God_Seiya_Wars

PRESENTAZIONE GSW4, Solo mail del master

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Marino di Scylla
view post Posted on 13/11/2011, 20:42 by: Marino di Scylla
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Divinità

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CAPITOLO IX - LA VERITA' DI CHARA E ASTERION

Atene, 3 Gennaio 1994 ore 8.00
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Fossato perimetrale (Sid, Mur e Mime)

Mime riuscì piuttosto efficacemente a evitare un eccessivo affollamento attorno loro, avendo con le corde della propria cetra circondato sè e i propri compagni d' ordine includendo come sola aggiunta il cavaliere pesante rimasto e l' orda canina ululante.
La cavalleria leggera risultò dunque tagliata fuori e i tre god warriors poterono dedicarsi a un problema per volta.
I cani erano più un fastidio che altro, non riuscendo i loro denti a trapassare le sacre armature, eppure continuavano ad assalirli iniziando presto a puntare alle zone non protette, procurando comunque nulla più che leggere escoriazioni.
Il god warrior di Harpfe riuscì ad abbatterne due, così come Sid, mentre Alberich decapitò solo uno di essi, avendo dovuto 'prendersi cura' anche del cavaliere.
Nel 'recinto' creato dal guerriero di Odino non restavano dunque che cinque animali, ma la situazione era destinata a cambiare...
Incurante della protezione evocata da Mime, il pelato stregone lanciò la sua empia magia.
"TQUTNE TIUWE!"
Una lunga frusta di energia nerastra si allungò dal braccio dell' uomo producendo uno sciocco che produsse una sensazione stranamente piacevole e passò come se non esistessero le corde della lira colpendo colui che le aveva innalzate.
Nonostante lo strano attacco non avesse dato l' impressione di superare le difese della god robe di Harpfe, Mime fu costretto a piegarsi su sè stesso devastato dal dolore, offrendo il nudo collo alle fauci degli animali ancora assiepati all' interno delle sue difese.
Non fu per molto in realtà che esse resistettero, perchè col dolore cresciuto in lui, esse crollarono permettendo anche alle truppe di cavalleria di portare un nuovo assalto.
A portare soccorso ai god warrior era però giunto anche Cooney che era riuscito a far inciampare sulle edere dell' IVY GRIP due dei cavalieri, disarcionandoli e generando di conseguenza un notevole caos nella loro formazione sin troppo accurata.
Kiki era rimasto da solo ad affrontare due dei nemici appiedati in armatura pesante ma non pareva aver difficoltà nel provvedere loro coinvolgendoli in un complicatissimo gioco di teletrasporto e telecinesi in cui però i due non parevano essere molto al di sotto del suo livello.
Non sembrava invece vedersela molto bene Saga, visto che era rimasto da solo contro innumerevoli avversari che, pur privi di valide difese, avevano colpito più volte il gold cloth di Gemini lasciando segni evidenti su di esso.
Per quanti che egli ne abbattesse, altrettanti sembravano avventarsi su di lui rendendo il terreno ormai un tappeto di cadaveri.
Colui che avrebbe dovuto aiutarlo era impegnato intanto con un altro degli stregoni che parevano condurre quella masnada.
L' uomo sembrò limitarsi all' uso della sua arma e con grande maestria riuscì a colpire di striscio Black Phoenix a un braccio.
L' arma divenne incandescente al tocco e fiamme comparvero immediatamente sull' arto colpito permanendo su di esso per diversi istanti.
Malcelando il dolore, Ritaoha sorrise al suo avversario dando vita a una decina di copie di sè.
"SHADOW GHOST ATTACK!".
Il CRYSTAL WALL di Mur resse alla perfezione contro l' attacco combinato dei due, ma non era forse lui il loro reale bersaglio...
La donna infatti si smaterializzò di fronte al gold saint di Aries per poi ricomparire alle spalle di uno dei black saint abbattendolo con un solo colpo senza che lui riuscisse a impedire l' azione.
Ricomparsa anche lei di fronte al custode della Prima Casa, fissò il proprio compagno come se spettassero a lui le spiegazioni richieste dal guerriero di Athena.
"Queste armature assomigliano a quelle di Athena semplicemente perchè a lei sono appartenute!" cominciò sorridendo malizioso. "Il cielo da cui lei, su intercessione del padre, ha sempre tratto ispirazione per la simbologia dei suoi guerrieri è sempre stato lo stesso... Ma diverse sono state le interpretazioni degli uomini sulla volta stellata e in ogni epoca e ogni luogo hanno cercato di racchiudere i misteri degli astri sperando di decifrare l 'infinità del loro numero in precisi punti di riferimento e in immagini universalmente riconoscibili ma modificabili dal tempo e dalla storia. Noi rappresentiamo i primi Chara e Asterion, i due cani da caccia di Boote! Che il velo della divina saggezza sia stato squarciato, pur per breve tempo, solo nel XVII secolo, poco importa..., la simbologia esisteva in realtà già prima, e già prima erano state create queste due armature che rivedete ora di fronte a voi perfettamente ricostruite! Vuoi in breve la sintesi che ha determinato la loro dimenticanza tranne il breve episodio che ha fatto riapparire il loro nome ad opera di un mero uomo, sfuggito dal divino controllo di Nemesi o chi per lei?".
Fu la donna ora a proseguire annuendo...
"Ebbene..., penso che già conosciate l' avversione dell' ordine di Athena alle donne o meglio all' amore che indissolubilmente traspare dalle loro figure a tal punto da volerne celare le fattezze dietro a inespressive maschere e colgo il punto per domandarmi allora perchè la dea abbia continuato ad annoverarle tra i suoi guerrieri, se non le andavano a genio per quel che erano...! Comunque sia, amore fu la causa, secondo gli dei, di tutti i mali di quel periodo ove più che mai l' uomo si era dimostrato tanto forte da non temerli più! Era il periodo in cui Roma aveva quasi conquistato il mondo intero, e il Grande Tempio tremava al pensiero di tanto potere concentrato nelle mani di un uomo solo... Ai tempi i confini del Sacred erano davvero molto labili e in un periodo in cui l' unica guerra sacra che si profilava all' orizzonte era quella contro Hades, neppure troppo certa, visto che molte delle stelle malefiche, si assicurava..., non sarebbero mai tornate..., i sacri guerrieri erano liberi di condurre le loro vite anche lontano dal Grande Tempio. Nacquero così molti amori, più o meno clandestini, e visto che tutto il mondo era Roma, sfidarne l' egemonia, significava combattere anche contro i propri cari... Ma così fu per ordine del Grande sacerdote di allora! Sacri guerrieri contro uomini che nulla potevano contro il cosmo, guidati dallo stesso gold saint di Sagitter che ora è sommo simbolo di Giustizia! Ma dove vi è stata giustizia in tutto ciò? Non furono pochi i saint ad opporsi a tutto ciò combattendo anche lotte fratricide, indebolendo a tal punto le fila di Athena da spianare praticamente la strada ad Hades portandolo nel successivo ventennio mai come allora vicino alla vittoria! Chara e Asterion? Loro combatterono addirittura tra le fila di Hades, rifiutando un mondo dove il volere divino voleva prevalere sull' amore! Giusto..., sbagliato...? Hades sarebbe stato pure peggio? ma rispondi a ciò con sincerità: tu avresti combattuto a fianco di chi usava i tuoi stessi figli come ostaggi pur di farti lottare in nome di un ideale che non avvertivi più come tuo?"
"Sorpreso cavaliere? Pensavi che il tuo ordine fosse immacolato e scevro da macchie che non fossero opera di cavalieri deviati? Belle favolette..."
"DUPLICE MORSO COMBINATO!" attaccarono ancora entrambi agendo all' improvviso.

Atlantide. Area continentale desertica (Edward e Khaled)

Il genio della terra colpì tanto pesantemente Edward da danneggiargli non poco il pettorale del suo scale e seppellirlo letteralmente nella vicina duna.
Erano pochi anche tra i sacri guerrieri coloro che potevano vantarsi di essere in possesso di una simile forza!
Il marine riemerse in fretta dalle 'profondità' sabbiose senza sembrare comunque particolarmente ferito se non nell' onore...
Fu il dao a rispondere alle sue parole pronunciate poco prima.
"Parli di 'capi' ma non hai ancora capito..., qui non ci sono 'capi'! Tutti vivono uniti sotto un medesimo ideale di unità e ognuno ha lo stesso diritto di esprimere il suo parere e di svolgere il compito per il quale meglio è predisposto! E tutto ciò che ti spaventa perchè non lo conosci, è solo utilizzabile per sconfiggere voi e le divinità, mai lo useremmo contro altri esseri umani, semplicemente tali! Non combatteremmo mai lance e pugnali con armi da fuoco, ma neppure le bombe atomiche con fionde e fromboli! Perchè un genio della terra o dell' acque segua queste forze? Hai visto in che stato sono ridotti djiin ed efreet? Soggiogati al volere dello Xvarenah! Quanto ti sembriamo noi più potenti di loro, oggi? Eppure siamo solo diverse facce della stessa entità! Forza guerriero, fammi vedere di cosa sei capace.., ora sta a te!"
Il genio se ne rimase semplicemente immobile a fissare il guerriero di Poseidone che scatenò dunque il suo potere legandolo quanto più potè all' elemento aria.
Il dao si disfece semplicemente come polvere in balia del vento.
"NESUHA!" pronunciò semplicemente l' obeso condottiero indicando Edward.
Non pareva invece così sbrigativa la situazione che coinvolgeva l' altro guerriero di Poseidone.
"E' questo il tuo primo desiderio?" disse il marid sorridendo a Khaled per poi dargli una spiegazione simile a quella del dao a Edward.
"Nello Xvarenah avete abbattuto numerosi djiin ed efreet! Come mai ora faticate tanto a sbarazzarvi di un solo dao e un marid? Semplicemente perchè gli dei non hanno voluto che godessimo là dei nostri pieni poteri!"
Il marid rimase in silenzio sorridendo dello sguardo perplesso del tritone.
"Ricordi Angra Mainyu, vero? Conoscevi la fine della sua armatura sparsa per le terre di Persia allo scopo di impedirne l' assemblarsi nel futuro? Ebbene, come avrebbero potuto pezzi di essa essere affidati a un djiin e un efreet oltre che ad altri esseri minori? Cavoli, per voi non sono stati altro che soldati semplici, da abbattere con un soffio! Non noti l' incongruenza della cosa? Non abbiamo scelto di non seguire Ahura Mazda, abbiamo scelto di non accettare una prigionia forzata!"
Il genio fissò ancora Khaled.
"Ah, temo poi che tu non possa esimerti dai tre desideri! Uno l' hai già espresso, volente o nolente! Ora cosa vuoi? Colpirmi? Annientarmi? O vuoi semplicemente uscire da questo gioco? Basta che lo desideri..., basta che lo pensi..., e ogni cosa sarà esaudita!"
Mentre Willie riusciva a combattere con insospettabile efficacia, nonostante l' aspetto bizzarro dei suoi colpi, Aioria e Io avevano spazzato via i cavalieri sui cammelli ed erano riusciti ad aiutare anche Sigfried liberandolo dalla sua scomoda incombenza.
I tre presero ad avvicinarsi ad Edward e Khaled quando alle spalle del condottiero avversario si ripresentò lo schieramento di cavalieri che era rimasto defilato per tutto il combattimento al di là dell' apparizione iniziale.

Atlantide. Area montuosa (Alixia, Kagaho e Alasdair)

Alasdair evitò facilmente l' ascia che non parve possedere ulteriori, imprevedibili, poteri e si conficcò in maniera del tutto normale nella neve.
Abbattè anche facilmente i due guerrieri rimasti ma si accorse che uno di essi, colui che aveva 'perso' una delle sue armi si stava preparando a rimettersi in piedi come se l' atavico terrore del ROARING DRAGON'S FURY non avesse attecchito in lui bloccandogli il sistema circolatorio.
Con la sua tecnica Alixia ebbe l' effetto di evitare un affrettato attacco dei nuovi giunti e finalmente ebbe la meglio sugli arcieri.
Avrebbe tranquillamente potuto badare loro anche senza l' apporto dell' amato che anzi, dopo una veloce occhiata, le parve enormemente stizzito nel rivedere uno dei suoi avversari risollevarsi in piedi.
Situazione pericolosamente di stallo pareva invece essere quella che coinvolgeva Hyoga e Tim.
Il messenger prendeva, pur senza effetto, mazzate a non finire dal gigante di ghiaccio che ora era stato raggiunto anche dal secondo, evidentemente stufo di restarsene fuori a far nulla.
Il bronze saint di Cygnus si accorse presto, come temeva, che i suoi colpi erano inefficaci contro quel gigantesco essere, in fin dei conti costituito dello stesso elemento base dei suoi colpi, e finse di abbandonare il compagno al suo destino solo per concentrarsi sugli esseri umani che erano sopraggiunti.
Le colonne di energia nera evocate dallo sciamano ridiscesero al suolo divenendo giganteschi buoi che caricarono Kagaho senza però colpirlo.
Per un attimo lo spectre di Bennu si vide incatenato a quattro bovini che tiravano le sue membra in quattro diverse direzioni.
Non vi fu dolore questa volta, ma il volo della fenice venne impedito trattenendola tenacemente al suolo.
Lo spectre osò molto, ricorrendo al settimo senso, ma il suo avversario non parve accorgersi di nulla e non riuscì a fare nulla tranne che un lieve movimento delle labbra prima di finire incenerito riverso al suolo.
Kagaho prese a fissare il suo avversario assicurandosi che fosse del tutto morto quasi trascurando il fatto di essere libero dal giogo nemico.
Il corpo dello sciamano era quasi completamente consumato, così come i suoi vestiti, ma sotto di essi era apparsa un' armatura che sembrava come nuova.
Neppure un gold cloth avrebbe mai potuto uscire dalle sue fiamme rinnovato come appariva invece quell' oricalco!
Il guerriero di Hades vide che nonostante i suoi compagni sembrassero fisicamente essere messi meglio di lui, parevano incontrare non pochi problemi nello sconfiggere i loro avversari!

Atlantide. Fortezza dei confini (Neferata e Whimber)

Machina Electrica scoppiò in una sguaiata risata alle parole di Whimber: "Magia...! Ora che avete scoperto che esiste anche la magia oltre al cosmo, tutto ciò che vi è superiore è magia! Brrrrr, che paura la magia! No, stupido! Questo è cosmo, come lo chiamate voi!" disse il guerriero della costellazione dimenticata rafforzando ancor più i suoi già sorprendenti poteri a base elettrica.
La rabbia dello spectre di Bat sembrò rispondere perfettamente alle aspettative del suo avversario e in difesa al suo attacco quest' ultimo si limitò a generare ancora i venti del DINAMO aggiungendo nuovo potere alla trappola che ormai coinvolgeva tutti i sacri guerrieri in una volta sola.
Myu era riuscito comunque a relegare lo strano mostro nell' Ade greca a divertire chissà quale spectre e anche Aiacos e Ikki erano ora scevri dai combattimenti, visto che gli avversari che non erano riusciti ad abbattere direttamente loro, erano stati uccisi dalle scariche elettriche 'alleate'.
La situazione comunque non appariva molto rosea...
Esclusi coloro che riuscivano a librarsi in volo, chi era costretto a rimanere a terra stava cominciando a risentire del pavimento elettrificato ed era costretto a innalzare il proprio cosmo come ultima risorsa difensiva.
Drow aveva abbattuto un altro dei nani coi martelli ma pareva non essere più in grado di affrontare il terzo a causa delle scariche e anche la catena di Shun non appariva più come valida difesa.
Neferata, sfuggita nuovamente all' attacco di uno dei giganteschi costrutti, non fece che peggiorare la situazione...
Il suo pugno diretto a Machina Electrica diede ulteriore 'linfa' ai poteri delle costellazioni perdute e lo spectre di Shadow fu il primo a iniziare a urlare di dolore.
"Vediamo di far divertire tutti allo stesso modo!" disse Machina Electrica innalzando sorrdiente lo sguardo al soffitto.
Improvvisamente dall' angolo di ogni piastrella si innalzò perpendicolarmente un percorso rettilineo di energia elettrica che andò dunque a ricoprire come scacchiera tridimensionalmente ogni più piccolo recesso della stanza interessando dunque anche coloro che erano sospesi nell' etere.
Dolore e urla per tutti in conseguenza di una trappola che appariva sempre più fatale!
Sembrava fosse impossibile colpire la matrice di quella forza senza rafforzarla ulteriormente e le armature sacre parevano inutile ferraglia di fronte a ciò che tutti i guerrieri stavano provando.
Perfino i nani che erano immuni a ciò che stava accadendo smisero di combattere gustandosi la scena.
Fu solo Neferata che parve notare l' unica ancora di salvezza...
Là dove l' ultimo attacco di coloro che aveva affrontato si era abbattuto devastante sul pavimento dopo la sua schivata, sottoforma di getto di sostanza magmatica, che vi era una zona franca ora priva di corrente elettrica, appena sufficiente, però, a contenere una sola persona.
Avrebbe dovuto salvarsi lei?
Whimber?
O rivelarsi la salvezza per tutti loro?

Atlantide. Mare esterno (Giulio e Lucifer)

Evidentemente la roccia che era stata lanciata contro l' angelo appariva solo tale ed era piuttosto il corrispondente di un agglomerato di uova o gigantesco baccello.
Per quel che contava, quei minuscoli esseri erano comunque legati, come tutti i loro compagni, alla vita sottomarina e non certo avvezzi alle temperature che Giulio era in grado di evocare grazie ai poteri pirocinetici.
Non divenne evidente se il fuoco fosse riuscito a uccidere tutti quegli 'esserini', ma comunque ebbe il certo effetto di far in modo che abbandonassero in toto il suo corpo celestiale.
Non ci fu grossa difficoltà a trovare la sirena che si era immersa al sicuro delle profondità..., fu infatti una musica misteriosa che giunse per prima dalle profondità marine trovando terreno fertile nella mente di Giulio incurante della diversità dei due mezzi di trasmissione acqua/aria e della distanza.
L' angelo avvertì chiaramente tutto il suo corpo irrigidirsi, quasi convincendosi del ritorno dei piccoli esseri verdi, ma capì in fretta che si trattava delle note di quella musica.
Forse fu il suo attacco a permettergli di resistere, distraendo in qualche modo la sirena, ma fu impossibile sapere se e quanti danni le avesse procurato, visto che la musica riprese comunque dopo pochi istanti dall' immersione del cavaliere sul cavallo bianco.
Inoltre dal punto esatto in cui il colpo di Giulio era penetrato in acqua, zampillò letteralmente quello che aveva tutta l' aria di essere un elementale dell' acqua!
Il nuovo giunto scatenò una colonna dell' elemento di cui lui stesso era fatto, dirigendola verso l' angelo.
Per il legionario la situazione non era certo rosea..., doveva combattere un essere in indubbio vantaggio in quel campo di battaglia, resistendo nel contempo a una malia che avrebbe voluto immobilizzarlo!
La tattica del resto dell' esercito marino parve piuttosto bizzarra...
Praticamente i quattro 'uomini-squalo' fecero da scudo alle 'testa di polipo' subendo in pieno il colpo dell' augure e venendo sollevati da terra di alcuni metri.
Jubee chiuse i conti con quello che probabilmente aveva già ferito gravemente in acqua trafiggendolo con una lancia che sembrò provenire dall' interno della sua bocca e Shaka ne spedì un altro agli inferi, indubbiamente nel 'Chikushokai' o 'Mondo delle Bestie'...
Kazuo non era riuscito ad abbattere quello che appariva come il più grosso, probabilmente il condottiero, di quegli esseri bramanti carne umana e costui, nonostante fosse ricoperto del fuoco greco contro di lui lanciato dal guerriero nipponico, riuscì addirittura a sopravvivere alla caduta causata dalla tecnica di Lucifer, al contrario del suo ultimo compagno rimasto.
Il sopravvissuto si lanciò quindi con incredibile furia contro il waizu di Gunpou mentre in contemporanea sul gruppo ammassato di sacri guerrieri si riversarono gli esseri rosacei dando l' impressione di voler più combattere con i tentacoli del loro collo che con gli arti umani di cui erano comunque provvisti.


 
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