God_Seiya_Wars

PRESENTAZIONE GSW4, Solo mail del master

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Marino di Scylla
view post Posted on 6/11/2011, 18:01 by: Marino di Scylla
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CAPITOLO VIII - I TRE DESIDERI DI UN SACRO GUERRIERO
Atene, 3 Gennaio 1994 ore 7.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Fossato perimetrale (Sid, Mur e Mime)

Sid, Mur e Mime si slanciarono sullo schieramento di cavalieri come una cosa sola.
Finendo però con il venir presto separati nel pieno dello scontro dal soverchiante numero di avversari.
Il gold saint di Aries ebbe facilmente la meglio su uno dei due carri abbattendone l' equipaggio e, anche se non dovette evitare la carica dei cavalli ormai privi di controllo, fu costretto a schivare d' istinto quello che aveva tutta l' aria di essere un colpo cosmico!Il paradossale gioco del destino volle che si parassero ancora di fronte a lui due gemelli, o cloni che fossero, ammesso che quest' ultimo termine valesse anche per esseri viventi di sesso diverso!
In realtà poi riconosceva chiaramente le loro vestigia, visto che erano identiche a quelle del silver saint di Canis Venatici, anche se erano giallo acceso per la donna e giallo spento per il compagno.
Subito i due si lanciarono contemporaneamente contro di lui.
"DUPLICE MORSO COMBINATO!"
Mime e Sid videro aprirsi la prima fila di cavalieri verso i loro lati lasciando scoperti coloro che avevano già scelto come avversari.
Un solo cavaliere si salvò dalla loro furia ma la situazione si stava mettendo presto al peggio per entrambi.
L' orda di cani ululanti si gettò sulle loro gambe, mentre la cavalleria leggera stava tornando indietro per prenderli sotto un fuoco incrociato.
Ma dietro l' orda ululante comparve anche un uomo completamente calvo, con quella che appariva come una lunga sottana assicurata in vita da un ampia cintura metallica che si allargava sino a prendere la forma di un deforme viso umano. Sulla testa priva di capelli spiccava una sorta di corona da cui si irradiavano spine e cornae in mano teneva un teschio semitrasparente come fosse fatto di cristallo.Alberich giunse inaspettatamente in loro soccorso falciando con la sua spada fiammeggiante due dei cavalieri che stavano giungendo alle spalle dei god warriors, ma anche con il suo apporto la situazione apparve subito problematica.
Improvvisamente l' uomo calvo puntò il teschio contro di loro urlando qualcosa in una lingua incomprensibile.
"GEVVA FE QUTTEIPA!"Dall' altra parte la situazione sembrava un po' più promettente...
Black Phoenix e Saga sembravano riuscire a tener bada da soli le truppe appiedate meno protette, mentre Kiki e Cooney sembravano trattenere, seppur con qualche difficoltà in più, quelle provviste di armature pesanti.
Ma anche sul loro lato apparve una strana figura, piuttosto deforme e ricoperta di scarne protezioni verdastre e un bizzarro copricapo simile a una papalina, dello stesso colore. La pelle del suo corpo tendeva a un malsano color biancastro. In mano una spada completamente nera con una gemma rossastra grossa come un pugno appena sotto l' attaccatura della lama. Non parve approntare alcuna precisa azione ma indicò con la lama il black saint di Phoenix.

Atlantide. Area continentale desertica (Edward e Khaled)

Il grasso condottiero di quella masnada rise alle parole di Edward.
"Agire infingardo? E come chiameresti quello di coloro che seguite e che prevede di usare voi come 'armi persuasive'? Sì, noi ci crediamo superiori a voi perchè tutto ciò che abbiamo è stato ottenuto con le nostre sole forze senza intervento divino alcuno! E questa è la differenza di cui vai cianciando: DOSTA IG VJA HAPEA!"Non fu una vera e propria emanazione cosmica a provenire dai due tizi dalla pelle bluastra l' uno e grigiastra l' altra, ma una strana energia luminosa proveniente dai due confluì nel grassone per poi scatenarsi senza impedimenti sul marine di Seadragon.
Edward non fu neppure sicuro di essere stato colpito visto che non ebbe nulla altro in effetto che un brevissimo mancamento.
Il sorriso dell' opulento avversario divenne più beffardo.
"Ah, scusa, voi non comprendete il linguaggio dei venti magici..., ah, ah, ah! Ciò che hai ricevuto è la 'maledizione del genio' che non fa altro che renderti ancor più sensibile agli effetti della magia..., ma non subito..."
Ora l' avversario del marine fece un cenno di assenso al tizio dalla pelle grigia che inziò a muoversi verso il guerriero di Poseidone con uno strano movimento..., i suoi piedi non toccavano il terreno!
"Avete conosciuto djiin ed efreet..., ora capirete la differenza tra loro e un dao, il genio della terra!"
Nel momento in cui questo nuovo avversario poggiò i piedi sul terreno, si sollevò una nuvola di polvere tale che avrebbe potuto essere scatenata solo da un pesantissimo oggetto che si fosse appoggiato su quelle sabbie.
All' improvviso il dao tentò di colpirlo con un gigantesco pugno, ben più grande di quello che avrebbe dovuto produrre la sua mano chiusa!
Khaled era semplicemente la persona giusta..., al posto giusto..., con l' idea giusta...Qualunque attacco fisico sarebbe stato inevitabilmente inutile contro quell' essere incorporeo, ma di sabbia era fatto e la sabbia non si può certo dire potesse andare d' accordo con l' acqua! Almeno in quei frangenti...
Una volta reso solido, il taglio della spada del tritone, ebbe facilmente la meglio su di lui rendendo lesto il suo corpo indistinguibile dalla stessa sabbia che giaceva tutto intorno.
Ma Khaled avvertì subito una presenza, facendogli temere subito che i suoi gesti a poco fossero serviti.
Non fu la sabbia a preoccupare però la chiave dell' Arduin, ma l' acqua stessa da lui creata che pareva, stranamente, non voler penetrare in quelle terre perennemente assetate.L' acqua prodotta era andata tutta a formare un' unica sorta di pozza di fronte a lui e il tritone avvertì forte in essa il potere elementale.Pian piano l' acqua si innalzò formando la stessa figura che aveva visto all' inizio della battaglia: l' uomo dalla pelle blu vicino a quello obeso!
Con un bizzarro inchino, l' essere si presentò: "Dopo gli efreet del fuoco, i djiin dell' aria e i dao della terra, ecco i marid dell' acqua!"Al di là delle parole, costui non parve aver intenti combattivi, almeno direttamente..."Mi spiace, ma sei già in mio potere... Senza sfregare alcuna lampada, hai tre desideri a tua disposizione, poi sarai mio per sempre! Ah, ah, ah!"
Solo qualche istante e il genio incrociò le braccia allungando il collo, come sinuoso serpente, sino a giungere a pochi centimetri dal viso di Khaled.
"Quale è il tuo primo desiderio?"Intanto gli altri sacri guerrieri combattevano come furie.
Io era riuscito a sconfiggere i tipi incappucciati ricorrendo al VAMPIRE INHALE e si era avvicinato ad Aioria per provvedere ora ai cavalieri sui cammelli.
A Willie rimaneva un solo dibbukim ma verso di lui si spostarono anche i guerrieri dal velo di maglia metallica che presero a tirar fuori dalle loro sacche oggetti simili a rudimentali bombe a mano.
Gli arcieri che combattevano contro Sigfried sembravano non diminuire mai in numero, ma almeno il god warrior si era avvicinato loro quel tanto da costringerli a uno svantaggioso, per loro, corpo a corpo.

Atlantide. Area montuosa (Alixia, Kagaho e Alasdair)

Gli spiriti evocati dallo spectre di Treasure Dragon dilaniarono due dei guerrieri rimasti mentre gli altri due riuscirono a tener testa all' orda urlante dimostrandosi perfettamente in grado di sconfiggere con le loro semplici armi esseri che si sarebbero dovuti dimostrare del tutto incorporei!
Alasdair sfruttò la momentanea pausa per guardarsi velocemente in giro appurando lo stato degli altri scontri.
Iniziava a dubitare che fosse la magia a rendere 'immortali' i suoi avversari, visto che lo sciamano era direttamente occupato ad attaccare Kagaho, ma ciò voleva dire poco e nulla, visto che avrebbero potuto essere stati 'benedetti' prima o esserlo le loro armi così troppo più potenti di quelle che in Abred, comprese le tecnologicamente superiori, non avrebbero mai potuto intaccare le surplici!
A rinforzo di questi ultimi pensieri, una delle asce dei nemici venne lanciata roteando contro di lui.
Le sfere nerastre dello sciamano divennero uccelli incorporei simili a corvi che trapassarono non solo le fiamme dello spectre, ma anche il corpo e l' armatura di Bennu, come se non incontrassero resistenza.
Il guerriero di Hades si piegò per il dolore che però non parve produrre eccessive conseguenze e si rialzò presto pronto a sostenere quello che appariva come un nuovo attacco di indubbia matrice magica.
Come avrebbe altrimenti il fuoco di cui era padrone non aver attecchito su quelle 'creature' quando era invece in grado di usare come combustibile ogni tipo di emanazione cosmica?
"E COIE TE GASNUPI!"
Entrambe le mani dello sciamano si innalzarono al cielo inviando verso di esso due colonne di energia nera.
Alixia era passata addirittura in vantaggio affrontando guerrieri non certo avvezzi allo stile di combattimento imposto loro, ma essi apparvero al contempo tanto organizzati da non permetterle di colpirne più di due tramutandoli in statue di pietra.
Comunque sia ne rimanevano solo tre e senza i loro archi erano solo agnelli sacrificali...
Hyoga sconfisse i 'testa di capra' giusto in tempo per precipitarsi sul ghiaccio sotto i piedi dei due giganti, ormai in procinto di precipitare sui combattenti nonostante gli sforzi di Tim, fermandolo e rinsaldandolo con i suoi poteri criocinetici.
Uno dei due giganti saltò però nel cratere tentando di abbattere il saint di Athena con un colpo del suo martello chiodato giusto per trovarsi davanti l' insormontabile difesa del messenger di Hermes.
"ASSEMBLE!"
Vedendo la prossima sconfitta dei loro compagni, i restanti guerrieri nordici si divisero equamente portando apporto agli arcieri affrontati dalla silver saint di Sagitta e ai due giganti di ghiaccio.

Atlantide. Fortezza dei confini (Neferata e Whimber)

La tattica di Neferata si rivelò tanto semplice quanto efficace.
Grazie alla sua enorme forza e agilità ebbe facilmente la meglio su uno di quegli esseri meccanici decapitandolo piuttosto facilmente.
La luce che proveniva dai suoi occhi si spense dopo qualche istante mentre il corpo privo di guida continuava a muoversi scompostamente finendo presto con il finire al suolo inciampando sul compagno caduto poco prima che a sua volta non pareva del tutto sconfitto ma comunque incapace di rappresentare una nuova minaccia.
Improvviso lo scoppio dal braccio dell' unico sopravvissuto e l' apparire da esso di una sorta di palla incandescente.
Anche la tattica di Whimber parve funzionare, anche se in realtà in maniera piuttosto inaspettata...
Qualunque fosse stato il potere delle saette elettriche contro di lui scagliate, esse erano parse essere in grado si trovarlo ovunque si celasse nelle ombre, invece ora voltarono di scatto allontanandosi da lui, a pochi centimetri dal suo corpo, per colpire pesantemente l' illusione da lui creata.
Machina electrica non si mosse di un passo.
"La vostra stupidità è vergognosa! Davvero consideri i poteri psichici come qualcosa di analogo alla magia e altrettanto valido? Non sai quanto tu sia lontano dalla conoscenza! Le tue illusioni funzionano solo sulle menti i cui collegamenti sei in grado di inibire o sollecitare attraverso lo scambio degli elettroni dovuto al cosmo! Nulla altro! Ma ora vediamo di tirarti giù di lì!"
Il guerriero abbattè pesantemente il palmo al suolo generando potentissime scariche elettriche che presero a interessare tutto il campo di battaglia, scorrendo nelle fughe delle piastrelle e disturbando al contempo ogni scontro in atto.
Battery of Volta parve essere immune alle scariche elettriche, come il compaagno, e anzi rincarò la dose eseguendo la stessa azione nonostante fosse impegnato nellos contro con Shun.
Comunque sia il bronze saint di Anfdromeda fu costretto a difendersi con la sua CIRCLE DEFENCE che parve renderlo almeno parzialmente immune dagli accadimenti comuni.
Le scariche elettriche percorrevano anche le pareti e il soffitto condannando tutti a notevoli sofferenze seppur più tese, almeno in quei momenti iniziali, a immobilizzarli piuttosto che a produrre danni veri e propri.
D' improvviso Whimber uscì allo scoperto forte delle sue ali e scatenò il nuovo colpo contro il guerriero delle costellazioni dimenticate che aveva osato affrontarlo.
Machina electrica non provò neppure a desistere dal suo intento e rimase immobile come se volesse attendere l' esito dell' attacco a lui diretto.
"DINAMO!"
Ancora forti venti sembrarono proteggerlo dall' attacco dello spectre di Bat che ebbe come unico effetto di rafforzare la corrente elettrica che ormai scorreva in tutto il campo di battaglia.
Neferata parve trovarsi al sicuro 'in groppa' a uno dei due costrutti meccanici abbattuti ma vide il suo ultimo avversario rimasto non risentire dei poteri scatenati dai due saint!
Dimenticati o meno che fossero, quello erano..., e la palla di fuoco partì quindi indisturbata verso di lei...
Ma, anche fra i nani, non tutti godevano di proprietà 'isolanti'...
Alcuni dei soldati che stavano affrontando Ikki e Aiacos erano caduti ad opera dei loro stessi 'compagni' e sembravano soffrire le pene d' inferno ben peggio del bronze saint di Phoenix e del gigante di Garuda, che fra l' altro si erano alzati in volo prendendo al balzo l' occasione.
Non fu così fortunato lo spectre di Papillon, che si era impegnato in un combattimento aereo contro la gigantesca creatura mitologica.
Il FAIRY THRONGING non era misteriosamente riuscito a relegare quella creatura negli inferi e si era limitato a fargli sparire la bizzarra coda, attirando comunque tutta l' attenzione della bestia su quello strano fenomeno piuttosto che nella continuazione della lotta.
Stesso discorso valeva per Drow...
Era sì riuscito ad abbattere uno dei suoi avversari, ma gli altri due, contrariamente allo spectre stesso, non risentivano delle scariche elettriche e uno dei due l' aveva colpito duramente con il suo martello nonostante avesse tentato di muoversi attraverso le ombre entrando a farne parte!
L' armatura di Shadow aveva retto..., ma leggere crepe si erano aperte su di essa!

Atlantide. Mare esterno (Giulio e Lucifer)

L' angelo evitò facilmente l' enorme macigno che si schiantò sulla secca producendo uno strano vapore verdastro.
Giulio non se ne curò e si alzò in volo colpendo quindi la creatura e abbattendola con irrisoria facilità, poco preoccupandosi di chissà quale incubo avesse scatenato in lui il cavaliere sul nero cavallo.
Prese quindi ad appurarsi sullo stato degli altri scontri, quando avvertì qualcosa di strano sul suo stesso corpo.
Una miriade di piccoli esseri, simili a piccoli umanoidi, avevano preso a muoversi agilmente su di esso strisciando, correndo e arrampicandosi ovunque per poi diventare particolarmente solidi una volta che avevano raggiunto le 'posizioni' desiderate.
Il primo tentativo evidente era quello di immobilizzargli le ali!
Kazuo e Lucifer ebbero facilmente la meglio sui 'lucertoloni bipedi' e Shaka terminò di occuparsi dei tritoni praticamente allo stesso momento.
Ma per i tre il riposo fu di brevissima durata.
Jubee saltò fuori dall' acqua, come agile delfino seguito da quattro squali antropomorfi che però avevano il petto e due gambe umane che sporgevano dal loro ventre. Uno di essi era ferito piuttosto seriamente ma si gettò furiosamente sul guerriero nipponico. I compagni presero ad avvicinarsi minacciosi ai guerrieri lì riuniti.
E insieme a loro giunsero anche gli strani esseri rosacei a chiazze viola dalla testa di mollusco.


 
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