su di essa, condannati ad eterna prigionia, armaioli traditori di Atlantide o di Mu o empi sacri guerrieri, anche questo poco ha valore...
In quelle terre nacquero le black cloth in grado sì di fungere da simulacri di ciò a cui avevano aspirato coloro che le indossavano ma anche schermo inviolabile alla piena espressione dei loro poteri, indubbia minaccia per la divinità stessa a cui dovevano eterna fedeltà.
Sì, eterno patimento, non certo novità per le divine punizioni, ma si vide in seguito che non fu solo quello..., e no, non fu solo Sion a farne uso...
Col passare delle epoche le armature subirono comunque sempre meno varianti e i sacri guerrieri furono messi di fronte al valore di ciò che esse rappresentavano concretamente obbligandoli a ripararle col loro stesso sangue e ciò che esse erano spiritualmente conservando in esse l' imperitura memoria delle gesta dei propri predecessori.Dunque ora Atlantide voleva riprendersi tutta questa conoscenza e riacquistare capacità forse perdute in grado di spegnere sul nascere ogni minaccia proveniente da sacri guerrieri e dalle stesse divinità?
Possedere il cosmo di un dio e trovare il modo di replicarlo?
Spegnere il cosmo di ogni mortale riportandolo al livello di ogni suo simile?
Quasi i tre sacri guerrieri non si accorsero del sorgere dell' alba ma Mur scattò in piedi, subito seguito da Saga.
Il cosmo di diversi sacri guerrieri e l' apertura di un portale nel precipizio delle armature!

Jamir (Sid e Mime)

Fu solo Alberich a rispondere ai compagni sorridendo alle loro affermazioni.
"Parlo solo per me..., ma indubbiamente siamo qui per il vostro stesso motivo..., trovare il passaggio per Atlantide!"
Neppure ora gli altri due dissero qualcosa, anche se si voltarono verso Mime e Sid non appena la discussione parve prendere una piega sbagliata.
Cooney prese a espandere il suo cosmo come analogo avvertimento a quello del god warrior di Tiger ma prese a seguire Black Phoenix non appena quest' ultimo parve stufarsi del proprio ozio, e soprattutto dell' andamento di quei discorsi, avviandosi verso il precipizio delle armature.Improvvisamente, però, il black saint si bloccò fissando non tanto il vuoto sotto di lui, quanto il terreno al di là del burrone stesso.
Dopo pochi istanti Kiki, Saga e Mur si materializzarono fra i presenti.
Mentre il gold saint di Gemini e il black saint di Phoenix presero a fissarsi tra loro, Mur si rivolse direttamente ai nuovi giunti.
"Qualcuno di voi ha fatto alcunché per aprire il portale dimensionale?"
Agli sguardi perplessi dei suoi interlocutori, il gold saint di Aries rispose: "Sì è aperto proprio ora sul fondo del burrone!"
Non aveva fatto in tempo a finire la frase che Black Phoenix si era già precipitato ad ali spiegate nel profondo precipizio mentre agli altri fu sufficiente ricorrere ai poteri di teletrasporto del custode della Prima Casa.
Proprio in mezzo a scheletri ormai privi delle vestigia si stagliava una finestra su un altro mondo come se semplicemente fosse sempre stata lì!
Il cavaliere nero di Athena fu ancora il primo ad avanzare attraverso essa, come se la sua proverbiale ignavia si fosse del tutto ribaltata e preferisse qualunque cosa al rimanere lì!
Ma perchè vi era giunto, allora?

Atlantide. Fossato perimetrale (Sid, Mur e Mime)

Il gruppo di sacri guerrieri giunto dal Jamir si ritrovò in un paesaggio del tutto simile a quello di partenza.
Erano ancora all' interno di un enorme crepaccio che però, a differenza di quello da cui erano giunti, che era completamente rinchiuso su sè stesso, proseguiva verso nord e sud per un indecifrabile distanza.In realtà sembrava piuttosto una sorta di fossato naturale in grado di imbrigliare l' acqua che si otteneva dal scioglimento della neve delle vicine montagne.
Era profondo non meno di una trentina di metri e largo circa 200.
L' acqua gocciolava ovunque creando uno strano paesaggio sonoro grazie al rimbombo dell' eco sulle sue pareti.
Appariva inoltre come un' indubbiamente facile trappola nei loro confronti, che si palesò non molto tempo dopo.In realtà i problemi non apparvero dall' alto, come ci si sarebbe aspettati, ma dalle uniche due possibili vie d' uscita.
Verso nord si vedeva un ampio contingente di cavalleria ammassato nel crepaccio in maniera comunque utile a portare una potente carica. Si distinguevano almeno due differenti linee di schieramento. La prima era costituita da cavalleria leggera, con guerrieri dotati di scarne protezioni o del tutto privi, una decina di cavalieri simili a predoni mongoli. La seconda linea era, invece, indubbiamente costituita da cavalleria pesante con armature complete talmente massicce da giustificare le dimensioni delle cavalcature difficilmente riscontrabili in Abred. Tutto portavano elmi cornuti e pesanti spadoni in mano.Sui due fianchi dello schieramento vi era anche spazio per un carro dalle ruote falcate con equipaggio di due uomini, anch' essi in armatura pesante.Lo schieramento opposto, a sud, era costituito da uomini appiedati delle due tipologie di guerrieri visti in precedenza, come appartenenti a due diversi schieramenti.20 apparivano di origine mongola e 10 invece interamente ricoperti dalle pesanti armature taurine. Tra le fila degli uomini, però, comparivano anche una decina di grossi mastini ululanti con le fauci che apparivano già imbrattate di vermiglio sangue.
All' improvviso entrambi gli schieramenti si gettarono all' assalto come mossi da taciti ordini.

Atlantide. Area continentale desertica (Edward e Khaled)

Edward tentò il suo disturbo psichico ma avvertì troppo tardi che, perlomeno in quel momento, non vi era forza alcuna di natura psichica che proveniva dall' opulento avversario.
In qualche modo gli occhi della sua mente incontrarono quelli del suo avversario a metà strada senza che nessuno dei due riuscisse a distogliere lo sguardo dall' altro.
Quindi fu come se il marine di Seadragon entrasse in un sogno, indubbiamente legato all' Onio.Vide un uomo di chiare origini arabe intento a offrire sè stesso al proprio ideale trafiggendo il suo stesso corpo con una daga ricurva. Ecco il sangue spillare su quella lama..., mentre l' ultimo fremito del suo corpo suggellava a sè l' abbraccio del freddo metallo, il metallo della stessa lama che ora l' opulento guerriero teneva in una delle mani!
Vide Edward il gigante dalla pelle grigiastra tentare di avanzare, ma colui con cui aveva stabilito quella strana comunicazione mentale, lo frenò con un solo gesto.Il grasso nemico si levò il turbante per poi tagliare con la lama della daga la propria fronte.
Il marine di Seadragon avvertì il formarsi della medesima ferita sulla propria, nonostante tale zona fosse del tutto protetta dall' elmo!
Non era nulla, poco più che un graffio..., ma come diavolo era stato possibile?L' attacco in corso da parte dei guerrieri arabi si rivelò, in quel frangente, del tutto reale.
Nessuno dei sacri guerrieri venne ferito o colpito dagli arcieri e fu Sigfried a decidere di occuparsi direttamente di loro generando su di essi le gelide nebbie della BRUMA DI ASGARD.
"C' è qualcosa in questo clima che rende particolarmente difficile mantenere poteri criocinetici! Ma ci riuscirò, voi pensate al resto!"
Aioria e Io si gettarono sui cavalieri nuovi giunti, in groppa ai cammelli, ma solo il gold saint di Leo giunse a destinazione falciandone tre prima che potessero reagire.
Il marine di Scylla era stato infatti intercettato nel suo incedere da cinque guerrieri incappucciati che erano emersi dalle sabbie in cui erano probabilmente restati celati sino a quel momento. Due erano caduti falcidiati da meri colpi cosmici ma il terzo era riuscito a piantare il dardo di una piccola balestra in una delle gambe del guerriero di Poseidone prima che si celasse dietro la difesa del SCYLLA'S REEF. Io parve non essere comunque rimasto ferito seriamente e la freccia parve essersi appena conficcata sulle protezioni dello scale.Willie era rimasto da solo ad affrontare i dibbukim che. indemoniati o meno, non potevano certo essere abituati a combattere contro un 'anatra delle sabbie' che sembrava trovarsi perfettamente a sua agio anche in quel mare di sabbia!
Khaled raggiunse senza eccessiva fatica la misteriosa figura che appena appariva nelle sabbie e provò a colpirla con la sua lama di corallo.Questa si limitò a ergersi per circa due metri come se il colpo l' avesse solo disturbata. Era un essere interamente costituito di sabbia, eppure al contempo il tritone avvertiva come se fosse più un' anima che un elementale, visto che l' elemento 'sabbia' poi non esisteva nell' Arduin e che costui non aveva nulla a che fare con gli animentali, grue o elementali veri e propri degli analoghi piani della polvere o cenere.
Il guerriero di Poseidone tentò ancora alcuni fendenti ma ogni volta l' essere veniva trapassato senza che si incontrasse alcuna resistenza o si notasse effetto alcuno.L' essere assunse quindi una forma vagamente 'demoniaca' prima di allungare propaggini artigliate contro Khaled.
Nelle leggende d' infanzia non si ricordava proprio di esseri simili..., ma ciò non voleva dire che ciò che stava affrontando non fosse un legittimo rappresentante della cultura araba.

Atlantide. Area montuosa (Alixia, Kagaho e Alasdair)

La situazione parve subito ancor più complicata del previsto.
Alasdair arrivò almeno a metà del 'muro' perimetrale da cui erano stati circondati, ma non fu sufficiente. Tranciò quasi subito il corpo di due 'teste di vitello', ma costoro invece di limitarsi a morire, si erano stretti in un ultimo getto di vita sul suo braccio e gli altri tre avevano iniziato a tempestarlo di colpi con le loro asce e spade ricadendo nella voragine in un groviglio di corpi.
Lo spectre non venne ferito ma si accorse che diverse schegge della sua armatura erano schizzate via sotto l' impeto delle loro armi, anche se non avrebbe dovuto essere così...
I tre guerrieri rimasti si alzarono prima di lui, ma non solo..., uno di quelli che avrebbero dovuto essere già morti si rialzò ancora con la mortale ferita sull' addome svanita nel nulla!
Al di là delle misteriosa 'resurrezione', quella che costoro dimostravano non era assenza di rispetto per coloro che combattevano al loro fianco, ma consapevolezza di tutto ciò che erano disposti a fare per ottenere la vittoria!
Alixia, perlomeno dovette affrontare avversari più 'classici' e ne uccise due prima di riuscire a raggiungere i restanti che si armarono di spade per affrontarla in corpo a corpo.
Hyoga affrontò i 'testa di capra' e ne abbatté tre prima di venire a sua volta colpito, pur inutilmente, dalle loro asce.
Tim fu l' unico a concentrarsi nell' evitare che tutti venissero seppelliti e in qualche modo frenò il distacco di grossi pezzi di ghiaccio bloccandoli col suo BISSO.
Il misterioso sciamano prese direttamente di mira lo spectre di Bennu, impedendogli di pianificare alcun tipo di precisa strategia.
"CUPDJAVVI FAE DISWE!" urlò.
E numerose sfere nerastre iniziarono a materializzarsi tra le sue mani

Atlantide. Fortezza dei confini (Neferata e Whimber)

Whimber si levò in volo prima ancora di attendere l' esito del proprio colpo.
Nel buio dell' abnorme soffitto, egli avvertì le parole del suo avversario.
"Non male guerriero..., ma se tu non avessi avuto tanta paura di veder svanire l' effetto della tua tecnica, avresti capito come voi sacri guerrieri delle costellazioni attuali non avrete mai possibilità contro noi di quelle dimenticate!"
Lo spectre di Bat approfittò proprio di quelle parole per portare il suo successivo attacco.
Machina Electrica rimase semplicemente immobile e innalzando l' indice sembrò essere in grado di incanalare i venti di Whimber raccogliendoli in un vortice attorno a lui che andava man mano a caricarsi di elettricità.
"DINAMO!"
All' improvviso saette di elettricità si innalzarono dal guerriero delle costellazioni dimenticate dirigendosi verso lo spectre nonostante fosse ancora celato nelle ombre.
Per quanto fossero perfetti i marchingegni che stava affrontando Neferata, non eccellevano certo in mobilità e riuscì a inclinarne abbastanza uno da far fare a lui stesso da bersaglio alla fiammata che eruppe dal braccio del compagno.
La guerriera di Hades evitò facilmente il fuoco non più diretto a lei ma rimase basita dalla potenza di quel colpo.
Il secondo costrutto venne sbilanciato dalla caduta del compagno ma arretrò appena mentre anche il terzo si avvicinava minaccioso.
Ikki si ergeva davvero, come il mitico uccello che rappresentava, in mezzo a un mare di fiamme che non si capiva se generate dalle sue fiammeggianti ali o dai colpi degli avversari. Il fatto comunque che un guerriero del suo calibro faticasse tanto a sbarazzarsi di nemici che avrebbero dovuto essere nulla altro che semplici soldati, molto diceva sulla potenza dei guerrieri di Atlantide.
Il fratello Shun non sembrava essere messo molto meglio e pur affrontando un solo nemico non sembrava riuscire a prevalere. In qualche modo tutti gli attacchi a lui diretti parevano essere inefficaci e anzi rafforzare il cosmo di colui che si era presentato come Battery of Volta!
I tre giganti di Hades avevano spazzato via i bizzarri centauri e terminata la loro momentanea alleanza si erano dedicati a bersagli differenti.
Myu stava fronteggiando la misteriosa bestia mitologica, Aiacos le truppe appiedate e Drow i tre nani dai particolari martelli.

Atlantide. Mare esterno (Giulio e Lucifer)

Il gigantesco cefalopode si era spinto sulla superficie, ormai increspata dal suo inchiostro e dal suo sangue, spinto da chissà quale istinto primordiale.
Ancora una volta si allungò verso il guerriero di Demetra giusto per venir inesorabilmente annientato dal suo colpo a base elettrica.
Sull' altro lato del campo di battaglia la situazione era invece in divenire.
Jubee si tuffò in acqua incurante degli squali e anche forse deciso a scoprire cosa davvero fossero mentre Kazuo e Shaka rimasero immobili ad attendere l' assalto delle 'lucertole' e dei tritoni.
L' agilità di quegli esseri che si muovevano grazie a onde mosse da chissà quale invisibile forza era davvero incredibile e l' OHM del gold saint di Virgo riuscì ad abbattere solo tre tritoni 'classici'.
Non migliore fortuna ebbe Kazuo e la selva di frecce del KETSUGOU YOBOU NO ITE-TACHI (attacco preventivo di arcieri) trafisse mortalmente due 'lucertole'.
Ora però quegli strani esseri erano giunti a distanza utile per usare arpioni e tridenti.
La sirena apparve stizzita alle parole dell' angelo: "Cos' è, avete perso l' utilizzo dei libri in Abred?"
Tuffandosi in acqua l' essere metà donna e metà pesce parve in tutta semplicità attendere l' attacco di Giulio.
"VEFUM XUWA!" sembrò a Giulio di capire dalle labbra della donna prima che si inabissasse nelle profondità del mare in realtà con movimento ben poco plastico.
Cosa volessero dire quelle strane parole non fu dato sapere e il cavaliere sul cavallo rosso l' avrebbe colpita prima della sua fuga se non fosse emersa, con un 'maremoto' in scala ridotta, la roccia su cui era seduta sino a poco prima la sirena, con tutto quello che stava sotto!
Comparve infatti una strana creatura che poteva ricordare il cinematografico 'Mostro della Laguna Nera'. Era verde marcio e alto circa tre metri. Tra le due braccia alzate reggeva la roccia su cui era stata seduta la sirena e che ora sembrava avere tutta l' intenzione di lanciare contro il legionario angelico.
 
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75 replies since 18/9/2011, 15:41   1041 views
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