God_Seiya_Wars

PRESENTAZIONE GSW4, Solo mail del master

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Marino di Scylla
view post Posted on 4/12/2011, 16:58 by: Marino di Scylla
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CAPITOLO XII - TECNOLOGIA VS. FEDE
Atene, 3 Gennaio 1994 ore 9.30
Durata mail del master: 30 minuti

Atlantide. Fossato perimetrale (Sid, Mur e Mime)

Cooney e Mur parevano gli unici ancora costretti alla lotta, ma l' arrivo di Saga, Black Phoenix e Kiki liberò anche l' ogham lord dai suoi 'impegni' e tutti poterono rivolgersi a 'quelli' che assillavano il gold saint di Aries.In realtà il vero dramma fu però quello vissuto da Mime che iniziò a rinvenire pian piano anche grazie alle parole del compagno.Alberich si alzò di scatto in procinto a riprendere tutto da capo ma alla fine si limitò a un "Imbecille..." e si dedicò anch' egli agli unici due nemici rimasti.
Mur si era teletrasportato alle spalle dell' uomo per vedere il suo colpo andare ancora a vuoto trapassando un corpo illusorio.
Almeno nel suo tentativo ebbe modo di notare effettivamente alle spalle dei due, qualcosa che stonava con le armature che indossavano, un aggeggio che nulla poteva aver a che fare con le costellazioni che rappresentavano, tanto simili a quelle di Canis Venatici.Il destinato a 'vittima sacrificale' del mirabile colpo dei due saints delle costellazioni dimenticate, fu il povero Alberich, che fu una facile preda avendo il pettorale dell' armatura già profondamente dannaggiato dall' attacco del god warrior di Harpfe.Colpito pesantemente al petto ricadde con una ferita piuttosto seria da cui iniziò a spillare sangue.
Erano due contro otto eppure i due cavalieri delle costellazioni dimenticate stavano dando del filo da torcere a tutti loro!

Atlantide. Area continentale desertica (Edward e Khaled)

"Mi basta avervi portato ad andare contro i vostri ideali di cavalleria mostrandone la futilità in battaglia!" disse sorridendo Camelus.
"La vera battaglia avete cominciato da tempo a perderla! Non capisco cosa intendiate col 'potere della mente'..., ma uno alla volta non avreste mai potuto vincere contro di me! Ah, ah, ah!" concluse arrogantemente il guerriero avanzando impettito verso i colpi dei sacri guerrieri come se fosse pronto, in ogni caso, ad affrontare la morte inevitabile.
Tentò pure un colpo dal nome OMNIA ACQUA, una sorta di barriera che parve essere in grado di ridurre in acqua i colpi a lui diretti ma non restò altro che una pozzanghera attorno al suo cadavere martoriato e quasi irriconoscibile.
Il totem di Camelus si riformò subito dopo, per quello che poterono i pezzi rimasti dopo l' attacco congiunto di troppi sacri guerrieri perchè avesse potuto resistere loro rimanendo indenne.Non ci fu apparenza alcuna di scioglimento di un' illusione, ammesso che ne fossero stati davvero vittime, e per diversi minuti i presenti osservarono il cadavere accertandosi che le sue condizioni rimanessero tali.Nulla lasciava insomma presagire che le parole del marid avessero avuto il senso immaginato e non restava che trovare un posto adatto per godersi un meritato riposo.
Certo il cocente caldo del deserto non forniva la migliore delle prospettive, ma ovunque si voltassero non vedevano altro che dune tranne le lontanissime catene montuose viste al momento del loro arrivo in quei luoghi, a est e ovest.Qualcosa parve poi colpire i presenti.
Il sole...
Il sole non si era mai mosso!

Atlantide. Area montuosa (Alixia, Kagaho e Alasdair)

Il riposo fu affrettato non tanto per scelta, quanto per il freddo che colpiva inesorabile anche tutti loro.Hyoga fu dunque l' unico a proseguire mantenendo i piedi ben saldi per terra e si incamminò verso lo stretto percorso che costeggiava il profondo burrone.Gli altri si innalzarono in volo a coppie forse imprudentemente, visto che coloro che erano dotati di ali non avrebbero potuto combattere agevolmente così impegnati a sorreggere i 'passeggeri', ma comunque per lungo tempo nulla di strano parve accadere.Il percorso era molto più lungo di quello che si erano immaginati e dopo mezzora il bronze saint di Cygnus non era sceso in verticale di più di una ventina di metri quando, sia lui sulle rocce, che coloro che erano in volo, si ritrovarono davanti una sorta di barriera dimensionale che sembrava volerli relegare per sempre in quelle gelide terre.Addirittura si poteva toccare la solidità di quell' impedimento trasparente come vetro ma duro come acciaio.
Hyoga era in procinto di saggiarne concretamente la resistenza ampliando il suo cosmo, quando senza alcun preavviso una figura apparve alle sue spalle sbucando fuori da un varco dimensionale.
Riconobbe il suo cloth dalla descrizione che Flair gli aveva fatto nei giorni precedenti..., era uno di coloro che avevano attaccato Asgard!
Le corna che partendo dalla schiena si allungavano attorno al collo e alla testa, formando un particolare tipo di elmo, potevano far pensare alla costellazione dimenticata di Rangifer, la renna!Il bronze saint di Cygnus aveva poca voglia di far amicizia e soprattutto era ancora innervosito dallo scontro precedente in cui, per l' ennesima volta, aveva trovato davanti avversari immuni alla sua criocinesi.
Iniziò ad ampliare il cosmo e grugnendo si rivolse al nuovo giunto: "Non mi dire che anche tu sei immune al potere dei ghiacci..."
"Perchè non ci provi?" gli rispose a tono l' avversario.
"DIAMOND DUST!"
"PALCO DI GHIACCIO!"
Il 'set completo' di corna di una renna si manifestò effettivamente come emanazione cosmica del suo colpo.Kagaho e Alasdair erano in procinto di portar soccorso al compagno quando dal nulla comparvero a mezz' aria altri due guerrieri, donne in realtà.Una era un' altra conoscenza del custode dell' Undicesima Casa dalla chiara simbologia dell' ape.
Ma non era un uomo che era comparso nel tempio di Athena con quell' armatura?
Comunque sia era identica a quella di colui che era riuscito a penetrare senza impedimenti nel Grande Tempio di Athena giungendo indisturbato sino all' Undicesima Casa, tranne naturalmente negli adattamenti alle prosperose forme della donna.L' elmo era provvisto di piccole antenne e del tutto simile a quello dello spectre di Papillon, l' armatura era piuttosto coprente e rimanevano scoperte solo una fascia a livello dell' ombelico e le spalle.Abnorme, come i bracciali, il gonnellino a segnalare l' accostamento con l' addome dell' insetto rappresentato.
L' armatura dell' altra guerriera era molto simile alla prima nell' aspetto, ma colei che l' indossava era decisamente più minuta e alta e sembrava possedere una sorta di pungiglione sul bracciale destro in maniera analoga a quello presente sullo scale di Scylla.
Visto l' accostamento si poteva intuire che fosse Vespa, un' altra delle simbologie scomparse nelle fila di Athena.
Da entrambe le armature proveniva uno strano ronzio, forse di natura meccanica.
Fu Vespa a parlare a nome di entrambe, dopo aver fissato la compagna.
"Volete combattere qui in quelle condizioni?" disse indicando Alixia
"Per noi può anche andar bene così, se preferite..., se no tornate da dove siete giunti e combatteremo là!"

Atlantide. Fortezza dei confini (Neferata e Whimber)

Non furono solo Aiacos, Whimber e Neferata ad attaccare l' unico guerriero rimasto, ma tutti uniti come una cosa sola, tranne Drow che dovette provvedere all' ultimo nano che aveva osato affrontarlo e Shun che rimase immobile ad assistere all' inevitabile carneficina, che la motivazione fosse per innalzare un' eventuale difesa o perplessità per il loro agire, non fu dato saperlo.
Questa volta Machina Electrica non riuscì semplicemente a resistere alla potenza scatenata contro di lui e una parte della sua armatura letteralmente esplose prima ancora di essere devastato nel corpo e nella psiche.
Tutti fissarono all' unisono il suo corpo martoriato e l' armatura che prese, per quanto fosse possibile, la struttura di uno strano aggeggio meccanico.Aiacos fu il primo a perdere la pazienza e tirò un pugno al suolo già martoriato, tanto potente da far mettere sulla difensiva molti dei guerrieri presenti.
Più di tutti furono gli spectre presenti a fissarlo perplessi.
Senza alzare il viso dal suolo il gigante di Garuda diede le spiegazioni del suo gesto incupendo tutti gli altri.
"Non ve ne rendete conto? Se questa era solo la prima delle battaglie, come pensate di vincere la guerra?".
Non era del tutto strano, di quei tempi, sentir parlare così il gigante di Hades la cui consapevolezza di non essere più il migliore dei sacri guerrieri e forse neppure più degli spectre, lo aveva reso estremamente prudente.
Ma non era paranoia..., effettivamente tutti erano spossati, Drow e Whimber erano anche stati privati, consapevolmente o meno, di parte delle loro energie vitali e tutto per affrontare solo due loro pari, il resto avrebbe dovuto essere nulla più che paragonabile agli skeletons!
Avrebbe, infatti..., ma non vi era minimamente paragone!
Meri uomini, o meglio nani, ma comunque semplici esseri viventi di classe militare inferiore, in grado di fermare sacri guerrieri!
certo la questione più pressante riguardava coloro che almeno una parvenza di sacri guerrieri l' avevano...
"Non è possibile che quei due possedessero un cosmo in grado non solo di essere equiparato a quello di due di noi uniti, ma anzi superiore!" continuò Aiacos furioso."Ed infatti non è possibile..." disse improvvisamente Drow chino sul totem di Battery of Volta. "Che diavolo è questo?"
Lo spectre di Shadow reggeva in mano un ageggio meccanico grosso come un pugno che pareva continuare 'a funzionare' con un piccolo ronzio intermittente che proveniva da esso, nonostante fosse stato praticamente distrutto e annerito dall' esplosione."Tsk! Dici che è quel coso ad avergli dato la possibilità di risultare addirittura superiore a tutti noi?" chiese perplesso Ikki.
"Hai altre idee?" gli rispose a tono Drow.
"E come funzionerebbe?" intervenne Shun cercando di stemperare la tensione tra i due.
Drow fece spallucce.
"Cos' è in fin dei conti il cosmo se non controllo degli atomi in ogni loro parte? Non sono gli uomini in Abred riusciti sempre più ad avvicinarsi a tutti i loro segreti giungendo a farne armi in grado di cancellare la loro stessa esistenza in un clima di perenne terrore? Ebbene Atlantide è anni luce avanti loro e ciò a cui è giunta è quanto mai simile al potere che a noi è concesso solo dalle divinità! Tecnologia invece di fede, ecco quello che dovremmo affrontare e prima lo capiremo, prima potremmo bearci dall' avere almeno una possibilità! Non sono più forti di noi, solo più preparati ad affrontarci!".
Non restava ora che riposarsi riflettendo sulle parole dello spectre di Shadow...
Gli occhi di molti dei presenti andarono però verso il gigantesco portone che avrebbe portato verso una delle altre monumentali sale.

Atlantide. Mare esterno (Giulio e Lucifer)

Giulio liberò il compagno dalla costrizione probabilmente imposta lui dall' elementale dell' acqua e arrancò verso la superficie ormai del tutto privo di aria.
Fu lo shinobi a restituirgli il favore cingendolo con un braccio e trascinandolo verso l' alto con incredibile velocità.La soluzione inerente le copie di sabbia apparve del tutto banale.
"Proviamoci!" rispose semplicemente Kazuo al consiglio di Lucifer.
Abituati da lotte e lotte in cui si erano spesso trovati di fronte a copie più o meno illusorie di sè stessi, i sacri guerrieri avevano del tutto sopravvalutato le figure innanzi loro che erano rimaste stupidamente in silenzio, ammesso che potessero parlare, lasciando pochi dubbi al gold saint di Virgo su quali fossero i veri e quali le copie illusorie.
Il RIKUDO RINNE non lasciò ad essi possibilità alcuna, tanto banalmente che i presenti rimasero a lungo a fissare le sabbie attendendosi nuove sorprese.Improvvisamente emersero Giulio e Jubee dalle acque.
Erano quelli veri o nuove copie fatte di sabbia?
 
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